Odio la vita, è troppo difficile. Ogni giorno mi succede qualcosa d brutto che mi fa pentire di essere nata. Ogni giorno una brutta notizia, anche quando sembrava andare tutto bene.
Vieni a sapere che la persona per cui soffri è felice senza di te.
Vieni a sapere che sei una persona inutile, che nessuno ha bisogno di te, di te che sei una persona così insignificante….
Non so più dove sbattere la testa, non ho più lacrime da versare, non ho più nervi per arrabbiarmi, non ho più mente per pensare, non ho più cervello per studiare, non ho più voglia di fare….
Inutile al mondo, allora cosa vivo a fare?
Vabbè Anghwhy, lascia perdere, non ne vale la pena. Il Gatto Felix per me – da Professore – rappresenta ancora qualcosa di importante. E per te pure, ne sono sicuro.
Va bè allora auguro, oltre che pacifica, che sia anche una “scherzosa”(anche se la tua replica non credo fosse tale) Pasqua.
Per nasone 12, quello che hai scritto è bellissimo quanto misterioso: come si fa ad abbracciare il dolore (o lo sconforto), come si fa a lasciarlo entrare nel nostro “dentro”? Siamo abituati, nonché educati a considerare il dolore come cosa negativa, come male da evitare ed osteggiare, vuol dire che se è parte della vita, allora non è cosa negativa, dopotutto. Come si fa a… vivere il dolore, abbracciarlo… come comportarsi quando attraversiamo un’esperienza di dolore, quando si soffre? E che cosa è il NC di cui parli?
Ti chiedo questo perché anch’io odio la vita a causa delle avversità che nove su dieci portano sconforto, nonché dolore. Credo che se odio la vita è perche odio i suoi “contro” e il dolore che ne deriva. Invece bisognerebbe accettare, se non amare il “toto” della vita, quindi anche quelle esperienze “no” che spesso ci fanno soffrire! Ma come? Domanda? Purtroppo non tutti ne siamo capaci. Un sincero grazie, gentilissimo Nasone 12.