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Non so che fare… sono solo

Ho 20 anni. Premetto che sono sempre stato solo. Parlare e socializzare non era il mio forte. A scuola ero il classico compagno di cui non ti ricordi. Non venivo preso in giro, almeno quando ero presente. Ero sempre l’ultimo ad essere scelto. Mi capitava spesso che in una discussione io ponessi la domanda e qualcuno rispondeva, ma non guardando me, come se l’avesse fatta un altro, non so se mi spiego. A casa era un disastro, passavo le giornate a giocare e i miei non perdevano mai l’occasione di dirmi che ero strano, che dovevo essere come gli altri. Venivo paragonato a ragazzi con cui uscivo ogni tanto. Nonostante io abbia avuto degli “amici” con cui uscire ogni tanto mi sono sempre sentito solo. Non ho mai parlato con nessuno di come mi sento. Ora ho 20 anni, mi sono iscritto all’università, sono andato a vivere da solo, e sono più solo che mai. Non vado alle lezioni, e resto a casa senza riuscire a studiare. Se vado a lezione mi deprimo, perché vedo gli altri in compagnia ed io solo. Sinceramente non so che fare. Mi limito ad aspettare e sperare in qualcosa. Su un forum mi è stato detto di provare a parlare con qualcuno, anche a chiedere l’ora, ma non ci riesco. Se qualcuno mi parla so anche essere abbastanza amichevole, ma non so prendere iniziativa. Vedo molte persone che stanno da sole e gli importa nulla di quello che pensano gli altri. Io non ci riesco…..anche se me ne frego di quello che pensano gli altri, rimane il pensiero che io ho di me. Anche se posso sembrare asociale e solitario, non so che darei per avere degli amici veri e magari una ragazza.

Lettera pubblicata il 19 Marzo 2019. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Massimo -

    Credo che il tuo sia un problema di autostima e grande insicurezza visto anche il tuo vissuto in famiglia . Inutile dirti di unirti a gruppi ( presenti anche online ) che organizzano uscite di gruppo fatti apposta per socializzare dal momento che tu proprio non riesci , finiresti per sentirti ancora più solo di quanto tu non lo sia . Utile invece sarebbe la psicoterapia cognitivo comportamentale fatta insieme ad uno psicologo .

  2. 2
    Angwhy -

    Il modo migliore x conoscere gente è entrare a far parte di un gruppo,non importa che sia di lavoro,sportivo,culturale,politico,di volontariato,insomma quello che preferisci e x cui ti senti piu portato.non tutti hanno l’attitudine a conoscere gente al bar o x la strada,e non è detto che sia un difetto

  3. 3
    Mar -

    Perché invece di andare a vivere solo non hai pensato di convivere con qualcuno? Potrebbe essere la strada più facile per iniziare a parlare con qualcuno. Fidati.

  4. 4
    Golem -

    Curioso. Io sono tutt’altro che timido ma spesso “cerco” la solitudine, con la quale mi trovo sempre in ottima compagnia. Rivedo me a sette, otto anni che parto solo per cercare la “solitudine” delle selvagge colline della Murgia vicino al mio paese, in Saĺento, per goderne la bellezza dei suoni, i colori e i profumi mediterranei che mi facevano sentire tutt’uno con quella natura, e tornavo “pieno” e appagato di quelle sensazioni meravigliose.
    Il tuo vero problema è che non ti senti sicuro di te e cerchi conferme da terzi, conferme che questi non ti daranno mai. Devi perseguire degli obiettivi “tuoi” che ti facciano acquisire stima e valore dei tuoi mezzi, e alla tua età lo studio potrebbe cominciare ad essere uno di questi.
    La vita è una gara per capire chi siamo davvero, in cui ci dobbiamo mettere in gioco se vogliamo darle un senso, e la dobbiamo affrontare soprattutto da soli. Successi ed insuccessi servono a disegnare la nostra identità. Non hai scampo se non accettare queste condizioni se vuoi crescere in te. Sarà la sicurezza che acquisirai a farti circondare, anche senza cercarlo, di quei “terzi”, a volte anche più di quello che sarebbe necessario. Ma ripeto, se non ti “scuoti” da solo, per cominciare, non lo farà nessuno per te.
    Auguri.

  5. 5
    Lala -

    Ti capisco. Ho la tua età e come te sono una persona timida, faccio veramente fatica a fare il primo passo ma se qualcuno si avvicina sono la ragazza più socievole del mondo. Fortunatamente sono sempre riuscita, piano piano, ad accettarmi nelle mie imperfezioni, e penso che sia questo ciò che ti blocca principalmente. Non devi sentirti strano o diverso, le tue particolarità ti rendono unico e speciale, se riesci a vedere questo come un pregio lo faranno anche gli altri, ne sono sicura! Non lasciarti sfuggire l’occasione di trovarti qualche amico all’università, te lo dico io che ho socializzato appena al secondo anno ed ora vivo tutto in modo più leggero. Prova ad avvicinarti a qualcuno di solitario e chiedigli se per caso registra le lezioni perché ti sei perso quella precedente e vorresti riascoltarla, è un ottimo modo per fare amicizia piano piano senza sembrare fuori luogo o invadente, magari anche quella persona cercava un amico ma non aveva il coraggio di farsi avanti. Potresti anche rispondere alle persone che chiedono informazioni sugli esami (che tu hai già dato ovviamente) sul gruppo facebook dell’università, anche questo è un buon modo per farti qualche amico senza esporti troppo. So che è difficile pensare che qualcuno possa apprezzarti se tu sei il primo a non farlo, ma ripeto, non devi essere così duro con te stesso, non farti frenare dalle tue insicurezze, hai le capacità per uscire da questa solitudine. Se hai bisogno di parlare un po’, puoi contare su di me

  6. 6
    raffy -

    Anche io sono sola,dalle superiori mi sono chiusa in me stessa e non sono riuscita più a fare amicizia,non so se come te cerco a tutti i costi delle nuove amicizie,forse non sono capace di averne ,ho da poco cominciato l’università e neanche qui, a parte qualche conoscenza non ho legato molto,il problema credo sia il fatto che mi sono rassegnata ed ho accettato di non essere interessante ed asociale.

  7. 7
    Yog -

    Dunque. Ricapitolando, ti senti una “tappezzeria”. Ci sta, ma bisogna accettarlo.
    Ricordati che la tappezzeria costa parecchio e adorna le case dei ricchi, non dei pezzentieri con l’ISEE basso (evasori a parte).

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