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Non ho agganci né amicizie… non so cosa fare

Ciao a tutti, sono una ragazza di 23 Anni, Diplomata alla scuola per parrucchieri e sono di origini calabre; da circa due anni io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in Lombardia, per motivi lavorativi. All’inizio andava tutto bene ma da circa 6 mesi si naviga in cattive acque come del resto la maggior parte della famiglie italiane in questo periodo. Io pur setacciando la città di curriculum non ricevo risposte positive, non ho agganci e ne amicizie. Mi convinco sempre di più che i rifiuti ricevuti sono anche dovuti al mio aspetto fisico. Tiriamo avanti con la pensione di invalidità civile di mio padre che equivalente a 280€ mensili, ma non bastano per tutto. Per fortuna la signora che ci ha affittato casa e una Santa donna e le dobbiamo molto, credo che nn tutti farebbero ciò che fa lei per noi. Non sono qui per fare il drammone ma solo per chiedere sostegno morale perché credo di essere in fase di cedimento.

Lettera pubblicata il 25 Marzo 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 24 commenti

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  1. 1
    Tylor188 -

    Ciao .. Anche io sto per trasferirmi da sola in lombardia per lavoro.. La prospettiva di questo trasferimento era per vivere con la persona amata.. invece mi ha lasciata ed io mi ritroverò in una città non mia .. da sola .. senza un amico o amica che mi possa sostenere .. e sarà tanto dura.. se vuoi potremmo mantenerci in contatto .Fatti forza .. è difficile ma fatti forza!

  2. 2
    Rossella -

    Ti consiglio di consultare il centro per l’impiego perché ci sono dei bandi che consentono di accedere ad una serie di corsi di formazione professionale. Nel tuo campo la formazione continua è l’ideale; ultimamente si tende a osare di più (le ultime tendenze non fanno gola ad una clientela di nicchia)e conoscere poche e vetuste tecniche potrebbe essere vincolante tanto per chi ti assume quanto per te; devi essere abbastanza aperta all’idea di spostarti per motivi di lavoro perché si lavora molto grazie a eventi, fiere, congressi e sfilate. I saloni in cui continua a valere la vecchia scuola di pensiero (quella dell’apprendistato che ti prepara al mestiere)sono pochissimi e fanno la fortuna (in termini di tempo da impegnate) di parrucchieri di una certa età che possono continuare ad esercitare in piccole frazioni di comuni, ti parlo di realtà in cui l’età media supera di parecchio la soglia degli anta…per carità: è comunque un lavoro affascinate ma non lo consiglierei ad un giovane perché le clienti sono signore di una certa età che conservano quella che oltre ad essere un’abitudine è l’esigenza di stare in ordine. Per il resto si può dire che è sparito il rito del sabato dal parrucchiere inteso alla vecchia maniera… come dice la canzone: “anche di lunedì sera è sempre sabato sera”… nel senso che è cambiata la percezione della giornata di festa! La domenica, il giorno del matrimonio, una comunione, una battesimo potrebbero essere tranquillamente all’insegna del basso profilo… il matrimonio è vissuto come una benedizione di quell’unione e l’euforia prende il posto di quel sano entusiasmo che accompagna le attese più importanti della nostra vita e di quella degli altri. L’evento mondano invece ti incentiva a investire delle risorse perché hai delle aspettative concrete… magari a quella festa incontrerai un committente o avere qualche altra opportunità per esibire le tue qualità.
    Non ti demoralizzare,
    in bocca al lupo 😉

  3. 3
    Sergio -

    sono nella tua stessa situazione, per di più mio padre si ubriaca tutti i giorni cm si fa?, io non so che fare…sono solo…

  4. 4
    marinella -

    Potresti offrirti di fare la tinta alle vicine, la messa in piega e i tagli a prezzi modici al domicilio… Nei piccoli paesi funziona cosí… Per un taglio di paga 10€ al mio paesino.. Mi faccio trovare con i capelli giá lavati, lei lo taglia e basta 🙂 per farti i giri offriti alle vicine per il momento, magari puoi frequentare ambienti come la chiesa o anche offrirti di fare i capelli nelle case di riposo o centri anziani, associazioni.. Parlo di anziani perché spesso hanno l’esigenza del domicilio in quanto non possono spostarsi. Non sottovalutare il tuo diploma, é una gran cosa! Potrai lavorare sempre, dunque non arrenderti, tutte noi avremo sempre bisogno di una parrucchiere! Qual é la tua passione? Baci ciao, resisti!

  5. 5
    sole -

    Ciao ragazzi,
    Anch’io mi trovo ad affrontare una situazione difficile. E se provassimo a darci coraggio reciprocamente? Proviamo a creare una sorta di gruppo di incoraggiamento? Tentare non costa nulla. Fatemi sapere se vi interessa, sarei contenta di provare a rendere positivo (piu ottimismo, qualche nuova amicizia) situazioni difficili e che portano alla solitudine e tristezza.

  6. 6
    Ascar80 -

    Mamma mia ragazzi … è veramente una situazione difficile … oltre alle migliaia di clandestini che sbarcano sulle coste (e che purtroppo arrivano anche al Nord dai confini), non si è fermata l’immigrazione dei merdidionali che continuano a venire sù a portar via quel poco di lavoro che è rimasto a noi poveri cittadini del settentrione … Parlo alla ragazza del post : ma perchè continuate a venire sù ? Rimanete dove siete, non abbiamo più posto!!! Può sembrare un commento fuori luogo ma non lo è : INFATTI SEI UNA PARRUCCHIERA DISOCCUPATA, VEDI CHE NON E’ PIU’ UN AFFARE VENIRE AL NORD???? TI SEI RISPOSTA DA SOLA, E MAGARI I TUOI GENITORI HANNO PORTATO VIA IL LAVORO A QUALCHE FAMIGLIA DEL NORD CHE NE AVREBBE SICURAMENTE PIU’ BISOGNO!!!
    Così non andremo mai avanti, purtroppo …

  7. 7
    Tim -

    @sole
    La tua sarebbe una bella idea ma purtroppo difficilmente attuabile causa distanza e causa il fatto che noi italiani siamo tanto buoni solidali con tutti tanto quanto poco solidali tra noi stessi. Tu di dove sei? Comunque quando leggi interventi come quelli di Ascar 80 si capisce il perchè.

    @ascar80
    Allora sono d’accordo sulla critica che hai fatto sull’invasione degli stranieri, ma non per una questione di razzismo, semplicemente perchè pensiamo a sfamare ed alloggiare gli stranieri quando non ne abbiamo nemmeno per i nostri. Le cose vanno male proprio perchè noi italiani non siamo solidali tra di noi, non c’è amore per il nostro popolo , la nostra terra. Sembriamo tante città stato, come nel medioevo.
    Premetto che io sono veneto e di discorsi simili ai tuoi ne sento dalla mattina alla sera. L’Italia è una sola, non esiste nord o sud. Io sono il primo ad incazzarmi quando sento di tutti quelli scandali nel meridione,ma non pensare che qui sia tanto diverso. Italiano è chi rispetta le regole e ama le sue radici, la sua cultura , i suoi valori, da questo punto di vista un meridionale ha gli stessi diritti e doveri di un settentrionale.
    La società e l’Italia vanno male proprio perchè ci sono persone come te, che alimentano divisioni e sospetti, invece di essere solidali tra noi italiani e riprenderci in mano il nostro paese, ci scanniamo e così facendo permettiamo ad altri di spremere la nostra Italia o mandarla definitivamente in rovina.
    Se ci scanniamo tra di noi non risolviamo le cose. Se si fugge all’estero, per quanto scelta coraggiosa o ammirevole, non si cambiano le cose.
    Le cose si cambiano con l’esempio quotidiano nella tua condotta di vita. Ma per far ció devi amare il tuo popolo, la tua terra. Se non li ami è naturale che le cose non cambieranno, non puoi amare e contribuire a migliorare qualcosa che non senti tuo.
    Non è un caso che una volta, quando le persone amavano il loro paese ad avevano certi valori, certi problemi non…

  8. 8
    Ascar80 -

    Tim : si bravo, hai ragione, bisogna essere solidali fra italiani.
    Comincia tu allora, accogli a casa tua un pò di calabresi, napoletani, siciliani, e poi mi sai a dire …. ah, dimenticavo, prenditi anche un pò di “rifugiati politici” … quegli stessi rifugiati che distruggeranno l’Italia OGGI come i meridionali hanno cominciato a distruggere il nord EST tanti tanti anni fa.

  9. 9
    Sole -

    Scusa Tim,
    ma non ti seguo..

  10. 10
    Ascar80 -

    Se Tim è veneto allora io sono indonesiano..
    Ma và và …

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