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Miraggi

Molto spesso, quando una relazione entra in crisi, comincia il valzer delle recriminazioni. Si accusa il partner di essere bugiardo, di essersi mostrato in una luce ingannevole, di avere occultato i propri difetti e di avere simulato qualità inesistenti. In poche parole: di averci ingannato.

La realtà, ovviamente, è molto più complessa. Certe illusioni sono frutto della nostra dabbenaggine. I segnali c’erano stati, gli indizi erano molto chiari, ma noi non li abbiamo voluti cogliere. Può capitare che un evento fortuito ci costringa a aprire gli occhi mandando in frantumi questo nostro incantesimo.

Il mio amico (chiamiamolo J) sentì squillare la suoneria del cellulare e subito si precipitò a rispondere. Ma nessuna voce umana giunse alle sue orecchie … quello che sentì fu un insieme di bestemmie, di imprecazioni, di maledizioni, di grida inarticolate … e quello che lo impressionò maggiormente non furono tanto le frasi sconnesse ma il tono più che bestiale con cui venivano pronunciate. Era odio allo stato puro; in tutta la sua vita non aveva mai sentito niente di simile. Restò in ascolto, come pietrificato e riconobbe la voce della sua donna. Questo teatrino durò per circa cinque minuti; poi decise di riattaccare.

Cos’era successo ? Che lei aveva premuto per sbaglio i tasti del cellulare e sempre per errore aveva composto il suo numero. In seguito J venne a sapere che stava imprecando contro una stampante difettosa.

Da cosa era stato attratto J ? Dalla sua dolcezza. Dalla sua tenerezza. Dal suo modo di fare vagamente sognante. Siete liberi di non crederci, ma  a partire da quel momento le cose cambiarono. J cominciò a osservare la sua donna con più attenzione, a analizzare certi suoi comportamenti. Vide tantissime cose che fino a quel giorno gli erano completamente sfuggite. E a poco a poco si rese conto di avere a che fare con una mitomane. Con una bugiarda patologica. Con una persona del tutto inaffidabile.

Dopo la fine della loro relazione, che ebbe conseguenze gravissime dal punto di vista economico, J conservò ancora dei buoni rapporti con la sua ex. La considerava una donna complicata, una personalità multiforme che aveva anche delle belle qualità; sicuramente malata ma molto intelligente. Un po’ come lui, insomma …

A distanza di anni, leggendo alcuni messaggi su Facebook, scoprì che la sua ex era una persona xenofoba e razzista. All’inizio pensò che si trattasse di un fatto occasionale, ma poi arrivarono altri post chiari e inequivocabili. Era in corrispondenza con un energumeno, che odiava a morte gli stranieri e i tossicodipendenti, e a quanto pare approvava in pieno questo suo atteggiamento. Lei stessa, di tanto in tanto, scriveva dei messaggi ripugnanti facendo trasparire un’ottusità senza pari. J rimase basito. Durante gli anni della loro relazione la sua ex si era sempre mostrata come una persona di mentalità aperta. Quando avevano discusso di certe tematiche non gli aveva mai mosso la benché minima obiezione; al contrario … dava mostra di condividere le sue idee liberali e la sua avversione per le persone razziste. J. ci rimase malissimo. Ebbe la sensazione che qualcosa si fosse rotto. A indispettirlo non erano le idee dell’amica ma il fatto che gliele avesse tenute accuratamente nascoste. Possibile che avesse mentito anche su quello ? Possibile che avesse mentito su tutto ? Ci pensò su per qualche giorno; poi decise che non l’avrebbe più sentita.

Si tratta di fatti realmente accaduti. Se vi è possibile non insultate il mio povero amico. Sta pagando a caro prezzo i suoi errori e oggi è una persona molto più matura.

Lettera pubblicata il 3 Novembre 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 55 commenti

Pagine: 1 2 3 6

  1. 1
    sara -

    Il problema è che nessuno è mai veramente sé stesso. C’è sempre una parte di noi che teniamo nascosta, cuoi per paura, vuoi mistero, vuoi per quello che vuoi. Personalmente, sono la prima ad essere un po’ razzista, nel senso, che ci rimetto io per avvantaggiare gli stranieri, ad esempio, mi sono vista portare via un lavoro, solo perché sono italiana. Di base, io imparò un po’ della tua cultura, e tu impari un po’ della mia sarebbe bello, peccato che molto raramente sia così. Nella realtà, io imparo un po’ della tua, e tu non impari niente della mia, pretendi e basta. Dopotutto, ripeto, nessuno è mai veramente sé stesso, nascondiamo sempre una parte di noi. Purtroppo è un cosa che in un certo senso è “imposta” dalla società, che vuole far credere che sei una bella persona solo ed esclusivamente se rientri in determinati canoni e clichè(la supermodella che sta in tv solo per averla data, o il presunto colpevole, che se finisce in galera, ne approfitta per scrivere un libro, a proposito del quale sarei curiosa di sapere chi è che poi li compra certi libri)!! E’ brutto da dire, ,ma purtroppo è così.

  2. 2
    Angwhy -

    é una novità?da che sono comparsi due esseri viventi sulla faccia della terra han cominciato subito a fregarsi a vicenda

  3. 3
    Rossella -

    Molto probabilmente questo ragazzo era distratto, mi sembra impossibile riuscire a fingere fino a questo punto… una donna che tiene alla sua femminilità si dimostra femminile in tutto e per tutto. Detto questo ciascuna è femminile a modo suo… magari all’inizio ti faceva piacere un certo piglio! Ti assicuro che a molti uomini non fa né caldo né freddo che la loro donna si dimostra infastidita dallo straniero (anzi da tutti) che chiede l’elemosina o dal bambino che blocca la cassa del supermercato con i suoi capricci… se la madre non gli compra le caramelle non si muove e ci sarà chi sbuffa, magari si tratta di una donna accompagnata dal fidanzato! Si tratta di modi di essere… non è che una persona è malata perché è la classica persona fatta a caxxi suoi! Ci sono e ce ne sono tante… sta a te capire se ti accontenti di una persona con cui stare bene o se vuoi stare con una persona che reputi bella! L’egoismo non sta solo da una parte, anche chi vorrebbe cambiare il modo è egoista, direi anche presuntuoso ed egocentrico… avere senso critico è sacrosanto, però è importante anche il senso della misura. A me basta fare un passo indietro quando mi sento inadeguata per quella situazione, non mi soffermo sulle condizioni sfavorevoli… non mi reputo né una fatalista né una donna fatale.

  4. 4
    cassandra8 -

    Ciao “Equilibrio instabile” o “J”. Ultimamente ascolto molte storie di questo genere… Credo che le persone innamorate, come hai detto tu, non vogliano vedere certi segnali. Ma la colpa non è solo di quest’ultime. Le persone, a volte, non si mostrano davvero per quel che sono. Magari dentro sono marce, ma cercano di non farlo trasparire. Nella coppia fanno in modo di assecondarti sempre, per farti piacere, andando anche contro ai propri principi, mettendo in crisi tutto quello che avevi sempre dato per certo. Sembrano delle marionette. Rivestono un ruolo a seconda della persona con la quale si trovano. Sicuramente questa donna è sempre stata così, ma tu non l’hai conosciuta davvero. Oppure, le do il beneficio del dubbio, ha cambiato idea in seguito, dopo situazioni/eventi o stando in contatto con altre persone con relativi pensieri. Fatto sta che chi si comporta così, si dimostra una persona priva di carattere, troppo malleabile, una persona insulsa. Non hai perso niente. Ringrazia di aver capito ciò che c’era da capire, anche se con più tempo… Un abbraccio.

  5. 5
    equilibrio instabile -

    Ringrazio chi ha commentato per avere usato un tono civile. Ormai qui dentro è diventata un’eccezione.
    Il mio era un semplice spunto per invitarvi a riflettere. Sui rapporti di coppia e sui motivi che spingono la gente a mostrarsi diversa da quello che è. So bene che si tratta di una questione complicatissima ma da qualche parte dovevo pur cominciare. A Rossella rispondo che non mi sarei mai messo con quella donna se avessi compreso con chi avevo a che fare. Le donne aggressive non le ho mai potute soffrire; mi ricordano mia madre … E mi vanto di non avere fra i miei amici una persona razzista, omofoba o xenofoba. Sono cose che mi danno il voltastomaco, ma al giorno d’oggi pare che siano i non-razzisti a doversi vergognare … vabbè; non era questo l’argomento del thread.
    La mia impressione è che quella donna fingesse per insicurezza e per mancanza di autostima. Temeva di non essere accettata per quello che era e in effetti, almeno nel mio caso, ci aveva visto giusto. Ma il problema di fondo rimane. Come avrete notato ho messo subito in luce le mie responsabilità, il mio auto-accecamento, il mio rifiuto di vedere e di capire. Dirò di più: anche io ho tenuti nascosti alcuni aspetti della mia personalità per il timore di essere giudicato o addirittura rifiutato. Solo che a differenza di lei non ho mentito in modo sistematico.
    Nella fase del corteggiamento gli uomini e le donne fanno la ruota come i pavoni, mostrano i colori più sgargianti e nascondono alla vista tutto ciò che potrebbe turbare il potenziale partner. Mi chiedo fino a che punto questo comportamento vada considerato naturale e a partire da quale punto si sconfini nel patologico. Nel caso che ho citato si era sicuramente andati oltre.

  6. 6
    Andrea -

    era una canon?

  7. 7
    Sarah -

    “La mia impressione è che quella donna fingesse per insicurezza e per mancanza di autostima.”

    hai centrato il punto ma questo non giustifica un dato comportamento. Vedi è più semplice attaccare qualcun altro, dare la colpa a qualcuno che guardarsi dentro.

    “Mi chiedo fino a che punto questo comportamento vada considerato naturale e a partire da quale punto si sconfini nel patologico.”

    naturale o meno non funziona, meglio avere tante batoste da subito ma consapevoli di essere stati se stessi che perdere mesi o anni facendo finta di essere come non siamo. Mi auguro che si arrivi ad un punto in cui tutta questa apparenza, tutta questa ipocrisia vengano spazzate via all’insegna della sincerità’ e della verita’.

  8. 8
    equilibrio instabile -

    In effetti tutto questo non ha senso. Che futuro può avere una relazione che si fonda su delle identità fittizie ? Prima o poi l’indole di una persona viene a galla e in quel momento cominciano i problemi. Io, se non altro, ho evitato di restare intrappolato in un matrimonio suicida. Ma ho subito dei danni gravissimi di cui adesso preferisco non parlare.
    Intendiamoci: le persone non sono mai dei monoliti. Io per primo ho una personalità complessa, sfaccettata, multiforme (da questo punto di vista non ho nulla da invidiare alla mia ex). Ma il problema di fondo è un altro. Lei ha occultato – in modo sistematico – ogni aspetto del suo carattere che avrebbe potuto spaventarmi e che probabilmente mi avrebbe indotto a fuggire. Lo ha fatto per circa una anno; poi il cerone ha cominciato a disfarsi. Sono emerse l’aggressività, l’isteria, la rabbia verso tutto e verso tutti … e soprattutto sono emerse le sue mille bugie. Adesso, a distanza di tanto tempo, ho scoperto che è anche razzista e che se la intende con un nazistello da suburra. Uno, tanto per capirsi, che parlando di un ragazzo massacrato di botte lo ha definito “tossico di merda” … Da parte sua non una parola di disapprovazione. Al contrario: grandi attestati di solidarietà e simpatia.
    Leggendo certi messaggi sono rimasto shockato. E’ emersa una personalità terrificante. Piena di odio e di livore, xenofoba, sempre pronta a bollare come “buoniste” le persone più tolleranti e intelligenti. Perfino triviale – e molto banale – nel ripercorrere i peggiori cliché dell’ottusità e dell’ intolleranza (non potevano mancare gli strali contro gli zingari, che notoriamente sono responsabili di tutto il male del mondo … un po’ come gli ebrei …) Mi sono corsi i brividi lungo la schiena pensando che per due anni abbiamo dormito nello stesso letto. La cosa più incredibile è che quando parlavamo di certi argomenti lei si mostrava aperta, tollerante, liberale e progressista. Mi dava sempre ragione su tutto. Queste sono le classiche persone che poi vanno a raccontare in giro di essere state plagiate …
    Adesso il mosaico è completo. Grazie Facebook; per la prima volta nella vita mi sei servito a qualcosa. E grazie a voi per avermi ascoltato.

  9. 9
    maria grazia -

    Premetto che il racconto delle imprecazioni demoniache contro la stampante difettosa mi ha fatto crepare dal ridere. Detto ciò, personalmente credo che aspettarci che una qualsivoglia persona debba mostrarsi SUBITO a noi per quello che è, anche con tutti i suoi aspetti più sgradevoli, sia pura utopia ! in una società come la nostra, dove tutto si fonda sull’ immagine e sull’ apparenza, è assurdo pensare che anche le conoscenze e gli approcci interpersonali non seguano queste “logiche”. poi certo tutto dipende dal grado e dal livello a cui si arriva nella “simulazione”. ma state pur sicuri che nessuno a questo mondo si svelerà a voi esattamente per quello che realmente è in tutte le sue sfacettature, o che vi verrà a dire per filo e per segno tutto quello che ha fatto, che non ha fatto, o che farebbe. se siete di questo avviso, il vostro posto è L’ ORATORIO, e non la vita tra adulti nella nostra società. L’ unico modo che abbiamo per “smascherare” l’ altro se riteniamo che ci stia ingannando SU COSE IMPORTANTI, è quello di tendergli dei “tranelli”, dei sottili giochi psicologici o dei “test” per capire se è la persona adatta a voi e/o se vi sta dicendo il vero. A me finora non è mai capitato di incontrare un uomo il cui modo di mostrarsi e di comportarsi sia rimasto uguale dall’ inizio della nostra conoscenza alla fine della storia. Ma non penso che questo dipenda da una deliberata volontà di ingannare, ma dipende invece secondo me ( oltre che dalle modalità e dal naturale decorso che hanno tutti i rapporti )da un INNATO atteggiamento di DIFESA che tutti innalziamo all’ inizio di un approccio, per metterci al riparo da giudizi e critiche molto aspre e molto anticipate. E’ un comportamento RIFLESSO che gli altri adottano automaticamente con noi, e che a nostra volta noi adottiamo verso gli altri. e credo ci sia poco da fare al riguardo….

  10. 10
    Kid -

    A capa nun è buona!

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