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Mia mamma, io e il mio ragazzo: triangolo che non funziona

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Lettera pubblicata il 7 Febbraio 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 29 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Rossella -

    Ti potresti innamorare di un uomo che non è capace di amare (cosa già abbastanza difficile)e vive attaccato alla terra. Senza seguirlo (ma comunque assecondandolo nelle cose che muovono in te delle passioni sane) puoi portarlo sulla strada della ragione, con dolore. Il punto è questo. Se non sei abituata ad ascoltare il tuo cuore sorridere non potrai mai sostenere il suo lato irriflessivo… penserai alla fedeltà in maniera quasi ossessiva perché ti mancherà lo Sposo.

  2. 12
    Maestoso -

    @ Miriam94
    Ciao Miriam..il mio consiglio è che solo tu sai cosa fare. Io magari ho potuto farti vedere le cose da diversi punti di vista. Considera solo ecco che ormai sei una donna, e che probabilmente tra poco ti affacerai nel mondo del lavoro.
    Io non concordo con le idee di tanti utenti che dicono che può funzionare: in vita mia non ho mai e sottolineo MAI VISTO un medico sposato con un operaio, piuttosto che un ingegnere informatico sposato con un idraulico. Ma naturalmente sono le loro opinioni e le rispetto. Quando si parla di soldi e professioni tutti parlano dicendo “cosa ci sarebbe di male?”, salvo che poi casi del genere nel reale non li trovi mai. Restano solo nella morale.
    Non che sia un male parlare in dialetto piuttosto che svolgere una mansione utilissima alla società; dico solo che magari tra pochi anni potrai voler accanto a te qualcosa di più raffinato,colto, ricercato.
    Se puoi guarda un film chiamato “il capitale umano”..l ultima frase del film può aiutarti molto a riflettere secondo me

  3. 13
    Golem -

    https://youtu.be/BUrkHwr0O8s

  4. 14
    Suzanne -

    Maestoso, non dire idiozie. La raffinatezza, la cultura e la ricercatezza passano attraverso altri canali (se e quando passano). Una delle persone più colte, intelligenti e raffinate io conosca è un OSS, ovvero pulisce culi ai vecchietti, e sono assolutamente certa che supererebbe concorsi e test intellettivi con una brillantezza che tanti plurilaureati possono solo sognarsi. Non siamo più nel 1900, su.

  5. 15
    Golem -

    Suzy, è bello e romantico quello che hai scritto, e anche io conoscevo Serafino, una specie di clochard che parlava per aforismi, il più famoso dei quali è: “per credere di sapere tutto basta restare ignoranti”, ma questo colto e raffinato filosofo di strada non ha mai interessato una sola donna in vita sua.
    Nonostante tutte le buone intenzioni, per la vita, alla fine si finisce per scegliere sempre chi ci “somiglia”.
    Il livello di comunicazione, e di conseguenza di possibile crescita relativa come pure di coppia, è direttamente proporzionale all’omogeneità culturale, sia cognitiva che “economica”.
    Gli “squilibri” di quel genere, dopo la famosa scomparsa dello “scotoma” da innamoramento presentano il conto, e in genere lo paga il meno “dotato”, il più debole. Miriam è giovanissima e non può ancora immaginare questo “fenomeno”.
    D’altra parte è difficile trovare una portinaia come quella del film “Il riccio”, come è pure vero che non è raro trovare professionisti “ignoranti” in senso lato. Alla fine però, e come sempre, “l’argent fait la guerre” e i sogni finiscono all’alba, col Cenerentolo (specialmente) che torna al suo destino. Dopo la mezzanotte naturalmente, perdendo la scarpa antinfortunistica di cristallo.

  6. 16
    Gabriele -

    Io penso che esistano ancora i ceti sociali, tutto qui. Non è una questione di “lavoro” e basta. Una persona con una certa cultura avrà necessità di progettare ben più ampia rispetto ad un altra che non ha studiato, e che non ha elementi per vivere una vita piena e felice. Ad un certo punto si arriverà ad un punto di rottura, che in questo tipo di coppie arriva prima delle altre. Non c’entra l’amore. C’entra che ci sono persone che hanno una mentalità chiusa, che cercano lo stipendio, ed altre che invece cercano la professione, tipo chi ha avuto la possibilità di studiare.
    È un dato di fatto, non bisogna prendersela sul personale, Suzanne

  7. 17
    Suzanne -

    Golem, sai che non amo parlare per generalizzazioni, infatti con la persona in questione ci sono stata per tredici anni e ti assicuro che pure ora le donne se lo filano eccome! Professione, intelligenza e cultura non sempre vanno di pari passo. Certo che se uno parla in italiano e l’altro si esprime a gesti come le scimmie forse qualche problemino prima o poi si presenta…ma, vista la situazione dell’odierno sistema universitario il cavernicolo potrebbe essere laureato pure in ingegneria o fisica! Il ceto sociale è un concetto secondo me anacronistico, oggi la società è molto più complessa e meno schematizzabile.

  8. 18
    Miriam94 -

    Facendo un pò di chiarezza: ad oggi sono “povera” tanto quanto è “povero” lui, perchè siamo figli di operai e casalighe. Ad oggi, lui guadagna il suo rispettabile stipendio, io pago tasse universitarie. Quindi, in questo momento, economicamente parlando lui sta messo molto meglio me. La mia domanda, comunque, non era stabilire se mia madre ha ragione oppure no, dire se è giusto o sbagliato che un ingegnere frequenti un operaio,ma un’altra. La mia scelta l’ho fatta: in questo momento, o perchè per qualche motivo siamo “simili” come ha suggerito Golden, o perchè non lo so, voglio requentare questo ragazzo e mia madre lo impedisce a tutti i costi, causandomi tanta sofferenza, per i motivi di cui parliamo da ieri. Mi sono resa conto che alla mia età mi trovo fra le mani una vita che non è la mia, perchè frutto delle scelte degli altri. Voglio riprendermela. Per farlo, però, devo maturare un atteggiamento che non mi porti più ad essere succube di mia madre, che alla mia età passo pure per minchiona. E quindi la mia domanda era proprio questa: voglio frequentare questo ragazzo, ma mia madre mi sputa adosso tutto il veleno di questo mondo per farmi sentire in colpa, e ce la fa. Come posso superare questo problema?

  9. 19
    Yog -

    Assolutamente condivisibile, Gabriele. I ceti sociali non sono un’invenzione: non solo esistono, ma sono più che determinanti.
    Peraltro la società italiana, a differenza di quanto accaduto negli anni ’50 e fino al ’68, non assicura più alcun ascensore sociale.
    Manco una liana.
    Chi è rimasto infognato nei ceti bassi per nascita sfortunata, là ci resta a vita (peraltro, alle condizioni attuali, la laurea non conta, a meno che non sia in medicina o similari).
    Oggi- in Italia, beninteso, perché non tutto il mondo va così – per il 98,7% (così dice mi’ cuggino che sa di cose sociologiche) si eredita il ceto e il censo della famiglia di origine: è fondamentale avere avuto una gran botta di c*lo alla nascita e non avere troppi parenti di secondo grado al momento della distribuzione degli asset familiari.

    Dottore, lo “scotoma da innamoramento” mi indica che Lei sta tuttora leggendo o rileggendo Malomondo (io lo ho terminato qualche giorno fa con piena soddisfazione). La citazione Le deve essere rimasta attaccata alla retina.

  10. 20
    Miriam94 -

    Ma dai ragazzi, ma quale scimmia e scimmia. Non esageriamo. Mi sarò espressa male io, ma sicuramente non intendo dire che il ragazzo di cui parlo è un cavernicolo incapace di parlare, di stare fra la gente, di dialogare come tutti. Sono stata, come ho raccontato, con il laureato X tanto adorato da mia madre. Ma al suo ‘ciao k fai?’ ‘amore dp c vdm?’, trombe, tamburi e tappeto rosso al suo passaggio, occhiate a ragazze a destra e sinistra accompagnate dal ‘ti amo e ti voglio sposare’, preferisco l’operaio, essere umano, umile e gentile,in grado di rispettarmi.
    Poi, ripeto ancora. Non ho intenzione di sposarmi né con lui né con un laureato a breve termine. Ho soltanto intenzione di vivermi una storia che mi sta facendo stare bene, dopo periodi tanto bui. Fra questi, sopportarmi il laureato narcisista per amore di non sentirmi dire ogni genere di cosa da mia madre.

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