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Mi ha lasciata e vorrei sfogarmi

di

Volevo sfogarmi e raccontare a qualcuno il male che sento.
Ho passato tre anni e mezzo di alti e bassi con il mio ragazzo ed ora è finita…
Io e lui abbiamo 13 anni di differenza (lui è più grande) ed è sardo d’origine, nonostante negli ultimi 20 anni della sua vita sia vissuto nella mia città, dove ha comprato casa e si era stabilito e dove ci siamo conosciuti ed amati sin dal primo momento, tant’è vero che aveva deciso di evitare di presentare richiesta di trasferimento nel suo paese natale ed inizialmente l’ha anche fatto.
Il primo anno è stato meraviglioso, da tutti i punti di vista, mai nessun problema, eravamo una coppia perfetta, innamorata, appassionata, con un’ottima intesa da tutti i punti di vista, e lui mi riempiva di attenzioni e tenerezze affermando che mi avrebbe voluta sposare ed avere tanti bimbi con me.
E’ stato l’anno più bello della mia vita e se ci ripenso mi scendono le lacrime…
Di punto in bianco, però, un giorno davvero infelice, mi ha detto che voleva tornare a casa sua in Sardegna e che nonostante tutto l’amore che provava continuava a sentirsi diviso tra me ed il suo mondo perché il suo sogno nel cassetto è sempre stato quello di tornare indietro e godersi la sua famiglia, i suoi amici, il contatto con lo stile di vita della sua terra natia, i suoi hobby e le case che è riuscito a comprare e dove avrebbe voluto vivere il resto della sua vita, mentre qui sentiva di dipendere da me e dal mio amore.
Nonostante io ci abbia sofferto come un cane (anche perché non avevo capito quanta nostalgia potesse provare per la sua terra e mi sono sentita in colpa per non essermene accorta anche se, a ben guardare, non potevo avere la palla di vetro e lui non mi ha dato mai modo di capire che ne sentiva la mancanza in maniera tanto viscerale dopo due decenni di vita fuori), gli sono stata sempre vicina, ho cercato di capirlo e di aiutarlo e gli ho detto che se anche se ne fosse andato in me avrebbe trovato sempre un sostegno ed un’alleata e che ero la prima a non volere la sua infelicità perché un uomo infelice, del resto, non mi avrebbe mai potuta rendere felice. Gli ho anche detto che se mi avesse voluta io lo avrei seguito e che avremmo potuto cercare un compromesso per cercare di conciliare i nostri due mondi tanto distanti ed antiteci, il suo fatto di calma e contatto con la natura ed il mio, più vivace, più ricco di svaghi ma anche più denso di stress.
Si è trasferito l’anno scorso ed io ho provato tutti i modi per andargli incontro, ho tentato mille proposte, mille soluzioni, ma lui ha sempre ritenuto poco risolutive le mie idee e poco adatte a consentirci una vita tranquilla e stabile insieme.
Per la difficoltà di conciliare questi due modelli di vita, le mie e le sue aspettative, e per la sua paura di non riuscirci e farmi del male e limitarmi – nell’arco di questi ultimi due anni – ci siamo lasciati più volte e sempre ripresi. Mi ha sempre ricercata affermando di sentirsi vuoto senza di me, di sentire che sono l’unica donna che fa per lui, ecc.
Alla fine sono addirittura riuscita a trovare un buon lavoro che per i prossimi 5 anni potrei svolgere a distanza per non diventare dipendente da lui, mantenere la mia individualità e garantirci una stabilità e credevo che annunciandogli la mia volontà, congiunta anche all’effettiva possibilità di trasferirmi da qui a poco, lui fosse felicissimo e non vedesse l’ora… ed invece la sua reazione è stata molto contenuta, quasi di incertezza se quella fosse la soluzione che voleva veramente.
Ci sono rimasta veramente male e gliel’ho detto e mi ha risposto che dopotutto non sa se mi ama!
Cavolo! Ma ci ha messo tre anni per giungere a questa conclusione? Perché nel frattempo mi cercava dicendo che non avrebbe desiderato altro che trovare una soluzione alla distanza che lui stesso ha imposto a questo rapporto? Abbiamo comprato insieme i mobili, parlato con gli operai, incorniciato quadri, progettato il nome da dare ad eventuali figli, e non è sicuro di volermi?
Ho dovuto compiere mille sacrifici, di comprensione nei suoi confronti e per le sue paure, di accettazione delle sue scelte, di rilavorazione dei miei obiettivi – per non rinunciarvi ma renderli compatibili con i suoi – , mille sforzi umani e lavorativi perché questo fosse possibile, ma l’ho fatto con gioia perché lo facevo per noi, per un futuro insieme, per dimostrargli il mio amore, e lui ha lasciato che io le compiessi dicendo che mi voleva con sé, che ero la donna per lui… ed ora, invece, non mi vuole…
Sono allibita e non riesco a crederci. Mi sembra impossibile che uno passi 3 anni della sua vita ad inseguire l’idea di raggiungere una stabilità comune, di trovare un luogo in comune per vivere una vita insieme, ed una volta risolti tutti i milioni di problemi che si frappongono tra il dire ed il fare, quella stessa persona non voglia più ciò che fino al giorno prima proclamava di volere.
Sono così convinta di aver dato a questa storia tutto il possibile e di aver fatto tutto il possibile perché un futuro insieme fosse realizzabile che non riesco a darmi la colpa di nulla e, nonostante la rabbia e la nostalgia, non sono nemmeno capace di provare la naturale disperazione, bensì sono assolutamente piena di stupore e mi sento una stupida per aver creduto alle sue parole.
Ha tradito non solo il nostro amore ma la fiducia posta alla base di ogni scelta da attuare in comune. Mi sento umiliata e mi vergogno tantissimo di aver creduto con tutta me stessa alle cose a cui lui diceva di credere e di volere…
Guardandomi da fuori vedo come io abbia dato sempre il massimo per andare nella sua direzione senza che lui abbia mai fatto nulla per remare nella mia. Era fermo ed io risolvevo i problemi. Lui esprimeva desideri ed io mi facevo in mille per realizzarli. La sua giustificazione era sempre di essere troppo legato alle sue origini e di faticare nel guardare avanti così abituato a vivere da solo e a non rendere mai conto a nessuno da sempre (è andato via di casa che era adolescente), di avere in sé due persone diverse, un lupo rabbioso ed un uomo che avrebbe voluto solo amare ed essere amato.
Ero la sua lampada di Aladino e non me ne rendevo conto… Io ho sempre giustificato le sue incapacità anche perché, a torto o a ragione, ho sempre percepito come reale e veritiero questo suo sdoppiamento interiore, questa sua volontà di cacciarmi e di riavvicinarmi non so neanch’io perché.
Sono proprio una stupida, non è vero? Ho annichilito la mia dignità per dimostrare a lui quanto lo amavo – pensando che così avrei parlato direttamente all’uomo ed ammansito il lupo (rimanendo sempre alla metafora di prima) – e non mi sono mai fermata a chiedergli una dimostrazione del suo amore perché ho sempre dato credito alle sue parole. Sempre… ogni volta che mi ha cercata, ogni volta che mi diceva di volermi al suo fianco, ogni volta.
Ora, però, non so da che parte ricominciare perché ho paura che non darò mai più fiducia a nessun uomo e non riuscirò mai più a credere alle parole di chi dice di volermi per davvero e non saprò più dare il massimo per paura di andare incontro ad una stessa fine.
Soprattuto io non credo di averla meritata tanta indifferenza!!! Non sono tante le persone che non ti abbandonano mai, anche quando vai a picco e azzardi scelte impegnative, quando sei in cerca di equilibrio e non puoi offrirlo! Possibile che per lui tutto questo valga zero? Possibile che l’uomo che ho amato tutti questi anni, per cui ho sempre lottato e che ho sempre supportato in tutte le sue decisioni, sia davvero quest’estraneo che mi sono ritrovata a fianco?
Scusatemi per la lunghezza dello sfogo, avevo davvero bisogno di tirare fuori con qualcuno questo rospo tanto grosso…

Lettera pubblicata il 8 Ottobre 2008. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 14 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Christopher -

    Benvenuta nel mondo reale. Hai visto quanto è profonda la tana del bianconiglio.

    Capita. Capita anche dopo 10 anni. Capita e basta.

    Lascialo perdere. Forse gli hai dato troppo. Siamo in tanti ad aver commesso questo errore.

    Non sei stata stupida. Anzi. Almeno non avrai rimorsi come ” e se gli avessi dato tutto me stessa ?”

    Lo so che ora ti senti una stupida.
    Passa.

    Forza!

  2. 2
    joey -

    questa storia lho gia’ sentita? e mi sembra di si.
    la mia lei ci ha messo 5 anni per capire che non mi ammava piu.
    abbi fede ti sara’ tutto ricambiato
    chi fa bene trova bene (in bocca al lupo)ciao

  3. 3
    carol80 -

    guarda io ho lo stesso problema, nei panni del tuo lui. ma il mio uomo non ne vuole sapere di schiodarsi dalla sua terra per raggiungermi. se lo facesse io ne sarei stra-contenta.
    penso tu abbia capito la differenza tra me e il tuo uomo. tu hai dato tutto, forse troppo.

  4. 4
    aromatic -

    ciao, in quale parte della Sardegna è nato?io sono sarda e chissà perché a me sembra un gran bastardo. Ora sono di fretta, però mi viene un dubbio: ma non è che il tizio in questione aveva una fidanzata al suo paese?sei mai stata a casa sua?conosci la sua famiglia?lo stupido è lui, tranquilla

  5. 5
    Raganella3 -

    “Ho annichilito la mia dignità per dimostrare a lui quanto lo amavo – pensando che così avrei parlato direttamente all’uomo ed ammansito il lupo”

    Eh, cara b80 uomini e lupi non si ammansiscono.
    Che dirti? qui non c’entra neanche il discorso della storia a distanza (avendola vissuta so bene cosa significhi) nè dei mondi troppo diversi, visto che tu comunque avevi intenzione di venirgli incontro e trasferirti da lui.
    Non hai nessuna colpa, a quanto pare. Lui è insicuro e immaturo: non c’è altra spiegazione.
    Non avere rimpianti e vai via per la tua strada: non c’è altro da fare.
    Troverai sicuramente qualcosa di piu’ di questo ometto così problematico. Non farti condizionare da questa esperienza negativa: sarebbe un errore. Sei giovane, avrai altre occasioni e questo non è un luogo comune ma la realtà che vivrai. Non chiuderti in questo dolore.
    Però cacchio, ragà, ma possibile che tutte ‘ste storie abbiano lo stesso epilogo?
    qualcuno lascia, qualcuno da’ 100, qualcun altro da’ zero. Le storie partono bene e poi falliscono miseramente.
    Non sento mai una storia su ‘sto sito dove si dice “sto bene col mio partner, ci amiamo e siamo disposti a darci al massimo per un benessere comune e una crescita delle nostre vite insieme”.
    Uomini e donne, che cacchio sta succedendo? Verso dove stiamo andando? se continua così si ricadrà nell’ateismo dei sentimenti…
    Dio ci ha creati per dare amore al prossimo, non soltanto a noi stessi e questo amore si vive anche nel percorso sentimentale con un’altra persona.
    Perchè c’è tanto egoismo? perchè l’indifferenza? perchè questa fragilità dei rapporti umani?
    Qualcuno cerca il dialogo e qualcun altro se ne frega e si trincera nell’indifferenza.
    Io posso parlare per gli uomini e vi dico che da quando mi sono lasciata (giugno 2008) e ho dato un’occhiata al panorama maschile NON ho trovato uno, e dico uno, individuo coerente e che mi abbia dimostrato qualcosa di diverso dai soliti atteggiamenti egoistici ed egocentrici.
    Io donna mi metto in discussione, i miei difetti li ammetto però cavolo…anche voi uomini, fatevi un bell’esame di coscienza e vedete un po’ come vi ponete verso una donna.
    Soprattutto, uomini, cercate un dialogo con la vostra partner o comunque in generale non chiudetevi agli altri.
    Pare che la caratteristica piu’ in voga oggi sia l’indifferenza.
    Lui/lei non mi convince e mi allontano, lui/lei mi irrita e mi allontano, lui/lei mi cerca e non gli do’ spiegazioni.
    Che schifo, davvero.
    Oggi non si ci parla piu’ guardandosi negli occhi: che razza di rapporti profondi volete costruire facendo così?
    Poi vengono tutti qui a lamentarsi che le cose non vanno ma se non vanno è opera del destino? O siete voi al timone delle vostre vite e invece che navigare in mare aperto vi state buttando sugli scogli?
    E Quelle poche persone vere e coerenti che ci sono e potrebbero fare la differenza si chiudono a riccio perchè avvilite da ciò che vedono e sentono dagli altri.
    Bah…scusate lo sfogo ma quanno cè vò cè vò. 🙂

  6. 6
    afra -

    Io non credo proprio in niente…le relazioni sono passeggere…finiscono tutte e prima o poi.

  7. 7
    b80 -

    grazie a tutti per l’ascolto.. per rispondere ad aromatic, abita vicino ad alghero. non credo che lì abbia un’altra, me l’ha ribadito nell’ultima telefonata e lo so da sua cognata con cui ho un ottimo rapporto e che è dispiaciutissima per me.
    si, sono stata più volte a casa sua, ho conosciuto la sua famiglia ed i suoi amici e non mi ha mai lasciato fuori da niente.
    penso che abbia paura di avermi lì con sé. paura di togliermi il mio mondo, che io mi sacrifichi per lui, che un giorno io mi stanchi e torni indietro.
    boh. non lo so. so solo che di paure ne ha fin troppe e che bisogna pur fidarsi della persona che hai vicino. io credo di avergli sempre dimostrato che su di me può mettere la mano sul fuoco.
    mi ha sempre detto di sentirsi in colpa perché per amarlo sarei stata costretta a seguirlo e a cambiare completamente vita e ricominciare da capo. diceva di volerlo ma che non voleva che soffrissi perché non è facile andare a vivere in un altro posto, sentirsi a metà, essere lontano dalle proprie radici..che lui l’ha provato.
    sarà certamente vero ma per me non è un problema. gliel’ho detto in tutti i modi. ho valutato attentamente. più che pensare alle cose che potrei perdere mi piace guardare alle cose che potrei trovare nel mio trasferimento.
    casa mia sarebbe sempre aperta e le persone che ho vicino e che mi vogliono bene mi resterebbero vicino e mi continuerebbero a volere bene. non la vedo così tragica, anche se all’inizio è stata dura vederlo partire e crearmi un progetto di vita che comprendesse anche il suo. Ho dovuto reinventarmi.
    io credo che abbia ragione chi scrive che gli ho dato troppo. quando le cose non si sudano un giorno ti svegli e ti chiedi quale valore abbiano perché non hai dovuto fare praticamente niente per averle… ti sono capitate… se tornassi indietro comunque, non darei di meno perché ho sempre pensato di dover amare al 100% per poter essere felice. non riuscirei a dire ad un uomo che lo amo se poi non fossi pronta a dargli ascolto, sostegno e tenerezza.
    so che tanti avrebbero apprezzato. lui purtroppo non l’ha saputo fare.
    credo che sia tutto qui. ed ha ragione raganella3 quando scrive che se si pensa di essere nel giusto non bisogna cambiare perché si è incontrato qualcuno di sbagliato. sarà difficile fidarsi di nuovo ma non voglio che questa brutta esperienza mi tolga le mie qualità. già ho la mia buona dose di difetti! è giusto che io mi tenga almeno quelle! piuttosto dovrò aspettare chi le sappia apprezzare. so che lui non c’è riuscito e non ha saputo dare valore ai miei sforzi e a credere in me.
    non c’è rapporto che nasca giusto o sbagliato.
    ci sono rapporti che contano e sta ad ognuno di noi dare il massimo perché continuino a contare.
    io l’ho dato. lui no. per paura, per stanchezza, per i tanti problemi.. forse avrebbe voluto una storia meno problematica e più serena, non lo so.. io posso trasferirmi ma non posso rinascere dalle sue parti perché lui non abbia paura che io possa sentire nostalgia di casa mia..

  8. 8
    joey -

    peccato che ce ne siano poche come te.
    rimettiti in gioco hai tutte le carte per stravincere
    ciao in bocca al lupo

  9. 9
    aromatic -

    in un primo momento ho pensato che si trattasse – da parte sua -di un problema di mentalità nel senso che da noi certi atteggiamenti femminili o meglio certi comportamenti che tu reputi normali, perché effettivamente normali,vengono considerati troppo libertini,quindi ho pensato che magari fosse nato in un minuscolo paese in cui si viene giudicati per il modo con cui ti proponi agli occhi degli altri. I due mondi diversi a cui tu ti riferisci non è cosa da poco.bada bene: non lo sto difendendo e non ti sto giudicando. Si ora ne sono ancora più convinta che è uno s… Non è che adesso che il tizio stia applicando il detto “moglie e buoi dei paesi tuoi”?io al tuo posto non gli correrei dietro, perché tu telefoni alla cognata e tranquilla che quest ultima informa subito il tizio.ora è tutto gasato perché è circondato dalla famiglia,ma sono convinta che sentirà presto la tua mancanza e allora vedrai tu il da farsi.io lo avrei mandato all inferno a passo di marcia.pensa che è solo un piccolo uomo ciao

  10. 10
    aromatic -

    secondo me sta applicando il detto” moglie e buoi dei paesi tuoi”. Lo vuoi un consiglio?non cercarlo più, neanche la cognata, magari quest ultima gli racconta tutto quello che le dici.ora è tutto gasato perché è circondato dalla famiglia, ma sono certa che sentirà presto la tua mancanza. A quel punto lo avrei mandato all inferno a passo di marcia ciao

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