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Malinconia (3)

Nei pressi di un mondo stanco
ho scelto di sostare
lasciando vagare lo sguardo
in scene e paesaggi
scoloriti dal tempo ignoto.

Ho scelto di restare
incamminandomi tra sentieri
di pietre e polvere fatta
respirando aria persa
nei pensieri cupi
già presenti nella mente.

Ascoltando
più rumori che suoni
più lamenti che canti
più bugie che verità
più dolore che gioia
sono rimasta.

E malinconica ho dimenticato
quale sia stato il motivo
da lasciare alle spalle
il colore ed il calore
della vita suprema
perfetta ed ignara a molti.

Lettera pubblicata il 27 Ottobre 2015. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Il viaggio ha assorbito il piacere della visita, c’e’ qualcosa di futurista nella nostra idea d’indipendenza… la stasi coincide con il moto e i pieni con i vuoti. Se avessi un figlio lo lascerei volentieri alle cure di un’amica se lei avesse il tempo e la voglia di occuparsene quando non ci sono… un tempo funzionava in questo modo: lo lasciavi a tua madre o ad una sorella. Il punto e’ che il bambino entrerebbe a contatto con un altro ambiente e il cosmopolitismo cederebbe il passo alla contaminazione delle esperienze, cosa che trovo assolutamente positiva.

  2. 2
    Paolo83 -

    voi due bevete troppo…

    ciao belle

  3. 3
    Golem -

    Chi può dire che in fondo non si tratti di due poetesse ermetiche? La comprensione di questi ermetismi peró è delegata alla medicina. Forse ci vorrebbe “er metico della mutua”.

  4. 4
    xleby -

    Nei pascoli di questo mondo, senza tregua, io scosto le erbe alte alla ricerca di … Seguendo fiumi senza nome, perduto lungo l’intreccio dei sentieri di lontane montagne, languenti le mie forze, è spenta la mia vitalità…
    Nella confusione dei sensi io perdo
    persino le mie tracce. Lontano da casa, vedo molte strade che si incrociano, ma quale sia quella giusta non lo so. Bramosia e paura, bene e male, mi avviluppano…

  5. 5
    Golem -

    Letta da me nei bagni dell’ITIS Carlo Cattaneo di Milano, anno scolastico 75/76.

    “il corno del capro fuggito dal gregge si infila nel culo del pirla che legge”.

    Però, mi dico, ci ha fregati. Sagace e goliardica, ma devo replicare, e il giorno dopo risposi.

    “ma il resto del gregge si infila diritto nel buco del culo del pirla che ha scritto”

    Sarà anche “scatologica” ma anche questa e poesia no?

  6. 6
    rossana -

    Xleby,
    non siamo stati sempre in accordo ma sono contenta ugualmente che tu abbia preso parte a parecchi thread.

    un abbraccio.

  7. 7
    xleby -

    Si, un abbraccio anche a te, ho risposto quando sentivo di farlo… mi piacciono le lettere intricate perlopiù! 😉

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