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Malinconia e depressione… mi sento soffocare

Ringrazio in anticipo tutte le persone che avranno la pazienza di leggere questa lunga lettera.

Sono una ragazza di 19 anni, che apparentemente può sembrare serena e soddisfatta della sua vita, che frequenta il primo anno dell’università,

La mia è sempre stata una vita difficile, sono cresciuta in un ambiente triste e violento. I miei genitori sono molto legati alla loro religione (Islam), e per via di questo non mi permettono di fare quasi niente. (Non posso uscire con le mie amiche, per vederle devo sempre dire di essere da qualche parte a fare un lavoro per la scuola, non posso uscire di casa da sola, non posso avere il fidanzato e amici maschi, non posso stare fuori fino tardi, non posso vestirmi come voglio, non posso avere le mie idee su determinate cose, non posso fare niente…) Per loro non esistono bisogni sociali, personali, affettivi, sentimentali. La loro è una mentalità molto rigida in base alla quale loro mi pagano gli studi e io devo comportarmi esattamente come vogliono loro. Questa situazione ovviamente, mi è sempre pesata.. ma quando ero più piccola, aveva un altro valore.. insomma mi trovavo il modo di divertirmi comunque e il modo di stare bene… Anche alle superiori, nonostante le cavolate che mi inventavo, trovavoil modo.

Nonostante tutto, però.. a 15 anni ho iniziato seriamente a soffrire di depressione, ho iniziato a fare i conti con l’ambiente ostile e chiuso che mi circonda, ho iniziato a vedere e ad analizzare la mia vita con la lente d’ingrandimento… sono arrivata alla conclusione di volermi suicidare.. In questa situazione, però sono stata aiutata da una persona a me molto cara.. la quale mi ha aiutato ad uscire dalla mia “mini depressione”. Per i tre anni seguenti, sono sempre stata forte. coraggiosa, mi sono costruita una mia personalità, ho cercato di affrontare la vita a testa alta. Ho avuto le mie soddisfazioni a scuola e soddisfazioni di tipo sociale… (Durante le varie estati, mi deprimevo, e tenevo botta, sapendo che presto la scuola sarebbe ricominciata). Tutto questo, però, ovviamente con la fine della scuola, si è concluso. 

Adesso mi sento estremamente SOLA, sento di non appartenere a nessun gruppo, mi sento abbandonata, depressa… L’università è un altro mondo, non che non mi piaccia, anzi, ho conosciuto delle persone fantastiche e frequento una facoltà che amo. Ma il problema è che non è più l’ambiente “caldo” della scuola, non mi sento più come un tempo…

Frequento l’università in una città che era la mia seconda scelta, (non sono stata ammessa al università che era la mia prima scelta), certe volte credo che forse possa incidere un po anche questo sul mio umore.. ma poi penso che effettivamente non è cosi.. (le due città distano esattamente uguale dal paesino dove vivo), piuttosto penso che non posso vivermela e godermela.. non posso frequentare le persone nuove che ho conosciuto, appunto perchè vivono lontano.. non posso vivermi l’ambiente universitario con serenità e libertà.. non posso godermi questi 3 anni come vorrei.. A 19 anni, ormai non ci si accontenta più del uscita al parco dietro casa.. si fanno altre cose (si va a ballare, si va in altre città, si fanno dei viaggi), che io, ovviamente non posso fare. Posso uscire di casa solo per andare a lezione e tornare a casa ad un orario decente. 

Questa situazione, mi sta facendo impazzire. Non riesco più a trovare la giusta motivazione per studiare, non riesco piu a vivere in questo carcere, non riesco più ad essere forte qua dentro… io non trovo più una giusta ragione che mi faccia alzare alla mattina per studiare.. non riesco più a fare niente. mi sento molto male, certe volte mi manca il fiato, altre volte mi sento svenire. Penso a quanto la vita sia stata ingiusta nei miei confronti, penso di essere una persona buona e socievole.. ma la vita fa di tutto per uccidermi e farmi stare male.. non riesco piu ad alzarmi alla mattina, non ho piu voglia di uscire, nemmeno per fare una passeggiata,  perchè mi prende la malinconia e la depressione e inizio a piangere… Mi sento soffocare, davvero… vorrei farla finita, smetterei di sentirmi male e smetterei di vivere in questo incubo… Cosa posso fare?

Ringrazio tutti per i consigli..

Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Rossella -

    Penso che dovresti accettare la mentalità dei tuoi genitori perché non è sbagliata in valore assoluto. Io sono cattolica, ma conosco anche persone di altre religioni, e ti posso dire che nella vita di tutti i giorni non ci sono sostanziali differenze. Prova a mettere da una parte la religione, pensa alla tua vita. Saresti felice accanto ad un ragazzo che ti oscura con la sua libertà? Guarda che si può essere liberi anche senza ostentare la propria grandezza… in ogni caso alla tua età non hai bisogno dell’approvazione dei tuoi genitori, le cose che si fanno di nascosto non sono sbagliate a prescindere. E’ capitato a tutti di mentire per pudore, perché oggi non ci sono veti. Basta avere la testa sulle spalle. Non penso di dire niente di nuovo, infatti spesso e volentieri chi giudica sembra ignorare che a suo tempo le condizioni erano le medesime. Tante volte mi chiedo: -ma perché non lo dicono?- Il punto è che avevano voglia di farlo. Sicuramente stai attraversando un momento difficile, ma a monte penso che la tua curiosità non sia molto radicata. Ti consiglio di cambiare atteggiamento perché chi ti ama è disposto a vivere in tua funzione. Non hai bisogno di cercare il consenso di chi ha altro per la testa… se sei sicura del fatto tuo non hai motivi per temere il giudizio dei tuoi genitori! In bocca al lupo per tutto e buone feste 🙂

  2. 2
    gimmy -

    bianconero,
    la tua è una situazione davvero molto difficile e comune tra le ragazze che vivono in maniera forzata, il rigore di una cultura che rispetto ma non comprendo. Mi chiedo che senso abbia il valore della famiglia, se poi i figli devono crescere in una forma di dittatura, con annessa paura nel tentativo di difendere la propria libertà di espressione spettante di diritto. Che non significa assumere la volgarità di un certo tipo di costume, ma semplicemente appropriarsi della dignità, il rispetto della condizione umana che dovrebbe appartenere ad ogni individuo, indipendentemente dal credo di attinenza. Se i tuoi genitori sono cresciuti con questo tipo di formazione, e non accolgono volentieri nessun tipo di richiesta, a parer mio desideri normali ambìti da una ragazza della tua età, difficilmente si può fargli cambiare idea, perchè non accettano di base nessun genere di confronto, ne di compromesso. Personalmente non voglio permettermi di dire che il loro tipo di educazione è un modo sbagliato di crescita nella società, perchè dal loro punto di vista, è invece, la nostra civiltà ad essere impudica, vivendola con occhi contrariati e pieni d’indecenza. Mi sento solo di dissentire e giudicare come inammissibile qualsiasi gesto di maltrattamento fisico, pur di far valere le proprie convinzioni, in quanto credo che NESSUN DIO ami la violenza come insegnamento di dottrina. L’unico consiglio che posso darti è quello di tentare di ammorbidire il loro cuore abolendo qualche regola affinchè ti facciano finalmente vivere, nella speranza che poi tutto questo non si ripercuota drasticamente sulla tua persona. Cercare in qualche modo di avere un apertura, nei tuoi confronti attraverso un venirsi all’incontro per la pace familiare. Non si può vivere in un ambiente totalmente ostile, dove non esistono diritti o possibilità di replica. Non a caso si arriva poi a scelte di fuga, che non sono piacevoli da digerire a causa di questi contrasti.

  3. 3
    Yog -

    Niente. Non fare niente, tranne studiare. Quando sarai in condizione di lavorare e mantenerti saluterai la famiglia e farai quello che vuoi.

  4. 4
    Sofia -

    Rossella….stai andando forte in questi giorni.he….forse hai perso l’unico neurone che avevi….effetto delle feste forse o del natale…..che ansia che mi fai venire…..!a.a.a.cercasi cervello di Rossella!!!

    Cara bianconero….la tua lettera non mi sorprende affatto…anzi…non dici nulla che io non sappia già… Spesse volte ho letto libri di storie vissute e vere di ragazze appartenenti alla religione islamica…donne che hanno subito cose orribili…proprio dalla propria famiglia….
    La vostra religione è una religione fanatica e malata…e il più delle volte è interpretata in modo totalmente errato e orribile… L’isis uccide e commette atrocità mostruose e indescrivibili facendo passare che tutto questo orrore è giustificato e lo vuole hallah! Il vostro Dio..che lo fanno passare come un demone…

    Ora lasciando da parte l’isis…che con la tua famiglia centra nulla ( ma era per dire in generale quanto sia gravemente malata la vostra religione)…..i tuoi genitori e famiglia ovviamente riversano su di te queste leggi dure e senza senso ….a loro non importa se sei in Italia..sei musulmana per loro..non italiana..e una brava musulmana…va solo a scuola..studia e poi viene a casa..cucina e fa le faccende di casa, non è permesso avere una vita sua personale..ne amiche ne tanto meno un ragazzo..anzi saranno i tuoi genitori che decideranno chi dovrai sposare e tu non avrai diritto di parola e contestazione! Gli uomini hanno sempre ragione e decidono loro…e le donne sempre sottomesse.. Loro decidono che vestiti devi mettere..e il tuo uomo ti farà anche mettere il velo..e ovviamente sarà sempre d’accordo con quello che dice tuo padre e i tuoi fratelli!
    Solo poi casa a essere buona moglie!
    Io ti posso capire non soltanto per le storie vere che ho letto che sono state tremende..ma anche perché ho conosciuto nel mio lavoro una giovane marocchina…che è riuscita ad uscirne…ma ha pagato un prezzo molto alto..
    Cercare di parlargli ai tuoi e ammorbidire il loro cuore..come dice gymmy non serve assolutamente a nulla!
    Con gli islamici nulla serve a qualcosa! Nulla!per loro solo la loro religione è assoluta e vera..e chi la pensa diversamente va’contro di loro..e come tale è da combattere e distruggere! Tu vai contro le loro assurde regole? Sei una pessima musulmana..non degna di essere loro figlia! E come tale vai educata per farti rigare dritto!
    Purtroppo conosco bene le prassi..la violenza.. Le botte..( non perché io sia come te,ma ho conosciuto ragazze come te)
    …mi rattrista molto ogni volta tutto questo..io ti capisco molto bene e tu hai ragione..perfettamente ragione! Forse per te sarebbe più facile se fossi nel tuo paese invece che qui in Italia,la vedresti ragazze come te,qua invece le vedi libere ..mezze nude in giro o in discoteca… Vedi la liberta’ qua ed è giusto così.. Ognuno dovrebbe essere libero..ma non esiste questa parola nella tua malata religione. Nella tua esistono solo parole come sottomissione..obbedienza..e violenza

  5. 5
    Sofia -

    Capisco il tuo sentirti in prigione e il tuo soffocare! Con me troverai solo una che ti dice la verita’ e anche se in modo un po brutale,come stanno realmente le cose! Non sarei vera se non fossi sincera con te!sei in una situazione allucinante,con una tipica famiglia musulmana! Se sei obbediente e la pensi come loro e ti va bene così quella vita,OK..non dovresti avere enormi problemi,ma se sei diversa e vuoi la tua liberta’devi prepararti,devi essere molto forte,soprattutto psicologicamente, devi prepararti a una dura guerra con tutta la tua famiglia! Non aspettarti di essere ne capita,ne compresa! Loro ti vedranno come una figlia indegna che tradisce la loro famiglia e faranno di tutto per farti tornare sulla “loro dritta via”…potrebbero anche chiuderti in casa a chiave in una stanza e non permetterti più di uscire! Attenta a tutto ciò che fai!occhi ben aperti e preparati a una lunga lotta! Hai 19 anni,sei maggiorenne,hai l’età per decidere e andare via di casa!è questa l’unica cosa che puoi fare!ma dove andare?e i soldi li hai?Dovresti chiedere aiuto a associazioni o a un amica se ti ospita per un po! MA ATTENTA,CHE VAI VIA LO DOVRAI FAR SAPERE AI TUOI SOLO ED ESCLUSIVAMENTE 5 MINUTI PRIMA CHE ESCI VERAMENTE PER ANDARTENE, QUANDO HAI GIÀ LA VALIGIA PRONTA E PARLARGLI VICINO ALLA PORTA PRONTA A SCAPPARE DOPO..E UN TAXI O QUALCUNO IN MACCHINA FUORI CHE IN QUELL ISTANTE TI STA ASPETTANDO! RICORDA BENE QUESTO!MAI DIRE PRIMA!TUTTO DOVRÀ ESSERE FATTO DI NASCOSTO!TUTTO! MAI DIRLO PRIMA PERCHÉ TI POTREBBERO RINCHIUDERE!come hanno fatto con questa ragazza marocchina ospite in casa famiglia! La famiglia l’ha tenuta segregata in una stanza per due mesi!Legata a un mobile,non poteva neanche lavarsi! È riuscita a scappare e liberarsi e a chiedere aiuto! Ma ha dovuto nascondersi dalla sua famiglia,perché prima di lasciarti andare possono fartela pagare in un qualche modo! Se tu vuoi la tua vita biancanero DEVI ESSERE PRONTA A METTERTI CONTRO LA TUA FAMIGLIA,CAMBIARE TE STESSA PER SEMPRE, E PERDERLA PER SEMPRE! TI RINNEGHERÀ PER SEMPRE E PER LORO NON SARAI PIÙ LORO FIGLIA,HAI LA FORZA PER AFFRONTARE TUTTO CIÒ? FACENDOTI AIUTARE ( TUTTO DI NASCOSTO OVVIAMENTE) DA ASSOCIAZIONI CHE AIUTANO DONNE IN DIFFICOLTÀ ( CHIEDI E INFORMATI LI DOVE STAI QUALI SONO),LASCIANDOTI GUIDARE DA LORO?HAI LA FORZA?(IL SUICIDIO NON È UNA SOLUZIONE E NON ANDRESTI IN UNA BUONA DIMENSIONE FIDATI DI ME,CI SONO PASSATA).
    questa ragazza marocchina era come te,voleva vivere semplicemente,ma loro l’hanno rinchiusa! Dopo essersi liberata e’andata a stare da una sua amica,ma è stata perseguitata dai fratelli,minacciata e picchiata da loro che l’hanno trovata!poi altre cose!ha dovuto cambiare tutto di se’,lenti a contatto,capelli colore taglio,totalmente modo di vestire,è andata ad abitare via in un altro paese e chiesto aiuto a associazioni e ha vissuto da noi nella casa famiglia,fin quando non era indipendente eha trovato un lavoro! La famiglia,persa per sempre,dopo non si torna indietro

  6. 6
    Filipp -

    Ciao! Mi spiace tantissimo per la situazione che stai vivendo, deve essere molto pesante e ti richiede grande forza e capacità di sopportazione. È giusto che tu sia insofferente è una cosa umana. La libertà è per noi uomini necessaria e funzionale al nostro benessere quanto respirare o mangiare bene e quando questa libertà ci è sottratta per qualsivoglia ragione (imposizioni, mancanza di lavoro ecc ecc) è normale che il nostro stato di salute ne risenta. Hai diciannove anni e vivi questa situazione già da parecchio, sei stata molto forte. Ora il cerchio si sta chiudendo, nell’università e nel corso che stai frequentendando c’è il riscatto e ciò che ti emanciperà da questo ambiente gretto ed ottuso. Trova la forza di resistere, ti prego, allena le tue ali per quando spiccherai il volo. Terminati gli studi troverai un buon lavoro e vivrai come vorrai, come avresti il diritto di vivere già ora. Hai tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiata, per sentirti sfortunata però se rinunci adesso la sofferenza patita finora sarà stata inutile. Tieni duro mi raccomando, ancora un po’, è l’ultimo sforzo!! Un abbraccio forte

  7. 7
    Gaudente -

    sei maggiorenne , puoi andartene di casa quando c.... ti pare. Trovati un amante che possa mantenerti , in Italia ci sono talmente tanti morti di fi.. che appena individuato il pollo benestante ti bastera’ fargli qualche pompino per convincerlo a prenderti in casa.

  8. 8
    Sofia -

    BIANCO NERO TUTTO BENE?
    SEI ANCORA VIVA?

  9. 9
    Yog -

    Quella indicata da Gaudente è un’altra agevole possibilità di uscita dal nucleo familiare. Occhio però ai finti benestanti e diffida da chi ha un contratto a termine o, peggio, è uno studente fuori sede (categoria giustamente aborrita da Scarlet).

  10. 10
    Sofia -

    OK sarai in gravi difficoltà. Magari ti hanno anche tolto il cel o computer…appena puoi fatti sentire!

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