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Male di vivere

Credo di poter dire con certezza di essere il ragazzo più sfortunato e triste di questo mondo; ho passato un infanzia difficile, mio padre era ed è un drogato, la sua droga è il fumo, l’alcool, le sigarette, il gioco d’azzardo e a causa di questo ho vissuto e vivo una vita senza speranze, senza ambizioni, senza certezze per il futuro e senza mezzi per cambiarlo, per fare ciò che mi piace, per studiare, per fare sport, per fare qualunque cosa; mia madre è stata sempre troppo debole per reagire e far qualcosa tant’è che tuttora la situazione non è cambiata e credo che questa debolezza mi sia stata trasmessa.
Ma Dio ha voluto che non fossero solamente questi i miei problemi: sono grasso, obeso, lo sono sempre stato, mia madre tentava di colmare il mio vuoto d’amore col cibo, ero ghiotto e pigro e lei ha alimentato questa mia predisposizione fin da bambino rendendomi a tutti gli effetti un obeso; sono sempre stato deriso dai compagni di scuola, non sono mai stato in grado di relazionarmi con delle persone oltre le ore scolastiche, nessuno mi ha mai avvicinato, nessuno mi ha chiesto di andare a giocare con loro, nessuno mi ha invitato al suo compleanno, tutti mi evitavano e io evitavo loro, soprattutto le ragazze a causa del mio aspetto, che faceva schifo sia a me che a loro, da 5 anni a questa parte ho avuto serissimi problemi di acne che hanno reso il mio volto inguardabile pieno di pustole e pus, facendomi diventare ancora più depresso a causa del menefreghismo di mio padre nel pagare cure che, se fatte in tempi giusti, mi avrebbero risolto il problema, a causa del modo in cui la gente mi guardava, vedevo il loro ribrezzo, il loro disgusto, il loro chiedersi che cosa diavolo mi fosse successo in viso, la loro paura che fosse contagioso!!
Tutti si rifiutano anche di baciarmi sulla guancia. Per di più ho il pene piccolo, sono impotente e soffro di eiaculazione precoce, da quello che ho potuto constatare dalle mie masturbazioni inappaganti. L’unica cosa “buona” nella mia vita è la mia intelligenza, ho talento nelle materie scientifiche, o meglio lo avevo alle superiori e anche al primo anno di università, purtroppo però la mancanza di soldi e di interesse da parte dei miei genitori (mio padre non si è mai interessato ovviamente e mia madre non può fare niente perchè l’unica fonte di reddito è appunto quella di mio padre, che però viene sperperata nei suoi vizi) mi hanno costretto ad abbandonare l’università…decisi di trovare un lavoro e pensai di fare il militare e per prepararmi ho fatto la migliore cosa che credo abbia mai fatto: ho cominciato a mangiare di meno e fare sport (nessuna palestra, non potevo permettermela, ma solo corsa ed esercizi a corpo libero fatti in casa), volevo cambiare, e ce la feci, in 8 mesi sono riuscito a perdere 40 kg, passando dalla condizione di obesità (140 kg) a quella di sovrappeso (100 kg), in questo modo sono riuscito a superare le prove di sbarramento e fare il militare; l’ho fatto per un anno, e per un po’ mi sono allontanato dall’inferno che c’è a casa, ma la depressione purtroppo non mi ha abbandonato.
Non sono stato in grado di mettere da parte abbastanza soldi per il mio futuro (il mio pensiero era di fare il militare per un anno e poi utilizzare i soldi per pagarmi l’università, come già detto sono uno che non ha mai avuto niente e non cerco niente, non ho vizi o altro, quindi avrei potuto mettere da parte abbastanza soldi per assicurarmi gli studi); la causa di questo è stata ovviamente mio padre (lui è la causa di tutti i miei problemi!), poichè ho dovuto utilizzare quei soldi per pagare i suoi debiti che però stanno ancora lì…per di più durante il militare mi sono anche innamorato di una ragazza, le ho dichiarato il mio amore, abbiamo provato a stare insieme ma dopo tanti tira e molla ci siamo lasciati a causa di due motivi: ovviamente il pene e l’acne, lei non riusciva ne a baciarmi ne a fare l’amore con me (sono infatti ancora vergine); però continuava a dirmi che per i miei sentimenti, che a lei ho confidato, ero speciale, il migliore ecc…
Mi ero fidato di lei, ma mi ha lasciato, per problemi di cui non ho colpa!!
Non ho chiesto io di avere il pene piccolo, di essere brutto, di crescere in una famiglia di merda e di avere una vita vacante di amore…
Adesso ho finito il militare e non mi è rimasto niente, sono ingrassato di nuovo e non riesco a superare i concorsi e sono diventato ancora più depresso di prima, sto sveglio la notte, dormo durante il giorno, non so davvero che fare!! Credo anche di aver perso la mia intelligenza, non riesco a ricordare, a concentrarmi, a scrivere e parlare decentemente e lo potrete sicuramente notare dai mille errori grammaticali, logici, temporali che sicuramente ho fatto nello scrivere questi pensieri che non andrò neanche a rileggere per quanto mi fanno male, ho voluto scriverli e basta, nel tentativo di liberarmi del peso che essi portano, in cerca di un qualche conforto, invano secondo me perchè credo che non ci sia più niente per cui vivere e forse un giorno lascierò questo mondo crudele nello stesso modo in cui vi sono entrato: invisibile, solo, povero….di vita!

Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    uno strano -

    Ciao, non so bene cosa sia provare quel che tu hai provato, nessuno può comprendere la vita degli altri senza essere l’altro stesso secondo me.

    Posso solo dirti una cosa, se può esserti d’aiuto, anche se so che tra le parole e i fatti ci passa tanta acqua anche oceani in mezzo.

    Io stesso ho avuto momenti molto difficili e l’unica cosa che mi è stata d’aiuto e col tempo imparare a mettermi davanti dei muri, delle scelte e quindi ti consiglio, nel mio piccolo di importi delle scelte, anche se non sono facili.

    Per quel che ho potuto trarne, devi scegliere come proseguire con la tua vita, prendendo un problema alla volta e affrontandolo, non ci sono vie di mezzo, non ci sono scappatoie.

    Se non hai un lavoro lo devi trovare anche che sia fare l’operaio, io non sono un banchiere ( e non lo sarà mai giusto per capirci!)

    Se hai problemi di salute, dopo il lavoro ( che se può non deve peggiorarteli), devi curarti.

    Se hai dei problemi in famiglia, non puoi a mio giudizio risolverli ( visto la gravità degli stessi) prima di risolvere i tuoi..

    Ti può sembrare forse egoistico come discorso, ma perdonami la franchezza l’aiutarsi a vicenza funziona (o almeno nella mia vita) ha funzionato solo se c’è una parte ( almeno una) forte tra le 2.

    Se in 3 avete dei problemi e nessuno è “forte” e quindi si fa carico dei problemi propri e degl’altri non ne verrete mai fuori.

    L’università in italia non serve per lavorare (sono anche studente universitario), e pure io ho finito i soldi che lavorando supponevo mi bastassero per l’università e sono tornato a lavorare.

    Se hai fatto il militare questo sicuramente ti pone delle regole dei metodi che dovrebbero aiutarti a capire che ci sono regole che non sono fatte per romperti ma per darti una disciplina che è quella che manca non solo a te ma a molti.

    Spero di non essere stato arrogante o noioso, e in qualche minima parte d’aiuto, per i problemi di relazione è meglio che chiedi a una ragazza ma dubito che quelli citati da te siano problemi.

    Ti faccio i miei auguri di uscirne e di superare questo momento buio. Ricordati, prendi un problema alla volta e affrontalo.

  2. 2
    Mah! -

    Ciao,
    non so da dove inziare a commentare/rispondere a questo tuo sfogo, ma sento di doverlo fare. E’ inutile dirti che non vivi una situazione facile, l’hai detto tu stesso e purtroppo non è solo tua immaginazione, per quanto capto io, emerge anche da fuori. L’intelligenza ce l’hai e si percepisce già in parte da come scrivi. Non vedo errori grammaticali, nè sintattici, nè logici. Leggo chiaramente quello che vuoi dire, è logico e comprensibile quello che ti sta frullando in testa.
    Io credo che di fronte a lettere di questo genere la tendenza più immediata sia quella di scendere in scontatezze e ipocrisia, e vorrei evitarlo il più possibile. Che dirti? La prima cosa è che alle favole ho smesso di credere da un pò di tempo, ahimè. E la seconda è che io al posto tuo ne avrei già le scatole piene da non aver voglia di sentirmi offrire il solito piatto condito di quella pesantezza che, paradossalmente, deriva da quella solita superficialità e ovvietà.
    Per “gli altri”, se con questo termine vogliamo intendere chiunque non sia te stesso e chi ti fa sentire amato -e in questo caso mi sembra di capire nessuno- non andrai mai bene, fossi perfetto. Così come non vado bene io o Pinco Pallino. Parti da questo presupposto, indipendentemente da tutto. Non farti abbattere, prendine coscienza, soffrici su questa cosa, ma inizia poi ad elaborarla e a tramutarla in forza. Io ho fatto così. Tu sei quello che ha perso 40 kg nel giro di poco tempo, io sono quella che lotta con quei 5-6 da anni senza riuscirci!! Tu sei quello che ha deciso di fare il militare e ce l’ha fatta, io sono quella che capendo la situazione economica difficile a casa gli studi li ha abbandonati con forzata serenità. Tu sei quello che in questo momento della vita vaga in pena tra i suoi tormenti la notte e dorme di giorno, io quella che alle 10.00 di sera è già che dorme sopraffatta dalla stanchezza di un lavoro nuovo, per certi versi un pò umiliante a volte, pesante emotivamente per qualche manciata di euro a fine mese che tuttavia rappresentano una piccola soddisfazione. Tutto dipende dai momenti, dalle situazioni e da come le vivi, anche la fortuna e il caso se mai esistesse ci mettono del loro! Crescendo ho dovuto accantonare la mia famelica e avida rincorsa al “tutto e subito” e dare un pò più spazio e un pò più tempo ai piccoli passi, alle conquiste lente e sofferte. Metaforicamente parlando se tu nell’imbuto ci svuoti una bottiglia intera di liquido per spostarlo in un altro recipiente, il processo naturale subisce un “blocco” e si rovescia tutto, dovevi avere più pazienza e l’intelligenza di capire quel che sarebbe successo, prendendoti avanti. Così sto provando a fare. Per cui, io fossi in te direi a mio padre di pagarseli lui una volta tanto i suoi debiti, mi cercherei un lavoro, fosse il più umile e me ne andrei. I chili che perderai, così come l’amicizia e l’amore che magari troverai saranno una coseguenza alla tua soddisfazione. Ciao!

  3. 3
    gimmy -

    ciao leopardi
    inizio col dirti ke non ho notato nessunissimo errore, hai espresso benissimo il tuo pensiero e soprattutto il tuo disagio ma non dovresti sentirti sfortunato; è vero nella tua vita stai attraversando molte difficoltà, ke a mio avviso puoi superare…..basta avere più autostima di te stesso e iniziare a volerti bene x come sei x ciò ke sei. Concordo con uno strano quando dice ke i problemi non si possono risolvere tutti insieme ma affrontandoli ad uno ad uno, quindi andiamoci punto per punto…OBESITA’……cosa t’impedisce di rifare la stessa cosa ke hai fatto prima di partire x il militare?? Eppure lo hai sperimentato su te stesso ke se vuoi migliorare puoi farlo…..se ci sei riuscito la prima volta…..perkè non dovrebbe succedere anke alla seconda? La forza di volontà è la miglior cura del mondo….sprona te stesso a rimetterti in discussione…..ricomincia con le tue corse e gli esercizi ke ti hanno permesso di trovare quel peso ke a te faceva stare bene. IMPOTENZA…….secondo me non lo sei……ti sei talmente sovraccaricato di pensieri negativi ke il tuo corpo adesso si trova affaticato e stanco psicologicamente per cui non reagisce a certi stimoli….anke l’idea di avere un pene piccolo fa di te un ragazzo insicuro e ti senti come se fossi inferiore agli altri……non è cosi !!!! Un UOMO non diventa tale e non si riconosce dalle misure ke può avere il suo organo riproduttivo…il sesso è importante ma è la qualità ke fa la differenza…non le dimensioni……non lasciarti intimorire da queste false informazioni e vivi più serenamente la tua intimità….sai quante ragazze si ritrovano con lo stesso problema invece per un seno piccolo?? e decidono di intervenire chirurgicamente per essere accettati dagli altri….sbagliatissimo!!!! solo perkè alcuni elementi maskili sono attratti da forme più abbondanti e formose ke poi alla fine a cosa serve??? sentirsi appagati solo per vantarsi dietro una birra con gli amici…il piacere non cambia è solo una questione mentale ke ci fa credere ke le proporzioni rendano intenso un rapporto…..e comunque per toglierti ogni dubbio potresti rivolgerti ad un andrologo ke ti aiuti a vivere meglio non solo la tua sessualità ma a risolvere anke i tuoi problemi per quanto riguarda l’eiculazione precoce. Non avere vergogna di rivolgerti a lui in quanto come una donna ha bisogno del proprio ginecologo/a anke noi uomini abbiamo bisogno di un andrologo ke ci aiuti a vivere meglio col nostro corpo. ACNE….dici di soffrirne da 5 anni e ke tuo padre non ha mai pagato le cure….questo non significa ke non si possa risolvere, se hai un lavoro prova a pagartele tu stesso…parla col tuo medico di famiglia e vedi se ti può aiutare a trovare un bravo dermatologo convenzionato dalla mutua….se risulti disoccupato paghi solo i medicinali magari non tutti perkè alkuni rientrano in certe categorie x cui non devi pagarli nemmeno…..informati bene……sei cosi giovane ke la vita per te è ancora molto lunga….non rattristarti…ma vivii…se aiuti te stesso potrai……

  4. 4
    gimmy -

    aiutare anke gli altri…ma lo devi fare anke attraverso una riflessione interiore… imparando a darti più amore…la tua ex ragazza non ci ha capito nulla…..queste sono solo parentesi nella vita…storie adolescenziali ke portano con se solo la colpa di un immaturità dettata anke dall’età….da una vita non ancora profondamente vissuta…ke ti fa capire ke l’amore non è solo un fattore estetico da esibire …ma è altro…è fatto di sentimenti…le persone non sono delle cose vecchie ke si possono cambiare, buttare a secondo di come ci gira o di come ci possono giudicare gli altri …..ma questo lo impari nella vita solo dopo varie delusioni e ti ripeto ke la tua è ankora molto lunga….vedrai ke la persona giusta arriverà anke per te…non lasciarti demolire da nessuno……corazzati dalle tue fragilità e difendi il tuo diritto alla vita.
    Auguri leopardi

  5. 5
    leopardi -

    Vi ringrazio tutti e tre per il vostro supporto…ho deciso che come prima cosa devo dimagrire, voglio prepararmi di nuovo per il prossimo concorso che è tra 6 mesi, solo che questa volta ho intenzione di partire e non tornare mai più a casa…cercherò il più possibile di evitare i miei, visto che sono loro la causa del mio disagio e per quanto riguarda donne e amici, beh son stato solo per 20 anni, posso rimanerlo ancora per un po finchè non mi sistemo…non abbasserò più la testa per timore di essere osservato: si sono grasso e brutto, e allora?? sono dimagrito una volta e posso farlo ancora!! Prima la gente mi rispettava senza neanche conoscermi soltanto perchè vedeva la divisa, sono un ammasso di ipocriti…Fanculo chi mi guarda con occhio critico, pensate ai vostri problemi, che sicuramente avete!! Io ricomincio a pensare ai miei e il primo problema è il grasso!! da domani si inizia a correre…

  6. 6
    ventolibero -

    Sei un ragazzo volenteroso, e tra l’altro ti trovo anche molto simpatico.
    Il destino, il tuo destino, è solo nelle tue mani, la tua età e la tua lucidità sono i tuoi migliori alleati.
    Tuttavia, permettimi un piccolo appunto: non ti adeguare alle facili mode di questo mondo, alle sue espressioni più rapide e semplici, ma che non significano nulla.
    Non conosco la tua storia, se non quello che tu hai raccontato qui, che è un’infinitesima parte della tua vita, del tuo mondo, del tuo essere, ma la depressione…quella parola lasciala perdere.
    Oggi, per ogni difficoltà che si vive, tutti a farsi le autodiagnosi, tutti immancabilmente depressi…è solo una moda questa, solo un modo di dire…Le cose sono molto più complesse di quanto ognuno di noi, coi suoi schemi troppo facili è riduttivi, le interpreta e le considera.
    Io sono un giovane psichiatra di trent’anni, un giovane in difficoltà, con una malattia infame che sta combattendo…se non altro per la professione, i depressi veri li ho conosciuti, e con tutte le difficoltà tremende, con tutti i più atroci problemi che sto vivendo, mai mi spingerei, avendo conosciuto loro, a definirmi depresso, mai.
    La malinconia, la tristezza, l’abbattimento, lo sconforto, sono emozioni e sensazioni che tutti proviamo, che ci angosciano e ci atterriscono spesso, ci rendono inerti, ci paralizzano, non dovremmo mai permettere, però, che sfocino nella depressione clinica, quella che comporta ricoveri e trattamenti…
    Hai fatto il militare, avrai sostenuto dei colloqui con degli specialisti, se in te avessero intravisto le avvisaglie di una depressione, stai pur certo che quella divisa mai l’avresti indossata, mai avresti maneggiato delle armi, mai avresti avuto accesso in un ambiente che le maneggia.
    La tua determinazione di oggi, unita alla consapevolezza di quella che è la tua situazione, dalla quale vuoi liberarti, questo conferma che non sei depresso, e ne sono felice.
    Avrai ancora i tuoi momenti di cedimento, o di tentazione alla resa, lo sai bene, ma se rinunci alla facile conclusione e alla comodità di ritenerti depresso, allora ce la farai, non a superare quei momenti, ce la farai ad essere quello che vuoi e puoi essere.
    Te lo auguro di vero cuore!
    Alessandro

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