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Lui è sposato ed io sono un’amante

di chillido44
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
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2.507 commenti

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  • 1921
    maestro di vita -

    X gipsi e Luna:Gipsy dimmi una cosa,quei brividi di cui parli,che io ben conosco,li hai mai provati con tuo marito?? Perche’,ho l’impressione che tu appartenga alla categoria di coloro che si sono accasate al “brodino”(marito)per avere un riferimento di un certo tipo,per poi passare il resto della loro esistenza,ricercare altrove questo tipo di emozioni che il marito mai ti ha dato!!Essendo tu chiaramente una donna altamente passionale,si percepisce che quelle emozioni che tu ricerchi dall’attuale coinvolgimento, siano prettamente di carattere sessuale,a differenza della massa di donne che qui leggo!! E questo ti rende altamente intrigante agli occhi di un uomo smaliziato,speriamo che questo lo sia,senno rischi di fare solo malanni,malanni per lui naturalmente,xche’ credo che una donna come te,senza troppi pregiudizi, si sapra’ riclicare con facilita’!! Luna ” ti voglio bene””,ma ti giuro nn riesco leggere per intero un tuo post,spero tu nn sia cosi’ prolissa anche nella vita,colgo nei tuoi scritti il bisogno di travasare parole,piu’ per appagare un tuo bisogno di sentirti viva e partecipe,che per dare un tuo consiglio o giudizio,come sentissi il bisogno di nn uscire piu’ da qui!! Sintesi amica mia,promettimi che cercherai di farlo,e ti prometto di invitarti a cena x le feste!! 🙂

  • 1922
    Eme -

    Mdv sei incredibile. Solo perché tu sei ipnotizzato dai comandi del tuo uccello TUTTI gli uomini sono ipnotizzati dai richiami del proprio uccello. Quando l’autostima straborda nel vedere sé stessi ovunque si profila l’ombra della patologia. Curabile, per fortuna. Ridimensionandosi.

  • 1923
    LUNA -

    MDV: prima o poi ti passerà e accetterai il fatto che con me non attacca? problema tuo.

    GIPSY: figurati, non si scrive per essere apprezzati, ma per esprimere un’idea, un’opinione, un consiglio se richiesto. Poi ci si può trovare
    più in sintonia o meno. Quello che mi sfugge però sarebbe dove non vedi il realismo nel mio commento. E il senso della tua domanda, a cui posso rispondere certamente, ma non cambia la sostanza del mio commento. Io non stavo discutendo il fatto che possa provare quello che tu dici di provare. Non mi pareva neanche che tu volessi farti consolare, mi sembra che tu sia molto decisa a farlo “capitolare”, qualsiasi cosa ciò comporti, ammesso che tu abbia pensato a ciò che comporta. Il che non significa: tenersi la stabilità o inseguire la passione o l’amore, o entrambe le cose insieme. Anche se molte persone, maschi o femmine che siano, si pongono questo dilemma. Io personalmente mi chiedo quanto si possa stare con qualcuno solo nel nome di una teorica stabilità. E quanto qualcuno possa volerci accanto solo in nome di questo, pure se l’idea di perderci può essere insopportabile.
    Si può benissimo inseguire la passione o l’amore (ricambiato e con le stesse intenzioni), sono scelte. Esistono la separazione e il divorzio. Esistono anche le relazioni parallele, e questa lettera è piena di esempi. E le ragioni per cui le persone si tengono in equilibrio su relazioni parallele possono essere tante quali sono le persone. Ma resto dell’idea, come EME, che comunque abbiano sempre dei costi e comportino delle mancanze, qualsiasi ragione ci diamo. A meno che per vera scelta non ci infiliamo in relazioni parallele perché non vogliamo, ma davvero non vogliamo, una relazione stabile, unica, da vivere al cento per cento. Ma se così non è, e se invece siamo comunque portati intrisecamente a voler vivere al cento per cento un rapporto, a non dover passare la vita tra equivoci, segreti, casini, tensioni, o a vivere la nostra identità a pezzi, allora ha dei costi. e non sarà mai come vivere un amore al cento per cento, pure con i suoi problemi e i suoi umori. E ciò vale credo anche (vado all’estremo) per chi non può andarsene davvero perché l’altra persona per esempio ha una grave malattia ed è totalmente dipendente, e trova quindi consolazione nel fatto di vivere un sentimento e uno spazio di gioia, che certamente lo aiuta a vivere e gli dà respiro. Tuttavia sarà comunque “diviso”.
    Quello che dico è che ogni scelta, comunque, anche se siamo fuori di cotenna per qualcuno comporta delle responsabilità, che ci piaccia o no, e anche quando non intendiamo prendercele. E non è un discorso tipo: i nodi vengono al pettineeee, moralista. E’ un discorso realista. Comunque una cosa come quella di cui parli sconvolge degli equilibri, in peggio o meglio che sia. Si può benissimo decidere di farlo.

  • 1924
    LUNA -

    Si può ascoltare l’istinto e può essere il migliore consigliere del mondo, quello che dico comunque è che il fatto di provare una passione, di per sè, non fa sì che il mondo si fermi e che le nostre scelte, di qualsiasi tipo siano, smettano di avere un valore e un peso.

    Ti rispondo: mi è successo, molti anni fa. Ero giovane ma la storia che vivevo era molto seria. Mi è successo dopo aver tentato di risolvere una crisi all’interno di un rapporto in cui avevo creduto molto. E la questione non era stabilità brodina contro sesso vorace (ormai “sesso vorace” sembra un tormentone dello zelig). Ad un certo punto ho conosciuto un’altra persona e io sono andata a dire alla persona con cui stavo che era così, ma anche, ed era la verità, che comunque non c’era niente da fare, anche se l’altra persona fosse sparita quel giorno. Perché purtroppo il rapporto si era logorato ben prima. E non per ragioni patatogigiocentriche, ma per ragioni esterne a noi, ma estremamente invasive, contro le quali credo avevamo fatto tutto quello che era possibile allora per reggere, resistere, gestire. Anche sbagliando certo, ma veramente il possibile. E la persona con cui stavo allora è della mia stessa opinione. Forse se sua madre si è resa conto dei suoi errori è stato proprio perché me ne sono andata. Me ne stavo già andando e non ne facevo mistero, per quanto tentassi di reggere. E non parlo di: scappare di fronte ai problemi. Parlo di: salvarsi la vita, visto che una pressione psicologica violentissima e costante ti rovina davvero la vita. E stava rovinando la vita anche a lui, la pressione di sua madre rispetto alla gelosia verso il nostro rapporto. Certo avrei preferito non andarmene così. E lo dico sinceramente, non è ipocrisia. Me ne sono andata così invece e non per un flirt, ma per una storia che poi è durata 17 anni. Non sono in grado di dire se me ne sarei andata lo stesso anche se la mia storia precedente fosse stata un “fiore”. Cioè se la persona era colui che comunque avrei riconosciuto tra sei milioni di abitanti. Oggettivamente però so a che punto stava la mia vita quando ci siamo incontrati. In quei giorni, mentre dormivo anche in auto, perché altrimenti i miei, per le loro ansie, non mi avrebbero neanche permesso di riflettere, ti assicuro che il mio problema non era che l’altra persona mi desse il “la” per dire: ok, se tu mi fai da cuscino su cui cadere allora mollo.
    O che la persona che lasciavo mi dicesse: tanti auguri, hai ragione. Ho preso tutta l’onda d’urto della sua sofferenza come era giusto che fosse. E per quanto io gli abbia fatto capire che gli volevo bene, ed era vero, ed è sempre stato vero, non ho lasciato nessuna porta limbo aperta, non per fargli del male, ma perché era giusto così.
    Quel periodo è stato doloroso, non è stato un “problemino”. Più doloroso per chi ho lasciato, certamente. Ma io ho sentito tutta la responsabilità e il dolore della mia “rivoluzione”. Che andava al di là di aver incontrato un’altra persona, comunque.

  • 1925
    maximum -

    a maestro di vita …. manco a dirglielo in faccia lo capiscono….o meglio non vogliono capire…altrimenti cadrebbe tutto il palinsesto di questi grandi amori…

    lascia perdere, è meglio così…

    d’altra parte il mondo gira sempre allo stesso modo.

    basta prenderne atto, non c’è cieco migliore di chi non vuol vedere…

  • 1926
    DolceLei -

    per eme, posso dirti per mia esperienza che gli uomini sono “principalmente” comandati dalle parti istintive (diciamo così in modo elegante) e solo secondariamente dal cervello, infatti per l’uomo, anche il più innamorato, il primo fattore che conta nella propria donna è quello estetico, e poi tutto il resto ( carattere intelligenza etc) perkè diciamoci la verità, prima di sapere se una donna è piacevole dentro, la si guarda per quello che è fuori e se è una bella figliola tanto meglio.
    per la seconda categoria di uomini che “non” sono guidati dall’ “instinto” come dici tu, esiste una sola spiegazione sperimentata da me stessa: non gli funziona molto probabilmente ( per problemi vari di origine fisica e non).
    by esperienza di una donna giovane, e tanti racconti di amiche… non nascondiamoci dietro veli di ipocrisia vi prego

  • 1927
    maestro di vita -

    X eme:Era gia’ preventivato questa tua critica,la generalizzazione nn è mai ben vista,ma se ce’ una eccezzione,riguarda propio quello che tu chiami uccello,e tu questo nn lo potrai mai capire,semplicemente xche’ sei donna!! E ce’ una cosa che voi donne mai potrete capire,quanto il cervello maschile,di ogni uomo, di qualsiasi razza o classe sociale sia condizionato da qel volatile che ha tra le gambe!! Pure quel tuo ex amante ragionava cosi Eme,tu vorresti nobilizzarlo,ma devo deluderti,pure lui ragionava col volatile,e tutto il resto,faceva parte di una prassi d’obbligo per mantenersi il giocattolo!!! Squallido??? Si ,molto squallido,ma e tutto esattamente cosi’!! Prova chiedere a qualche tuo amico maschio,di cui hai molta fiducia e stima eme!!Un bacio anche a te ,a questo punto ci vuole!!

  • 1928
    Eme -

    Nobilizzare quella merdaccia iscritta all’anagrafe? Figuriamoci! Però vorrei ricordarti che il volatile del mio ex amante funzionava in modo particolare: la nostra era una relazione con pochissimo sesso. A parte questo. Rimango convinta che ogni uomo funziona in modo diverso da qualsiasi altro. E che l”uccello non è né un radar né un sonar.

  • 1929
    ancora io -

    Eme, inzialmente la pensavo come te (non si può generalizzare prendendo un solo “campione” di uomo e affermare che ciò che dice è verità assoluta).

    Ma più passa il tempo e più lo leggo posso dire che Maestro non dirà una verità assoluta, ma una mezza verità!

    Triste, molto triste!
    Io non farei però troppa pubblicità sulla vostra incapacità (maschile) di elaborazione del pensiero causata dal cervello che avete in mezzo alle gambe…

    Evviva la sincerità???????

  • 1930
    Eme -

    Senti DolceLei, io mi baso sulle mie esperienze, non sulle tue o su quelle delle tue amiche. Se sei/siete incappata in soli impotenti o satiri in calore mi spiace per te/voi. Ma questo non fa di me un’ipocrita chiaro?

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