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Lettera pubblicata il 22 Novembre 2018. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Attimo Ogi.
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I romanzi rosa non sono fantastici, il genere fantastico è quello di Kafka per intenderci ed è a sua volta diverso sia da quello fantasy che da quello fantascientifico. Il fantastico descrive molto la realtà invece, basta vedere “Il Processo” di Kafka.
Il romanzo rosa ha lo scopo di dilettare il pubblico, solitamente femminile, con storie sentimentali, quindi leggendoli si può avere un’idea di quello che le donne vogliono. Preciso che io amo la lettura e leggo di tutto, fra cui ANCHE i romanzi rosa. Mi sono fatta un’idea ben precisa di quello che le donne mediamente cercano. La mia autrice preferita è la Steel che con questi romanzetti che sfottete è diventata milionaria. E se milioni di donne acquistano questa roba significa che tanto avulsi dai desideri delle donne non sono. Faccio anche notare che la Steel è americana, quindi proviene anche da un paese femminista, eppure…
Della letteratura russa ho letto qualcosa di Tolstoj e di Dostoevskij e poi stavo iniziando a leggere Padri e Figli di Turgenev, ma non l’ho finito. Di tutti quanti mi piace molto il modo in cui viene descritta la psicologia dei personaggi. I russi sono molto bravi a sondare l’animo umano. Tolstoj è molto bravo anche con i personaggi femminili, non pensavo potesse esistere un uomo così bravo nel capire l’animo femminile. Leggendolo ho pensato: “Se i russi sono così voglio davvero un uomo russo”.
Se non mi credete provate.
Il fantastico è un genere molto vasto che comprende vari sottogruppi, accomunati da specifiche caratteristiche. “Il processo” non è ascrivibile al genere fantastico.
I romanzi rosa si basano su stereotipi consolidati nei secoli; chi ha poca fantasia e nessuna dimestichezza con la ricerca della propria identità li trova rassicuranti e pensa addirittura di ritrovarcisi. Sono desideri e sogni eteroindotti, stesso motivo per cui quell’accozzaglia di scemenze raccolte nei libri di varie sfumature ha avuto cosí tanto successo. La gente è pigra anche nel sognare…
Scusa Maria Grazia, ma io ho letto i tuoi post risalenti all’epoca in cui stavi col ragazzo rumeno. All’epoca i tuoi discorsi non erano tanto razzisti, anzi, questo tipo ti piaceva parecchio e sfottevi gli uomini italiani. Allora com’è che dopo hai cambiato totalmente opinione? Solo perché con lui è andata male? Il “plebeo” dell’est ti piaceva eccome, ti faceva proprio sangue, mah…
Se io parlo male degli italiani non è per delusioni, ma perché li conosco da una vita e conosco i loro difetti. Quelli della mia generazione sono molto mosci in media, certi hanno le tette e i culi più grandi dei miei (ovvio non tutti) e anche psicologicamente sembrano mezze donne. Ma se mi basassi su una sola storia finita male mi sentirei un po’ cretina.
Inoltre non sono l’unica ad avere l’impressione che gli uomini occidentali siano femminei. Negli Usa hanno coniato la parola soy boy perché si sono accorti anche loro che molti ragazzi americani sono mosci e femminei. Pensano che dipenda dagli ormoni contenuti nel cibo, ma secondo me anche dall’educazione troppo spoling. Con gli uomini ci vuole un po’di educazione spartana, e poi tanto sport, e poi non bisogna sopprimere la loro virilità. Solo una donna un po’lesbica può essere attratta da un uomo poco mascolino.
Solnze guarda, per leggere Tolstoj e Dostoevskij e non morire nell’intento é necessario accumulare prima certo background. Inizia con romanzi di Bulgakov (Guardia Bianca, Master e Margherita) e con racconti di Čechov e Gogol. E di Puškin tutto.
Solzne, ma come fai a scrivere simili scemenze? La virilità è un concetto molto soggettivo; tu vivi proprio di stereotipi vecchi e ammuffiti. A me gli uomini italiani piacciono eccome, e se non sono dei cavernivoli meglio direi! Poi, se ti senti la Wilma della situazione, bé ognuno ha I suoi gusti!
Ho già spiegato che quella frase ( “immigrati plebei” ) non era riferita a quello che io penso, ma a come si pone la società medio-borghese nei confronti dei migranti.
Non c’è giudizio da parte mia quando parlo delle donne dell’ est. Se per molte l’ unico modo di uscire da una situazione difficile è quello di trovare il pollo di turno, fanno solo la cosa più logica da fare ad agire in quel modo. Lo sbaglio semmai lo fanno questi “polli”, che si illudono di aver trovato la creatura angelica scesa in terra e si rifiutano di guardare la realtà, e cioè che una ragazza carina e non disagiata non starebbe con loro.
Si Sasha lo ammetto, vorrei l’ eterna giovinezza e l’ immortalità. E’ un mio limite.
Anche per questo ho sempre il diavolo tra i piedi. Si aspetta che da un momento all’ altro io possa cedergli l’ anima.
Solnze, ma guarda che i saggi di Kafka sono infinitamente più realistici di tutti i romanzi rosa del mondo! Lui descrive situazioni reali e concrete, seppur in chiave metaforica..
..il fatto che per vendere alle donne si usino certi argomenti non significa che quegli argomenti siano fondati. Anzi io non mi sento così orgogliosa di appartenere al genere femminile se davvero questo prende seriamente la letteratura rosa. vedi per esempio “50 sfumature di grigio”. è una boiata galattica eppure ha avuto un successo planetario in termini di vendite. Questo però non vuol dire che le donne debbano prenderlo come modello di riferimento per le loro relazioni nella vita reale. siamo seri, su! Le storie rosa raccontano il mondo che molte donne sognano, non il mondo reale. Stessa cosa vale per i film d’ amore. Nulla di male se ci si trastulla con queste cose per concedersi ogni tanto qualche innocente evasione. Ma guai a basarsi su di essi per costruire i propri rapporti con gli uomini in carne e ossa!
Tolstoj e Dostoevskij non li ho mai letti, ma dubito che quando hanno scritto le loro opere si fossero posti l’ obiettivo di dirigere le scelte amorose delle donne.
Suzanne, ho constatato già da tempo che molte italiane (il 90% direi) per un motivo o per un altro non sono in grado di intraprendere e mantenere relazioni con uomini stranieri, ad eccezione di qualche arabo e africano che molto spesso cura anche i propri interessi. Conosco davvero pochissime italiane che stanno con nord europei, europei occidentali, slavi, ecc. In generale le donne italiane NON hanno una bella fama all’estero. Quindi molte italiane, fra cui penso anche tu, non hanno proprio la materia prima per poter fare un confronto.
Sasha,
ti ringrazio del consiglio. Spesso prendo i libri in biblioteca, quindi prendo quello che trovo. Molte cose me le spiega mio marito. Per esempio di Tolstoj mi diceva che l’autore compie molte analisi socio-economiche della realtà del suo tempo, in particolare della Russia rurale. Quindi è vero, oltre ad essere romanzi piacevoli hanno anche un retroscena complesso.