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Licenziamento con referenze?

Buongiorno.

Vorrei un chiarimento perché non so bene a chi chiedere.
Sono una mamma single.
Avevo scritto un post qualche tempo fa
Senza progetti

Siccome la situazione non si è sbloccata, anzi è andata via via peggiorando, ora vorrei andare via dal mio attuale posto di lavoro.

In pratica, voglio spostarmi per trovare lavoro altrove, nella provincia dove è il mio fidanzato.

Specifico questo perché nel mio attuale posto(sono una receptionist in uno studio di consulenza fiscale) sto piuttosto bene, mi hanno assunta a tempo indeterminato e nonostante conflitti umani un po’ fastidiosi, il mio lavoro mi piace.

Vorrei, in buona sostanza, chiedere al mio capo di licenziarmi lui per poi poter prendere gli 8 mesi di assegni di disoccupazione ( siccome so già che per un po’ non lavorerei ho bisogno di quei soldini) e magari anche richiedergli di iscrivermi alle liste di mobilità ( non so se uno è collegato all’altro).
Nello stesso tempo, però, vorrei chiedergli una lettera di referenze, nella quale spiega che mi ha licenziata per riduzione dell’orario di lavoro ( questa è un’IPOTESI) però nel contempo attesta che sono sempre stata una valida risorsa.
Che ne pensate? Posso parlargliene a cuore aperto?
E’ un ipotesi fattibile?
Grazie in anticipo.

Lettera pubblicata il 5 Febbraio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    IO -

    ahahah e si certo, già che ci sei digli anche se ti da una macchina aziendale in prova per 6 mesi e magari la quattordicesima a marzo e che ne dici di chiedergli anche un premio di produzione stimato nel 2% del fatturato?
    ahahaahah
    bella la vita vero?
    io sto dalla parte del tuo titolare e se un dipendente mi venisse a chiedere una cosa del genere lo manderei a quel paese in mezzo secondo, perchè lo sai tu che potresti anche per assurdo poi fargli causa per essere stata licenziata senza giusta causa?
    mi sembri la bella addormentata nel bosco.. sveglia!!

  2. 2
    elainejosephine -

    @IO: una risposta davvero carina, grazie.
    la cosa me l’ha spiegata una ragazza che l’ha fatto, anche se poi come sia finita non lo so.
    IO ho solo chiesto, non ho detto che l’avrei proposto.
    CIoè, se uno fa domande (per quanto scontate e/o banali) e l’altro ti piglia per i fondelli,
    a che serve un forum?

  3. 3
    elainejosephine -

    @ IO: ad ogni modo, se do le dimissioni, le referenze ho tutto il diritto di chiederle.
    POi magari risponde picche.

    Probabilmente il chiedergli di lincenziarmi è troppo, ma le referenze no.
    CIò detto, saluti.

  4. 4
    luna -

    ELAINE, ho letto anche l’altra lettera. Ma tu sei davvero sicura di questa scelta, al di la’ del fatto che il rapporto part time ti ha stancato e hai voglia di fare un salto di qualita’ nella vita di relazione? Ovviamente non conosco ne’ te ne’ lui e la vostra storia e puo’ darsi che tu sia convintissima e a ragione. Io una scelta come la tua non l’ho mai fatta, l’ha fatta un’amica che per “pressioni” tipo le tue ha chiuso la sua attivita’ e ha fatto le cose un po’ troppo in fretta (nel suo caso le ragioni per cui voleva cambiare aria e ricominciare erano varie, cmq lui “premeva”, aveva lui il lavoro (dipende dai punti di vista) piu’ sicuro e lei era stanca della vita da pendolare. Pero’ con il senno di poi, anche se ora ha un lavoro e con lui sta bene e aspettano anche un figlio, mi ha sempre detto che non partirebbe un’altra volta senza un lavoro in loco

  5. 5
    luna -

    E nel suo caso anche darsi un anno in piu’ “qui” avrebbe fatto una grande differenza. Tra l’altro il trasferirsi senza un lavoro e’ stato molto piu’ duro. A lungo. Nel suo caso, magari tu lo trovi l’indomani! Negli anni lei cmq poi la pendolare, anche se meno frequentemente di prima, per varie ragioni l’ha fatta al “contrario”. Ora aspetta un bimbo e nel suo caso non vivono entrambi nella citta’ di origine. Qui” lei ha la sua famiglia e una nonna che le terrebbe il bimbo e cmq una dimensione “famigliare”, e hanno molte piu’ spese di quante ne avrebbero qui. Vero e’ che molta gente cmq non puo’ contare sui nonni o perche’ non ci sono o per altre ragioni, e se la cava cmq. Il tuo compagno lo conosci tu, il vostro rapporto e anche le sue risorse (al di la” della sacrosanta sua voglia che tu vada a vivere la’) per mantenervi tutti e tre se tu non avessi un lavoro.sai anche tu quanto sia consapevole che non sarete solo voi due. Immagino che tu stia ponderando bene la cosa e che se parli gia’ di licenziarti tu sia gia’ allo step successivo. Sulla faccenda delle richieste al capo scusa non so che dirti, dipende forse anche dal rapporto che avete. Avendo segnalato tu l’altro topic l’ho letto.

  6. 6
    elainejosephine -

    @Luna: grazie, hai centrato il problema grosso…è che veramente sto uscendo fuori di zucca: chi mi dice “occhio…che se va male rimani senza niente” chi mi dice “cosa Aspetti?Vai….vai! Che poi te ne penti” insomma sono terrorizzata. I miei sono neri, diconoche dovrei ringraziare Dio per avere un lavoro, e voglio buttar via tutto.

  7. 7
    LUNA -

    ELAINE, ti parlo per me, ovviamente. Tu sai per te.
    “Buttare via tutto” può essere anche un concetto relativo.
    C’è gente che ha lasciato un posto fisso per aprirsi nuove strade, anche professionali, e non si è pentita e non lo ha fatto con faciloneria. C’è anche chi si è pentito. Sono decisioni che uno prende dentro di sè, non relativizzando a seconda di cosa sia meglio nella vita di un altro.
    Diciamo però che è obiettivo che in questo periodo avere un posto a tempo indeterminato, un lavoro che ti piace, ecc non è una cosa così “banale”, tutt’altro. E tu hai anche un figlio, il che comunque significa ogni tua decisione riguarda anche una persona che dipende da te (e lo sai benissimo, non ne dubito). E non avere un lavoro pesa, non solo economicamente, ma anche emotivamente e psicologicamente (tanto più se non badi solo a te stesso/a), può pesare, tanto più se sei una persona abituata ad avere una certa autonomia economica.
    Io in vita mia ho fatto scelte considerate da altri “controcorrente” e non me ne sono pentita.
    Però, onestamente, non ho mai fatto salti nel buio. E la sola volta che non l’ho neanche fatto, non ho fatto nessun passo più lungo della gamba, ma ne sono stata comunque coinvolta (lunga storia) la cosa ha avuto il suo peso.
    Io non ti sto assolutamente dicendo che il tuo sia un passo più lungo della gamba o che tu non possa fidarti di lui, io non conosco nè te, nè lui nè la vostra relazione.
    E ho un’amica che ha seguito il compagno in Australia, non in un’altra provincia.
    Chi ti dice “te ne pentirai” o chi ti dice “è una follia” lo dice sicuramente con empatia, ma, banalmente, qualunque decisione prenderai sarai tu a confrontarti con quella decisione.
    Diciamo che i tuoi genitori sono sicuramente più coinvolti, per ovvie ragioni, di un amico che può dirti “molla tutto, segui il cuore, ecc ecc”. Cio’ non significa ovviamente che ne’ loro nè lui abbiano assolutamente ragione. Anche perché sei tu quella che lo farebbe e tu reagisci a modo tuo alle situazioni, secondo il tuo carattere, i tuoi bisogni, le tue aspettative ecc.
    Io ti dico onestamente che (io, ma anche per dei miei trascorsi) probabilmente non mi muoverei se non sapessi che ho un margine di autonomia per cui comunque vadano le cose non dovrò dipendere totalmente dagli altri o dalle loro decisioni. Che comunque vadano le cose ci sarà una via d’uscita: la porta.
    So che suona pessimistico, ma credimi non lo è.
    Lo penserei anche se fossi convintissima che la persona che ho vicino è la migliore del mondo e che non mi farebbe pesare neanche un etto di pasta, neanche se avesse veramente difficoltà a mantenerci tutti. Non penserei: chissà che stronzo può essere/diventare, ma sarebbe (è) proprio una questione mia. Che non toglie nulla al fatto, comunque, di poter credere nelle persone.

  8. 8
    LUNA -

    poi magari, paradossalmente, potrei anche andarmene invece verso l’incognita più totale e con in tasca un bottone e basta.
    Perché la mia non è una vigliacchieria, un dover per forza programmare tutto. Haivoglia 😉 tutto un altro carattere.
    Però dovrei sentirmi “centrata”…
    Non so se riesco a spiegarmi.
    Lui ha le sue ragioni, ciascuno ha le sue ragioni. Tu cerca di ascoltare bene bene le tue, e cio’ che comunque ti dà un senso, reale, di serenità.
    Che il periodo non è floridissimo per restare senza lavoro è vero, questo sì. Non fasciarsi la testa prima di rompersela è una cosa, non valutare bene i rischi possibili o non ascoltarsi bene un’altra.
    Bacio!

  9. 9
    elainejosephine -

    @LUNA: grazie. DAVvero.

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