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Lettera aperta al Presidente Prodi

Gent. Presidente Prodi,
Durante i 5 anni del governo Berlusconi, man mano che la maggioranza di centro-destra assumeva le proprie decisioni, dribblando spesso e volentieri ogni richiesta di confronto e di concertazione proveniente dalle parti sociali e dalle loro rappresentanze, cresceva nel paese una significativa insoddisfazione. Insieme a questa, un tendenziale e generalizzato  bisogno di cambiamento e nelle scelte politiche e nello stesso stile della politica.

Sì, perché la parte più sensibile della società civile non solo non ha condiviso le decisioni, ma non ha condiviso soprattutto il modo di assumerle.

Allo scadere della legislatura la speranza di un rinnovamento e di una rinascita della “politica” è andata sempre più aumentando fino a culminare nella vittoria elettorale di questo aprile.

E’ stato come uscire da un tunnel, tale era il clima oscurantista ed arrogante, creato da certi personaggi della politica. Niente di più avvilente!
Mi ricordo bene, alla vigilia della proclamazione dei risultati elettorali, come ho vissuto la rimonta del centro-destra, che continuava, ora dopo ora, a recuperare il forte svantaggio iniziale.
Sono certa di non essere stata la sola a soffrire. Perché, vede, io da 29 anni (ne ho 47) voto a sinistra e sulla fedeltà ai miei principi ci si può, ancora oggi, mettere la mano sul fuoco; ma sulla fedeltà di molti giovani e meno giovani, che hanno votato l’attuale maggioranza, non ci giurerei. Si sentono traditi, in quanto avviliti dalla sensazione che in …fondo, a parte gli eccessi di protagonismo nell’atteggiamento di alcuni politici di destra, per il resto poco li differenzia da quelli attualmente al governo di questo paese. Perciò lo scollamento della società politica dalla società civile aumenta in modo direttamente proporzionale alla sensazione di delusione, amarezza e impotenza.
Mi auguro che rinasca una stagione e un clima tali da restituirmi l’entusiasmo e la voglia di capire, di appassionarmi  e di dare onore  ai principi ai quali ho sempre creduto.  Lo spero con tutta me stessa, perché, se ciò non avvenisse io e molti altri rischieremmo una drammatica crisi di identità. Le assicuro che non è poco.

Sa, ho cominciato a scriverle perché volevo ricordarLe l’atmosfera che si respirava alla vigilia delle ultime elezioni politiche: volevo provare a  condividere con Lei la mia angoscia, sperando che  almeno mi leggesse e mi degnasse di un minimo di considerazione. Poi ho, diciamo, un po’ divagato … Comunque, ricordo, l’entusiasmo e il desiderio di cambiamento palpabili, quel cambiamento che si sarebbe realizzato col vedersi finalmente “rappresentati” da persone giuste ed affidabili, persone che certamente non ti avrebbero mai negato la possibilità di un confronto leale e fattivo!
Che botta! Ma adesso Le spiego. Sono moglie da 24 anni di un docente precario, in servizio fedele per lo stato da quasi 18, inserito in graduatoria permanente, graduatoria che l’art. 66 dell’attuale finanziaria abolirebbe dal 2010, facendogli perdere i diritti acquisiti dopo anni permeati di ansie, ma soprattutto dalla speranza di una futura e definitiva stabilizzazione. Nel frattempo abbiamo acquistato la casa (doloroso mutuo decennale) e nel 1999 abbiamo anche adottato tre bambini. Lei si starà chiedendo perchè questa apparente follia. Perché malgrado la nostra delicata situazione familiare, malgrado le ansie e l’angoscia di mio marito, sarebbe stato ancora peggio rinunciare al proprio futuro. Tanto basta.

Poi sono arrivate le “novità” del governo Berlusconi: così abbiamo cominciato  a disilluderci e  a guardare in faccia sempre più  drammaticamente il nostro ventennale problema.
Ha capito perché adesso l’angoscia è doppia, tripla e via via sempre più profonda?
Cordiali saluti

Maruzze’

Lettera pubblicata il 18 Novembre 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Politica

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    diego939 -

    Brava Hai votato a sinistra… oradovresti stare contenta ………….

  2. 2
    Vax -

    Capisco l’angoscia, ma la speranza è che dopo un primo anno di difficoltà, necessario per uscire dal pesante “debito” che ha lasciato il centrodestra, il Governo riuscirà ad indirizzare nella giusta direzione il Paese, con il pensiero che comunque sarà difficile fare peggio di quanto hanno fatto Berlusconi e soci……

  3. 3
    Cesare -

    “sarà difficile fare peggio di quanto hanno fatto Berlusconi e soci…… ”

    sarà anche difficile ma Prodi ce la sta mettendo tutta per inimicarsi l’intero Paese !!!! secondo Voi le manifestazioni e i cortei di questi giorni contro chi sono ????vogliamo fare come fà Prodi , e cioè ridere e negare che una parte rilente del Paese non ne può più di lui ??? e non ha nemmeno iniziato !

  4. 4
    JDX -

    Come esordire se non con: “Non scherziamo” cosa pensate che prodi salverà l’italia è solo un falso… io non capisco: pensavate che per risanare il debito lasciatogli dal governo precedente a Berlusconi bastasse due giorni???????? Lui stava lavorando per questo ma Aprile ha dimostrato una cosa gli italiani sono capaci di vedere solo il loro lavoro e mai quello degli altri.

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