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Laurea. Serve o non serve?

di maria grazia
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426 commenti

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  • 351
    Golem -

    》con ipotesi che mi sarebbero apparse convincenti, mentre trascuravo in modo irrazionale, l’incredibile difficoltà di organizzare una cospirazione che dovrebbe aver coinvolto forse centinaia di persone, che non potevano commettere il minimo errore che poteva far trapelare l’inganno. E questo vale per i vaccini, per dire, che ad oggi avrebbero dovuto aver sterminato metà degli abitanti del pianeta, e non è successo, o che con i nanorobot, iniettati o dispersi in atmosfera dalle scie chimiche, avrebbero dovuto essere controllati col 5G dai satanisti di Davos. Il tutto in una sovrapposizione incongruente di sterminio e di controllo, che insieme non quaglia come obiettivo di un ipotetico complotto. Se si ragiona freddamente, e ripeto, con una certa disciplina, si trovano decine di anacronismi in certe notizie, ma solo “quella” educazione al ragionamento, corroborato dalle nozioni, può trovare obiezioni, altrimenti si reagisce come gli antichi, dove persino Aristotele o Archimede, pur nella loro genialità, ignorando la Fisica ritenevano che i fulmini fossero opera di Zeus.

  • 352
    maria grazia -

    Niente Max, continuiamo a non capirci, ma probabilmente è colpa mia. Continui a dare per scontato che chi non ha compiuto un percorso di laurea non si sia mai accostato a studi impegnativi ma solo a letture piacevoli e distensive. È una convinzione tanto diffusa quanto falsa, perché ad esempio io per poter essere un’ esperta di informatica ( materia che adoro ) devo anche sciropparmi tutto lo studio dei codici di programmazione, il che non è esattamente una passeggiata e può durare anni. Lo stesso vale per lavorare nell’ immobiliare, dove devi necessariamente conoscere le normative vigenti nel settore e ripassarti un po’ di codice civile. Ma potrei farti tantissimi altri esempi. Spoiler: non conosco nessun immobiliarista di successo che è laureato in qualcosa.

  • 353
    maria grazia -

    Tu e altri continuate a sostenere che non posso mettermi sullo stesso piano di uno che ha la laurea, ma non sapete spiegarmi i motivi con argomenti concreti, se non quelli che si rifanno a certi ruoli professionali dove è scontato che si debba avere una laurea. Per il resto, io dovrei sentirmi inferiore e basta, perché non sono laureata e costoro si. Max perdonami, non mi avete convinto nemmeno stavolta. Ma sono pronta a ricredermi.

    Golem io non seguo Mazzucco. Parlavo di altre figure, come ad esempio alcuni famosi psichiatri. Non voglio riaprire il discorso sui vaccini, mi pare comunque che ad oggi nessun non vaccinato ha avuto problemi di salute. Mentre tantissimi vaccinati si sono ammalati o sono morti.

  • 354
    Max -

    Maria Grazia, forse sono io che non mi spiego bene: ci riprovo. Anzitutto ti ho riconosciuto il fatto che, laurea o no, tu hai dimostrato una notevole apertura mentale e una capacità di critica e di approfondimento che non sono inferiori a quelle di altre persone che invece hanno una laurea. Quindi sgomberiamo il campo dal tuo caso personale, così come dal mio. Non ho mai detto che chi non è laureato debba sentirsi inferiore rispetto a chi lo è, tant’è che di persone prive di laurea eppure capaci e culturalmente valide ne ho conosciute. Però la laurea o quantomeno il curriculum di studi che ad essa portano, sono un aiuto per meglio direzionare il proprio impegno e le proprie capacità culturali. Poi c’è chi non l’ha conseguita ed è degno di rispetto tanto quanto chi ce l’ha. C’è un mio ex compagno di liceo che aveva passione per il giornalismo. Ha iniziato l’università ma nel frattempo ha scritto articoli. È stato assunto presso una testata nazionale

  • 355
    Max -

    A seguito di questa assunzione presso quel giornale, quel mio amico ha interrotto gli studi e la laurea non l’ha presa, però si è realizzato egualmente bene. Ma se permetti, mi stanno un po’ sulle scatole quelle persone (e non mi riferisco a te, per carità!) che dall’alto della loro terza media sparano a zero contro la cultura (che non hanno) e sentenziano con frasi del tipo: Chi lavora seduto a una scrivania non lavora; Val più la pratica che la grammatica; la filosofia è un cumulo di idiozie per chi non ha niente di meglio da fare; gli psicologi e i loro pazienti sarebbero tutti da mandare in miniera ecc. Qui non si tratta di difendere un mero pezzo di carta, ma l’acquisizione di una cultura, il fatto che questa può servire e la fatica che può essere costato l’essersela fatta. Tant’è che questi sapientoni del ritorno al ruspante, se debbono scrivere una lettera un po’ delicata vengono a chiedere soccorso a noi, gli scaldasedie per antonomasia.

  • 356
    Golem -

    MG, ma da dove ricavi i dati che “moltissimi” vaccinati sono stati male o sono morti e i non vaccinati stanno benissimo? E soprattutto, come fai a dire che quei malesseri o decessi siano stati causati dal vaccino? Pensi che io non abbia cercato notizie al riguardo senza trovare dei riscontri seri? Tu li hai? So che c’è un’inchiesta autorevole in corso, hai qualche riscontro al riguardo? Io no.

  • 357
    Max -

    Maria Grazia, noi due ci troviamo a discutere ma in realtà nessuno dei due è il reale bersaglio dell’altro, poiché credo che ciascuno dei due abbia compreso le capacità e le qualità dell’altro, per cui la disputa in cui siamo coinvolti, in realtà, è di carattere generale e come tale va presa. Quanto alla questione vaccini: ne sento parlare da ben prima del COVID e già da allora sento di persone che sostengono che essi fanno più male che bene, basandosi su effetti avversi che si sarebbero presentati in un certo numero di casi. La questione COVID per giunta è risultata sospetta a molti, poiché si è avuta l’impressione che i relativi vaccini siano stati prodotti con notevole rapidità. Per giunta non ce n’era uno solo, ma vi erano più ditte a produrne, per cui si aveva la netta sensazione di trovarsi nel mezzo di una campagna acquisti adatta più ai salami che a un articolo sanitario così delicato. Nonostante ciò, dire che è tutta una montatura mi sembra quantomeno ardito.

  • 358
    maria grazia -

    Max perdonami. Tu avevi detto che chi non ha conseguito una laurea non può aver intrapreso studi impegnativi. Io mi sono limitata a risponderti sulla falsariga di quello che hai detto. indubbiamente esistono quel tipo di persone che hai menzionato e dalle quali mi dissocio totalmente. Ma non credo di aver mai parlato in quei termini dei laureati e non credo di aver mai sminuito l’importanza dello studio. Forse quindi il punto è la differenza tra chi riconosce il valore della cultura e chi non lo riconosce. Sono i laureati che di solito sminuiscono chi svolge mansioni manuali, ritenendo che chi ha un’esperienza lavorativa che non ha compreso il percorso accademico sia necessariamente uno zoticone.

  • 359
    maria grazia -

    Per quanto riguarda lo scrivere lettere formali, io lo so fare meglio di tanti laureati. Sia perché i contratti delle locazioni, le diffide e le comunicazioni fiscali me le preparavo sempre da sola, sia perché, non riuscendo mai a trovare il tipo di lavoro che desideravo, di lettere e di curriculum ne ho mandati veramente tanti e alla fine sono diventata un’ esperta. Alla fine però quei datori di lavoro che mi hanno scartata mi hanno fatto un gran favore. Oggi lavoro in proprio e seguo i miei progetti personali e la cosa mi rende felice. Alcune si mostrano ostili con me proprio perché sono infastidite dal mio sapere. Ironia della sorte…

  • 360
    Suzanne -

    No, vabbe Max, onestamente mi vengono seri dubbi sulla tua buona fede. Maria Grazia sarebbe aperta mentalmente? Una che nel 2025 ti parla di Terrapiattismo, vaccini col grafene, complotti mondiali per sterminarci tutti. Una che scrive una lettera su una persona con gravi disturbi psichiatrici che si macchia di un orribile delitto definendolo una “scimmia” perché nero?
    Max, ma scherzi o cosa? Tra l’altro tutto noto per sminuire specificatamente le mie lauree, suppongo per senso di inadeguatezza ( è lei stessa a nominare qui e sul suo blog insultante le mie tre lauree). Io, come chiunque sia laureato, so bene a cosa mi sia servito il percorso universitario, in particolar modo per avere appunto una guida nel portare a compimento ragionamenti corretti e soprattutto adeguati alle informazioni in mio possesso. Chi non è laureato pecca spesso di deliri di onnipotenza. Meno si sa e piú si crede di sapere paradossalmente.
    Comunque Max, che delusione mamma mia!

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