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Perché… la vita è bella?

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Perché la vita è bella io questa non lo capisco. Se la maggior parte di quello che si fa durante la vita sono dei sacrifici sofferenze etc. i momenti belli sono molti pochi in confronto alle sofferenze che ci capitano durante la vita, allora perché insistere sulla convinzione che la vita è bella. Se mettiamo a confronto sacrifici e sofferenze con momenti belli e felici vedremo che i primi sono molti di più. Aspetto le vostre risposte.

Lettera pubblicata il 23 Novembre 2013. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 33 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Angelo9 -

    A dire il vero, io non ho mai pensato che la vita sia bella. Credo, tuttavia, che la si debba affrontare sotto un’altra prospettiva: la vita non è bella, ma ciononostante vale la pena di essere vissuta. Ti propongo alcune riflessioni tra le miriadi possibili.
    1. Perchè non è bella? Occorre stabilire cosa si intende per una vita bella. Se abbiamo in mente una vita perfetta, senza sofferenze, allora non saremo mai soddisfatti. Oltre tutto, ciò che per noi renderebbe l’esistenza perfetta non collimerà mai con l’idea di perfezione di tutti gli altri. Chi ha l’autorità per stabilire quali sono i canoni della vita felice?
    2. Occorre concentrarsi, secondo me, non tanto sulla vita in sè quanto sul suo scopo. Questa esistenza procede verso un fine oppure no? Per gli epicurei, la natura e l’universo non sono determinati da nessun fine, si sono formati casualmente e finiranno. Ciò, però, non rende la vita inutile. Al contrario, il saggio gode con moderazione dei piaceri sapendo che non deve temere la morte poichè, dice Epicuro, dopo la morte non soffriremo nulla, perciò è stolto rovinarsi la vita con la paura del nulla. Per gli stoici, al contrario, la natura possiede una finalità intrinseca: nulla procede a caso ed il premio per coloro che avranno operato per il bene pubblico e in maniera retta sarà la conoscenza di tutto ciò che sulla terra non si è potuto conoscere a causa della limitatezza della natura umana. Anzichè lamentarci della brevità della vita e del male, dice Seneca, dovremmo imparare a vivere più intensamente e non perdere tempo in occupazioni futili: ciò renderà la vita meno breve di quanto si pensi e ci consentirà di avvicinarci sempre più alla saggezza e alla serenità. In epoca moderna si potrebbero citare miriadi di nomi. Mi piace citare Leopardi: l’uomo aspira alla felicità assoluta e poichè in questo mondo trova soltanto felicità passeggere e fragili, rimane sempre insoddisfatto. Tuttavia, Leopardi raggiunge la felicità mediante la creazione poetica, che gli consente di concepire l’infinito.
    3.La fede. La fede non mi fa sembrare questo mondo più bello, al contrario, per motivi simili a quelli di Leopardi. Sofferenze non me ne sono mancate e non ne mancano nemmeno ora, che sto attraversando un periodo di tormento, sfiducia, tristezza. Ho rinunciato alla felicità in questo mondo, ma ho riscoperto tante possibilità di avvicinarsi ad essa, sia pure temporaneamente: il sorriso della bambina più piccola, una nuova amicizia, scrivere, ecc. [ continua ]

  2. 2
    Angelo9 -

    Il problema principale è vivere al meglio le esperienze quotidiane, trovare un senso nell’esistenza di tutti i giorni, senza paragonarla sempre ad un modello ideale che resta comunque irraggiungibile su questa terra. La discussione a cui tu hai dato vita con la tua lettera, ad es., rende più bello un pomeriggio che, altrimenti, sarebbe stato per me soltanto di malinconia. Ho imparato a percepire la presenza di Dio proprio a causa delle sofferenze crescenti e gravi, ma questo non mi rende più felice, semmai mi rende sempre più un pellegrino su questa terra, quasi un estraneo, “senza patria e senza spada” direbbe Bertoli. Proprio questo, tuttavia, mi aiuta ad acquisire un piacevole senso di leggerezza, perchè riesco – non tanto quanto vorrei- a dare meno peso a certe situazioni e a sentirmi perfino – in alcuni momenti – più libero, perchè il male della natura e del prossimo non può distruggermi, perchè io non gli assegno questo valore. Potrei scrivere altre 10000 pagine…e non basterebbero. Ti lascio un pensiero di F. Guicciardini (XVI secolo) il quale, benchè avverso alla Chiesa e al cristianesimo, riconosce nel I dei suoi “Ricordi” il valore pratico della fede. Rileggendolo qualche giorno fa per motivi di lavoro, ho provato quasi un senso di esaltazione.
    “Quello che dicono le persone spirituali, che chi ha fede conduce cose
    grandi; e, come dice lo Evangelo, chi ha fede può comandare a’ monti
    ecc., procede perché la fede fa ostinazione. Fede non è altro che
    credere con opinione ferma, e quasi certezza, le cose che non sono
    ragionevoli; o, se sono ragionevoli, crederle con piú resoluzione che non
    persuadono le ragioni. Chi adunque ha fede diventa ostinato in quello che
    crede, e procede al cammino suo intrepido e resoluto, sprezzando le
    difficultá e pericoli, e mettendosi a sopportare ogni estremitá. Donde
    nasce che essendo le cose del mondo sottoposte a mille casi e accidenti,
    può nascere per molti versi nella lunghezza del tempo aiuto insperato a
    chi ha perseverato nella ostinazione; la quale essendo causata dalla fede,
    si dice meritamente: chi ha fede conduce cose grandi”.
    Insomma, viviamo la vita in modo meno drammatico e cerchiamone il senso, la renderemo meno drammatica e più sensata. Grazie per avermi spinto a ricordare quanto di buono Dio ha consentito alla mia vita. La sofferenza non è finita e non finirà. La vita è un percorso alla costante ricerca della felicità… E se fosse proprio questa la bellezza della vita?…

  3. 3
    Aton -

    La vita non è né bella, né brutta. E’ un dato di fatto. Tutto il resto sono opinioni, hai presente la storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

  4. 4
    Pino -

    La vita è bella solo per chi c’ha i soldi.

  5. 5
    Aton -

    Bah. Se sei convinto che siano i soldi a fare la differenza sei su una strada sbagliata. Vuole dire che hai un basso profilo, ma se sei contento così. ..

  6. 6
    Hurin -

    Nn è importante che sia bella o che sia brutta… è importante che sia viva!

  7. 7
    Nojre -

    La mia domanda nasceva a punto dagli comenti che leggevo su altre lettere di persone che hano intenzioni suicidarie.Tra ole risposte che vedo in quelle lettere in fati moli gli dicono a quelle persone non lo fare perche la vita e bella che a dire la verita non mi suonava molto sincera.
    Giusto che lo sapiate io personalmete ho tentato 4 volte di farla finita e per questo che a punto ho scrita una domanda provocatoria.Sono una persona a qui piace rifletere molto su ogni cosa della vita di tutti i giorni. Pero sono anche molto solitario i miei raginamenti gli facio senza essere influezato dalla parte emotiva mi sono abituate a reprimere le emozioni fin da picholo. Prima mi sentivo bene con me steso poi dopo una psichoterapia durata 2 anni e interota in maniera non adeguata adeso io mi sento molto peggio di perima lo sofro di piu e a dire la verita sto prendendo in considetazione di suicidarmi sul serio pero voglio che non lasci niente di me e ne anche il mio corpo e sto prendendo in considerazio lanegamento in mare.

  8. 8
    Nojre -

    Scusate l’italiano scrito ma non sono italiano.
    al riguardo questa domanda era solo una premesa a quelo che intendevo scrivere.
    vi prego se leggete queste risposte non reagite con frazi tipo la vita va visuta perche e un dono di “dio” io non chredo in dio cosi dopo la morte tutto finisce.Pers sapere qualcosa in piu su di me io non ho amici e non mi sforzo di averne mai stato inamorato e non intendo farlo non mi interesa nessun interese sia eterosessuale che homosessuale non provo niente nesun dispiacere non poi che senso ha vivere quando apena arrivi qualcosa che al inizio ti sembra che avra un grande valore apena lo ragungi quel che ti aspeti perede valore perche continuare a vivere una vita fata solo di delusioni. Una vita che non piace non ne vale la pena di essere visuta pou non decidiamo noi di venire in questo mondo al meno la societa ci lasci la posibilita di andare quando vogliamo e non ci deve constrgere a vivere a tutti i costi.Be il suicidio e una decisione presa da tempo mi sono deto non so quanti anni fa che la mia fine sarei stato io a deciderla. perche gli altri non rispetano tale decisione.
    Cesare Pavese scriveva
    Si dice anche che il suicida compia un gesto di puro egoismo: per liberarsi dalle proprie sofferenze, non bada a quelle che susciterà nei cari che gli sopravviveranno e passeranno il resto dei loro giorni a tormentarsi sul perché, afflitti da un’incolmabile mancanza.
    Ma questo è un rispetto unilaterale: si chiede infatti al suicida di continuare a condurre controvoglia la propria esistenza infelice per non arrecare dolore ad altri, mentre questi altri non accettano che egli trovi requie da affanni intollerabili. Quindi si pretende che egli si immoli per il bene altrui senza che nessuno badi al suo vero bene. E talvolta l’unico bene possibile è costituito dalla liberazione nella morte.
    poi
    Albert Camus srive.
    Quando pure inseguendo il poco si ottiene il nulla, l’angoscia diventa insopportabile.
    Tra il poco ed il nulla risiede il confine labile tra la ricchezza e la miseria della vita umana. E una vita senza bussola è a volte troppo faticosa.
    e io sono stancho perche sto vivendo una vita del genere

  9. 9
    Angelo9 -

    A chi ha mostrato propositi suicidi ho sempre risposto che vale la pena vivere, che non bisogna darla vinta a questa vita, che non sappiamo quali gioie puo’ riservare il futuro. E consideri amo anche l’Amore di Dio, che non ci abbandona: sono gli esseri umani che lo fanno. Mi pare di essere stato coerente. Ma la cosa
    importante ora sei tu, le tue riflessioni, la tua dignita’. Pensa alla tua dignita’….tira fuori un sano orgoglio…..non diro’ altro, ho scritto
    troppo, scusa. Ciao.

  10. 10
    Giada -

    Leggi leopardi ;))

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