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La solitudine mi uccide

di acquamarina

Salve a tutti, ho letto qualche lettera in questo sito ed ho visto la notevole disponibilita’ mostrata nel rispondere e dare consigli, per questo ho deciso di raccontare la situazione che vivo sperando grazie ai vostri consigli di trovare la cosa giusta da fare. Ho 21 anni, sono una studentessa universitaria e sono fidanzata da un anno e mezzo. E’ da ormai diverso tempo che mi sento sempre piu’ depressa, sempre piu’ sola e triste. Avverto spesso la sensazione di non essere capita da nessuno, e provo un forte vuoto dentro. Sono sempre stata una ragazza abbastanza socievole in diverse situazioni tranne che a scuola. Li’ ho sempre incontrato difficolta’sia nel rendimento a causa dei professori molto rigidi,ma soprattutto con i compagni.Sin dalle elementari ero alle prese con bambine che mi prendevano in giro perche’ ero sempre in silenzio e parlavo poco, alle medie venivo messa sempre in secondo piano e ero poco calcolata per via sia della mia timidezza ma anche del mio modo di vestire che non era molto alla moda (mia madre comprava sempre dei vestiti molto antiquati ed io non potevo far altro che metterli nonostante le avessi mostrato piu’ volte questo disagio ,ma anche lei non mi ha mai capita).Infine Alle superiori mi sono ritrovata con un grosso blocco e non riuscivo a fare amicizia con nessuno della mia classe e mi sentivo sempre esclusa. Tutto questo accadeva solo a scuola; infatti ogni volta che uscivo ed andavo da qualche parte nonostante avessi sempre delle insicurezze,riuscivo a fare amicizia con tutti ed ero considerata una persona molto socievole e simpatica ed avevo moltissime amicizie. Penso che se i miei compagni mi avessero vista al di fuori nemmeno mi avrebbero riconosciuta.Tuttavia nonostante tutto questo continuavo ad avvertire un senso di solitudine continua.Al quarto anno la mia vita cambio’; Infatti incontrai un ragazzo con il quale mi fidanzai e da allora il senso di solitudine spari’. Tuttavia i problemi non tardarono ad arrivare;infatti non appena i miei entrarono a conoscenza del fatto che mi piaceva questo ragazzo, cominciarono a mettermi i bastoni tra le ruote perche’ non gli piaceva per il fatto che non era di bell’aspetto e che lo vedevano poco fine rispetto a me ed anche maleducato.La situazione peggioro’ quando lui ebbe un diverbio con mio padre in cui minaccio’ di denunciarlo, fin quando arrivarono al punto da segregarmi in casa ed io ancora minorenne non potevo fare nulla.Cosi decisi di dirgli che ci eravamo lasciati quando in realta’ la storia e’ continuata di nascosto. Quando uscivo in quel periodo ero piena di ansia perche’ avevo il terrore che qualcuno mi vedesse con lui quando in realta’ avevo inventato che ero con delle amiche. La mia vita era diventata un inferno, l’ansia mi perseguitava ed ho sofferto molto xke’ nonostante avessi trovato una persona che mi faceva stare davvero bene non riuscivo a vivermela serenamente. Dopo piu’ di un anno in cui questa storia andava avanti di nascosto decisi di dire ai miei che lo avevo incontrato ad un compleanno di amici in comune ma che non mi interessava piu’ e lo vedevo solo come un amico; cosi’ loro si tranquillizzarono e potetti dire che ogni tanto nella comitiva usciva con noi anche lui.Tuttavia quando sembrava che la situzione si stesse un po’ ”calmando” lui comincio’ a mostrarsi molto geloso nei miei confronti. Non potevo piu’ uscire senza lui, non potevo andare in palestra ne’ tantomeno uscire con le amiche. In un modo o nell’altro mi stavo trovando dentro l’ennesima prigione cosi’ decisi di lasciarlo nonostante abbia sofferto moltissimo. Tuttavia dopo la prigionia dei miei non avrei potuto sopportarne una nuova. in quel periodo ho ripreso la mia vita ed ho cominciato a frequentare la figlia di un’amica di mia mamma, fin quando un giorno ad un’uscita venne con noi anche suo fratello. Fu un colpo di fulmine x entrambi e da allora stiamo insieme da un anno e mezzo sempre di nascosto dei miei xke’ sono rimasta davvero segnata da quella situazione. Tuttavia negli ultimi mesi il senso di solitudine che mi pervadeva e’ ricomparso ancora, quasi come a perseguitarmi.Con il ragazzo con cui sto infatti litigo spesso xke’ lo trovo un po’ passivo ed eccessivamente legato ed influenzato da sua madre. Spesso infatti lei si intromette nella vita del mio ragazzo tentando di decidere x lui, cosa che io non accetto ma soprattutto odio il continuo modo di giustificarla da parte del mio ragazzo che non vuole ammettere i suoi sbagli. Spesso mi sento messa al secondo posto rispetto la sua famiglia e sua madre. E’ come se non riuscisse ad imporsi e fare in modo da tenere lontani i suoi genitori.Lui e’ dieci mesi piu’ piccolo di me , ma molto maturo x la sua eta’(eccetto questa situazione familiare) ed e’ in cerca di lavoro da diversi mesi ma non riesce a trovare nulla, cosa che aggrava la situazione xke’ ogni volta ke dobbiamo uscire deve chiedere la macchina a sua mamma che trova mille scuse x non dargliela. inoltre la macchina e’ anche molto vecchiotta e non possiamo spostarci di molto. Io in questo momento sto cercando di finire l’universita’ e vedo ancora lontana la possibilita’ del lavoro xke’ non si trova niente. Mi sento con le mani legate dovunque mi giri ma soprattutto la solitudine mi insegue ovunque mi trovi. Che fare? grazie gia in anticipo a chi leggera’ ed avra’ la pazienza di rispondere..

Lettera pubblicata il 14 Dicembre 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    Colam's -

    Coraggio che il tempo sta dalla tua parte. Più passa e più sarai libera. Dovresti pero’ forse lavorare un po’ su te stessa per prendere un po’ di distanza da tutte queste situazioni.

  2. 2
    narrativafont -

    Ragazza cara, credo che devi fare chiarezza dentro di te:
    Cerca, se puoi, anche solo per un attimo, di non farti condizionare dalla tua famiglia, dalla sua famiglia, dalle storie passate, dalle macchine scassate, dai pochi soldi, dai vestiti antiquati, dalla mancanza di lavoro.
    Quelle, alla fin fine, in una storia d’amore, sono solo sovrastrutture.
    Pensa solo a te ed al tuo ragazzo.
    E’ l’uomo con cui vorrai passare il resto dei tuoi giorni ? costruire insieme una casa, una famiglia, una vita ?
    Se sì, allora persevera nelle difficoltà che la vita di ogni giorno ci fa affrontare, affrontandole al suo fianco.
    Se no, beh, decidi tu quali possano essere le contromisure.

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