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La sofferenza di un’amante (2)

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Lettera pubblicata il 2 Dicembre 2020. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 48 commenti

Pagine: 1 3 4 5

  1. 41
    rossana -

    Lucego,
    secondo me, se si incappa in una relazione che include una buona dose di disagio, d’incertezza o di sofferenza, si dovrebbe chiuderla nel più breve tempo possibile (una manciata di mesi, massimo un anno, a seconda dei tempi e dei modi che la caratterizzano).

    se così non avviene, si deve poi attraversare il deserto fino alla fine, se non si è distolti prima da un’allettante oasi, in cui fermarsi e cambiare rotta. in linea generale, con le debite eccezioni, non si supera qualcosa senza averlo vissuto fino in fondo, giungendo a percepirne più male che bene.

    tieni presente, però, che al di là delle ragioni pregresse che ti hanno indotta ad accompagnarti a quest’uomo, egli potrebbe essere quello che meglio risponde alle tue attuali necessità d’integrazione d’identità o di apertura emotiva e di genere.

    già sembra essere avvenuto un cambiamento nel tuo sentimento. altri verranno, in un senso o nell’altro. tutti temporanei e formativi… continua a vivere quello che non puoi sopprimere…

  2. 42
    Luce90 -

    Ciao Rossana,
    Con lui ho già toccato il fondo e vissuto il peggio.
    Ma anche il meglio, il meglio di me.
    Sono stanca, cerco conferme e certezze perché queste storie attaccano l’autostima, sono stufa.
    Lui è chiaro su ciò che vuole e non credo mi basti più. Non dopo anni e anni. Ho già vissuto tutto quello che di meraviglioso potevo prendere e credo che non ci sia altro. Non ha scelto me e devo ammetterlo a me stessa: questo mi fa male.
    Lui continua a dire che quello che ha dato a me non lo ha dato mai a nessuno. Lui è convinto che vada tutto bene così, che questo sia il massimo.
    Io non so più nulla, ma devo avere il coraggio di ammettere che non mi sta bene questo ruolo. È una trappola, giuro, è una trappola. “Gioia e dolore han lo stesso sapore” uso le parole di una canzone per esprimere cosa vuol dire vivere una relazione del genere.
    Grazie di avermi risposto, spero che questa lettera sia utile a chi vive qualcosa di simile. Se non si è capaci di prenderla com’è, meglio chiudere

  3. 43
    rossana -

    Lucego,
    “non si è capaci di prenderla com’è, meglio chiudere” – sintesi perfetta, che si adatta a tutte le relazioni amorose.

    alla fine delle possibili idealizzazioni e/o successive razionalizzazioni, quasi sempre si sta insieme soltanto fino a quando il bene che se ne ricava è superiore a male che OGNI relazione comporta, persino quelle che vengono considerate perfette, uniche e insostituibili.

    il dare e avere è sempre nel bilancio inconscio di ogni persona che cerca invariabilmente il miglior equilibrio esistenziale possibile, in tutti i contesti.

    attenzione nelle scelte da dedicare più alla propria natura che ai temporanei condizionamenti culturali, al fine di non permettere loro di assoggettarci del tutto.

  4. 44
    Luce90 -

    Buon pomeriggio a tutti.
    Non mi sono ancora ripresa. Il tentativo di non distruggere a tutti i costi quel passato che mi fa male e trasformare quello che è stato pur di non soffrire troppo… è inutile.
    Sto soffrendo e non riesco a chiedere aiuto. Mi sembra inutile anche questo!
    Manca il coraggio di lasciare andare. Al posto del coraggio c’è un attaccamento non sano ad una persona che dovrei fingere di non amare perché è l’unico modo per custodire l’ “amicizia” e non odiarsi. Rapporto civile e allegro ma finto, perché quando lo vedo ho davanti quello che desidero… l’amore non ricambiato è una bestia e ho paura di non guarire. Vorrei scappare, andare lontano, scappare da me stessa e dal dolore che sento. Non so restare. Non so restare e affrontare il mio dolore per vincere. Ma lo so, che questo dolore ha delle radici molto più profonde.. speravo soltanto che la mia felicità potesse durare di più perché la vita mi ha negato troppe cose e credevo di meritare un po’ di gioia

  5. 45
    Luce90 -

    Ed è venuto fuori che non mi ama e non lo ha mai fatto.
    Ho confuso io le cose. Però mi vuole bene.
    Mi ha stravolto la vita cambiandola in meglio e poi in peggio e avrei io visto qualcosa che non c’era? Solo un affetto enorme. Ma come può essere?
    Ma che senso ha farsi domande? Qua la vita va avanti e io sto male e mi trascino. Ma la vita non mi aspetta.
    Che storia. Cancellerei tutto!

  6. 46
    Golem -

    “Al posto del coraggio c’è un attaccamento non sano ad una persona…Ed è venuto fuori che non mi ama e non lo ha mai fatto.
    Ho confuso io le cose. Però mi vuole bene.”

    Uno psicologo di media capacità che leggesse questa sintesi capirebbe che (eventualmente) è di un endocrinologo che hai bisogno, perchè quelle “ragioni profonde” di cui parli risiedono nel tuo essere “banalmente” una giovane, normale donna in piena tempesta ormonale, alla quale cerca di dare i connotati dell’amore. Cosa così frequente che ormai si confonde il desiderio con l’amore. Tu stessa riconosci di esserti confusa, eppure sono certo che continuerai sempre a pensare che il tuo sia stato amore. Cara Luce, un amore non ricambiato NON è amore, ma desiderio di amore, che è ben altra cosa. L’amore si fa in due, in piena lucidità, serenità e assoluta sincerità da entrambe le parti. L’amore è un progetto che si realizza in due. La passione è bella, ma illude e rende ciechi, ed è questo che ti è successo. Adesso sei Luce no? Bè, se vuoi, puoi vedere dove metti i piedi d’ora in poi.

  7. 47
    Luce90 -

    Ero Luce. Spero di tornare a sentire la vita

  8. 48
    rossana -

    Luce,
    se l’amore non è ricambiato, bisogna cercare di non lasciarlo incancrenire, leggendo l’attenzione dell’altro come si vorrebbe che fosse. una volta che ha messo radici, diventa difficile da annullare.

    l’amore e l’affetto non hanno contorni netti. tanto che l’amore iniziale, derivante da attrazione fisica, se questa non è molto forte, può abbastanza facilmente trasformarsi in affetto coniugale o di coppia stabile, soprattutto se permangono stima e rispetto reciproci, se si è messo su casa o famiglia.

    hai fatto bene a prendere quello che ti ha dato gioia là dove l’hai trovato. lo stai pagando, forse più di quanto valeva, ma non sempre tutto è chiaro quando si è giovani e inesperti.

    secondo me, non è che non riesci a chiedere aiuto: non vuoi chiederlo, forse per mantenerti in uno stato di penombra, per te migliore del buio in cui temi di ripiombare.

    sono sempre disposta ad ascoltarti e a interagire con te in privato. in 20 anni ho dato supporto ad almeno una mezza dozzina d’utenti, quasi tutti ancora in buona relazione con me.

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