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La malinconia mi accompagna fin da quando ero piccolo

E’ fin da quando sono piccolo che provo un senso di malinconia che mi accompagna.
Ho sempre sofferto per amore nei confronti della stessa ragazza dai 14 ai 20 anni. Mi ci sono poi fidanzato e ci sono rimasto per 5 anni di convivenza. Dai 20 ai 25.
Ho poi commesso un grosso errore nel lasciarla pensando di voler andare all’estero e avendola tradita ( cosa che ho sempre ripudiato del genere maschile).

Ho una laurea in filosofia, studi internazionali ed economici, un master per cui ho pagato molto in vendita di prodotti e servizi online.
Sto con una nuova ragazza che ci tiene davvero molto a me. Ho qualche amico e dei famigliari che mi vogliono bene.

Sono depresso e non riesco a lavorare in stage… mi sembra da stupidi anche lamentarsi di ciò eppure le mie giornate sono vuote e senza senso. Non sono mai stato bravo a relazionarmi con gli altri e ora sono attanagliato in un vuoto importante.. ho poche cose da dire e mi sembra che nulla abbia senso:
Svegliarmi, andare.a lavoro, stare 8 ore davanti al pc e tornare a casa in 40′ di macchina.
A lavoro non sto lavorando correttamente, non ricordo quello che faccio e mi sembra sia tutto sbagliato.
Mi sento incapace di fare qualsiasi cosa e non capisco da dove derivi tutto ciò. Sto morendo dentro giorno per giorno.

Ho 26 anni e non so ancora cosa fare della mia vita, nulla mi genera felicità o allegria (stare in compagnia delle persone, visitare posti nuovi, approfondire argomenti, allenarmi)… ho ansia perfino nel capire cosa mangiare e cucinare.

E’ da due mesi che faccio psicoterapia e non sembra andare meglio.. prenderò qualcosa attraverso uno psichiatra…

Lettera pubblicata il 16 Novembre 2022. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    piero74 -

    ciao matteo, alcuni dei lati descritti nella tua lettera ricordano me; da quando ero piccolo, sono stato rinchiuso in collegio ed ora la mia vita è rimasta così; ho sempre avuto guide sbagliate che mi hanno fatto fare troppi errori, l’ultimo in ordine di tempo è che io lavoravo a 50 km da casa e mi sono trasferito al mio paese: questo è stato l’ultimo sbaglio in ordine di tempo: ora sono arrivato a 48 anni senza una meta, senza amici con cui scambiare 4 chiacchiere, mi sento messo in disparte da tutti: ansia, stress, momenti di depressione… questo è il mio pane quotidiano e nessuno mi capisce perchè sono io che non mi faccio capire. però ti dico una cosa, matteo: non andare dagli psicologi e psichiatri perchè ti rovinano solo la testa e ti fanno sborsare solo soldi: i consigli che ti danno gli psicologi le puoi trovare soprattutto tra gli amici, ma con una sola differenza;lo psicologo vuole essere pagato, ma l’amico lo fa gratis.

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