La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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E come diceva la famosa canzone…..”I sogni son desideri”…
i sogni son desideri
chiusi in fondo al cuor
nel sonno ci sembran veri
e tutto ci parla d’amor
se credi chissa che un giorno
non giunga la felicità…
non disperare nel presente
ma credi fermamente
e il sogno realtà diverraaa!
se il mondo soffrir ti fa..
non devi disperar..
ma chiudi gli occhi per sognar
e tutto cambierà
i sogni son desideri
chiusi in fondo al cuor
nel sonno ci sembran veri
e tutto ci parla d’amor
se credi chissa che un giorno
non giunga la felicità
non disperare nel presente
ma credi fermamente
e il sogno realà diverrà
Basta crederci un pò….un abbraccio Kate
Cari
Come si esce dalla convinzione che lui sia l’unico?
Avevo già scritto qualche giorno fa, ma la mia mail un po’ confusa e senza domande è rimasta sola. Oggi, a quasi un mese dalla rottura, mi è tornata la voglia di desiderare di star bene, ma non so come. Mi sento persa e depressa, spero in un futuro indefinito ma non vivo il presente perché il presente è grigio e sa di assenza. Qualcosa mi è entrato nel cervello e insiste nel dirmi che lui o niente, che io dovevo rimanere con lui. Nonostante la storia sia finita, nonostante lui non mi abbia dato evidentemente l’importanza che gli avevo dato io, nonostante alla prova dei fatti non si sia affatto dimostrato quella persona bella, buona, che condivideva quegli ideali e quella voglia di semplicità che credevo ci accomunasse tantissimo, distinguendoci tra mille. A volte mi dico che la mia è una fissazione, una patologia; altre che è “solo” un sogno spezzato, più difficile da accettare perché non c’è terapeuta che lo curi. La sua indifferenza su di me pesa come un macigno, le sue tiepide telefonate di cortesia mi offendono, i ricordi non me li concedo, mi fa male pensare a come si poteva stare bene facendo cose semplici, ma con lui, e cancello tutti i mille dubbi che anche io ultimamente avevo su di noi, liquidandoli come isterici, velleitari, lontani dalle cose che contano davvero, ora che sono rimasta sola. E non so che fare di me, non so. Temo di essere sprofondata in un’enorme depressione. HO 36 anni e mi sento sconfitta dalla vita. La notte mi sveglio e non so chi sono. Il giorno mi aggiro pigra (sono senza lavoro in quetso periodo) e non so che fare di me. E non posso nemmeno concedermi la nostalgia. E non ho più voglia di piangere, che ho pianto troppo. Ma mi manca, vorrei solo tornare indietro. Anche se si è comportato male, senza una briciola di rispetto epr quello che è stato e quello che poteva essere, scegliendo da un momento all’altro di essere solo razionale e non discutere più. E di non volermi più
Ciao Sara….nn lo sò come si fà ad uscire dalla convinzione che lui sia l’unico, nn lo sò mi piacerebbe saperlo così anch’io forse riuscirei a stare meglio…..mi logoro giorno dopo giorno, ripensando ai magnifici momenti trascorsi, riguardando le foto, rileggendo le lettere e i messaggi d’amore che ci scambiavamo….e una sola domanda Perchè?
con lui avevo instaurato il rapporto che avevo sempre sognato, e che a dir suo anche lui aspettava da tempo, un rapporto basato su rispetto, fedeltà, fiducia e amore…..
io di anni ne ho 30 e avevo investito tutto su questo rapporto, ora mi ritrovo sola, e nn riesco a vedere null’altro che il dolore avanti a me, nn riesco e nn voglio immaginare una vita senza lui, perchè lui era l’essenza della mia vita…..
Sono giunta alla soluzione che da sola nn ne esco, ho preso appuntamento da uno psicologo, anche se nn so bene per cosa, se per avere le risposte che lui nn è in grado di darmi, se per ritrovare me stessa nn lo sò….
sono talmente in confusione che nn sò più nulla, vorrei solo addormentarmi in un sonno profondo e risvegliarmi solo quando tutto questo sarà finito, nn ce la faccio più, nn riesco a toglierlo dalla testa, mi sembra di impazzire….
SARA e PULCE: vi ho letto 🙂 le vostre missive non sono cadute nel vuoto. ma a volte è anche giusto lasciare che le persone si sfoghino.
@mi è tornata la voglia di desiderare di star bene
nel male che provate ora, è che è naturale provare, fa capolino questa cosa, per entrambe. La voglia di star bene. Insieme al terrore di non poter stare meglio, bene, certo.
ma è dalla voglia di stare bene che si riparte cara Sara e cara Pulce. da quella domanda: come si fa? che è un’apertura. per sè.
Entrambe avete fatto un’analisi lucida del dolore.
Ma accanto alla lacerazione dell’abbandono, alla disperazione, allo spaesamento e tutte quelle altre brutte cose c’è nel fondo una voglia di stare bene.
Grazie tante, mi direte, che scoperta!
ma intendo dire che i vostri non sono sfoghi chiusi. avete già aperto una porta sul domani. il presente che vi darà le risposte sul come si fa.
Il terrore di non potercela fare deriva da quell’amore che avete ancora per voi, il chiedere aiuto, tra voi, qui, a qualcuno che raccolga questo messaggio nella bottiglia, Pulce ad uno psicologo, Sara a chi possa essere in ascolto, nella consapevolezza della stanchezza del malessere, nel timore di impazzire per l’amore che si ha sì per chi se n’è andato, ha tradito il sogno, ma soprattutto per voi e per la vita.
Non siete pazze, state soffrendo moltissimo.
ma mentre tu, Sara, temi di essere depressa perché ciondoli troppo già ti guardi e dici: non voglio questo, per me.
scusate, è molto tardi e non mi sono espressa bene, temo.
spero di essere riuscita a farmi capire.
Non mi hai risposto, dirai Sara.
Io credo che un po’ ti ho risposto.
La prima cosa quando si sta male è prendersi cura di sè. Di più, perché si sta male. E’ giusto attraversare il lutto della separazione, anche guardare cento volte le foto, Pulce, se serve, ma bisogna anche ascoltarsi. Lo avete appena fatto. Questo ora per voi è troppo. Bene, quando si sente che è troppo vuol dire che bisogna provare ad aggiustare il tiro.
Non c’è un modo per far passare tutto il dolore in un giorno.
Per avere tutte le risposte in un giorno.
Ogni lutto ha i suoi tempi.
Ogni sogno che cade sembra lasciare a terra una voragine, come un meteorite. E quella voragine uno la sente dentro, come se non avesse mai vissuto prima di quel sogno caduto (lo dimentica che prima viveva).
Lui sembra indispensabile. Unico.
Lo era, era unico nel suo essere lui, non sulla strada della vita, che è molto più originale di quanto noi pensiamo, e soprattutto di quanto possiamo pensare in momenti come questi.
ovviamente non sto parlando di pensare ad altri uomini, impensabile adesso.
Ma è naturale che chi se n’è appena andato, e incarnava il sogno, sembri non solo unico, ma L’UNICO.
E pensare di no è anche come tradire, noi per primi, il sogno.
Finché noi nutriamo il sogno il sogno non è morto, non è finito veramente. Il sogno fa male da morire, quando non è più coniugato in NOI, ma se smettiamo di crederci anche noi allora sì che muore.
I meccanismi del cuore e della testa sono tanti.
La revisione del passato appare – è – indispensabile, ma si fa, ovviamente, nel momento peggiore, quello della più acuta confusione, quello in cui ci sembra che ci abbiano staccato un braccio. anzi, no, una parte vitale. Quella in cui c’è troppo amore e bisogno ancora dell’altro per poter guardare indietro senza essere assoluti: tutto vero o tutto finto.
Ecco perché dico: percorretela questa strada della rielaborazione, e il dolore del distacco, perché è inevitabile. Fisiologico.
Ma mentre vi chiedete come si fa ricordatevi di voi. Di costringevi, se necessario, a mangiare, bere, mettervi a letto quando c’è l’insonnia, alzarvi quando c’è solo sonno. Vestitevi, anche quando non ne avete voglia. State nel mondo, anche solo a guardarlo, per non implodere in questa disperazione.
Almeno così mi viene da dire, de panza, alle 4 del mattino. sarà affidabile? chi lo sa… però sara mi dispiaceva che pensassi che non eri stata letta. Baci 🙂
Ciao Sara, ciao Pulce, ciao a tutti!!!
Ogni post credo sia rivolto a ciascuno di noi che si riconosce in una certa situazione. Anche se a volte mettiamo un nome prima el testo. Io mi sono ciucciata e ho fatto miei i consigli rivolti alle persone più disparate….
Come uscire dalla convizione che lui sia L’UNICO?
Forse cominciando a pensare che lui è unico.
Come tu sei unica, il tuo vicino di casa è unico, il proff. che ti stava tanto sulle palle a scuola è unico….
Ciascuno di noi è unico! Ma non è l’unico. Non è indispensabile, non è vitale, non è un by pass vivente e nemmeno una bombola di ossigeno con mani e braccia.
Nasciamo da soli, viviamo da soli e probabilmente quando passeremo a “miglior vita” lo faremo da soli……durante l’arco della nostra esistenza veniamo a contatto con un sacco di persone.
Alcune diventano più o meno importanti, magari importantissime, altre si dimostrano perfettamente inutili, altre ancora dannose.
La nostra vità, in fondo in fondo, assomiglia ad un centro commerciale aperto 24 ore su 24 domenica e festivi compresi.
Gente che va, gente che viene.
L’unico punto fermo, in tutto questo via vai, siamo soltanto noi….
Finchè non raggiungiamo questa consapevolezza, finche non capiano che noi siamo indispensabili a noi stessi, finchè non ci diamo la giusta importanza, il giusto spazio, il giusto tempo…..corriamo alla disperata ricerca di qualcuno “esterno” che svolga questo ruolo di “faro della nostra esistenza”. Un qualcuno che, alla fine, diventa unico e l’unico.
Un qualcuno che, quando se ne va, fa un male atroce perchè al dolore della perdita, alla solitudine si aggiunge lo snarrimento, la paura, il panico per la mancanza di quel punto che credevamo fermo……
Con tutto questo non voglio assolutamente dire che ciascuno di noi debba diventare un mostro di egoismo, di edonismo, di egocentrismo e di tutto ciò che può collocarci su un altare fino al punto di vedere tutti comer merdacce superflue.
Assolutamente no!!!!Penso che ognuno di noi abbia bisogno degli altri per completare la propria esistenza, per arricchirla, per colorarla, per riempirla.
E non per impoverirla al punto che senza “quella” persona la vita, tutta la nostra vita, diventa inutile…..a volte talmente inutile da arrivare al punto di buttarla in un bidone della spazzatura.
Io vi capisco (e molto bene) quando leggo la vostra disperazione. E capisco il male che sentite dentro, la depressione, la solitudine, la sensazione che la vita sia finita.
Vi capisco perchè ho provato tutto questo.
Ma quando mi sono trovata con il sedere a terra, completamente priva di energia, con gli occhi bruciati dalle lacrime e la paura di ricordare……..ho cominciato a ricordarmi di me.
Prima di uscire dalle bruttissime sensazioni che provate (e non cpita in un giorno…..) dovete ricostruire voi stesse intorno al vostro baricentro e ricordarvi che tutto, ma proprio tutto, parte da voi.
Anche la voglia di uscire da questa situazione.
Anche la voglia di guardare fuori, vedere che c’è il sole, uscire, mangiare un gelato, dire quattro cazzate con gli amici, ascoltare un pò di musica e magari farsi un bel pianto (ma di quelli liberatori nè!!!) e scoprire che …..ma guarda un pò….chi l’avrebbe detto….sto vivendo anche senza di lui!!!!!
Luna! Come sempre penso che tu abbia detto delle cose molto sagge.
E, forse ti ricorderai, come ero a terra, qualche mese fa, quando mi sembravi un obbiettivo irragiungibile. Pian piano sto uscendo dal buco in cui ero caduta. E lo sto facendo da sola (chiodo scaccia chiodo…no buono!!! Attaccamento ai fantasmi del passato….uhm….no no no buono!!!)
Mi è parso moooolto opportuno non trovare altri totem da adorare ma solo persone da ascoltare e che mi riempiano una vita che, prima di tutto, è MIA!!!!
Ciao a tutti!!!!
Luna..parole sante “Non c’è un modo per far passare tutto il dolore in un giorno.Per avere tutte le risposte in un giorno.
Ogni lutto ha i suoi tempi…”..
Sara, Pulce se solo sbirciando tra queste lettere riusciste ad andare a fine giugno, inizi di luglio di un anno fa’ trovereste la mia prima lettera, i miei primi sfoghi, e potreste rileggere le vostre parole, le vostre emozioni, le vostre sofferenze..
Anch’io abbandonata, anch’io disperata, anch’io non pensavo di riuscire a vivere senza di lui..
Con i mesi i pensieri cambiano, piano piano, ma ci vuole tempo, si comnicia a stare un pochino meglio..io all’inizio mi sono fatta violenza, un po’, sono uscita, uscita tanto..era estate, come adesso, e non mi sono voluta fermare..non so, ma a botta calda, mi è servito reagire, poi ci sono stati, anhe dopo, periodi di sconforto completo, in casa anhe per giorni..e poi siriparte..
Qui hotrovato parole di conforto..ho trovato il mio sfogo..e i consigli piu’ utili che potessi ricevere..
Dopo un anno tanto è cambiato, innanzitutto sono cambiata io..perchè questi mesi mi hanno “costretta” ad ascoltarmi, a capirmi, a conoscermi..mi sono concessa coccole, svaghi, mi sono perdonata con dolcezza qualche mancanza..leggo sempre questa lettera e scrio ogni volta che ho delle ricadute..ma ho capito che sono normali..anche dopo tanto tempo..che siamo come onde e bisogna accettare i momenti..adesso dovete solo accettare la sofferenza, la delusione, la rabbia..ascoltarle e elaborarle ma non rifiutarle..perchè sono normali sono parte di voi adesso..
Non so consigliarvi..qualcuno è piu’ bravo di me qui :-))!!
Ma spero che leggere la mia esperienza possa aiutarvi..
Però mi sento di dirvi..uscite un poco per volta ma riaffacciatevi alla vita :-))))!!
A TUTTE:
sapete che vi dico? sapete come si supera il dolore? sapete come si cancella una persona?
sveglaindovi una mattina e dicendomi: ma insomma se ero l’amore della sua vita e in un modo o nell’altro mi ha lasciato sbattere, se avesse un sentimento forte se ne fotterebbe di tutto anche selle cose più gravi e correrebbe a dirmelo. MA INVECE NO.
ho passato due mesi di inferno appresso a lui, ma ora ho realizzato che non è più ciò che voglio, che torni che mi tradisca che faccia quello che vuole, ci penso ma il mio pensiero è ogni giorno più distaccato
perchè SARA PULCE il vostro lui non è più il lui VOSTRO ma è un altro…non so se mi spiego…
e poi ho ricominciato a uscire sorridere divertirmi scoprire che ci sono belle persone intorno a me che provano emozioni e che la pensano come me, di lui terrò i bei ricordi di un amore intenso anche se da parte sua molto fuoco di paglia e terrò la fine tragica come evento anch’esso positivo perchè mi ha dato una scossa e da piccolo fanciullino pascoliano sto diventando un uomo adulto, che conserva sempre il piccolo principe dentro ma ormai è forte dell’esperienza passata che credetemi è stata proprio utile.
se tornasse non mi interesserebbe perchè non è ciò che voglio…ora sono diventato più esigente, ora testo le eprsone con calma, ora non mi faccio abbagliare da un semplice ti amo…
se era veramente ti amo se era tutto ciò che ERA non saremmo tutti noi quì!
SIA CHIARO!
luna lily…siete uniche!!!
E bravo Markos!!!!
“e poi ho ricominciato a uscire sorridere divertirmi scoprire che ci sono belle persone intorno a me che provano emozioni e che la pensano come me, di lui terrò i bei ricordi di un amore intenso anche se da parte sua molto fuoco di paglia e terrò la fine tragica come evento anch’esso positivo perchè mi ha dato una scossa e da piccolo fanciullino pascoliano sto diventando un uomo adulto, che conserva sempre il piccolo principe dentro ma ormai è forte dell’esperienza passata che credetemi è stata proprio utile.”
In queste parole c’è tutto il tuo dolore che stai cominciando a buttare fuori in un modo che non può farti male. Perchè lo stai facendo volendoti bene e volendo bene alla tua vita!!!!
Nessuno di noi può sapere cosa capiterà in futuro nè chi transiterà nel nostro percorso (volti nuovi/volti conosciuti) ma se stiamo bene con noi stessi saremo in grado di affrontarli nel modo giusto.
Un bacione enorme!!!!