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La fine improvvisa di un amore

di Loredana
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
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14.073 commenti

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  • 5471
    Lilly -

    Hai presente un naufrago in mezzo all’oceano? Hai presente quando vede un ramo secco che galleggia e ci si aggrappa con tutta la disperazione che può provare?
    E’ solo un ramo secco in mezzo ad una massa di acqua sconfinata. Non è la salvezza ma per lui, in quel momento lo è.
    Non ti direi mai di lasciare stare quel ramo e limitarti sbracciare in mezzo all’oceano come un nuotatore olimpionico.
    Aggrappatici pure ma intanto continua a guardati intorno, a guardare in te stessa. E a vivere…..è in te stessa che troverai la nave che ti porterà in salvo in quel grande porto sicuro che è la nostra, personalissima esistenza equilibrata.

    Ehilà Lulu. Mi sembra che la tua psicoterapeuta ti stia facendo fare un bel percorso e che tu stia ottenendo risultati ottimi. Almeno questo è ciò che avverto dalle tue espressioni, dal tuo modo di scrivere e di intervenire. Se è così sono molto contenta per te!!!
    …….Io non sono mai andata in analisi ma il mio è stato un atteggiamento (omissivo) che sconsiglio perché il “fai da te” in certi campi e con certi stati d’animo può essere un bel po’ pericolosetto…..
    Mi è andata di cu…, però, perché ora tra aspre ascese e dolci discese sono ripartita…..
    Lo so, sono sempre in tempo…..ci farò un pensierino. Per ora continuo a lambiccarmi il cervello in mille pensate che mi stanno facendo ottenere il bel risultato di conoscermi meglio!
    Conosciti per farti conoscere…….lo diceva mia nonna….

    Ciao ciao.

  • 5472
    LUNA -

    SONIA: 🙂 sono d’accordo con Anna 🙂

    io fondamentalmente credo ai buoni rapporti dopo aver diviso un pezzo di strada insieme, se le persone si sono comportate bene l’una con l’altra, se sono state dirette e sincere l’una con l’altra, io credo assolutamente che sia possibile, perché l’ho visto accadere e lo vedo accadere 🙂
    Più che il classico “restiamo” amici, che alle volte non vuol dire niente o vuol dire altro, conta la sostanza, il fatto che le persone comunque possono avere dei ricordi di buone emozioni condivise e di affinità che anche se non si mangia pastasciutta insieme tutti i giorni o le strade si dividono ciò non va perso, nella biografia di ognuno.
    Comunque sia ora conta il presente, e nel presente 🙂 io credo, come Anna, che tu abbia fatto una cosa molto bella e importante per te 🙂
    🙂 🙂 🙂

    LULU: :DDD sono d’accordissimo con quello che dici a Marmok e Maya, e mi associo 🙂

    NATY: salutino 🙂

    Bacioni a tutti :DDDDDD

  • 5473
    Lilly -

    In tema di aggressività (non c’entra un ca… con l’argomento principe del forum ma racconto lo stesso….)!
    L’altra settimana sono finita in una situazione che mi ha fatto male. Un esempio di aggressività gratuita che mi ha fatto tornare indietro e andare avanti contemporaneamente.
    Era la sera della Festa della Mamma e ho incontrato un gruppo di persone a casa di amici. Tra queste c’era una ragazza che avrò visto un paio di volte. Naturalmente tutti ospiti sposati e con due o tre figli a capoccia.
    Ad un certo punto uno dei papà (papà di due figli maschi) si mostra affettuosissimo con la nipotina ammalata…..tutti si precipitano a dire alla moglie (la ragazza che avrò visto un paio di volte) “è ora che metti al mondo una figlia femmina!!!!”! Io……. non mamma, conscia del fatto che la donna “deposita” il cromosoma X e la “scelta” spetta all’uomo, nonché intimidita dalla presenza di semi sconosciuti ……….mi astengo dall’incitazione collettiva. Ho, però, la brutta idea di alzare la testa in direzione di quella tipa nel momento in cui il coro è al top…..quella mi guarda (male) e , convinta che anche io stessi incitando il parto in rosa, mi urla: MA STAI ZITTA TE…..CHE NON HAI AVUTO FIGLI. Né MASCHI, Né FEMMINE”!!!!!!
    Le ho fatto notare che 1)……sono ancora “in corsa” da quel punto di vista 2) che aveva appena detto una frase di pessimo gusto dato che avrei potuto benissimo non aver potuto avere figli e che, in quel caso, una frase del genere avrebbe potuto mandare in frantumi il mio apparente equilibrio!
    A dire la verità mi sarei esibita in una serie di parole non troppo raffinate e di inviti ad andarsene a fare in……ma ho evitato….
    Silenzio totale. La tipa si mette a piangere perché “….è inutile, io sono fatta così. Se mi aggrediscono ci resto male…..”.
    IO L’AVREI AGGREDITA!!!!
    L’aggressività che era in lei era immotivata, era inutile e, ciò che è più grave, era del tutto inconsapevole…..era la stessa aggressività del tipo che mi ha fatto capitare in questo forum……
    Ora, però, mi sento in grado di fronteggiarla.
    Perché, anche se fa male, anche se porta per un attimo indietro, anche se destabilizza, anche se mi fa paura….so di avere un’ alleata in me stessa.

    Ciao Luna, Lulu, Naty, Anna, Anto, Simona, Giusi, Francesco,Margherita, Sonia, Maya e tuttituttituttitutti quanti!!!

  • 5474
    LUNA -

    LillY: la domanda mi sorge spontanea… ma non saranno mica tutti così gli amici dei tuoi amici, da cui eri ospite…
    no, perché, sai, più che fronteggiarli fenomeni così io li eviterei direttamente! :O
    e andrei a farmi una serata tranquilla dove le persone non si lanciano addosso delle molotov a freddo :O

    scusa la drasticità… magari i tuoi amici, quelli che ti hanno invitata, sono delle persone meravigliose e gradevolissime, e anche i loro invitati, e questo è stato un episodio isolato, ma a me ha dato i brividi…
    e l’aggressività, come riconoscerla e farne volentieri a meno, comunque è un qualcosa di cui parliamo sì in questa lettera e il tuo aneddoto non mi sembra per nulla fuori luogo, anzi…!!!
    perché la dinamica anche di gruppo che è saltata fuori è un bel “carnevale” (bello si fa per dire…).

    mi ha dato i brividi sia la prima espressione di aggressività (che sia pure solo “bonaria” ignoranza) che è arrivata sulla tipa sia l’ufologico rimbalzo che ti sei beccata tu… che era una bomba atomica.
    certo è che il livello di tensione era parecchio alto e che i temi tirati fuori non erano certo di poco conto…
    anche perché le persone che hanno l’età che presumo abbiano coloro di cui parli credo siano tutte a conoscenza del fatto che il tema figli non è un tema come il tempo che fa oggi.
    è un tema spesso piuttosto delicato, sia quando domande inerenti sono rivolte a persone in coppia e tantopiù quando sono rivolte ai single.
    Resto sempre molto stupita dalla quantità di gaffes che sento fare intorno a me sull’argomento. Ora, non è che uno debba girare facendosi la paranoia di affrontare l’argomento procreazione, è chiaro, però davvero mi stupisco di come le persone non si rendano conto di quanto questo argomento possa essere delicato e di quanto una frase apparentemente innocente o di routine (e tu quando???) possa in realtà andare a toccare l’intimità di una persona.

    Il coro “figlia femmina” poteva suonare come una battuta scherzosa (e forse lo era anche), ma per esempio io ho un’amica che ha due figli maschi ma che di figli non potrà averne mai più.
    E quindi una battuta di questo genere per lei sarebbe una fucilata in pieno petto.
    Tuttavia posso dirti che quando capita (perché capita) che le arrivino frasi inerenti ad una terza gravidanza lei sapendo benissimo che chi non sa non glielo ha detto apposta fa finta di niente o risponde la verità, ma non l’ho mai vista avere una reazione come quella che descrivi tu.
    E non è che le manchino le parole o l’energia per difendersi da un attacco, ma sa anche valutare cosa sia un attacco e la sua intenzionale entità.
    Non so quale sia il problema della signora, ma apparentemente quel coro è andato a toccare un nervo scoperto. Quale sia lo sa lei.
    Ma ciò comunque non giustifica il fatto di far rimbalzare addosso l’aggressività di qualcun altro che è arrivata a lei, o che lei ha percepito come tale.
    A chi avrà risposto veramente la signora con quella bomba?
    a loro? al marito?

  • 5475
    LUNA -

    O a qualcuno che nemmeno c’era?
    O era nervosa perché le avevano fregato un parcheggio dieci minuti prima? Lo dico non perché, ovviamente, ti sto invitando a chiederti i suoi perché (sono suoi e comunque non giustificano la bomba che ha lanciato a te) ma perché più che
    “un’aggressività che era in lei era immotivata, era inutile” la sua era forse un’aggressività motivata da qualcosa che lei a monte aveva percepito come aggressivo (non te, che dici di averla solo guardata due secondi e che neanche avevi partecipato al coro) e che per lei aveva evidentemente un’utilità, qualsiasi fosse, ma sicuramente mal gestita, con una risposta buttata fuori in modo molto violento, ecc, come hai colto tu. Intendo dire che forse l’aggressività era cominciata prima. Non c’ero e non lo so. Forse quel coretto “figlia femmina” era già fuori luogo. Forse è andato a toccare qualcosa nel rapporto tra lei e il marito. Forse non si è sentita difesa dal marito. Forse è un’isterica e basta. Non amo i se e non amo i forse, si sa,ma ho fatto questo elenco di “forse” per dire che magari ti sei cuccata l’ultimo rimbalzo di un’atmosfera tesa in mezzo ai sorrisi, tesa magari per una gaffe iniziale, o perchè, ripeto, comunque il tema fin dall’inizio non era stato felice.
    Chissà, magari, dal tuo punto di osservazione, se tu avessi sollevato lo sguardo senza che ti arrivasse addosso quell’attacco, da spettatrice, quante cose avresti colto intorno a te. De panza 😉
    E’ andata comunque che ti sei anche accorta di come alla fine quella lì abbia continuato a girarsi il suo film… nel quale chissà che ruolo avevi veramente, per lei… Non so come sia finita la cosa, se a tarallucci e vino o con una tensione per tutta la sera.
    Spero di no.

    Mi viene in mente un esempio di aggressività, più “nascosta” (non un attacco urlato, nè evidentemente intenzionale) inerente al tema: una mia cara amica è verso la metà di una gravidanza a rischio, è insieme felicissima, e preoccupata, però quando parla si capisce che punta sulla gioia e non sulla preoccupazione. Anche perché sa che stressarsi non le fa bene. Basta ascoltarla e guardarla negli occhi per capire come sta vivendo la cosa. Tuttavia sono stata testimone di persone che si mettono sulla sua lunghezza d’onda, ma anche di donne che, poiché seguono un loro bisogno (quale sia lo sanno loro, io non credo sia “violenza intenzionale”, perché conosco queste persone) in teoria empatiche le sciorinano storie, anche personali, che tutto sono meno che rassicuranti, e alcune proprio tremende. E che, per inciso, non le sono di nessun aiuto a livello di informazione.
    Perché lo fanno? Non importa, ma lei giustamente, da quando ha capito che non vuole queste cose, che la scompensano, si sposta. Respinge la cosa con fermezza, ma a risparmio energetico, cioè riconoscendola come non buona per lei e semplicemente cambiando discorso o andandosene, dicendo che è tardi o cose del genere.
    Che non siano cose da dire ad una donna incinta lei, per lei, lo sa 🙂

  • 5476
    MarmoK -

    Un saluto a tutti.

    xLUNA
    Noti bene.
    Ho vissuto per sette anni un legame con una persona piena di insicurezze, paure, debolezze. Prendermi cura di lei, farla star bene, era il mio modo di vivere questo rapporto, è la mia natura e probabilmente sarà così sempre…perchè questo sono io…perchè questo mi fa star bene. La sua gioia era la mia gioia.
    In tutti questi anni abbiamo preso decisioni difficili insieme, bene, finiva sempre che decidevo io, perchè ero quello più “coraggioso”. E di solito la decisione era quella migliore per lei. Devi sapere però che rinunciare a se stessi, per me, non vuol dire non prendersi cura di se stessi. Non mi pento di nessuna scelta fatta.
    Quello che mi fa star male è pensare a come le persone siano capaci di buttare via i tuoi sogni, i tuoi sforzi, appena non sei piu utile o sei debole. Alla capacità di illuderti per puro opportunismo. Quello che mi spaventa è la debolezza, unita all’egoismo, delle persone che attraversano la nostra vita. E dopo che tutto viene distrutto per egoismo o debolezza, dopo tanti anni, nessuno ci restituisce quel tempo andato. E Si rischia di rimanere disillusi, aridi, di non riuscire più a vivere a pieno quel sentimento meraviglioso per paura che dall’altra parte ci sia di nuovo opportunismo, falsità e vigliaccheria. Che l’amore si riveli di nuovo un’ illusione.

    xLilly
    Concordo in pieno con le tue parole e ti ringrazio per i consigli.
    Mi piace molto l’immagine del pulcino alla maratona di NewYork (potrà sempre diventare un bel gallo, o una gallina…fai tu…:)) )
    Una precisazione:Non ho nessuna voglia…ne di aspettarla, ne di inseguirla…troppa la delusione, non mi fiderei più di lei. Le ho gia dato un’altra possibilità…se dovesse tornare la manderei via io.

    Un saluto a tutti

  • 5477
    simona -

    @MarmoK, concordo con te che il fatto di essere stato accanto alla persona che amavi con tutto te stesso è stato un gesto appunto d’amore e non di rinuncia verso te stesso….altrimenti non lo avresti fatto per 7 lunghissimi anni….ma il punto ora è la tua disillusione, la paura che ti viene come a molti di noi penso nel credere di nuovo, perchè tutto ti è stato portato via…ma sei sicuro che ti è stato portato via?
    Vedila così…o almeno provaci…quello che hai fatto con lei era amore, comunque ne è valsa la pena, comunque ti ha fatto vivere momenti stupendi e ti ha lasciato non solo ricordi ma esperienza e bagaglio di vita!
    Non dirmmi si ma a che mi serve ora?
    Immagino che la tua risposta potrebbe essere questa…non è vero che non ti serve, quello che sei ora lo sei diventato grazie a tutto questo, brutto o bello che sia stato il finale, sei maturato hai vissuto hai amato…e se trovassi di nuovo una persona che in qualche modo ti sta accanto e ti dimostra che a te ci tiene davvero, con il tempo, piano piano capirai che quello che è passato non è negativo ma positivo perchè la tua nuova storia sarà più matura e ci metterai tante cose che altrimenti neanche conosceresti.
    Parlo per esperienza personale, ho sofferto tantissimo per anni, per una cosa accaduta…e solo ora ne sto uscendo a fatica e con il cuore che si sta ricostruendo…ma se guardo attentamente nonostante quel dolore sono felice di aver passato quello che ho passato…sono cresciuta, maturata, e mi sento più forte non più debole!
    Spero tu capisca cosa voglio dirti!

    Ogni cosa nella vita può illuderci per poi farci cadere, è un rischio che si corre, è la vita appunto e sono le persone, ma se non vivi, se non corri il rischio, se non tenti…che significato ha essere qui?
    Sopravviveresti e basta….e non saprai mai se quello che puoi trovare può darti quello che cerchi da sempre e di cui hai veramente bisogno.
    Non devi dimenticare nulla, non sarebbe giusto, non si può farlo, ma solo collocare i ricordi al loro posto, nel cassetto dei ricordi, e andare avanti pensando che nessuno ti corre dietro, TU non devi niente a nessuno, e che quando sarai pronto tutto verrà da se…
    un abbraccio Simona

  • 5478
    Naty -

    Un saluto a tutti!

    LILLY, a volte, assurdamente, chi ti aggredisce si giustifica dando la colpa a te… In certi casi, almeno secondo me, specie con persone che si conoscono poco e con le quali – si presume – ben poco si avrà a che fare anche in futuro, è meglio tacere e lasciar correre: tutta energia sprecata!
    Pensa, LILLY, che quando riparlai col mio ex al telefono disse qualcosa come “hai fatto una scenata per nulla”. Ci credi se ti dico che lui quella “scenata”, non solo se l’è sognata non so quando (e non m’interessa sapere esattamente quando l’abbia sognata eheheh.. se quel giorno, il giorno dopo, un mese dopo o quando…), ma l’aveva fatta lui!
    Io mi ero chiusa nel silenzio e basta (e nel frattempo pensavo, tra me e me: ahi, è finita, è finita…).
    Insomma, quando qualcuno, se dobbiamo parlare, spiegarci, discutere, TRAVISA la realtà, io penso: ma che ci parlo a fare? Mancano le basi, per parlare…

    E insomma ti dico che ho fatto la scenata io, LILLY… Ahahahah, ci rido… Che dovrei fare?

    Non te la prendere troppo, LILLY, per persone che tra l’altro conosci appena… Te lo dico pur essendo stata una persona che rimaneva tanto male di tante cose… Non ne vale la pena…

  • 5479
    LUNA -

    MARMOK: ciao 🙂 naturalmente solo tu puoi sapere cosa ti fa stare bene e cosa ti fa stare male, come ti piaci e come ti senti soddisfatto 🙂

    Le mie riflessioni riguardano ciò che io penso in generale del tema, ok, non intendo essere invadente riguardo alla tua visione dell’amore, ok?
    anche perché la tua visione sicuramente non puoi riassumerla in tre righe 🙂

    @Devi sapere però che rinunciare a se stessi, per me, non vuol dire non prendersi cura di se stessi.

    Come si fa a rinunciare a se stessi (che è un’espressione molto forte) e al contempo a prendersi cura di se stessi?
    Perché dare gioia ad un’altra persona dà soddisfazione e riempie, lo so, però non si può stare sempre dalla parte di chi dà, perché tutti gli esseri umani, nel fondo, anche i “risolutori” o i generosi ad oltranza, hanno anche bisogno di ricevere, di sentirsi a loro volta sostenuti, di poter cedere, di poter sentire un rapporto di parità, a livello sostanziale ed emotivo.
    Anche perché il rapporto alla pari toglie il dubbio dell’opportunismo e della dipendenza da parte dell’altro, e mette meno a rischio di pensare, un giorno:

    @Quello che mi fa star male è pensare a come le persone siano capaci di buttare via i tuoi sogni, i tuoi sforzi, appena non sei piu utile o sei debole.

    @Quello che mi spaventa è la debolezza, unita all’egoismo, delle persone che attraversano la nostra vita. E dopo che tutto viene distrutto per egoismo o debolezza, dopo tanti anni, nessuno ci restituisce quel tempo andato. E Si rischia di rimanere disillusi, aridi, di non riuscire più a vivere a pieno quel sentimento meraviglioso per paura che dall’altra parte ci sia di nuovo opportunismo, falsità e vigliaccheria.

    Una persona che si appoggia sempre su di te, soprattutto se tu mostri che rinunciare a te stesso è “automatico” nel nome dell’esterno, come può non diventare automaticamente anche egoista?
    E soprattutto una persona che si dice fragile e si appoggia completamente a te perché non sa (o non impara) a badare a se stessa come può accettare una debolezza da parte dell’altro, se non affronta neanche le proprie?

    La posizione in cui ti metti che, dici, ti dà gioia, non è al contempo la stessa che però ti mette in una condizione di non parità emotiva alla quale, comunque, aspiri?

    vado di fretta e forse non mi sono spiegata bene.

    Ciaoooo, a dopo

  • 5480
    LUNA -

    ERRATA CORRIGE (l’ho detto che andavo di frettaaaaaa 🙂

    Volevo dire:
    @la posizione in cui ti metti che, dici, ti dà gioia, non è al contempo la stessa che però ti mette in una condizione di non parità emotiva, mentre è ad una parità emotiva che probabilmente aspiri?

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