La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Per Ivano) Recati dove lei lavora, seguila, scopri se ha un altro, e svegliati, se non le manchi durante la settimana è per due motivi:
1) un altra persona occupa i suoi pensieri quando non ci sei.
2) ti vuole bene, è sicura del vostro rapporto e sa che vi vedete il fine settimana quindi è tranquilla e non sente il bisogno di cercarti (ipotesi meno probabile).
IVANO E LUCA: non credo che necessariamente la seconda sia meno probabile. Sono possibili entrambe, e anzi io trovo più probabile la seconda. Ma sicuramente merita che tu, Ivano, anche per non sentirti in balia dei pensieri e dell’ansia, chiarisca al più presto i tuoi dubbi con la tua ragazza.
LUCA: … ma ciottolina sarebbe una cosa bella o una cosa brutta? suona carina… quindi grazie.
Cmq tu ti difendi benissimo da solo (non entro nel merito del dialogo tra te e Raganella perché è il VOSTRO dialogo, e, come ho già detto, la dialettica non manca a nessuno dei due), come si difende benissimo da sola anche lei.
Non preoccuparti, Luca, che alla prossima che non condivido ti cazzio subito 😉 😉 🙂
bacioni a tutti 🙂
Si Luna, ciottolina è una cosa bella. E’ un pò come dire amorino, o ciccina.
Raganella scusami se sono stato forse troppo aggressivo. Comunque preferisco diventare una persona sterile, da quando sono sterile nei rapporti umani sono più efficente, da quando sono più efficente sono più produttivo, da quando sono più produttivo tutto mi riesce, e riuscendomi tutto sto meglio io, e stando meglio io non ho bisogno di nessuno. Ho 26 anni, pochi per rinunciare ai sentimenti è vero, ma troppi per credere ancora alle favole. Ringraziamo tutti poeti, cantanti e scrittori, e le loro menate mentali, che ci hanno infarcito di idiozie romantiche, meglio vivere i sentimenti con una filosofia più pratica, che poi è l’unica realtà. Ciao! (cmq non credo veramente che sei mediocre, se upò farti piacere), in fondo per una piccola frase ti abbiamo attaccato tutti, un pò a ragione un pò esagerando.
LUCA: ciao, vedi che pure tu sei un po’ “pietrino di fiume”…? 😉
per il resto ti lascio la tua visione 🙂
per me – che ne ho 34 – comunque anche i 95 anni sarebbero troppo pochi per rinunciare ad una visione piena della vita, ma ci sono anche fasi in cui uno non ha voglia e basta, in cui deve riprendersi, fare il suo percorso e rielaborare le sue cose 🙂
però su “da quando sono più efficente sono più produttivo, da quando sono più produttivo tutto mi riesce, e riuscendomi tutto sto meglio io” ti dico un’esperienza mia:
a me è successa la stessa cosa, ma non quando sono diventata sterile nei rapporti umani, o ho pensato che la poesia della vita non esiste, bensì quando ho tolto la totale concentrazione da una persona che mi succhiava molta, troppa energia (perché molto egocentrica), e dai problemi connessi a questa persona, e mi sono ripresa una bella parte di energia da investire per me.
Capisco benissimo il tuo discorso su fare ordine nelle proprie cose, porsi degli obiettivi, con ordine e rigore, ecc ecc.
In questo ci somigliamo più di quanto sembra.
In un periodo di forte stress nel privato io, per esempio, mi sono fatta un esame da privatista in una lingua straniera, perché ne avevo bisogno, per stare bene io, per fare qualcosa che mi piaceva, per investire le energie in modo produttivo, per fare ordine, per avere una soddisfazione… forse, paradossalmente, per riposare il cervello.
dunque ti capisco più di quanto credi (su questo punto).
Ma mi viene anche in mente che forse, se sei più produttivo ecc ecc, non è perché sei sterile nei rapporti umani, ma perché… ti sei tolto dalle scatole una persona un po’ vampira, che con le sue dinamiche ti portava via energie che adesso, finalmente, puoi investire altrove. Certo, ci sono anche quelle della rabbia. Ma a volte davvero viviamo accanto a persone che ci portano via carburante, energia mentale, persino fisica, non lasciandoci spazio per fare e pensare alle nostre cose.
Così può capitare che il fatto di essere più efficienti sia dovuto al fatto di aver rinunciato al privato. Ma in realtà è perché il privato non era, per come lo vivevamo, qualcosa che ci arricchiva. Non è colpa dell’amore, insomma, o del romanticismo.
L’amore, quello sano, può essere un ulteriore motore, semmai, non è un freno. Ma, ripeto, quello sano, alla pari.
Cmq pensa, ovviamente, quello che vuoi 🙂
il corpo, l’anima e il cuore hanno anche le loro strade per curarsi le ferite.
PS: sono contenta che hai abbassato i toni con Raganella 🙂
baci a tutti 😀
@LucaCt ho apprezzato la tua marcia indietro…i toni sono stati esagerati ma ora mettiamoci una pietra sopra, è acqua passata, dai. E in fondo, se non ci fosse mai una discussione accesa, ci si annoierebbe, no? 🙂
“Sterile nei rapporti umani?”
Penso che parli così perchè sei ancora ferito nei tuoi sentimenti, parlavo così anch’io qualche mese fa. Ora che la rabbia è quasi passata riesco a vedere le cose con maggiore obiettività. E’ vero che poesie, film e canzoni ci hanno educato ad una visione molto “rosa” della vita dove spesso prevale un lieto fine e tutti si redimono dai propri sbagli.
La realtà è ben diversa e, parafrasando una frase di Philippe Noiret in “Nuovo Cinema Paradiso”, “la vita non è come l’hai vista al cinematografo, è ‘cchiu difficile”.
Vivere i sentimenti con maggiore praticità non è uno sbaglio e fai bene ad adottare questa filosofia perchè ti permette di guardare l’altro per come è, non per come vorresti che fosse.
L’importante è non utilizzare questa delusione come canale d’ingresso all’ateismo dei sentimenti (della serie: nessuno ama davvero e nessuno amerò).
In un angoletto del tuo cuore conviene sempre che conservi un po’ di ingenua purezza che è necessaria quanto la praticità e l’obiettività nei rapporti umani.
E lo devi fare non per gli altri ma per te stesso perchè alla lunga la sterilità potrà sì risparmiarti tante delusioni ma ti porterà a non vivere pienamente la persona che sei.
E se questo cambiamento è stato provocato da una stupida che non ha saputo amarti, dimmi…NE VALE LA PENA???
Cosa odio negli uomini:
1) I tipi che nella loro donna cercano la mammina, il classico italiano mammone (ridicolo) insomma, tipo il quarantenne che crede di essere affascinante perchè fa complimenti del tipo: Mi piace quando cucini per me (a 40 anni impara a cucinare idiota).
2) Il gelosone che crede di tenere stretta la sua ragazza a se impedendole di guardare gli altri in viso, di solito il peggiore dei cornuti.
3) Il tipo che fà il misterioso e dopo il massimo del suo mistero nella vita è se nel fine settimana giocherà a calcetto con gli amici o andrà in giro a disseminare le solite idiozie.
Cosa odio nelle donne:
1) La single finta single, cioè single per sventura non per scelta, alla ricerca perenne di un uomo che stia con lei, il cui hobby preferito è invidiare e mal consigliare le amiche fidanzate.
2) Le donne che pensano di avere tra le cosce un preziosissimo smeraldo introvabile, che se la tirano, inconsapevoli forse di essere il duplicato di almeno altri 2 miliardi di donne come loro e anche più belle.
3) La donna che dalla mattina alla sera ha scopato con un centinaio circa di uomini, e che poi ne parla con gli amici, aspettandosi una coppa campioni e arrabbiandosi quando le danno della tro...
4) Le donne fredde a letto, che non capiscono che non c’è cosa peggiore in una donna che sco.... come se fosse un ghiacciolo al tamarindo, che poi puoi chiacchierare quanto vuoi ed avere mille interessi, ma se ti spaventi a prenderlo in mano sei proprio persa.
Cosa mi piace degli uomini:
1) gli uomini tranquilli, che sanno stare da soli e accoppiati allo stesso modo, pieni di interessi, che se fanno i misteriosi e perchè lo sono veramente, che ci sanno fare in ogni contesto, che non si vantano mai in giro e che non sono schiavi della fi.. ma ragionano con la loro testa.
Cosa mi piace delle donne:
1) Le donne indipendenti, che stanno in coppia solo se capita e se si innamorano, ma se sono single ci stanno bene e non vanno alla disperata ricerca di un uomo, che non sono delle suore di clausura ma che non hanno scopato nemmeno con la popolazione di una piccola repubblica, che odiano gli uomini che in loro cercano la mammina ma che a volte la sanno fare di loro iniziativa, che a letto ti fanno impazzire ma che quando parlano e vivono sono dolci, che si vestono bene senza eccessi e volgarità, che usano gli orecchini piccoli non quei cavolo di lampadari, che si truccano poco ma bene, che sanno sco.... e ragionare con la stessa bravura, che se non ti amano più te lo dicono ma non ti fanno a pezzi, che dopo che le hai incontrate speri di nuovo che il genere femminile non sia popolato da idiote.
ahah Luca!:D quella degli italiani mammoni ma quanto è vera…e quella frase “mi piaci quando cucini per me” quante volte l’ho già sentita! 😀
A tal proposito mi piacciono gli uomini che sanno prepararsi un pranzo e che NON considerano disdicevole o poco virile indossare un grembiule da cucina.
Mi piacciono gli uomini che quando gli chiedi “mi stenderesti fuori questi panni?” non ti guardano come gli avessi chiesto “scaleresti per me il K2??”
E NON mi piacciono gli uomini che quando gli proponi due chiacchiere davanti ad un caffè ti guardano terrorizzati come a dire “oddio, cosa si aspetta ora da me?”
NON mi piacciono gli uomini che ti dicono “quanto sei carina” e dopo due secondi “ma quanto è carina anche la tua amica…me la presenti?”.
Mi piacciono gli uomini dalle spalle larghe per farsi scivolare le difficoltà della vita e dalle braccia forti in cui sentirti amata e protetta.
Mi piacciono gli uomini che sanno quello che vogliono e hanno il coraggio di lottare per ottenerlo.
Gli uomini che sanno comprendere le fragilità di una donna e sanno amarla ancora di piu’ per questo.
Ecco, questi sono gli uomini che vorrei incontrare sul mio cammino…e posso tranquillamente sostenere che quelli incontrati finora erano tutto il contrario.
A tal proposito mi ritengo fortunata di essere tornata single perchè non sarei stata davvero felice con nessuno di loro:)
Brava Raganella, allora significa che mi piaci ora, dimenticati i post precendeti del tutto. Stai alla larga dai co……., non c’è niente da guadagnarci. Stai vicina ai tipi come me.
Mi piacciono le persone.
Ma non tutte, è inevitabile.
Mi piacciono le persone che non temono, e coltivano, la loro dolcezza, e non scambiano quella degli altri per debolezza.
Odio chi fa il forte con i deboli, e il debole con i forti.
Mi piacciono le persone che sanno dire ti voglio bene e ti amo, ma lo dicono solo quando è vero.
Mi piacciono le persone che quando litigano con chi amano, ed escono per scaricarsi i nervi, sanno anche mettersi in discussione. E se arrivano quando il compagno/la compagna dorme già gli/le danno un bacio delicato e poi cercano i suoi piedi nel letto, per ritornare a stare vicini.
Non mi piacciono le persone che tengono il muso per giorni, per farne un ricatto, e usano il silenzio, e la mancanza di confronto, come arma per farti male.
Mi piacciono le persone che detestano litigare, perché amano la pace, e la guerra li fa stare male, ma non si sottraggono ad una discussione costruttiva. Mi piacciono le persone che sanno fare pace sul serio.
Mi piacciono le persone che sanno dire grazie, prego, per favore e chiedere scusa.
Quelle che al supermercato, se hanno un carrello strapieno, fanno passare chi ha poche cose da pagare.
Non mi piacciono le persone che suonano il clackson se vedono qualcuno che è un po’ imbranato a parcheggiare.
Mi piacciono le persone che sanno che dal mettere insieme tanti diversi talenti può nascere una bella collaborazione, quelli che sanno che si può lavorare benissimo anche con il sorriso, anzi meglio.
Mi piacciono le persone con il dono dell’ironia, dell’autoironia e il senso dell’umorismo.
Detesto i sarcastici, coloro che pensano che essere spiritosi sia ridere degli altri.
Mi piacciono le persone che non si fanno un problema di ruolo gerarchico se c’è da dare una mano e che sono così autorevoli, sul serio, da non aver bisogno di parlarsi addosso e nascondersi dietro a una violenta e sterile autorità di facciata.
Detesto le persone che mettono in cattiva luce gli altri per tentare di brillare loro.
Mi piacciono le persone che salutano tutti con un sorriso, dal portiere al grande capo, quelle che camminano lungo il muro, quando il pavimento è ancora bagnato, per non rovinare il lavoro della donna delle pulizie.
Detesto i ruffiani, gli spocchiosi, gli invidiosi, i prepotenti di ogni specie.
Mi piacciono coloro che condividono davvero le tue gioie.
Mi piace chi sa difendere i propri spazi, e rispettare quelli degli altri, con naturalezza, eleganza ed equilibrio.
Mi piacciono gli idealisti, non sopporto i fanatici.
Mi piacciono le persone che spostano un porcospino, delicatamente, ai lati della strada, perché un’auto non lo schiacci.
Mi piacciono le persone che sanno stimare gli altri, arricchirsi attraverso lo scambio con gli altri, e parlarne bene se c’è da parlarne bene.
Detesto le persone che parlano male degli altri come sport nazionale.
Mi piacciono coloro che, se qualcuno ha parlato male di te, ti riferiscono il senso del discorso, perché tu possa tutelarti, ma non indugiano nei particolari, riferendo ogni parola che può farti male.
Ho simpatia per le persone silenziose e riservate, per chi sta nell’ultima fila, ma anche chi ha il carisma, ma quello vero, per stare nella prima.
Mi piace chi sa un tenere un segreto, confidato, per sempre, non importa se glielo hai raccontato quando avevi sei anni e oggi, a dirlo a tutti, magari farebbe solo sorridere.
Mi piace chi ama davvero quello che fa, e lo fa con onestà, non importa se non farà una scoperta che cambierà il mondo.
Mi piace chi avrebbe medaglie da puntarsi al petto, ma non ha il bisogno di dirlo ogni due minuti, e non per falsa modestia o eccessiva umiltà, ma perché la sua esperienza traspare e basta.
Mi piace chi è aperto al mondo, ma protegge i suoi cari come un bene prezioso.
Mi piacciono le persone che vivono il sesso con serenità, allegria, tenerezza, passione e spontaneità, come un aspetto naturale della vita, ma che hanno rispetto per il loro privato.
Non mi piacciono – anzi, mi annoiano pure – i veri o presunti trasgressivi che fanno comizi sulle loro prodezze, quelli che ne parlano come se se lo fossero/se la fossero scoperto/a ieri mattina o l’avessero soltanto loro e dovessero raccontare a tutti come si fa. E se non hai voglia di ascoltarli ti dicono che sei limitato (e via un altro sbadiglio!).
Una volta una persona (di quelle che mi piacciono) mi ha detto che spesso, nonostante ci venga naturale sceglierci le amicizie per affinità, scegliamo gli amori pensando davvero che gli opposti si attraggano, quando invece i compagni di vita dovrebbero essere degli “amici per eccellenza” in quanto ad affinità. Io a questa mia amica ho detto che in realtà a me non importa che la persona con cui sto condivida tutti i miei interessi, o che sia uguale a me (un mio gemello gemello? anche nei difetti? brrrr), mi basta che rispetti anche quelli che non condivide, e che ci siano interessi comuni. Che sia bello stare insieme, ritrovarsi alla fine di una giornata, dopo il lavoro, vicini, e complici.
Lei mi ha detto: “appunto, e quindi mi parli di una stessa sensibilità. L’affinità a cui mi riferivo è questa, ed è la stessa visione della vita”.
Già, non aveva torto. Nelle cose che mi piacciono, che mi fanno stare bene, e in quelle che non mi piacciono, mi infastidiscono o mi fanno stare male, c’è la mia visione della vita. Anche nel porcospino che sposto dalla strada.
E non potrei mai (e non mi è mai successo, infatti) di innamorarmi di un uomo che non fosse come le persone che mi piacciono. Gli uomini che ho amato, se rileggo questa lista che ho fatto, li ritrovo in positivo… Ci sono solo dei punti che non coincidono… e sono importanti… e hanno fatto la differenza. Ma se li ho messi tra le prime righe forse ci sarà anche un perché… no?