La fine improvvisa di un amore
di
Loredana
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Luna, on avevo dubbi riguardo al fatto che tu avessi quel libro ;-D
Luca, l’idea del cesto (indirizzato alla sua famiglia) non è poi così malvagia.
Luna,
è la rabbia, il dolore, l’incomprensione di una scelta tanto insensata e fredda che mi porta a mettere in discussione l’amore.
So benissimo che dentro di me è quello che cerco e voglio, ma quando vieni travolto da un treno in corsa guidato dalla tua ex, come ci si puo’ sentire? Lo sai meglio di me!
Tutto perfetto(ridicolo a dirsi, ma ai miei occhi era cosi’)quando all’improvviso scoppia una bomba della quale tu non hai alcun rimedio e soluzione, devi solo accettare, star male ed ingoiare tanta tanta m….
E perchè tutto questo? Boh? Motivi insensati, banali, frutto di una persona immatura ed anche egoista.
Non ho avuto la possibilita’ di confrontarmi, di parlare, di capire. Questo è l’atteggiamento di 2 persone mature che vogliono costruire qualcosa? Perchè accusarmi di mille stupidate e scappare a gambe levate senza darmi la possibilita’ di capire il suo punto di vista, di mostrare il mio. Voleva sentire emozioni, mi dice che l’amore è una pianta che va annaffiata costantemente, che ho mancato di attenzioni, che forse non sa piu’ nemmeno se vuole una famiglia(fino a 2 giorni prima avrebbe fatto i salti di gioia se le avessi chiesto di sposarmi, parole sue), che deve realizzarsi professionalmente, che lei con il suo precedente ex si è rimessa insieme 2/3 volte, che ha bisogno di pensare a se stessa. Mi sono cadute le p….!
Eppure ero convinto fosse diversa, perchè non mi ha detto nulla se c’era qualcosa che non andava? Se sei innamorata cerchi di trovare una soluzione prima di darmi il ben servito con un calcio nel c…
E’ per questa rabbia, per questo malessere che ti porti dentro, per l’incomprensibile scelta fatta che vorresti non amare piu’ e soprattutto non aver mai amato.
Io oggi voglio capire il perchè di questa scelta, il motivo, non posso accettare di essere liquidato in questa maniera.
Cercavo solo una persona d’amare e rendere felice, ed ho fatto davvero di tutto per lei, ma dove ho sbagliato allora?
Come posso non commettere piu’ “l’errore” se mai c’è stato?
Pensavo di aver incontrato una persona che come me cercasse serenita’ ed amore, forse mi sono sbagliato, forse no, ma perchè rendere tutto cosi’ difficile, con le sue scelte, ma non sarebbe piu’ semplice amarsi senza troppe pippe mentali e basta?
In vita mia ne ho passate tante, non lo dico per far la vittima, ma semplicemente per farti capire che cio’ che cercavo era pura e semplice serenita’ da condividere con la persona che amo.
So benissimo che c’è chi in questo momento ha problemi ben piu’ seri e gravi, e i miei sono nulla a confronto, ma dato che anch’io ne ho passato qualcuno non da poco, per una volta vorrei essere assolutamente egoista e vedere solo i miei.
Probabilmente è colpa di tutta questa voglia che avevo d’amare che non sono riuscito a mettere a fuoco la persona che avevo difronte, ma adesso il problema c’è e rimane, sono deluso, stanco, arrabbiato, tradito nel cuore, sono a pezzi, e tutto questo perchè, perchè ho amato?!
Per Anna: Io non ringrazierò mai del male che mi è stato fatto, mi dispiace ma c’è un limite a tutto nella vita, lo si può accettare ma ringraziare no.
Per guerriero: Si hai ragione, da adesso il silenzio stampa, sto meditando pure di cambiare scheda in modo da impedirle di poter comunicare con me (che palle cambiare scheda).
Per gatto: Grazie gatto, avevo paura di aver esagerato, certo la laurea è un ricordo importante, ma magari può prenderne un altra e farsi un altro filmino!
Per Ant062: Piuttosto alla sua famiglia gli spedisco un pacco bomba, ma non mi abbasserò mai più a leccare il di dietro della famiglia di una persona che mi ha ferito.
Quando una storia finisce, succedono tante cose brutte solamente quando una delle persone non si è comportata bene. Se tutte e due hanno gestito la storia e soprattutto la fine di una storia correttamente, non c’è motivo per cui nascano ripicche, rancori, rabbia, e tragedie del genere. Bisogna avere tatto nella vita, eleganza, quando vivi e convivi con qualcuno per molti anni, e poi decidi di lasciare e farti una nuova vita, bisgona pazientemente capire che quella persona, con cui hai diviso tanto tempo, affetti ecc… non è un vecchio cappotto, una pentola usurata o una lavatrice rotta che si può gettare via, in men che non si dica, e ciao ciao. Le bestie, le scimmie, gli ippopotami, forse i cani, fanno così, ma noi, esseri umani, dotati di una sensibilità e intelligenza superiore, abbiamo il dovere, prima verso noi stessi, poi verso l’altra persona, e per ultimo un dovere morale, di parlare con calma con la persona con cui intendiamo interrompere il rapporto, non impedirle di vederci se vuole chiamare o parlare con noi perchè è disumano, aiutarla se nel momento del distacco sta male o ha bisogno di noi, fargli capire che non è lui/lei che non va ma siamo noi che abbiamo preso una scelta, non trattarli mai con freddezza, sarcasmo, indifferenza, disprezzo o qualsiasi altra mancanza di rispetto, in nome della civiltà della nostra specie è così e solamente così che possiamo uscircene in modo pulito, e solo così dopo siamo degni di essere chiamati esseri umani. Io non ho ricevuto tutto questo, lo pretendevo perchè MI ERA DOVUTO, quindi ho reagito così: Odio, rancore, vendetta. Odio i vigliacchi lo ripeto, la codardia è un sentimento riprorevole, distrugge le persone, perchè davanti alla vigliaccheria di chi abbiamo amato restiamo inermi, privi di difese, feriti a morte. Contro chi nella vita, distribuisce questi mali, è lecita qualsias rappresaglia, anche se, in sintonia con guerriero, l’indifferenza è forse la migliore arma. Dopo ovviamente, essersi presi qualche piccola ma necessaria soddisfazione. Oggi sto male, ma meno di ieri, domani probabilmente starò meglio, ma per me, l’amore, inteso come lo intendevo prima, è defunto.Siccome la donna è convinta che siamo tutti “che non dobbiamo chiedere mai” quasi quasi pure ti deridono quando a causa loro ti vedono soffrire,se non ti vedono soffrire invece,dicono in giro che sei un insensibile e che non l’avevi mai amata.Alle donne di oggi, io, vista la situazione, darò sempre e solamente ciò che si meritano, una sana sco.... e dopo,alle 8 del mattino,un bel calcio in culo e ognuno a casuccia sua! e devono pure accettare di dormire con il mio cane nel letto…perchè se dovessi decidere tra una lei è il cane, indovinate chi resterebbe?
ANNA: quasi superfluo dire che sono d’accordo con te :DDDDDD
ANTO: c’ho una libreria c’ho… eheheheh… 😉
LUCA: mi piace questo fatto che mi dai ragione quando non ho aggiunto altro… forse il segreto è questo… devo stare zitta!!! 😉 scherzo 🙂 🙂
Allora… a parte che ho sorriso (non c’è niente da ridere, ho sorriso perchè aveva fatto cadere le braccia anche a me) per la tua citazione dell’espressione “trombamici”, neologismo a dir poco raccapricciante… (non che “amici di mutanda” sia più elegante, comunque, più antico e di uguale effetto… ma l’idea di giovani donne che citano i “trombamici” come se stessero parlando dello shopping con le amiche mi fa capire quanto, forse, tanti giovani d’oggi consumino, probabilmente molto, ma senza capire neanche quello che fanno e probabilmente non sapendo neanche cosa sia la soddisfazione… che è pure triste nel triste…)…
detto questo:
credo che il porco che trova con chi condividere (sottolineo condividere) porcaggine e sentimento se la spassi molto di più che il porco e basta. Però forse sono discorsi da spogliatoio a cui i maschietti possono risponderti meglio di me…
LUCA: la tua non è una visione realistica, nel senso che è una versione che tiene conto di una parte, non del tutto.
Possiamo parlare di gente str…, falsa, ipocrita, superficiale, traditrice, par..cula, materialista, eccetera eccetera fino a domani. Possiamo farci un’enciclopedia sul tema. Ne conosco anch’io. Però ciò non significa che il mondo sia popolato SOLO da str.., falsi, ipocriti, superficiali, traditori, par…culi, materialisti, eccetera eccetera.
Tu confondi il fatto che io ti dico che non tutto il mondo è marcio, leggendoci una mia presunta idea che al mondo il marcio non esista. Figurati, esiste. Però la “salvezza” e l’equilibrio non stanno nel vedere il marcio ovunque, ma nel sapersi difendere dal marcio, saperlo riconoscere e scegliere di non averci a che fare.
Una delle mie prime esperienze lavorative è stato in un posto dove c’erano tanti di quegli squali che pareva di essere in un acquario specializzato. La cosa triste era che non c’erano solo gli squali pronti a vendere tipo la loro madre per migliaia di euro e per un posto di prestigio, ma anche quelli capaci di fare la stessa cosa per 3 euro e per la noia o per deformazione mentale. Ora, quella esperienza mi ha insegnato che al mondo esiste anche questo schifo di gente (prima ne avevo sentito parlare, ma non li avevo mai visti live, tipo allo zoo), come rapportarmi con questo tipo di gente senza farmi mangiare, a cercare di sgamare al più presto questo tipo di gente quando la incontri. Un giorno il mio capo mi ha detto: questo posto è molto rappresentativo della realtà e io gli ho risposto che a lui conveniva vederla così, perché il divide et impera gli andava bene, che certo c’era una bella e alta concentrazione di fenomeni presenti in natura ma che non rappresentavano l’intera natura.
(Per inciso non mi ha licenziato, perché sapeva benissimo che avevo ragione…). Sarei potuta diventare uno squalo, ma non sono diventata uno squalo.Non era (e grazie al cielo, almeno per ora, non è) nella mia natura.Ci avrei perso io.Mi sarei conformata ad una fetta di mondo (una fetta, non il mondo intero)che mi disgustava.Cosa ci avrei guadagnato?E poi anche se per molte ore dovevo navigare a vista, avevo comunque persone sane nella mia vita che mi dimostravano (se ce ne fosse stato il bisogno,ma non c’era) che il mondo non era tutto…in quelle stanze. peraltro anche in quelle stanze c’erano anche un paio di brave persone con cui mi sento ancora. Anche molti degli squali li vedo ancora: buongiorno, buonasera, e poi tiro dritto. Certo dall’esperienza ho imparato: tu mi dici oggi che sono Heidi… prova a pensare chi ero prima di incrociare gli squali sulla mia rotta! 😉 E ti confesso che certamente saper alzare la guardia mi è servito eccome. Ma se avessi alzato la guardia in generale allora sì che mi sarei… lasciata fottere sul serio dalla squalaggine. Avrei perso un sacco di esperienze umane – e anche professionali – fantastiche, dopo. Considero il fatto di aver continuato ad essere a modo mio una gran fortuna. O una grande scelta, vedila come vuoi. Di esserne uscita comunque indenne.
Tu dirai, sì, ok, ma cosa c’entra con l’amore? c’entra con il fatto che se vedi solo il marcio del mondo non ti salvi, ci perdi. Io la vedo così. Se invece vedi il marcio vero del mondo, e riesci a starne fuori, ti salvi.
Tu dici che hai svegliato qualcosa che era sopito in me… beh, forse il fatto che il marcio del mondo non mi è mai piaciuto, e che ho sempre sofferto quando l’ho incontrato. Sì, sentire parlare del marcio del mondo mi fa male. Ma non perché non voglio vederlo a tutti i costi, o perché voglio illudermi che non esista. Non perché, allora, voglio inventarmi una realtà bella, positiva, alternativa che non esiste. C’è anche quella realtà. Ok, mi dispiace che il mondo non sia tutto bello, che posso farci? E’ il mio limite. Però è anche la mia forza, perché sin da piccola, quando ero triste per qualcosa, automaticamente la mia attenzione si spostava sulle cose belle e le persone belle che avevo intorno (non le inventavo, non mi illudevo, c’erano, e grazie a dio potevo vederle! credo che poche ciecità siano peggiori del non vedere ANCHE il bello della realtà). D’altra parte parli con una che tempo fa era al pronto soccorso e aveva così tanta fifa che faceva numeri di cabaret e faceva socializzare le persone tra di loro :O La mia amica è venuta a prendermi e mi ha detto: dai, saluta i tuoi nuovi amici, e andiamo… (scusa, ma se ci penso rido…).
Dulcis in fundo: tu mi parli di un tipo di donna che non conosco (pur conoscendone parecchie). La maggior parte delle mie amiche hanno patito problemi sentimentali per ragioni opposte a quelle che citi.
PS: rimproverarti perché hai ferito sentimentalmente la tua ex? no, il mio primo pensiero è stato
che se davvero una persona fa (così tu racconti) la “voce grossa” di chi lascia nel momento in cui se ne va, e non permette neanche un confronto, e dice: ora la vita è mia, non osare entrare, allora la regola vale anche per lei, e non si deve permettere di invadere la vita dell’altro. Se n’è andata così? ha fatto lei “le regole”?allora stia fuori.Poi posso discutere sul contenuto del messaggio, ma perché secondo me avresti potuto metterla a posto con un linguaggio più sottile o con la vera freddezza e indifferenza. Che, credimi, secondo me fa pure più male.
Io, per esempio, quando arrivo al vero vero incazzo, e una persona mi nausea, non ribatto offendendo, non ribatto. Cancello.
Sulla cassetta di laurea: son quelle cose irreparabili (come concetto). Lo hai fatto di proposito, sennò bruciavi solo le maglie. Dunque che dirti? sai tu.
Cmq concordo con tutta la lunga prima parte del tuo ultimo post, mi pare naturale tutto quello che dici. Eppure, ma guarda un po’ sono una donna, e ancora una volta mi fa un po’ girare le scatole sentirmi rapprentata da una che è una, e da come dici tu, pure non della miglior specie.
@Siccome la donna è convinta…
dici, e io mi ripeto:
capisco il tuo incazzo, la tua delusione, ma ripeto ancora una volta che, nel momento in cui la rinneghi, la elevi al punto da diventare il prototipo di un intero sesso.
Non so come si chiami la tua ex,e non mi interessa, ma forse davanti ai verbi e agli aggettivi, dovresti mettere il suo nome, no LA DONNA, LE DONNE, perché forse, sai, anche se non ci credi, questo aiuterebbe te.
Se c’è un casino al mondo – quel casino di cose che tu descrivi – non credo sia perché ci hanno raccontato delle balle sull’esistenza dell’amore, o solo perché c’è anche – certo – una certa superficialità che dilaga, ma purtroppo anche per questo “virus”, lanciato da una persona (in questo caso la tua lei) che poi contamina e contamina…
al mondo ci sono molti uomini che pensano, perché hanno incontrato una persona che li ha feriti, che LE DONNE siano così e colà, ecc…
e al mondo ci sono molte donne che, perché hanno incontrato una persona che le ha ferite, pensano che GLI UOMINI SONO…
e magari quando vedono uno/una che soffre, per la loro cattiveria, perché loro non sanno amare più, per la freddezza che hanno imparato altrove, sono quasi contenti, perché è come se punissero chi c’è stato prima, che ha ferito loro…
punendo qualcuno che non c’entra niente (e punendo anche se stessi).
la persona str… per davvero, quella del passato, invece ha chiuso con il passato – senza imparare un tubo dalla sua esperienza, ma anche senza farsi rovinare, lei che ha rovinato, magari. Lei non ha capito un cazz… ed è da un’altra parte che si fa la bella vita.
Un bell’affare allora, dico io, per chi non solo è stato mollato, ma si fa pure contaminare dalla stronzaggine…
GATTO: no, non stai così perché hai amato, ma perché la storia è finita, e, come sottolinei tu, è finita pure senza un civile confronto.
Se c’è un incubo “atavico”, in ognuno di noi, credo possa essere questo: la paura che la realtà che viviamo cambi di colpo sotto i nostri occhi e che la persona con cui abbiamo scambiato e condiviso una parte di noi all’improvviso ci tratti da estranei, o peggio. Ci rinneghi, in qualche modo, rinneghi noi e il vissuto comune.
Dunque, certo che ti capisco!
Ed è anche ovvio che tu metta in dubbio un sacco di cose e sentimenti.
Mi sono spiegata male, non volevo dire la classica cosa (che peraltro detesto): cosa ti lamenti, ci sono dolori peggiori al mondo!
Il dolore è dolore, il malessere è malessere, da qualsiasi cosa sia cagionato uno stato d’animo, per chi lo prova, è sempre reale.
Intendevo dire un’altra cosa, come sia meraviglioso il fatto che la scheggia di vita in ognuno di noi possa essere più forte delle avversità più terribili. Citavo l’esempio di persone che hanno vissuto esperienze di dolori estremi per dire a Luca, semplicemente, che, se queste persone sono riuscite a conservare dentro di sè il desiderio di una vita piena hanno una fortuna e una chance in più.
Per quanto riguarda le tue riflessioni sul fatto che lei abbia detto “volevo emozioni”… bhe, mi spiace, ma a questa persona, potendo, io risponderei: nessuno può essere la pillola della felicità per un altro.
Mi spiego, Gatto (il concetto mi sa non è semplice e forse non troverò le parole): è ovvio che bisogna impegnarsi nella relazione e che è possibile rendere felice o infelice un’altra persone, eccome.
Però le emozioni sono anche un fatto estremamente personale.
se io non provo emozioni (di mio, perché sto male io, o non le provo più per la persona che ho davanti) non è l’altra persona che può farmi provare dei brividi che non sento, dei batticuori che non ho. Non è che posso delegare all’altro di essere una specie di tour operator che – solo lui nei miei confronti – deve rendere il mio viaggio nei sentimenti la cosa più fi.. del mondo, con ogni giorno una sorpresa, cotillons, colpi di scena positivi…
quando tu racconti cosa ti ha detto la tua ex pare che lei ti abbia scambiato per questo tour operator.
Il viaggio si fa in due,e si rende piacevole, gradevole, entusiasmante in due.
Attenzione che se è vero che chi lascia può avere ragioni e ragioni, è pure vero che chi lascia scarica anche un po’ di m… sull’altro, molto spesso: non sono io cattivo che ti lascio, mi ci hai costretta tu…
Ora, ripeto (e l’ho detto tante volte, anche sentendomi cazziare per questo): non è una colpa non amare più, non è una colpa lasciare, è una colpa lasciare in una maniera orrenda e senza spiegazioni e confronto.E’ ovvio che anche chi viene lasciato deve essere civile nei confronti di chi lascia civilmente.Rispettare i suoi spazi: se ha scelto di essere libero è libero.Nessuno dei due dovrebbe colpevolizzare.
non lo stavo dicendo a te, questo, eh!
Lo dico perché penso ad una mia amica che ha lasciato e che non accetta di parlare con il suo ex, ma non perché è una stronza, perché lui la insulta ogni volta che la sente. Per lei non rispondergli non parlargli è una tutela salvavita.
Andarsene è stata una tutela salvavita… se senti lui è la vittima del mondo, ma la vittima è lei, che se n’è andata…
ma queste sono altre storie, scusa, divagai!!!
Ci sono persone che non accettano che una storia sia finita, una spiegazione, vorrebbero parlare con l’ex per chiedergli 2000 volte la stessa cosa, che rimane uguale, sperando che la versione cambi. Ma la versione non cambierà. I sentimenti sono finiti, punto. E allora,se di questo si tratta, è quasi più onesto che uno si prenda la responsabilità e dica:
“IO non provavo più emozioni, avresti potuto fare qualsiasi cosa, ma non avrebbe cambiato la sostanza delle cose, perché non ti amavo più”. Tragico, terribile, comunque inaccettabile per chi ama. Ma almeno si evita di far stare chi è lasciato a dirsi:
cosa ho fatto, cosa avrei potuto fare? lei/lui mi ha detto che io non ho fatto abbastanza, che non ho fatto le cose giuste… lei/lui ha detto: io volevo provare emozioni e tu non me le davi… o cose così…
Non so se sia il tuo caso, questo, e le parole non servono a niente, lo so…
però una cosa che penso te la posso dire: se una vuole recriminare, se lancia la responsabilità ad un altro, allora non è che si prende e se ne va, quando ha finito di dire la sua. Rimane là, seduta al suo posto, per il tempo necessario per una civile discussione. Non si lancia la pietra e si nasconde la mano.
dunque,gatto, capisco il tuo incazz…
anzi, il tuo dolore, che è peggio dell’incazz.
La responsabilità non è mai al 100 per cento da una parte sola, però pensaci a quella cosa della “pillola della felicità”.
Luna, hai inquadrato perfettamente la situazione.
Per prima cosa io non mi sono mai permesso di accusarla e di gridargli in faccia la mia rabbia, anche se in alcuni momenti avrei voluto farlo per la sicurezza e freddezza della sua scelta nei miei confronti, senza avermi dato la possibilita’ di parlarne e confrontarmi.
In secondo luogo, personalmente faccio davvero fatica a capire che meccanismo possa scattare nella testa di una persona che fino ad una settimana prima avrebbe fatto salti di gioia se le avessi chiesto di sposarmi, ed una settimana dopo mi accusa di un sacco di banalita’, dicendomi che non mi ama piu’!
Posso comprendere(forse no) che durante un lungo rapporto, per svariati motivi, una delle due persone possa “disinnamorarsi” , ma penso che tutto questo sia frutto di un cammino lungo fatto da tanti ragionamenti e incomprensioni. Eppure lei, ai miei occhi e non solo, è sempre stata felice, e se non lo è stata perchè non me lo ha detto chiaramente? Misteri della mente umana, ma il problema che cosi’ comportandosi fa del male alle persone che le vogliono bene(io). L’amore è anche dialogo(parole sue, che condivido pienamente), ma c…. allora siediti e parliamo, comunichiamo, confrontiamoci, se al primo “ostacolo” butti via tutto cosi’ come se nulla fosse… Una persona innamorata si comporta cosi’ Luna? Poniamo anche che le abbia fatto dei torti, non sarebbe stato corretto, onesto e con un occhio di riguardo per i miei sentimenti darmi almeno la possibilita’ di parlarne? E’ un mostro senza cuore!
Ad oggi penso che il suo problema sia che i suoi ideali di famiglia, amore, sentimenti si scontrano con la realta’.
Li sogna, ma non li sa mettere in pratica nella vita reale.
Dice che l’amore è dialogo, e allora perchè scappi difronte alla prima difficolta’? Dice di sognare una famiglia, ma se vivi nel disordine, non ti fai da mangiare, non ti alzi dal letto prima di mezzogiorno, etc. etc.(aveva anche dei lati positivi eh), mi dici come fai a crescere dei figli con l’impegno e responsabilita’che comportano?
A mio parere vive tutto con molta superficialita’ senza valutare la possibilita’ di mettersi in discussione.
Alla fine pero’, sempre li arriviamo, io sto male come un cane e sono qui a farmi mille pippe mentali, lei forse sara’ beata e felice a sparlarmi dietro, e magari anche in dolce compagnia. Mah?!
Sono stato bene con lei, anche se a volte avvertivo un che di “oscuro e misterioso” nei suoi atteggiamenti, ai quali non ho dato molta importanza, forse proprio per la troppa voglia di star bene ed essere semplicemente sereno in sua compagnia. Errore mio.
Luna per quanto riguarda la pillola, penso tu abbia centrato in pieno. Lei non ha alle spalle una famiglia fantastica, anzi, ed è andata via di casa molto presto(18 anni), probabilmente portandosi dietro delle lacune affettive che deve assolutamente “colmare” la persona che le sta vicino. Ma questa a mio parere non è la soluzione, la soluzione è dentro di lei, ma per trovarla deve ferm