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Italiani costretti a ringraziare? No, grazie.

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La gratitudine è un sentimento al quale non siamo avvezzi. Mi lancerei volentieri in una spiegazione psicanalitica della nostra storica avversione al ringraziamento, ma credo non apprezzereste la mia incelabile supponenza. In effetti, a starci sul gozzo, non è tanto l’ammissione di un beneficio ricevuto, quanto quel sottile e snervante desiderio di disobbligarsi e di contraccambiare che la civiltà vuole insito nella riconoscenza. Tuttavia oggi, e quel che è peggio domani, un timido apprezzamento dovremo manifestarlo.
Joaquin Almunia, commissario UE agli Affari Economici e Monetari, ha chiesto l’abrogazione della procedura per deficit eccessivo aperta nel 2005 nei confronti del nostro Paese. “La situazione per deficit eccessivo in Italia è stata corretta”, testuali parole iberiche, dal vecchio, odioso, crudele, e (a questo punto) apparentemente assonnato Governo prete, Prodi, perdonatemi il lapsus.
Considerato che non ci piace ringraziare, considerato che non ci piace per niente dover ringraziare uno che, per ridere, ci ha detti “bamboccioni” (e noi italiani permalosi queste cose ce le leghiamo al dito), considerato che non ci piace stare con chi perde ( e noi furbi lo sappiamo), ho un’intuizione da sussurrarvi nell’orecchio: facciamo tutti finta che non sia vero niente, che non sia successo niente e parliamo d’altro. A domanda, taciamo.
E se il gioco della simulazione non dovesse funzionare, se proprio ci dovessero costringere a ringraziare, facciamo appello a quell’autoreferenzialità che tanto ci connota, chiudiamo gli occhi e torniamo, convinti, a ringraziare solo le nostre tasche vuote e a piangere le nostre miserie quotidiane. In fondo, chi ci dice che Almunia non sia solo un povero mitomane assoldato dalla stampa comunista?
Maura Chiulli

Lettera pubblicata il 14 Maggio 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Politica

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    Ahmed -

    Tanto quello che conta adesso per gli “italioti” è l’illusione di non pagare più l’ICI. Finalmente avranno qualche centinaio d’euro in più nella tasca, e poco importa se lo Stato non ha i soldi per coprire questo taglio e si indebiterà ulteriormente. Poco importa se i Comuni verranno del tutto affossati per mancanza di introiti. Ora possono comprare l’ennesimo cellulare.

  2. 2
    filippo -

    La Politica non è solo Ragioneria, è soprattutto pianificazione per il futuro, Riforme e sa Iddio (sono Ateo ma lo uso per farmi capire dal Volgo) se questo Paese aveva bisogno di Riforme radicali oltreché di ripianare i conti pubblici.
    Prodi non è un Leader politico aggregante ed autorevole e la somma di n imbecilli sparsi, divisi e senza controllo non darà mai una Maggioranza intelligente.
    Per giunta, aveva 4 autentiche serpi in seno: dei Comunisti non poteva fare a meno ma non sapeva dominarne gli istinti trogloditi; su D’Alema, Dini e soprattutto Mastella la cosa è altamente discutibile e gli eventi parlano per loro.
    Risultato: adesso ci risiamo con il paradosso S. Berlusconi e la sua raccolta di loschi figuri.
    Pertanto, di cosa bisogna ringraziare Prodi, di saper fare il conto della serva e lasciare a questi qui quanto basta per far finta di eliminare l’ICI?!
    No!
    Assenza di leadership valida, politicanti mascalzoni, popolo co......!
    La realtà di questo paese è davvero amara!

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