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In TV si va solo per raccomandazione

di claretta
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 15 Febbraio 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

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  1. 21
    Max -

    Quanto a Luca Giurato e a suoi simili, credo che l’ignoranza così ostentata faccia parte del personaggio che si sono costruiti addosso, per cui ormai sia diventato quasi un loro dovere fingersi anche peggiori di ciò che sono. Del resto Mike Bongiorno, le sue prime gaffe le ha fatte spontaneamente e inavvertitamente, ma in seguito le faceva quasi appositamente, per tener fede all’immagine di ignorante e di re della frase inopportuna che lo caratterizzava. Quanto alla musica, anche per me i veri maestri erano quelli che sono elencati nel contributo di Claretta che ha dato inizio a questa discussione. Ma senza pensare a nomi così impegnativi, la semplice musica leggera degli anni 70 non era affatto male. Interpreti soft come Barry Manilow o l’Elton John giovane, o la prima disco music, dei Commodores, degli Earth Wind And Fire ecc. erano, secondo me, esempi di musica davvero grandiosa. E che dire del rock progressivo, fatto di arrangiamenti ben studiati e di tastiere raffinate?

  2. 22
    Golem -

    Caro Max, leggendo i tuoi sempre piacevoli quanto intelligenti interventi, vien da pensare che la vista sia quasi un handicap per tanti di noi, me compreso. Non è la prima volta che constato che una “limitazione” fisica acuisca gli altri sensi, ma con te questo dato diventa assoluto, soprattutto quando parli di musica. Un amico mi disse che una persona la si può intuire già dai gusti musicali e i tuoi sono di grande qualità, che solo casualmente si avvicinano ai miei. Dai classici americani al jazz, alla fusion e al progressiv rock, il campo è sconfinato, e mai potrei stare un giorno senza ascoltare quella musica. Su Sky mi sintonizzo spesso su Swiss Radio (reperibile anche sul web) che ha tre canali: pop, jazz e classica che trasmette senza interruzioni pubblicitarie, ed è un piacere continuo ascoltare quei pezzi.
    Quanto ai personaggi TV di cui parli, non dimentichiamo che sono ritagliati sulla media culturale italiana, e se restano nei palinsesti é perché “rendono”. D’altra parte, se trasmettono un “Grande Fratello” da anni, un motivo c’è.

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