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Il mio futuro?

di

E rieccomi qui, a cercare pareri da qualcuno che non mi conosce, che abbia un punto di vista completamente distaccato e , magari proprio per questo, sia in grado di aiutarmi a capire che “strada devo prendere”…
20 anni, appena finito il liceo. Sono uscita con 63, ho fatto una maturità indegna, ma più del 70 non potevo nemmeno sperare…
Ho fatto questi 6 anni cambiando classe ben 3 volte. Prima ho fatto due anni di classico, durante il secondo sono caduta in depressione, il mio rendimento scolastico si è ridotto al 2 fisso in tutte le materie e mi sono ritirata da scuola. Dopodichè, sempre al classico, ho ripetuto il secondo anno e fatto il terzo, ma sotto le minacce di una “bocciatura certa” ( non ho mai preso ripetizioni, volevo riuscire a farcela da sola, ero troppo immatura per capire che non avevo un metodo di studio corretto e che non mi applicavo abbastanza), convinta da mia madre, ho chiesto il trasferimento al liceo delle scienze sociali appartenente sempre allo stesso istituto. Ho fatto un esame di recupero che consisteva in una goccia di ciò che i miei nuovi compagni avevano fatto nei 3 anni di studio precedenti. Mi sono ritrovata in una nuova classe, ben accolta sì, ma con persone (ad eccezione di una soltanto) per nulla affini. Mi sono scontrata con materie che non mi interessavano per niente, che quasi disprezzavo, perchè non erano frutto di una mia scleta vera propria, ma di una fatta dallo sfinimento ( per l’insisteza di mia madre e i miei continui fallimenti). Non ho passato anni da inferno, assolutamente. Ma resta il fatto che per me questi ultimi due anni scolastici sono stati caratterizzati dal vuoto. Ciò che facevo non mi interessava e ottenevo risultati mediocri a causa di questo e delle miei anormi lacune.
In questi 6 anni mia madre ha preso quel briciolo di stima e fiducia che forse aveva in me, assillata dalla preoccupazione.
Adesso mi considera una specie di mostro, un incapace e mi vede solo come una persona che non è e non sarà mai in grado di fare niente della propria vita. SO che non è così, ho solo 20 anni, una vita davanti e ho tante persone che mi vogliono bene. Non sono il mostro che porta solo sofferenza che mia madre vede. Tuttavia proprio perchè ho 20 anni, non sono indipendente economicamente e non possopensare al mio futuro senza contare il suo parere.
Mi sento un aliena, perchè conosco un sacco di persone che non vogliono fare l’università e sono costrette dai genitori, mentre io sono nella situazione opposta. Il desidero andare all’università, mediazione linguistica. Le lingue che andrei a studiare sarebbero giapponese e inglese. Ho sempre amato il Giappone e tutti ciò che lo circonda da quando avevo 12 anni. Ho guardato un sacco di serie tv in lingua originale sottotitolate ( in inglese, in italiano non se le filaquasi nessuno), so che è una lingua estremamente complicata, ma non mi interessa, è qualcosa che nella mia vita studierò comunque. Vorrei solo farlo anche all’università, per avere poi la possibilità di trovare un lavoro che mi permetta di sfruttare questa mia passione, anche solo in minima parte.
Mia madre è assolutamente contraria alla mia scelta. Per il lei (testuali parole) scelgo il giapponese ” solo per capriccio” e se proprio dovessi andare all’università, dovrei fare “ligue che già conosci” ( inglese e francese). Io non voglio ritrovarmi nella stessa situazione di quasti ultimi due anni, non voglio studiare qualcosa che non mi interessa, apparentemente più semplice, solo per paura di non farcela.
Ad aggravare la situazione c’è che l’università della mia città (Milano) ha l’inscrizione a numero chiuso basata sul voto di maturità. Con il mio misero 63, 500 posti liberi e 2000 richiedenti di media, per me sarà impossibile entrare. Dovrei quindi iscrivermi ad una ad accesso libero ( la più vicina è Torino) per un anno e poi chiedere il trasferimento così da aggirare il numero chiuso. Mia madre non è daccordo a prendere un appartamento perchè costoso ( anche se pagherebbe mio padre), ma le va bene che faccia la pendolare. Mi sembra assurdo. Ogni giorno 4 ore di treno, in più magari ci saranno anche 8 ore di lezione, sarei distrutta e ovviamente non riuscirei a studiare.
Non predendo che mia madre approvi al 100% ciò che faccio, siamo persone diverse che hanno due punti di vista opposti, ma richieste del genere mi sembrano alquanto illogiche.
Io non so cosa fare…

Lettera pubblicata il 29 Luglio 2011. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    aria85 -

    Madme
    non credo che tua madre pensi cose tanto brutte di te.
    Molto spesso i fallimenti dei figli rappresentano fallimenti dei genitori.Probabilmente lei si sente in quache modo responsabile di quel che è stato il tuo percorso,magari si chiede dove e se ha sbagliato con te.E,non trovando risposte soddisfacenti,fa muro.
    Dalle tempo.
    Tra l’altro bisognerebbe imparare a non definire con troppa facilità ‘fallimenti’ le cose che non vanno bene.Ci sono molte circostanze che determinano il buon esito o meno di alcune cose.Magari il percorso che stiamo affrontando non è quello giusto,magari non abbiamo la forza necessaria in quel momento…
    L’importante,io credo,sia quello di porsi davanti alle cose con tutta la lucidità possibile,senza cercare giustificazioni ma anche senza colpevolizzarsi a tutti i costi.
    Semplicemente analizzare le situazioni e i nostri comportamenti in merito,allo scopo di conoscerci nel modo più approfondito possibile.Imparare ad ascoltarsi di più.
    Per quanto riguarda te,ricorda che volere è potere.Ma soprattutto c’è un tempo per ogni cosa,e non sempre vale il detto del ‘non è mai troppo tardi’.
    Vuoi andare a torino?
    Comincia a farti un giro per trovare un lavoro lì.Una cameriera al pub va più che bene!
    I tuoi magari ti aiuteranno,ma comincia ad organizzarti per farcela da sola.
    Lavoro,stanza,iscrizione all’università.
    Poi dovrai avere una volontà abbastanza ferma da permetterti di alzarti la mattina presto anche se hai fatto tardi la sera prima.Dovrai trovare la forza di studiare nonostante la stanchezza.
    Dovrai crescere.E sarà faticoso.Ma se è quello che vuoi,rimboccati le maniche e preparati a stringere i denti.
    In bocca al lupo!

  2. 2
    Robert -

    non biasimo un genitore, anche quando pretende troppo da un figlio.
    Vedi di parlare bene con tua madre e falle capire che se c e una speranza che tu abbia buoni risultati, questa non è certo in una facoltà che odi.
    Va a Torino. Bisogna sempre provare nella vita.
    Io ti auguro di ottenere ottimi risultati ma, qualora non sarà cosi, sono piu che certo che comunque questa scelta, a catena, ti porterà sulla tua strada.
    È sempre Cosi
    Coraggio, prova!

  3. 3
    Stregatto88 -

    Ciao,

    un po’ capisco la tua storia… Per certe cose somiglia alla mia! Quel che mi sento di dirti, dopo una laurea in una facoltà che non mi è mai piaciuta e una che sto prendendo nella materia che ho sempre amato è che devi scegliere quello che ti piace. Assolutamente.

    L’università non è una passeggiata, non sono le superiori. Gli esami li devi superare. Alcuni bloccano altre materie. Se quello che studi non ti piace andranno a rilento. Molto a rilento.
    Per le lingue orientali c’è un ottima facoltà anche a Venezia. So che è distante da Milano ma abitando in periferia risparmieresti (gli affitti a Venezia sono improponibili) e potresti trovare qualche lavoretto. Quando capirai l’andazzo dell’università selezionerai i corsi da frequentare e il resto lo studierai a casa, gestendo il tempo che ti rimane come preferisci.

    Per quanto riguarda i viaggi da pendolare, io li sconsiglio per una serie di motivi:

    1-per due anni ho fatto la pendolare. 3h+3h di treno, nervoso, ritardi, soppressioni, scioperi, e tanta tanta tanta stanchezza.
    2-visto che sono 4 ore di treno sicuramente l’abbonamento sarà molto costoso. Valuta pro e contro
    3-andando a Torino devi comunque mangiare là almeno un pasto=costi aggiuntivi da conteggiare
    4-ricorda che non sempre gli orari di lezione sono redatti con cervello. spesso hai 2 ore di lezione, poi un buco di 5-6 ore e poi altre due ore di lezione. Avere una stanza là ti permette di riposare, mangiare e studiare in economia.

    Tua madre, di fronte a questi dati dovrebbe anche darti ragione. Per quanto riguarda la fiducia è ovvio che dopo anni di difficoltà sia diffidente. Portale dei risultati concreti già dalla prima sessione di esami a gennaio. Vedrai che poi, piano piano, si fiderà. Magari la prima volta portala con te a vedere com’è l’università e spiegale bene cosa andresti a fare.. Lavoro in quel campo lo trovi! =)

    In bocca al lupo e se hai domande, chiedi!

  4. 4
    MadMe -

    Ringrazio molto per le opinioni …
    Il mio problema con mia mamma risale a ben prima delle superiori.. Penso che sia legato al fatto che mi vede come la fotocopia di mio padre (per lei un balordo), unita al fatto che secondo lei, sto ripetendo esattamente tutti gli errori del suo passato.
    Non si fidava di me a prescindere ( è stata ostile persino alla scelta del liceo, ma quella volta avevo una schiera di professori a “spalleggiarmi”) ed ora sente di avere ( a ragione) tutti i motivi del mondo per continuare a non farlo.
    Per quanto riguarda l’università, io voglio andare a Torino solo per un anno.
    Anche se l’idea forse mi spaventa un po’, è una cosa che devo fare per poter fare il percorso di studi che desidero.
    NOn è una scelta dettata da un capriccio e nemmeno voglio che mia mamma elargisca denaro senza che io dia nulla in cambio.
    Mi sono ripromessa che se non ottengo alcun risultato nel primo anno, rinuncio.
    Non voglio essere un peso economico, conosco le difficolta e gli oneri che un figlio studente fuori sede può comportare…
    Ma questo non mi impedisce di pensare che almeno una possibilità me la meriti.

    @Stregatto88
    Sì, ho sentito che a Venezia c’è forse la migliore università di lingue orientali.. ma è a numero chiussissimo 😛 ho conosciuto una raggazza che frequenta il corso di cinese e mi ha detto di non essere propriamente soddisfatta… Io d’altro canto non volgio fare semplicemente lingue ^^ Mediazione è leggermente diversa ed è più orientata al lavoro in senso moderno ( ci sono tra i corsi a scelta sociologia, diritto ed economia).

  5. 5
    rossana -

    ciao MadMe,
    ovviamente anch’io tifo per Torino, per un solo anno di verifica delle tue attitudini allo studio prescelto.

    ti posso dare alcuni dati pratici: puoi trovare un bilocale arredato di 40 metri quadri in mansarda, 4° piano senza ascensore, a 5 minuti dall’università, al costo di circa 440 euro mensili. se con riscaldamento autonomo, usato con la giusta parsimonia, dovresti aggiungere in linea di massima 60-70 euro per i sei mesi invernali. Per gas e luce puoi calcolare orientativamente altri 60-80 euro al mese ma si dovrebbe poter spendere meno…

    se dividi il tutto con un’altra studentessa, la cifra che ne deriva, rispetto all’abbonamento del treno, ai pasti fuori casa, sia pure alla mensa studenti, e alle ore perse in viaggio, dati alla mano, dovresti poter convincere tua mamma a permetterti, con l’aiuto economico di tuo padre, di trasferirti a Torino per studiare.

    mi sembra che dovresti essere disposta a un minimo di sacrificio per fare quello che desideri con la minor spesa possibile. oltre alla casa dello studente, esistono anche pensionati per studenti nei pressi dell’università, dove potresti avere una camera tranquilla, magari con l’uso di cucina…

  6. 6
    MadMe -

    @rossana
    Grazie mille per i consigli 🙂
    Ho già trovato un possibile appartamento.. si tratta di social housing, se lo prendo per un anno verrebbe sui 200 euro al mese, ed è un po’ lontano rispetto al’università… ma un conto sono 40 minuti di autobus di linea, un altro 2 ore di treno !

  7. 7
    Almost-Imperfect -

    Dai MadMe, scegli quello che ti piace! Se hai passione perché non farlo? Ogni sacrificio ti sembrerà mno pesante
    E poi sai che ti dico? A me piacciono molto manga e anime, vorrà dire che saprò a chi chiedere un consulto!
    Perché tua madre non dovrebbe apprezzarti? A me in poche righe mi sei sembrata una bella persona

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