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Il mio figlio immaginario

Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Gennaio 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 43 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 21
    Xleby -

    “sapete vi dico che non mi importa più molto di vivere cosi perché ormai esistere mi sembra una condanna, spero spesso di finirla presto, magari potrò riconciliarmi da lontano con la vita e magari trovare il mio bimbo sognato… ”

    Questa depressione non va bene ecco… Ora più che per l’ossessione del figlio io chiederei ad un medico per questi pensieri che non mi sembrano normali né sani…

  2. 22
    Piccola78 -

    Golem, mi sono fermata a metà lettera, poi riprendo.

  3. 23
    Suzanne -

    Ma sai Ombra che quel libro era piaciuto molto anche a me? In particolare mi ricordo l’incipit, in cui il protagonista non riusciva più a ricordare il volto della madre; mi ci sono ritrovata molto. Posso immaginare la tua sofferenza e ti auguro di trovare la tua personale via d’uscita! Non perdere comunque fiducia, sai quante persone al mondo ci saranno vicine al tuo modo di sentire? Basta solo cercarle…
    Golem, avevo seguito alle “Iene” il racconto di questa truffa e mi era parso davvero surreale. In particolare, mi aveva colpito una donna che,pur avendo scoperto la truffa, voleva a tutti i costi conoscere l’uomo della foto ricevuta, nonostante non avesse nessuna informazione veritiera in merito al tizio. Qui però siamo nella disperazione e probabilmente sono casi di solitudini croniche; altro discorso è un amore vissuto in tutta la sua concretezza, che poi per qualche ragione finisce. Sono forme di illusione completamente diverse: una si basa sul nulla, l’altra sul desiderio che ciò che è stato rimanga ancora a scaldarci l’anima.

  4. 24
    Golem -

    È inutile. Siamo alle solite. Vogliono sentirsi dire solo quello che sanno già di voler sentire. Essere comprese, consolate. Cosa scrivono a fare?
    Ombra, nè Tibet nè psicanalisi, ma solo riconoscere la realtà delle cose, che nel tuo caso è quella di un uomo “straodinario” che probabilmente non lo è visto che non “sta” con te. In ogni caso la “tonta” non eri tu nello specifico, almeno per il momento, sempre che lui non sia il solito che sa come farsi “amare” dopo aver fatto i fatti suio. Spero di no. Comunque, intanto “l’uomo meraviglioso” di cui parli sta con un’altra, e io che sono un pirla qualunque, sto con mia moglie, pensa. Che mi ama e da cui sono riamato, l’amore si fa così, in due. Questa è la realtà. Che tu la voglia vedere con gli occhiali rosa va benissimo, però se scrivi qua ci sarà chi ti conforterà dopo “aver riflettuto” e chi cercherà di darti una mano in un altro modo. Occhei? Auguri.
    Ciavo.

    Suzy, sarà pure il bisogno di scaldare l’anima, ma certi comportamenti sono indice di patologia se osservati oggettivamente.

    Nel fenomeno di cui parliamo, che si tratti di una truffata che non si rassegna o di una che “ama” uno che di fatto non la ama, queste persone vivono una condizione principalmente egotica, credendo il contrario. Condizione che con l’amore adulto non ha nessun legame. Ritorniamo al più volte paradigma cattolico del “sacrificio” cristiano di sè come estrema forma d’amore.

    Sono dei Kamikaze dei sentimenti, invasati da un’ideologia nichilista e non generosa come pensano. Credono che il loro “immolarsi” per la causa dell’amore li ponga ad un livello di superiorità rispetto a chi vive un amore “sereno”.

    >>>

  5. 25
    Golem -

    >>>
    Godono dell’autocompiacimento della sofferenza, dove l’amore è “grande” solo se provoca il dolore attraverso la “mancanza”, e questo li fa sentire speciali. E super speciale è sempre l’oggetto della loro passione, per forza. Anche se quel lui è uno qualunque, come lo siamo tutti.
    Sia benedetta la nostra Acqua, che sa vedere come stanno le cose, pur non riuscendo e non volendo liberarsene. Ma almeno le fette di salame le mette nel panino e non sugli occhi.
    Bella la sua ultima descrizione col contrasto evidente e inopinato tra la banalità quotidiana dell’uno e la lettura epica di quel lui che la vive da parte dell’altra.

    La condizione di Ombra non richiede proprio nessuna profonda riflessione. Siamo in una dimensione onirica normale nell’adolescenza, non più in altre dimensioni anagrafiche.
    I consigli di parlarne con uno specialista non è becero maschilismo, ma ermafrodita buon senso.

  6. 26
    Sofia -

    Ragazza si può sapere perché ti sei incazzata? Mi sembra che siamo stati tutti corretti e gentili nello scriverti!

  7. 27
    lombradelvento -

    Non è così facile Suzanne… E proprio questo mi toglie giorno dopo giorno la speranza.

  8. 28
    lombradelvento -

    Mi sono incazzata perché penso che non bisogna mai porsi a giudici delle sensazioni ed emozioni degli altri, scrivendo i propri commenti come se fossero delle verità oggettive ed assolute perché queste sono pagine delicate e sopratutto perchè caro Golem i consultori con i terapisti a 15 o 20 € sono spesso già pieni e c’è chi la psicoterapia più costosa non può permettersela e allora magari apre internet ed affida le proprie fragilità ai consigli di qualche sconosciuto con il tuo atteggiamento ma per fortuna non sto parlando di me. Continui a sparare sentenze sul mio ex, non sai come è finita, non sai chi è, non ho scritto che sta con un’altra ma ho detto che non c’è più per me… conosci i motivi??? Presumo di no. Che ne sai se è una persona malata, se è dovuta andare via, cosa c.... ne sai? Vai ad aiutare tua moglie a piegare i panni o fare la spesa che sicuramente sei molto più d’aiuto alla gestione familiare che a noi.

  9. 29
    lombradelvento -

    Grazie anche H2O che mi ha rivolto il suo pensiero e descritto il suo punto di vista suggerendomi ugualmente di staccare con il mio mondo immaginario e riprendermi la vita, così come Suzanne ma con modi e tatto propri di un meccanismo chiamato rispetto della psiche altrui. Specchiatevi!

  10. 30
    H2O -

    Anch’io non capisco questa reazione incazzosa. Mi sembra che in questo caso (stranamente )nessuno ti abbia offeso.Voglio dirti che io so bene cosa significa crearsi una fantasia consolatoria. Solo che devi stare molto attenta a sfruttarla in modo positivo e non ad usarla per autodistruggerti e chiuderti verso il mondo esterno rinunciando a trovare motivazioni e significati. Credo alla tua sofferenza e al l’intensità di questo amore interrotto, ma devi fartene una ragione e guardare oltre, a meno che tu non voglia interpretare la vittima sacrificale e ucciderti in nome dell’Amore per il tuo Romeo e il vostro figlio mai esistito. Un desiderio deve in qualche modo essere controllato per non perdersi. È’ difficile, ma è così.

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