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Giustizia per Iryna!

di maria grazia

La brutale uccisione della povera Iryna Zarutska è avvenuta il 22 agosto scorso. Oggi siamo al 12 di settembre. I mass media hanno parlato talmente poco di questo episodio che è passato quasi in sordina. La notizia ha avuto risonanza solo ieri grazie ai social. Il tizio che ha aggredito – senza alcun motivo – la giovane Iryna ( la ragazza aveva solo 23 anni ), è Decarlos Brown Jr., 34 anni, un senzatetto di colore che vive di espedienti, noto per essere uno squilibrato con comportamenti violenti, la sua stessa madre si era rivolta alle autorità perchè intervenissero per fermarlo. A partire dal 2011 era incorso in numerosi arresti. Ha trascorso alcuni anni in carcere e dopodichè un giudice del partito democratico ha disposto il suo rilascio senza cauzione. Questo gli ha permesso di tornare completamente libero e possibilitato a delinquere ancora.
Iryna era una rifugiata ucraina che viveva negli Stati Uniti, e che ha avuto la sfortuna di salire su quel treno sul quale sarebbe salito anche il suo assassino. Iryna era seduta e si stava facendo i fatti suoi, quando all’improvviso Decarlos Brown, che stava seduto dietro di lei, si alza di scatto e la pugnala nel collo, provocandole la morte nel giro di pochi minuti.
E’ chiaro che il mainstream cerca di non dare risalto a questi fatti per favorire una certa narrazione, quella narrazione per cui in Occidente stiamo assistendo a una vera e propria sostituzione etnica che ha determinati fini congeniali all’elìte finanziaria. Sembra inoltre che questo tizio odi le persone di pelle bianca e quindi forse la povera Iryna è stata brutalmente uccisa anche per questo, oltre che per i gravi disturbi mentali dell’ omicida e la sua dipendenza da droghe. Iryna era bellissima a lavorava come infermiera. Il suo assassino invece è brutto come uno scimmione e passa le sue giornate a drogarsi e a vagabondare.
Gli altri passeggeri del treno su cui Iryna è stata aggredita, si sono accorti solo in un secondo momento dell’ orribile episodio accaduto, e comunque sono stati pochi quelli che sono intervenuti per cercare di aiutarla. Tutto questo è l’ ennesima riprova che il sistema sta creando una società malata, fatta di una massa zombificata che sembra non più in grado di provare empatia, emozioni, coraggio, e di esercitare i propri doveri civici di base, come soccorrere qualcuno che si trova in grave difficoltà o proteggerlo da una violenza.
Manipolazione mediatica, lavaggio del cervello e asservimento al potere ( che porta avanti il piano Kalergi secondo la fedele agenda massonica ) stanno dando vita a una società di mostri disumanizzati che non hanno anima e che men che meno sanno adottare il pensiero critico.

L'autore ha condiviso 19 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.

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Categorie: - Attualità - Riflessioni

9 commenti

  • 1
    maria grazia -

    Già mi immagino l’evolversi dei commenti sotto questa lettera, semmai ce ne saranno. “L’immigrazione è un processo naturale, non possiamo fermare il progresso”. “Quella ragazza è stata semplicemente sfortunata, non si può generalizzare”. “Sei razzista, nazista, fascista. Come osi prendertela con quelle povere persone di colore disadattate! Vanno capite..”.
    E altre stronzate di questo tenore.

    Qui il problema non è prendersela con questo o con quello o fare distinzioni in base al colore della pelle. Non si tratta di questo.
    Si tratta di un meccanismo endemico del nostro sistema, per cui si incentiva la troppa tolleranza e la troppa accoglienza nei confronti di persone che, per impostazione culturale, possibilità materiali e condizioni di vita, sono troppo distanti da noi e che quindi difficilmente potranno mai integrarsi. E queste poi sono le conseguenze. Quello che sta succedendo negli USA è il quadro di quello che ci aspetta e che già si sta dipanando in casa nostra.

  • 2
    maria grazia -

    C’è anche un problema di ordine sociale di gestione del disagio psichico. Le persone con gravi problemi mentali non sono adeguatamente seguite e controllate, non sono adeguatamente monitorate. Chi soffre di questi disturbi non può convivere normalmente con chi non li ha, è inutile farsi illusioni su questo. Lo vediamo tutti i giorni anche solo osservando i narcisisti patologici, che da soli riescono a fare enormi danni pur non ricorrendo all’omicidio come nel caso estremo qui raccontato.
    E’ ora che lo Stato e le Istituzioni si facciano carico di queste situazioni, che ricadono invece interamente sul comune cittadino con epiloghi spesso tragici.
    C’è un silenzio assordante da parte del mainstream su questa orribile vicenda, e sappiamo il perchè..
    Anche per questo tutti noi che non siamo imbambolati dalle balle del sistema dobbiamo far sentire sempre più forte le nostre istanze e la nostra voce, perchè fatti così orribili non devono più accadere.

    https://www.youtube.com/watch?v=JJCAsEKvPtQ&ab_channel=ScazzoModerato

  • 3
    Cogitoergosum -

    Giusto. Maria Grazia, e sai perché i disagiati mentali, non vengono monitorati ed adeguatamente seguiti?
    Il motivo é sempre il solito: economico.
    Se ci pensi, quanti sono gli psicologi di quartiere? O psicologi disposti a lavorare facendo volontariato? Tramite associazioni o tramite SSN, passando le prestazioni dallo Stato? Pochissimi.
    Quindi la ragione é molto semplice, volendo rispondere alla tua domanda, tralasciando l’ovvia premessa, che é come mai scrivi sul forum, se ti fa tanto schifo?
    Però ho preferito darti la risposta, oggettiva.
    Tra l’altro, in Italia, abbiamo avuto un caso simile di aggressione senza movente, ai danni di una giovane donna, cioè il caso di Sharon Verzeni…
    Anche lí si trattava di un uomo, di origini straniere, con problemi psichiatrici, non saprei quanto fosse ritenuto pericoloso, se era in condizioni di andare in giro, ma il fatto in sé dovrebbe fare riflettere qualcuno per negligenza e dimissioni, come minimo, secondo me almeno.

  • 4
    Cogitoergosum -

    Ho cercato di risponderti al netto della dialettica della lettera, tipo insinui che il giudice fosse politicizzato e quindi abbia liberato questo tizio, perché del partito democratico. Oppure che questo tizio sia uno scimmione brutto, anche le parole hanno in peso e se usi termini razzisti, senza nemmeno approfondire le storie é ancora più grave.

  • 5
    maria grazia -

    Non ho mai detto che questo forum mi fa schifo. Ho detto che mi fa schifo il modo in cui viene spesso utilizzato da alcuni: cioè per infangare e screditare chi gli risulta scomodo.

    Qui l’unico vero razzismo è quello che ha messo in atto l’omicida in questione, visto che Iryna era l’ unica persona di razza bianca seduta in quel vagone e guardacaso lui ha deciso di colpire proprio lei. In seguito avrebbe anche esclamato: “mi sono fatto la bianca” ( nel senso che l’ aveva fatta fuori ). Se non è razzismo questo..
    Così come è evidente la politicizzazione di quel giudice.

    Non si possono obbligare gli psicologi a lavorare gratis, e comunque le malattie mentali serie non sono di loro competenza. Quello che andrebbe fatto è riformare tutto il sistema infrastrutturale legato ai servizi sociali, in modo che i casi di persone seriamente disturbate possano essere affrontati con solerzia e senso di responsabilità.

  • 6
    Max -

    Ciao Maria Grazia, ho letto lo scritto in discussione e ovviamente mi associo nel deprecare quanto è avvenuto. Il gesto di violenza che è stato compiuto non si può giustificare in nessun modo. E se la persona che l’ha compiuto era già stata attenzionata e considerata pericolosa, avrebbe dovuto ben prima essere posta in condizioni di non nuocere. E ritengo anch’io che certi giudici, almeno a quanto si evince dalle informazioni sommarie che ci pervengono, sono decisamente troppo di manica larga nell’interpretare le norme in base a cui provvedere contro chi commette reati tanto efferati. Non condivido, invece, le conclusioni che da ciò si traggono a proposito dell’immigrazione, perché, per esempio nel nostro Paese, crimini consimili sono commessi anche da “italianissimi” (vedasi il caso Giulia Cecchettin), per cui considerare l’immigrato come un potenziale criminale semplicemente perché immigrato, mi sembra un passaggio assolutamente ingiusto. Occorrerebbe, secondo me, maggior…

  • 7
    Max -

    Dicevo: occorrerebbe maggior rigore verso chiunque delinqua, immigrato o autoctono che sia. Quanto poi alla gestione del disagio mentale, effettivamente la chiusura dei manicomi avrebbe dovuto portare riscatto e libertà alle persone con problemi psichici ma, salvo rare eccezioni, si è tradotta in uno stato di abbandono verso di loro, che nella maggior parte dei casi vengono scaricati sulle loro famiglie, con conseguenze gravi e destabilizzanti nei confronti di tutti. Un po’ come è capitato con l’istruzione delle persone disabili e, in particolar modo, dei ciechi. Negli anni 70 sono stati chiusi gli istituti nei quali noi venivamo istruiti, promettendo aiuti e supporti a non finire nel contesto d’origine, ma questo è rimasto lettera pressoché morta ele istituzioni pubbliche non forniscono quanto occorrerebbe per far funzionare la cosa a dovere. In molti casi si è tradotto in un innegabile peggioramento, rispetto al passato, della nostra crescita e del nostro sviluppo personale.

  • 8
    maria grazia -

    Max, secondo me la questione va guardata da un punto di vista pragmatico, e non con occhio idealista. L’ immigrato di oggi è pericoloso non in quanto immigrato, ma in quanto poco integrazionalizzabile. Sono due cose differenti. Se metti una qualunque persona in un contesto che non riconosce come SUO e nel quale non gli vengono forniti gli strumenti per evolversi, gli epiloghi non possono che essere drammatici. Spesso per lo stesso immigrato, che si vede costretto a imboccare la strada della malavita o della devianza non vedendo altre prospettive. Ma la stessa cosa accadrebbe con un individuo di un colore diverso. A parte questo, Il tizio dell’ orribile episodio qui discusso non ha le basi né personali e né materiali per collocarsi normalmente nella comunità, quindi il suo stile di vita non stupisce. Ciò che stupisce è che un caso come il suo non fosse adeguatamente gestito.

  • 9
    maria grazia -

    È interessante ciò che riporti sugli istituti di formazione per persone non vedenti. L’ennesima conferma che lo Stato non ha veramente a cuore il benessere e l’evoluzione dei propri cittadini secondo una visione ad ampio raggio. Ma insegue più che altro interessi economici e giochi di potere. Come hai detto giustamente tu, oggi i problemi delle persone con disturbi psichici ricadono completamente sui loro familiari, con conseguenze devastanti per tutta la società.

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