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I nostri figli stanno morendo a 30 anni

Il lavoro è vita.
I nostri figli stanno morendo a 30 anni.
La loro storia è spesso lineare, liceo, laurea nei tempi e con buoni risultati con un semestre di frequenza presso università europee e non solo ( Il Presidente della Repubblica Ciampi ci ha spesso e giustamente raccomandato di crescere giovani cittadini europei, buoni conoscitori delle lingua e dei popoli dell’Unione ) , master anche biennali organizzate da Università e regione, impegno sociale in associazioni di volontariato e, a volte, nei partiti
Poi, raramente, anche un lavoro interessante e pertinente, ma precario della durata di pochi mesi non rinnovati.
E infine, per moltissimi di loro, tanti mesi trascorsi ad inviare centinaia curricula a sostenere colloqui inconcludenti e a maturare sfiducia, disistima, depressione. incazzatura ma soprattutto perdita di speranza in se stessi e nel mondo.
Uno dei tanti.
Uno dei tanti giovani che stanno soffrendo drammi senza rappresentanza.
Suicidi veri che non hanno ferito il mondo.
Queste persone non avranno rappresentanza o riconoscimento né del sindacato né dei partiti.
Il loro male di vivere si consuma nella sfera privata, in conflitti familiari, nel dramma individuale di chi pensa di essere diventato stupido incapace demente. Le forme tradizionali della rappresentanza sociale non riconoscono questi disagi anche perché i giovani inoccupati sono dispersi nello spazio e non hanno la forza di organizzarsi, sconfitti come sono dalla propria disistima.
È una società che butta alle ortiche gli investimenti fatti sui propri figli.
È una società che ha scelto di non crescere anche demograficamente.
È una società che mortifica il proprio futuro. È un modello sociale che va cambiato. Vogliamo allora riappropriarci della gioia di scommettere sul cambiamento.
Allora da donna e madre che ha vissuto la stagione del movimento di emancipazione femminile credo sia arrivato il momento di sostenere e combattere con l’esperienza che ci siamo fatte una nuova battaglia di emancipazione.
Aiutare a dare voce a chi, momentaneamente, non riesce a parlare e tanto meno a gridare.
Rifiutare la condizione di “ clientes “, di questuanti con il cappello in mano che spesso dobbiamo praticare anche noi genitori per trovare un posto di lavoro.
Ciò in violenta contraddizione con i valori per cui abbiamo vissuto e lottato un’intera vita.
Un movimento femminile che si muova subito anche in vista dell ‘8 Marzo e che faccia di questi temi un’occasione di rilancio della buona politica, di orgogliosa e costruttiva capacità di progettare il benessere per tutti, prima di tutto dei nostri figli.
Qualche responsabilità generazionale ce l’abbiamo.

Lettera pubblicata il 1 Marzo 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 25 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    diana -

    Tutto vero…ma che si può fare?

  2. 2
    magirama -

    Ciao. La questione è molto più complessa di quanto sembra, secondo me a voler analizzare il tutto nei minimi dettagli, si arriverebbe a scrivere un bel libro. Per farla breve però, io ritengo che la colpa principale di tutto sia il fatto che il capitalismo sia finito da un pezzo ma non vogliamo accettarlo, o meglio, c’è troppa gente “di vertice” che ha gli interessi a non farlo accettare a noi. Poi le ragioni del disastro sono molteplici, ma io penso che questa sia quella che va per la maggiore.
    In una piccola parte va detto che la colpa è anche nostra, della cosiddetta gente comune: tutti che vogliono studiare, tutti che hanno ambizioni, tutti che vogliono arrivare anche dove non possono, col risultato che poi mancano le opportunità e si estinguono anche i ruoli professionali più umili, questo con gravi effetti collaterali sulla società in generale. Cittadini europei? Di cosa? E’ dimostrato che l’ignoranza culturale, linguistica, matematica, ecc. è a livelli a dir poco preoccupanti nei giovani dai 15 a 25 anni.
    In seguito, vengono i mali maggiori: un sistema politico falso e corrotto, un sistema sociale sporco e devastato, un sistema scolastico e didattico quasi ridicolo, un’informazione deviata e controllata, senza dimenticare multinazionali e grosse aziende che davvero mangiano sulle nostre carcasse. Secondo me è inutile che pensiamo di essere tanto evoluti e istruiti, perchè abbiamo fior di tecnologie e sistemi informativi che non sappiamo usare o che ci inducono a usare nel modo sbagliato. Questo che vediamo poi è il risultato.
    Io a volte penso a mia nonna che ha quasi 80 anni e mi chiedo se è stato meglio vivere nella sua epoca (anni 40-50-60) o vivere oggi nella mia, perchè oggi pensiamo di essere tanto avanti ma credo che vivessero meglio loro che confronto a noi non avevano niente, non avevano tecnologie o diavolerie varie, però vivevano, seppur semplici e ignoranti, nei loro valori.

  3. 3
    andy -

    ma libro di che.
    come sta succedendo adesso con la liberazione sessuale che sta distruggendo e mangiando A CAUSA DELLE DONNE, il tessuto morale di questa società anche in fase economica si è assistiti alla favoletta de “la cicala e la formica”.

    lo stato ha buttato alle ortiche i suoi risparmi per mantenere nel lusso 3 generazioni di raccomandati che hanno fatto finta di lavorare negli enti pubblici coi soldi del boom economico.
    e ora che i soldi sono finiti, noi giovani ne paghiamo le conseguenze.
    semplice semplice.

    di contro la formica cina, ha fatto divertire le cicale a parole, lavorando strenuamente coi FATTI, col sudore e lo stridere dei denti e ora si divertirà al calduccio quando arriverà l’inverno e noi andremo a bussare alle loro porte.

    un pò quello che succederà alle donne fra qualche anno, quando diventate brutte e vecchie rimarranno sole, perchè ora stanno distruggendo la dignità dei loro uomini, sculettando e tradendoli ad ogni età.
    e dopo non saranno mantenute da nessuno, ma tradite senza pietà da chi ha il dente avvelenato.

    la verità è che la gente non è lungimirante perchè fare sacrifici non piace a nessuno, specie in italia.
    quindi prima o poi l’essere viziati SI PAGA.
    invece di fare le vittime, dobbiamo solo fare mea culpa.

    la colpa E’ NOSTRA e non di fantomatici altri.

  4. 4
    marco -

    scusa andy ma il tuo discorso centra come cavoli a merenda…
    il tema non è odio le donne.. ma che stai a dì!
    la situazione di noi giovani è molto grave.dopo esserci fatti un mazzo tanto per terminare gli studi non abbiamo un futuro in questa società, e la maggior parte di noi son depressi altri si suicidano!
    io sono laureato e ho un lavoro precario per ora, ho 34 anni che fine farò fra qualche anno quando scadrà il mio contratto? concordo con magirama quando dice che il sistema politico corrotto che abbiamo è la maggiore causa di questo declino.

  5. 5
    magirama -

    Marco, tu sei un esempio di quella classe di ragazzi che dopo essersi fatti il mazzo per diversi anni, seppur con una laurea e una qualifica in mano, si ritrova a dover sopravvivere e a fare i conti con le poche opportunità che offre questo sistema malsano. E’ proprio vero che a questo mondo hanno fortuna e fanno carriera sempre i soliti, raccomandati o “lecchini”, quelli che invece hanno buona volontà lo prendono in quel posto. E’ sempre così. Altro che paese della Comunità Europea, l’Italia è alle soglie del terzo mondo! Dobbiamo ringraziare chi ci ha governato negli ultimi 30 anni.
    Un consiglio: lascia perdere Andy, lui se non inveisce contro le donne almeno una volta al giorno non è contento. Si vede che glie l’ha ordinato il medico… Vero Andy?? Scommetto che te la prendi col mondo femminile anche quando non riesci ad andare di corpo! Le idee degli altri sono sempre fuffa, l’importante è prendersela con le donne… Ma che ti hanno fatto di male?!? Certe manie e certi costumi disgustano anche me, anch’io ho preso le mie fregature, però non vedo perchè accanirsi a questo modo. A questo punto ti consiglierei di farti una bella trombata! Così magari la smetti di dire sempre le stesse cose… Oppure, se stai così male con te stesso e odi le donne, amen, fattene una ragione, ma non è bello che sfoghi sempre a questo modo la tua frustrazione con gente che non ha colpa dei tuoi problemi.
    Detto questo, pensa e scrivi pure tutto quello che ti pare, io la penso come Marco, non ho nè tempo e nè voglia di discutere con te delle solite questioni.

  6. 6
    andy -

    ma di cosa parli marco? io ho fatto un paragone.hai letto tutto o solo quello che ti fa comodo?l’università italiana è una barzelletta.i muratori si fanno un mazzo tanto non i laureandi.vogliamo parlare dei laureandi per caso?invece di accusare fantomatici sistemi, dobbiamo farci un sano esamino di coscienza.lo stato è in bancarotta perchè i servizi pubblici* (a cominciare dal governo) costano tantissimo e ricavano… altri costi!quindi di fronte a una crisi, uno stato in bancarotta aumenta le tasse e non può aiutare le piccole e medie imprese (che sono state la fortuna dell’economia italiana) che vanno velocemente in crisi e licenziano.i licenziati non possono più spendere e ci va di mezzo il commercio.sempre meno gente paga meno tasse e cresce il debito.più il debito cresce e più aumenta l’età pensionabile e più vengono tagliate le pensioni.sempre meno gente lavora e sempre meno banche concedono i mutui.ed ecco la crisi.quindi la colpa è del sistema?o di coloro i quali con antiche e nuove raccomandazioni hanno occupato i posti pubblici, giocando invece di lavorare e hanno “mantenuto” i loro figli all’università?e se ottieni le raccomandazioni non è forse perchè hai chiesto il favore al mafioso/prete/amicodellamico che poi deve restituirlo come voto di scambio?!?!ed il voto di scambio non genera questo fantomatico sistema politico corrotto di cui tutti parlano ma nessuno ne vuole essere responsabile?!?e quindi ora che la pacchia è finita come al solito ci lamentiamo?ma così fanno le cicale quando arriva l’inverno.bisognava pensarci prima, bisognava essere onesti e lungimiranti prima e tutti!e da qui il paragone con le donne: ora godono schifosamente del loro corpo e fra qualche anno piangeranno lacrime amare.ci devono pensare ora per il dopo.ma pensare e fare sacrifici non conviene a nessuno vero?allora poi non state a fare le vittime!*prova solo a informarti quanto debito può produrre in un anno una asl di una sola cittadina italiana.

  7. 7
    andy -

    ed ovviamente aggiungo che uno stato democratico in crisi o in bancarotta si involve su se stesso generando corruzione, l’acuirsi della criminalità, l’organizzazione sistemica, politica ed economica della criminalità stessa e più in generale un disfattismo morale a tutto spiano, per finire alla cosiddetta “guerra dei poveri”, dove ormai “chi è onesto è fesso e chi ruba lo fa per tutelarsi e sopravvivere”.

    quindi il passo che viviamo ora è solo la degenerazione del sistema, come un malato che piano piano raggiunge la fase terminale e anche ciò che funzionava finisce con il ribellarsi e ammalarsi anch’esso.

    quello che vedete ora è solo perchè siamo alla frutta:
    le cause da combattere quando invece di fare le formiche, ballavamo e cantavamo allegri come la cicala* d’estate, erano evidenti a tutti, ma tutti abbiamo fatto gli struzzi (la cicala-struzzo è una bellissima immagine) con la testa sotto la sabbia per pura convenienza.
    e ora questi tutti vogliono additare.. la società, la politica, il sistema.. cioè chi? la colpa è di chi?

    e vi posso assicurare che gli enti pubblici continuano a sperperare soldi continuando ad assumere fannulloni raccomandatissimi sotto forma di consulenti esterni ed elargendo loro stipendi vergognosi.

    e chissà che poi le loro mogli o i loro figli verranno qui a lamentarsi quando la buona sorte ed il politico di turno si dimenticherà di loro per favorire qualche altro..

    *e mentre la cicava occidentala ballava, la cina col suo esercito di formichine lavorava alacremente a denti stretti, sopportando umiliazioni a ogni livello, sudando sangue veramente (altro che i laureandi che si fanno un mazzo così).. e a breve presenterà il conto a tutti.. non illudiamoci.
    a tutti tutti eh..

  8. 8
    marco -

    Laureandi che si fanno un mazzo così perchè?perchè molti per conseguire un titolo di studio fanno tanti sacrifici come il sottoscritto che per migliorare quando facevo il manovale (categoria rispettabilissima)mi sono iscritto all’università, e non sono vissuto nella bambagia come credi, mi mantenevo lavorando e mi pagavo gli studi, sono figlio del popolo umile come tanti. e come me c’erano altre persone che si sacrificavano .
    probabilmente parli così perchè tu l’hai avuta facile, e di conseguenza credi che anche gli altri siano così.
    chi non vorrebbe migliorarsi?tutti desideriamo una vita migliore , ma purtroppo il sistema non ce lo permette.
    sai cosa significa sopportare umiliazioni?sai cosa significa sudare sangue? se non lo sai non parlare.

  9. 9
    andy -

    marco ma hai letto il mio intervento o cappucetto rosso?

    ma di cosa parli?
    a chi hai risposto?

    mah.
    rileggi va che se hai studiato per come hai letto qui sopra, siamo a cavallo proprio.

    a parte che l’oggetto di tutto il mio discorso non era di certo: “i laureandi si sono fatti il mazzo così..” che era solo un piccolo particolare giusto per ironizzare.

    guardate che siete spaventosi.
    ma può un laureato rispondere così?
    dico davvero.
    vedi un pò te, rileggi tutto dal primo commento e fatti un’idea, io non ti dico nulla.

  10. 10
    alemar753 -

    Concordo sempre con ANdy,soprattutto quando parla delle donne ma stavolta mi sento di dissentire solo per quanto riguarda le accuse agli impiegati pubblici che guadagnano 2 soldi e le tasse le pagano sempre tutte e subito!! andiamo a cercare di sfondare magari le consulenze esterne ,quelle si, i dirigenti che guadagnano in una maniera vergognosa e soprattutto gli evasori fiscali!!!il vero male de sto paese…GLI EVASORI FISCALI!!

Pagine: 1 2 3

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