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Mi trovo a fare i conti con tutte le mie scelte sbagliate

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Lettera pubblicata il 20 Agosto 2017. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 36 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    Titan -

    Esco da un periodo difficile, sotto molti punti di vista (vi sfido a perdere una madre che era il centro del mondo, vederla morire in quindici giorni e sentire un vuoto che sembra diventare sempre peggio, invece di richiudersi. Vi sfido e vi sfido anche a non crollare e a trovarsi con un “regalo” non gradito).
    Ma non mi sembra di aver chiesto comprensione per il rapporto che dovrò creare con un figlio.
    Ho chiesto supporto perché non so cosa fare con il padre. Il feto mi rende le cose più difficili, è un dato di fatto. Non c’è il sussidio di disoccupazione per chi lavora in nero. Non c’è un modo delicato per lasciare il padre. Non ho uno straccio di persona consanguinea o amica che mi ha detto in 10 mesi “ehi, vuoi una mano?”. Non c’è niente di facile e, tornassi indietro, rischierei il tutto per tutto per non portare avanti questa gravidanza.
    Ho pensato di lasciare il figlio al padre e di tornare alla mia vita.

  2. 12
    Yog -

    Senti Titan, se tu avessi previsto tutto questo, date cause e pretesto, e le attuali conclusioniii, non saresti a formulare certe ipotesi.
    Partorisci e poi NON riconosci il figlio (facoltà che puoi tranquillamente esercitare ed è prevista nel nostro ordinamento): verrà dato immediatamente in adozione a una coppia seria, certificata dal tribunale ed economicamente capiente. Fine del problema, e in più fai contente altre due persone.
    Ovviamente il cretino che hai intorno lo mandi a dare via il PC.

  3. 13
    Gian88 -

    @Titan purtroppo la tua situazione non è di facile soluzione. È facile dire “molla il padre” o “chiedi gli alimenti” e cose varie. Ma sappiamo che non è cosi semplice, soprattutto per il lato psicologico della faccenda. Purtroppo la frittata è fatta e tu ti ritrovi con un bambino indesiderato ,degli ormoni impazziti e una situazione economica non facile. Hai avuto la sfortuna di innamorati di un imbecille , la logica direbbe di mollarlo però devi contare che fare il genitore single non è semplice ( anche se, per quanto mi par di capire, con accanto quest’uomo comunque saresti sola, anzi avresti 2 bambini a cui badare). Hai la possibilità di farti aiutare da un familiare che non siano per forza genitori? ( condoglianze per tua madre) In quel caso allora si molla subito il rifiuto umano. Dove abito io ci sono piccoli centri che aiutano le donne nella tua situazione che però non vogliono abbandonare il bambino. Dove sei tu hai questa posibilita? Un’altra soluzione ( ti assicuro molto dolorosa) è lasciare il bambino in centro che poi si prodigano a trovare una sistemazione al bambino.

  4. 14
    Lajo -

    Quindi te saresti disposta ad abbandonare tuo figlio ? in mano ad uno che magari gli secca anche tirarlo su ? il bimbo in futuro non avra una madre.. cioè io piuttosto abortirei..nella tua decisione chi ci va di mezzo sarà il bimbo! Poi se le tue amiche non ti chiedono se vuoi una mano.. magari non te lo chiedono perchè non sanno della tua storia.. oppure potresti chiederglielo te.. dato che siete amiche.. io ti consiglio di prenderti le tue responsabilità..perchè alla fine dei conti entrambi voi due non volevate un figlio ma avete fatto capitare il fatto. e se lo tieni non ci puo andare di mezzo il figlio.. mi sembra una decisione cosi egoista..scusami ma è la verità.. potresti darl in adozione.. facile partorire e poi sbolognarlo al qualcun altro..la decisione o è nera o è bianca non ci puo essere secondo me una via di mezzo perchè non puoi agire solo per i tuoi interessi..comunque questi sono solo i miei pensieri.. qualunque sia la tua decisione buona fortuna

  5. 15
    Lajo -

    @YOG se non riconosce il figlio dipende…se il padre lo riconosce lo terrebbe lui…se neanche il padre lo riconosce la palla passa in mano ai parenti se tutti i parenti non lo riconoscono allora va in adozione sennoa anche se solo un parente lo riconosce il diritto va in primis alla parentela di sangue. I parenti andranno sotto ad una diagnosi psicologica..per vedere se sono idonei o meno..se non sono idonei e nessun altro lo riconosce va in adozione.

  6. 16
    christian -

    Una mia amica è finita in depressione dopo una storia simile alla tua

  7. 17
    Yog -

    Lajo, sveja. Deve ricorrere alla fattispecie del PARTO IN ANONIMATO, poi la Procura dispone l’adottabilità.
    Va sul sito del Ministero della Salute, c’è tutto. Poi Titan facesse quello che le pare, in fondo se lo è scelto lei quel genio di Reccalli e mo’ se lo smazza.

  8. 18
    Titan -

    @Lajo. Lui è entusiasta del figlio in arrivo, solo che non capisce le priorità. Non riesco a fargli capire che è il momento di crescere, che è più importante creare un ambiente sereno.
    Qualsiasi scelta avessi preso, o prenderò, sarà una scelta egoista. L’aborto era egoista. L’abbandono è egoista. Il darlo in adozione è egoista…
    Secondo te, non ho chiesto aiuto? Sono stata lasciata SOLA.
    Tutti euforici, all’inizio. Poi sulla lunga distanza, “Sei grande, puoi cavartela da sola.”. La mia “migliore amica” è stata 5 mesi senza mai farsi vedere e abitiamo a 7 km di distanza. Non so quante scuse ha inventato. Morale? Tempo per gli altri c’era. Per me, no.
    Nel giro di 4 anni sono diventata orfana. La famiglia di mio padre è presente, ma se mi faccio viva io, altrimenti ciaone.
    La famiglia di mia madre.. sono 10 mesi che mi sta affossando. Anche quando hanno saputo della gravidanza, mi sono sentita dire che io non amavo mia madre e che sono stata contenta della sua morte. Mi hanno detto che ho sbagliato a restare incinta (da ricordare: dovevo fare delle terapie prima di decidere di avere un figlio, quindi dovevo programmarla). Lì non so cosa mi è preso. So solo che ho drizzato le spalle e ho detto “Stavo dando una comunicazione di servizio. Tranquilli, non siete costretti ad appoggiare le mie scelte.”. ora, se chiamano, è solo per farmi aumentare la pressione e per accusarmi dei loro problemi (abitiamo a 50 km di distanza, la vedo un po’ difficile che sia colpa mia…

  9. 19
    camy -

    Penso che dovresti parlare con uno psicologo, puoi provare in un consultorio. La soluzione di yog è quella più giusta secondo me. Per il tuo compagno non ho parole, ma sbagli a pensare di trovare modi delicati per parlargli, devi essere chiara, diretta, concisa e determinata, non lo devi proteggere. Se non lo sproni non crescerà mai.

  10. 20
    Lajo -

    @ Titan io non sono qua per giudicarti però spero te prenda la decisione migliore per te stessa e se lo tieni per il tuo futuro bimbo.
    Posso sapere di dove sei ?

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