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L’Essere umano

di

Inizio subito con il dire che il titolo è stato voluto così, per essere più precisa do una spiegazione esaustiva.
Iniziamo con la parola umano. Esso rappresenta un soggetto “comune” che compie tantissime azioni nel corso della vita. Il motivo che mi ha spinto a scriverlo in minuscolo è molto semplice, perché è proprio l’etichetta che identifica una persona qualsiasi.
Invece, l’Essere, è un qualcosa di più significativo. Rappresenta, secondo le mie idee, un Umano con la U maiuscola con dei valori, con un Animo speciale… che purtroppo nella società odierna è difficile ormai trovare.
Il collegamento tra le due parole è un po’ complesso, deriva da uno studio autonomo del comportamento umano. Essi compiono delle azioni quotidiane: dormono, mangiano, lavorano/studiano, escono e varie altre cose comuni (quasi a tutti)…
Ma le altre azioni, come per esempio il contatto con le altre persone, spesse volte non è un qualcosa di ‘quotidiano’. La gente nell’era presente non bada più al rispetto, all’amare qualcuno, a costruire un rapporto con le persone basato sulla Fiducia reciproca. Tutto ciò in qualsiasi ambito.
La Falsità ormai persiste sulla maggior parte degli Animi presenti sulla terra.
La certezza è che ognuno si può fidare solo di se stesso e qualche familiare o comunque a chiunque abbia un rapporto fiducioso.
Nell’ambito lavorativo, parlo da esterna poiché non ho avuto ancora la possibiltà di lavorare, c’è un comportamento prevaricatore da parte dei più forti.
Nel corso dei secoli, la gente ha lottato per distruggere questa distinzione di sesso, di razza, di genere.. sono morte migliaia di persone per far si che si potesse vivere a proprio agio sulla terra.. combattendo per i propri valori, per i propri gusti, per il diritto di voto.. e noi tutti buttiamo questi sacrifici come se niente fossero. Ci facciamo prevalere da un senso di odio nei confronti di questi noi simili, come se fossero diversi da noi, come se non avessero diritti tali e quali a noi. Nel passare degli anni sarà sempre più difficile stare a contatto con le persone. A volte mi soffermo a pensare davvero cosa e come sarà il mondo tra un paio di anni, ad esempio tra circa 10 anni. Vedo un mondo migliore dal punto di vista tecnologico, poiché si evolve come un fiore che sta sbocciando, permettendo molte cose molto più semplici e/o permettere alla scienza di stare sempre alla ricerca di metodi innovativi. D’altro campo, la tecnologia ruberà gran parte dei lavori manuali, recando dolore ai poveri lavoratori.
Ciò che mi combatte di più però, è il comportamento futuro delle diverse persone, sempre alla ricerca di qualcosa di migliore per cercare di prevalere e aver un po’ di potere. Ormai la società si basa sulla popolarità, sui soldi, attorno alla televisione.
( Con ciò non voglio recare nessuna critica, ma solo esporre alcuni comportamenti per accorgerci di come stiamo diventando, come la società diventerà. )
Riprendendo il discorso… con tutto ciò si perderanno i Valori primari, non ci sarà più il rispetto verso i nostri simili, non ci sarà pìù una fiducia tale da permettere di raccontare tutti i tuoi problemi e tutte le tue cose a chi magari reputi/reputavi amico/a.
Tutto ciò mi mette paura, perché mi chiedo come faccio ad essere me stessa se non conosco nemmeno le persone che penso di conoscere.. come posso badare ai miei pensieri, perché devo evitare di dire un mio pensiero per timore che qualcuno mi giudichi. Penso che il mondo è bello perché è vario, tutti siamo diversi.. invece di essere in continua lotta, dovremmo collaborare tutti assieme per rendere il mondo un qualcosa di bello, dove guerre, inquinamento, crisi e altri problemi siano placcati.
La fiducia sull’Essere umano sta svanendo.
Tutto questo dovrebbe bastare a rendere consapevoli le persone che tutto ciò che ci circonda è apparenza, dovremmo combatterla per rendere tutto concreto.

Salve a tutti,
mi piacerebbe presentarmi. Sono una ragazza di 19 anni che frequenta il primo anno di università. Mi sono accorta che la scrittura mi piace da quando sono piccola, quando stavo male per una qualsiasi cosa mi chiudevo nella mia camera e scrivevo ciò che mi passava per la testa. Per pura pigrizia non ho mai scritto pubblicamente un mio pensiero, inoltre anche perchè sono ragazza molto vergognosa e nessuno sa di questa mia ‘passione’. Questo è ufficialmente il mio primo testo.
Buona lettura…

Lettera pubblicata il 22 Ottobre 2019. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Enza -

    Sei molto giovane e molto idealista. Anche se il mondo non è il migliore dei posti oggi, tu puoi fare la tua parte per renderlo migliore domani. Se scrivere ti piace,fallo. Non essere troppo vergognosa. A volte è autolimitante. Buona fortuna.

  2. 2
    Beppino -

    Ogni essere umano è prezioso, unico, differente dagli altri, e vive come se non lo sapesse. Oppure lo sa, perciò è individualista, egoista, ha perso il rispetto nei confronti dei suoi simili, si prende per un dio, e cerca perfino di superare Dio o di eliminarlo. Io…mi smarrisco tra questi diversi ritratti dell’essere umano. Nel mondo regna la pazzia. La gente ha perso i propri punti di riferimento. Ogni giorno, siamo schiacciati dalle notizie brutte, in tivù, sui giornali, e il mondo è diventato un “paese”, sappiamo tutto quello che i media vogliono farci conoscere. Siamo soffocati dalla tecnologia, dal “progresso”, dagli sms, dai cellulari, dai videogiochi…e non scriviamo più lettere, non sappiamo più come “Amare”, non sappiamo più Amare, esistono solo le relazioni “usa e getta”…la superficialità, la sete del denaro, la sete del potere, della potenza, la corsa verso la superiorità, e dall’altra parte, ci sono la povertà, la corruzione, la guerra, la malattia, i problemi di ogni tipo che si addensano…quindi l’essere umano, boh…si è smarrito e si smarrirà sempre di più.

  3. 3
    white knight -

    Lettera interessante e piena di bei pensieri… complimenti. Anche se (secondo me) molti dei problemi relazionali e sociali della società moderna derivano proprio da quelle battaglie per eliminare ogni forma di discriminazione che hai citato. Perché spiace dirlo ma di troppa uguaglianza si muore. L’essere umano ha bisogno di distinzioni e, perché no, discriminazioni. Sia sul piano esistenziale che su quello giuridico. Altrimenti rischiamo di armonizzarci a tal punto da diventare un amalgama indistinto privo di tutte le identità necessarie all’Essere Umano per costituirsi come un (seppur minuscolo) punto distinto nello spazio-tempo e farlo reagire con gli altri puntini.

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