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Ma la Donna dove è finita?

di siliconix
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Lettera pubblicata il 6 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 96 commenti

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  1. 51
    Eme -

    Rossana ” non c’è mai niente di nuovo sotto il sole!”
    Hai perfettamente ragione. C’è maggior visibilità “grazie” ad internet, alla televisione, all’alfabetizzazione che consente di leggere giornaletti di gossip (alfabetizzazione, si, il maestro Manzi non è roba di cento anni fa…..). Ma la pappa è sempre la stessa.
    Uomini buoni, donne buone. Buone donne e (come si dice”) buoni uomini.
    Da sempre e per sempre.
    Certo….quando la buona donna o il cd figlio di buona donna te la/lo trovi in casa giustamente ti girano le scatole o il loro equivalente femminile.
    Ci sta.
    Ma il fatto che ci sia una mela marcia sull’albero non rende secco e marcio l’albero stesso.
    Per questo trovo idiota generalizzare.
    Chi lo sa…..magari è per davvero il solito, immancabile, iter logico.
    Ma, appunto, è, quantomeno, LOGICO.

  2. 52
    dani -

    ”Poche le donne intelligenti con le quali ho potuto parlare di tutto, anche di argomenti di un certo spessore mentale, tante sono quelle che hanno disguisito su borsette scarpe e trucco.”
    Perchè, tu credi che esista una marea di uomini con i quali parlare di filosofia, religione e senso della vita oltre che del solito campionato e del GF? Se si, presentameli tutti per favore, mi farebbe sinceramente piacere poter discutere con loro.

  3. 53
    Kid -

    scusa, ma qualcosa in quello che ho scritto ti ha fatto pensare che ritengo gli uomini inferiori? 

    No. Era una considerazione sul fatto che come si tocchi l’argomento “donne” , si finisce sempre a tarallucci e vino.

    “Quindi come sempre le cose si fanno in due ed i problemi di cui ci lamentiamo non sono mai solo colpa dell’altro sesso, ma di entrambi”.

    Spostare il focus è questo , per es.. Qua si parla di un argomento , invece , ben specifico , che potrebbe anche prescindere dal rapporto tra i sessi . Si parla di superficialità diffusa nel genere femminile (Che non vuole essere una demonizzazione generale), cosa che , fin da quando conosco le donne , era una caratteristica sempre attribuita al genere maschile , a volte a torto, a volte a ragione . Le donne che descrive l’autore sono un esempio di superficialità . E da essa discendono tutte le conseguenze del caso , nelle varie relazioni e contesti , dall’amicizia , all’amore , alla famiglia . Pertanto è inutile , secondo me , e non pertinente anzi pretestuoso , spostare la discussione su dati irrilevanti , tipo: Non si deve generalizzare , le persone non sono tutte uguali , anche tanti uomini sono così . Chi se ne frega, dico io? A chi interessa? E utile analizzare un cambiamento generazionale e diffuso alla luce di questi dati? No , non è utile , perchè sono considerazioni ovvie , come è ovvio che non tutte le donne/uomini sono superficiali ,e bypassa il vero argomento del discorso . E come si tocca il genere femminile , si finisce sempre così , con gli scudi alzati , spostando sempre l’argomento del discorso su altro!

    argomenti sono opportuni? Ovviamente ognuno avrà i suoi, ad esempio per siliconix? Oppure, per te?

    Non c’entra ,secondo me ,quale sia la donna giusta o meno . Uomini superficiali e materialisti troveranno in donne simili a loro la compagnia perfetta . Per uomini che non lo sono , o donne che non lo sono , ci sarà , oggi , piu’ difficoltà a trovare un compagno/a . Il problema della regressione di maturità , del fatto che le generazioni correnti siano spesso composte da individui “non adulti” e cioè alieni dal prendersi e programmare le proprie responsabilità è molto complesso . Spazia in molteplici campi . Quello che pero’ , secondo me , costituisce un filo conduttore è che oggi , spesso , nelle relazioni non si guarda , naturalmente avanti (La ccdd “progettualità”), come era in generazioni precedenti , ma si vive al momento , e il valore della persona , col tempo , non costituisce piu’ il motivo per mettere dei punti fermi e per proseguire il rapporto.
    La rottura di una relazione , spesso , non è dovuta a meriti o demeriti reciproci , per questo il concetto delle colpe al 50% è assolutamente relativo , ma c’è una scelta individuale fatta anche di calcoli di mera convenienza , in cui il tempo passato insieme , non è piu’ , come prima un fattore costruttivo e rinsaldante del rapporto , ma diviene il fattore che prosciuga il rapporto stesso.
    (Segue)

  4. 54
    Torre di Babele -

    Salve sono quello che ha scritto che le vere donne sono da cercare con il lanternino. Qualcuno mi ha risposto che il “lanternino” è cosa antica. Ok giusto. Usiamo la torcia. Ma non cambia nulla.
    Le vere donne non ci sono più o forse per non far torto a nessuno sono rimaste davvero in poche.
    E gli uomini purtroppo anche quelli stupidi che sono molti per carità non fanno altro che adeguarsi a quanto viene proposto.
    Purtroppo.

  5. 55
    rossana -

    Torre di Babele,
    su qualcosa, almeno, siamo d’accordo. le parole magiche sono “adeguarsi a quanto viene proposto”, così come anche il genere femminile ha fatto in passato e continua a fare tuttora!

    di mio aggiungerei: senza demonizzare nessuno, nonostante i cambiamenti in tutti gli aspetti della vita e in molte persone (maschili e femminili) prodotti da una società molto superficiale, dedita all’avere e all’apparire, quasi incapace di sentimenti e di progettare in modo fermo il proprio futuro.

  6. 56
    Almost-Imperfect -

    Ok, qualcosa mi sfugge. Vi lamentate ma evitate di rispondere… Sarà perché non sapete cosa volete, oppure perché lo sapete e non volete ammetterlo.
    Questo conferma che gli uomini, in fin dei conti, non riescono a mettersi in gioco, lanciano provocazioni senza avere il coraggio di portare fino in fondo quello che hanno cominciato.
    Mettono bocca qua, mettono bocca di là, ma quando si arriva al nocciolo delle questioni se la battono in ritirata, perché di fatto sono eterni indecisi che vorrebbero avere tutto e il contrario di tutto.
    Certo non credo di sfigurarci nel frequentare soggetti così, neanche se parlo tutta la sera di borse…
    Lasciamo perdere va, l’avevo detto da subito che era tutta fatica sprecata

  7. 57
    Kid -

    …E’ ovvio che mancando la progettualità , o se essa fosse solo finalizzata a realizzare i bisogni di uno dei due (Es sposarsi o avere un figlio) ma non supportata da una vera convinzione e maturità , un rapporto o finisce per crollare all’improvviso per un motivo qualsiasi , oppure degrada nella incapacità di realizzarsi armoniosamente con l’altro :
    Due individui non fanno una coppia , sostanzialmente , per il solo fatto che stanno insieme . Due individui fanno una coppia se hanno un progetto comune e si adoperano , entrambi e ciascuno , per realizzarlo , realizzando in quella maniera i desideri propri e dell’altro. Per questo la parola “fidanzamento” o “fidanzato/a” oggi piu’ che mai è desueta, anacronistica e priva di significato . Perchè , una volta descriveva la premessa per un progetto comune , era nell’ambito personale già una scelta , salvo sorprese eclatanti , definitiva del proprio partner ( Ed infatti ,il fidanzamento non a caso veniva accompagnato dall’aggettivo “ufficiale”, con tanto di presentazioni alle reciproche famiglie), oggi , invece tutto questo è spesso solo un’aspetto formale , semmai .
    Ma non ha alcuna importanza.

    Se tu, altri, tutti… date per scontato che il genere femminile sia inutile e inetto, beh… Non credo ci sia spazio per poter dire altro ti pare?

    E io dove l’avrei detto?
    Ecco vedi ,se tu , come altre , non si riconoscessero in quella tipologia descritta dall’autore , allora perchè non vi ponete in maniera critica verso quel fenomeno? No ! Ma si giunge alla conclusione immediata che qualcuno ce l’abbia con voi tutte (genere femminile) ,indistintamente ,e giu’ la solita ed inutile sterzata del discorso verso il nulla .Meno male Cristina che c’ha provato….
    Una voce nel coro la sua , ovvio….
    Io manco sarei voluto intervenire , visto che l’autore avrebbe cercato l’intervento delle lettrici e ovviamente prenderò ancora una volta atto che su certi argomenti , non c’è , da parte di chi partecipa , la capacità e in altre neppure la volontà di vedere oltre il proprio naso . Quindi la chiudo quà! E buona fortuna nel mare della superficialità che ci/vi circonda!

  8. 58
    Luca -

    Mi sono letto con calma il dibattito fino ad ora, e devo dire che mi aspettavo questo “scontro”, se da un lato c’e che chi dice , vedi Rossana “adeguatevi al cambiamento” e ci sta, anche perchè lei è una donna, perchè dovrebbe dire il contrario? , io penso che questa rivoluzione femminile sia tanto più forte quanto più stiamo qui a dissanguarci su colpe e responsabilità, tutti sono essere umani con diverse esperienze e di conseguenza una formamentis diversa, sicuramente oggi livellata al basso e priva di valori, putroppo.

    Non posso e non voglio giudicare ne il comportamento delle donne ne quello degli uomini, ogni uno di questi a radici profonde.
    La cosa che forse noi uomini non abbiamo capito della rivoluzione femminile o chi la professa come fede religiosa, in generale è che non siamo contemplati non serviamo siamo obsoleti (!), loro si sono ispirate a ciò che i nosti avi hanno fatto prima.. qundi abbiamo a che fare il più delle volte “donni” , hanno criticato per anni il nostro modo di essere e si stanno limitando a capiarlo..tutto qui?, io penso che ci voglia solo molta più prudenza, se cerchi e hai in chiaro che tipo di donna vuoi vicini a te, la loro libertà non deve essere un limite per noi ma uno stimolo accettandola per essere pronti a liberarcene e non farci sentire schiavi del loro” tesoro sotto la gonna” a dargli cosi importanza o..si riesce a stare senza donne dai..su senza mamma, senza donna non è una tragedia anzi , un rapporto è fatto di equilibrio,e un occhio critico e cinico servirebbe, oggi più che mai..cercare il dialogo, senza compiacimenti, senza bugie, alla fine quello resta sara
    à l’essenza di una donna vera (esistono?) sarà l’equilibro per qualcosa di serio,il resto è noia, senza dimostrare di essere superiori o inferiori, ma avere una posizione chiara e determinata, questo distingue l’uomo, e spaventa la donna più di quanto spaventa l’uomo, vuoi mettere se ribalti la situazione, se fossimo tutti sicuri di quello che vogliamo e della donna che vorremmo amare e smettessimo di prostituirci in inutili corteggiamenti che alimentano il loro ego, sai che domani gli tocca rifare tutto a ste povere donne, libri, cartelloni. rivedere dogmi e teorie.e chi insultano e accusano dopo, con chi si battono, per chi scendono in piazza,? festeggiare da soli la vittoria ..è come una sconfitta.
    ..

  9. 59
    marco -

    Ma a me quello che da più fastidio, e l’ho ribadito più volte, non è che la donna si sia emancipata, anzi sono contento che si stiano svincolando dal mledetto moralismo cristiano-cattolico, ma il fatto che non riescano a essere sincere, prima di tutto con loro stesse…Voglio dire raramente una donna ti dirà:”caro è stato bello stare insieme a te, ma purtroppo non ti amo più, mi sono invaghita di un altro e voglio provare a stare con lui.” No, cominciano a trovare scuse ad arrimpicarsi sugli specchi, cercano di farti sentire in colpa perchè le trascuri, e non leggi i “segnali” che ti mandano…tirano fuori episodi apparentemente insignificanti, ed adducono a quelli la causa dell’abbandono…insomma non sono oneste, io penso che questo sia dovuto al fatto che secondo una certa morale cattolica, la donna che cambia molti partner viene considerata una prostituta, e questo crea un grave conflitto nei cervelli delle donne…da una parte finalmente libere dall’essere considerate esseri sforna-sfigli, dall’altra l’essere giudicate prostitute solo perchè si è scelto di essere libere…Donne, perchè non provate a farvi un esamino di coscenza, e provate ad essere più coraggiose, sincere ed oneste quando mollate un uomo…scappare come fate voi è comodo, troppo comodo…è da vigliacche…cercare il confronto è da vere donne!

  10. 60
    rossana -

    concordo con te, Marco: “cercare il confronto è da vere donne!” ed è da veri esseri umani essere innanzitutto il più possibile onesti con se stessi.

    ritengo che, oggi come oggi, la morale cattolica non incida più come in passato sulla morale collettiva ma che un residuo di ambiguità, indotto da quanto hai correttamente esplicitato, possa ancora sussistere nel comportamento femminile teso, a volte ingiustamente, a colpevolizzare.

    più che non la religione, ora parecchio annacquata, credo conti la formazione familiare. a mio avviso, non dovrebbe più sussistere una grande diversità nel crescere una figlia femmina rispetto ad un figlio maschio.

    sono il prodotto di un’educazione aperta e ho, non so quanto per indole e quanto per il modo in cui sono stata allevata, sia la possibilità di essere autonoma economicamente e di avere un minimo di raziocinio quanto di essere intimamente femminile. mi sento completa e vorrei che molte altre donne potessero sentirsi come me.

    è però anche vero, a mio avviso, che le esigenze femminili sono più grandi e più frastagliate di quelle maschili. non ho accettato di proseguire un’amicizia semplicemente perchè la persona in questione non si è dimostrata interessata ad ascoltare un mio momento di sconforto. a me è bastato questa carenza d’attenzione per chiudere il rapporto. non l’ho colpevolizzato ma in cuor mio lo ritengo colpevole…

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