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Il grave disagio di noi napoletani

600 parole non bastano per raccontare il grave disagio di noi Napoletani, tasse alte ma tanta MUNNEZZA, oramai non ce la facciamo più… Non si lavora per vivere ma per SOPRAVIVERE, poco lavoro ma aumenti di tutti i generi, assicurazioni auto impossibili, tasse dell’immondizia altissime, ma gli stipendi sempre uguali. Vorrei sapere perché noi a differenza del nord paghiamo più tasse ma c’è sempre meno lavoro???? EHEHEH ma….. non spero in una vostra risposta ma se per caso leggete questo messaggio non lo cestinate ma aiutateci poiché non SE NE può PIU’.

Lettera pubblicata il 4 Maggio 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    maya354 -

    Ciao, non credo che il tuo disagio sia solo tuo, di certo a napoli ci sta più MUNNEZZA in giro per le strade, ma per il resto, temo che siamo tutti nella stessa barca, NON SE NE PUO PIU’ in genere, dal nord al sud.
    Aumenta tutto tranne gli stipendi, ci tengono bassi proprio per evitare di pensare a quanto va mele questo paese in tutto, lavoriamo lavoriamo e lavoriamo troppo e troppe ore per arrivare a cosa? alzano l’età pensionabile proprio per evitare di farci godere della pansione… è più facile arrivare morti prima di andare in pensione.
    Il lavoro ? il lavoro si troverebbe eccome…ma se ci fanno lavorare fino ad 80 anni, il ricambio generazionale dove sta? occupiamo posti di lavoro che arrivati ad una certa età dovremmo lasciare per permettere ai giovani di prendere il nostro posto… invece no! è preferibile morire sul posto di lavoro così non ti pagano la pensione, anche perchè i soldi non ce ne sono, e così via dicendo, come dici tu 600 parole non bastano, e non basta neanche il nostro sfogo a far cambiare le cose.
    Triste a dirsi, ma dobbiamo restare passivi a guardare i nostri governanti decidere per noi e della nostra vita.

  2. 2
    colam's -

    è così, finché non ci sarà talmente tanta esasperazione da creare un clima di subbuglio reale, che sfocerà in una rivoluzione.

    Purtroppo stiamo male ma ancora non abbastanza da avere la forza di unirci e rovesciare tutto… Bisogna che la situazione peggiori ancora…

  3. 3
    maya354 -

    Seondo me l’esasperazione è già esistente in tutti noi, ma, siamo talmente impegnati in corse frenetiche, ad arrivare a fine mese, a portare di corsa i figli a scuola e tentare di arrivare puntuali sul posto di lavoro, traffico permettendo che tutto questo ci distoglie dal fare una bella rivoluzione, ci hanno talmente compresso, rovinato la vita che non abbiamo spazio e forze per riunirci tutti e dire basta.
    Ci distolgono l’attenzione con tanti fatti politici e di cronaca, dove si inizia ma non si arriva mai ad avere una notizia finita, tutto casca nel dimenticatoio per seguire la notizia successiva, io credo che sia tutto creato e strutturato per farci stare con la testa bassa proprio per evitare di avere le forze sufficienti per fare un qualcosa di forte, arriviamo sfiniti a casa, e a volte si fa anche fatica a dire buonanotte…
    Questi non ci permettono di vivere, ci fanno sopravvivere, gli unici a vivere sono loro, io farei fare a uno di questi cervelloni un cambio di vita, lui semplice cittadino per un anno…poi ne riparliamo! vedi come ripristinano le sacrosante baby pensioni ! di corsa!

  4. 4
    T.D._ -

    La tua lamentela è perfettamente comprensibile. Però l’importante è rendersi conto che cittadini del sud o del nord, siamo tutti italiani. Scornarci e scontrarci tra noi non è altro che fare “la guerra tra poveri”, per quanto, ti ripeta, hai perfettamente ragione a porti queste domande.
    Credo che il problema sia più generale, per quanto effettivamente il sud viva maggiori disagi.

    Sono in pieno accordo con Colam’s, sempre molto pratico e diretto (e che saluto).
    Proprio un paio di giorni fa io e il mio ragazzo ci siamo confrontati con degli amici sulla questione che solleva Colam’s e tutti siamo concordi in un punto: ti toglieranno tutto, ma mai il piatto di pasta. Non quello, perchè quando manca solleva il putiferio. Finchè c’è, la gente mormora, si lamenta, ma non agisce contro….la massoneria, che continua indisturbata la sua lenta e inesorabile ed apparentemente invisibile erosione della democrazia.
    Eh già. Quello che stà accadendo oggi nel panorama socio-politico-economico non è altro che l’attuazione del “vademecum dei delinquenti deviati sovversivi” della P2, su questo eravamo tutti d’accordo. Nient’altro che un gruppo formato dalle più alte cariche dello Stato e dai nomi di maggior rilievo tra politici, imprenditori, militari, banchieri, medici ecc. con la malsana intenzione di arrivare a legalizzare il loro monopolio sulla gestione dell’intero Paese.
    Basta partire dalla “demagogizzazione” dell’informazione e la manipolazione dei media, le riforme sulla magistratura, il nucleare, la divisione bipolare di “destra” (Popolo delle Libertà) e di “sinistra” (Partito Democratico) per “semplificare” (ovvero “non far pensare”) e confondere l’italiano medio, abolire la validità dei titoli di studio ecc.. Andate a leggervi la lista, il “piano di rinascita democratica” (già il titolo è demagogico, in pieno contrasto con i contenuti, tutt’altro tranno che democratici).

    Dobbiamo svegliarci, siamo 60.000.000 e se non facciamo nulla diventiamo gli “schiavi moderni” di duemila cervelli malati che il piatto di pasta ce lo assicurano, sì, ma perchè noi, intenti a sbaffarcelo, non ci rendiamo conto che ci viene rubata la carne, il pesce, il dessert e il caffè, che si spartiscono i soliti pochi ricchi, come da schema piramidale ai tempi del medioevo. E questa è democrazia???????!!!! La nuova forma di schiavitù punta sull’instupidimento, sulla manipolazione di teste e coscienze. La storia davvero non ci ha insegnato niente?

  5. 5
    Andrea -

    Maronoga come dicono anche altri, certi problemi sono comuni a tutti noi italiani. Il problema principale è che l’Italia è un Paese in declino, con una classe politica assolutamente inadeguata per far fronte ai grandi problemi che ci riguardano. Detto questo, ci sono zone d’Italia in cui effettivamente le cose funzionano meglio ed altre in cui vanno peggio. Purtroppo Napoli a quanto si sente dire è il Sud del Sud Italia, certi quartieri sono assimilabili alle favelas brasiliane con gente che si ammazza per la strada come se niente fosse. In effetti deve essere tremendo vivere in una città così, quando ne parlano in TV io stesso me ne vergogno da italiano e ringrazio sempre di non vivere in un posto come quello. Capisco il tuo disagio, qui al Nord nella zona in cui abito, per insultare qualcuno gli si dice: “sei proprio un Napoli”. Ai mondiali Italia ’90 molti napoletani nella partita Italia-Argentina tifavano l’Argentina perchè c’era Maradona! Mai sentito qualcosa di analogo in un mondiale di calcio. Questo per dirti la particolarità della vostra città. Penso che a Napoli le persone per bene siano schiacciate dallo schifo che le circonda (camorra in primis), per cui io ti consiglierei di trasferti, prendi famiglia e averi e scappa di li, l’alternativa è soccombere. Non credere che al Nord sia il Paradiso..Napoli sta a Milano come Milano sta a Zurigo..tuttavia ci sono piccoli comuni del Centro/Nord Italia in cui si vive benissimo. Dammi retta cambia aria..

  6. 6
    maronoga -

    Ringrazio per il sollievo nelle risposte e vero nord o sud nn fa differenza infatti stiamo andando tutti alla deriva….Praticamente ci stanno rovinando e nn teniamo possibilità.VOTAZIONI ahahah tanto so sempre loro a decidere,ma si dice aspetta e le cose cambieranno ma sapete cosa penso?CHE STAVAMO MEGLIO QUANDO STAVAMO PEGGIO.

  7. 7
    vediNapoliepoi.. -

    I politici del PDL e del PD continuano a blaterare sul nulla e non si rendono conto che questo voto alle amministrative rappresenta l’ultimo tentativo del popolo prima del collasso..

    L’ultimo “sogno” che gli Italiani si concedono?!
    Purtroppo la mia visione di insieme ha sempre visto l’Italia come una provincia, una piccola provincialotta dell’ex unione “ricca”.

    Io non voglio rubarvi i sogni, ma secondo me il dado è tratto da tempo: certo far arricchire maiali disgustosi in modo così plateale non poteva che partorire il risultato De Magistris che è molto più importante di quello Pisapia..

    Perchè ora siamo alla resa dei conti definitiva cari amici.
    Si capirà se un cittadino con buone qualità professionali, oltre che (probabilmente) morali potrà riuscire a districarsi tra i multi-poteri centrifughi del terzo e quarto livello o se la speranza di un futuro “pulito”, è solo una folle utopia del popolo che da sempre sta a valle, sudando lacrime di sangue per far mangiare il più forte, come in fondo è stato nei secoli dei secoli.

    Rare volte nella storia si è data concretamente voce al popolo (cito Kennedy, cito Moro), almeno nella sua illusione: a Napoli capiremo se le camorre varie (a mio avviso controllate e protette dalle potentissime supermafie americane che a loro volta sono al potere della nazione, per il momento, leader mondiale e quindi praticamente indistruttibili) ed i colletti bianchi, si piegheranno al PM e finalmente si potrà guardare ad un futuro E T I C O.

    Siamo alla resa dei conti, la “prova De Magistris” è la cosa più importante che è capitata alla Repubblica “Democratica” Italiana, vale forse quanto l’elezione di Falcone a consigliere istruttore di Palermo al posto di Meli, perchè si è realizzata concretamente la richiesta del mondo popolare: De Magistris non è un politico, De Magistris è un cittadino professionista di giustizia e De Magistris non è un cittadino qualsiasi, è proprio il cittadino migliore che si potesse eleggere in un Comune, il Comune peraltro più problematico di tutti, il Comune dove il Sindaco ha POTERI DI INTERVENTO COMPLETI a differenza persino delle elezioni nazionali con governi dai poteri ed interventi molto più complicati da gestire e mandare al compimento.

    Guardiamo dunque tutti quanti a Napoli con ANSIA, prima che con speranza.
    Perchè se le cose cambieranno nel capoluogo campano, l’Italia allora potrà davvero cambiare.

    Altrimenti rassegniamoci alle “mazzate paternali” degli “agenti della difesa” che prenderemo da qui a breve, mentre i magnati del mondo scapperanno su isole deserte e noi “figli di un Dio Minore” grideremo alla fame, senza che nessuno ci ascolti, perchè vorra dire che un uomo non può cambiare la politica, semmai è l’esatto contrario: la politica cambia gli uomini (ovviamente si capisce anche la direzione in cui li cambia).

    In Bocca Al Lupo A Tutti, amici miei, ora siamo passati dalla resa dei conti teorici, a quella dei conti pratici.

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