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Depressione, solitudine e fine di una storia

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Lettera pubblicata il 17 Marzo 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 55 commenti

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  1. 41
    Michi -

    Ragazzi ciao a tutti,
    volevo aggiornarvi con qualche considerazione. Dopo essermi inzerbinata per 3 mesi pensando che lui è una persona buona e che se mi ha lasciata per un’altra infondo lui resta buono e lo rivoglio, ieri l’ho chiamato per comunicargli che sono arrivate delle lettere per lui a casa e per sapere cosa dovevo farne, ma anche per dimostrargli che con lui posso parlare senza problemi, senza tragedie come nelle settimane precedenti.
    Mi ha risposto in malo modo dicendo che la sua nuova e bellissima vita è ora ricca di emozioni, che sta facendo tutta l’esperienza che prima non aveva fatto, che è molto legato a questa persona nuova, che non posso permettermi di insultarla perchè altrimenti finisco male.
    Ebbene, ho capito che è successo: che sono diventata il nulla, una specie di passato scomodo. Ho capito che tutto quello che ho combattuto in questi mesi è arrivato: io sono un’estranea. Lui, mi ha detto, ha una nuova vita, bellissima!
    Ebbene io non lo amo più, non potrei mai amare una persona così. Ho nostalgia del passato, quella si, ma più che altro è delusione per essere diventata invisibile e inesistente, anzi forse peggio, un ostacolo alla sua felicità.
    Mi chiedo se lui sia sempre stato crudele e meschino o se lo sia diventato quando è finito l’amore. ora capisco che non è una tragedia, ma una fortuna che si sia rivelato per quello che forse realmente è: una persona cattiva.
    Mi chiedo se lasciare implichi sempre una sorta di crudeltà, la volontà di voler cancellare il passato, la mancanza di emaptia verso l’altra persona. O se sia così solo quando c’è di mezzo una terza persona. Forse sì, ad ogni modo basta. Se lui è felice, io non posso essere triste, non posso sprecare altro tempo.

  2. 42
    Never -

    Laura
    Il tuo massimo sforzo ora deve essere quello di non cercarlo più e scrivergli più. Costi quel che costi. Mettitelo bene in testa 🙂

  3. 43
    laura -

    Grazie a tutti davvero! Michi ti lascio la mia mail almasia00@yahoo.it,quando vorrai parlare ci sarò..Never,sei grande,grazie per i tuoi saggi consigli

  4. 44
    Roberto1972 -

    Michi, perché si sta male quando veniamo lasciati?
    Perché fino al giorno prima lui/lei era lì, perché fino al giorno prima potevamo parlargli con tutta la tranquillità, perché fino al giorno prima non si aspettavano di restare soli, perché queste persone nel tempo sono entrate dentro di noi, fanno parte di noi, ci hanno fatto gioire, ci hanno fatto arrabbiare, ci hanno fatto godere, si, godere, perché quando fai sesso con sentimento hai un coinvolgimento diverso, ci hanno fatto sperare per un futuro, ci hanno fatto sfogare dai nostri brutti pensieri, e tante altre ancora, pensa a quante abitudini avevamo, il nostro inconscio aveva memorizzato tutto, forse all’inizio non ne era abituato, però una bella abitudine è entrata dentro di noi, ci ha tolto gli spazi vuoti, ci è entrata con calma, senza impaurire.

    Ora di punto in bianco se n’è andata via, ci ha obbligati ad una scelta che non volevamo, ci ha sconvolto, ora ti posto sotto una scrittura di oriana fallaci, una scrittura vera, cruda e vera, leggila e rileggila.

    Ciao.

  5. 45
    Roberto1972 -

    “La morte di un amore è come la morte d’una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato. Ti sembra d’essere rimasto con un occhio solo, un orecchio solo, un polmone solo, un braccio solo, una gamba sola, il cervello dimezzato, e non fai che invocare la metà perduta di te stesso: colui o colei con cui ti sentivi intero. Nel farlo non ricordi nemmeno le sue colpe, i tormenti che ti inflisse, le sofferenze che ti impose. Il rimpianto ti consegna la memoria d’una persona pregevole anzi straordinaria, d’un tesoro unico al mondo, né serve a nulla dirsi che ciò è un’offesa alla logica, un insulto all’intelligenza, un masochismo. (In amore la logica non serve, l’intelligenza non giova e il masochismo raggiunge vette da psichiatria.) Poi, un pò per volta, ti passa. Magari senza che tu sia consapevole lo strazio si smorza, si dissolve, il vuoto diminuisce e il rifiuto di rassegnarti ad esso scompare. Ti rendi finalmente conto che l’oggetto del tuo amore morto non era né una persona pregevole anzi straordinaria, né un tesoro unico al mondo, lo sostituisci con un’altra metà o supposta metà di te stesso e per un certo periodo recuperi la tua interezza. Però sull’anima rimane uno sfregio che la imbruttisce, un livido nero che la deturpa e ti accorgi di non essere più quello o quella che eri prima del lutto. La tua energia si è infiacchita, la tua curiosità si è affievolita e la tua fiducia nel futuro s’è spenta perché hai scoperto d’aver sprecato un pezzo d’esistenza che nessuno ti rimborserà. Ecco perché, anche se un amore langue senza rimedio, lo curi e ti sforzi di guarirlo. Ecco perchè, anche se in stato di coma boccheggia, cerchi di rinviare l’istante in cui esalerà l’ultimo respiro: lo trattieni e in silenzio lo supplichi di vivere ancora un giorno, un’ora, un minuto. Ecco infine perché, anche quando smette di respirare, esiti a seppellirlo o addirittura tenti di resuscitarlo. Alzati Lazzaro e cammina.” Oriana Fallaci –

  6. 46
    Never -

    Michi
    In pratica hai avuto la riprova di quello che ho sempre pensato anche nel mio caso. Se la risentissi, mi troverei un’altra persona, probabilmente scocciata e nervosa. Come se fossimo stati un peso per anni e ci avessero sopportato 🙂
    Che vuoi farci…
    Dici bene quando affermi che è meglio lasciar perdere.

  7. 47
    laura -

    Buongiorno a tutti.Va sempre peggio..gli ho scritto negli ultimi due giorni ma lui sicuramente neppure leggerà…Non trovo pace,spiraglio,appiglio x guarire da questo male che mi divora l’anima.Mi sento sporca,orribile,colpevole della mia infelicità..colpa mia,solo mia..tutta quanta.Povera infelice mi chiamo una volta xche distruggo tutto ciò che e’ bello..Merito sofferenza,e’ giusto.Non sono degna di d’essere amata,non lo sono mai stata.Perdonate lo sfogo ancora una volta.

  8. 48
    Roberto1972 -

    Si chiama “MANCANZA DI AUTOSTIMA” Laura, quello che succede quando finisce una relazione, tempo tempo tempo tempo più ragionamento.

    In colpa ci si deve sentire se si uccide, si ruba, un amore è sentimento, è irrazionale, se avessi detto, fatto, messo, con i se è con i ma non vai da nessuna parte, capisci?

    Urla il tuo dolore, il tuo amore trasformato in rabbia, però non incolparti, non sei il padre eterno, sei un essere umano, come me, come tanti qui, si sbaglia nella vita, quando il tuo sentimento si sarà placato la vedrai diversamente, non soffrirai a vita, ti riprenderai, ok?

  9. 49
    laura -

    Grazie Roberto,grazie..che giornata campale oggi..non ho piu’ occhi per quanto ho pianto oggi..ed e’ finita quasi da cinque mesi..le tue parole sono ossigeno puro,almeno per ora 😉

  10. 50
    Never -

    Laura
    Grazie per la stima ma mettili in pratica i consigli 🙂 non scrivergli o sentirlo più. Se no non parti mai nel processo di guarigione. Molte volte siamo noi a voler restare legati, perchè lasciando andare il sentimento sappiamo bene di perderli per sempre forse. Ma rimanere legati così è solo un’illusione che alla lunga ci danneggia. Inizia a staccarti.

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