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La crisi dei trent’anni

di

Mi guardo attorno e le cose sono cambiate.
I miei genitori stanno invecchiando, mia sorella ha avuto un bambino,
La nonna, due buoni zii, non ci sono piú.
Guardandomi in giro molti amici, si stanno sistemando, chi convivendo,
Chi sposandosi, ed io??
Per me la vita é ancora quella di prima, si certo ho fatto molte esperienze, mi sto realizzando con il lavoro, e tra un pò andrò a vivere da solo. Sono single, il mio cuore è stato ferito troppe volte.
Di questo passo la mia vita sarà destinata ad essere vissuta per 50% poiché per me l’amore é un aspetto importante nella vita.
Io non ne sono in possesso, e un pó questo mi fa sentire inferiore, verso a chi lo ha trovato magari con tutta semplicità.
Per quante cose faccia, mi sembra di non costruire nulla.

Grazie a chi vorrà darmi una sua opinione.

Lettera pubblicata il 26 Gennaio 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 32 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Sergio -

    eeeeeeehhhh come ti capisco.

    Sembra che sia obbligatorio scegliere: o la realizzazione personale o l’amore.

    Oramai sembra che le due cose non vadano d’accordo. da quando sono single tutte le donne che frequento mi dicono che il problema è il mio lavoro, non vogliono un uomo che viaggia continuamente per il mondo.
    Ora per esempio scrivo da un’altra nazione, nel week end da casa, un altro giorno da chissà dove.
    Il fatto è che oggi il sacrificio non ha aspetti costruttivi, ma è un peso.

  2. 2
    Silvy -

    Ciao yesman,
    capisco le tue paure per il futuro e il disagio che stai provando in questo momento di
    transizione, ma ti voglio raccontare una storia… la mia. Circa 4 anni fa partecipo ad una
    cena di ex compagni delle scuole superiori, erano passati circa 12 anni dal giorno del
    diploma e da ragazzi ci siamo ritrovati adulti. Con alcuni avevo totalmente perso i
    contatti e così comincia il solito giro di domande: “Che fai, sei sposato, hai figli, dove
    vivi, il lavoro etc”. All’epoca io avevo un compagno, vivevo in un’altra città, mi ero da
    poco trasferita in una casa più grande della precedente e facevo un lavoro che mi
    piaceva. Andai alla cena in piena serenità soddisfatta della mia vita e di quello che avevo
    costruito. Circa 2 anni fa con la crisi dilagante, anche il mio lavoro comincia a diventare
    sempre più precario, iniziano le tensioni e poco più di un anno fa il mio compagno mi
    lascia dopo 11 anni passati insieme e mentre eravamo in procinto di sposarci e comprare
    casa. Ora, alla tenera età di 35 anni, mi ritrovo quasi senza lavoro, da sola, in una casa
    che non sono più in grado di mantenere e in una città che non è la mia. In più lo stress
    per tutti questi cambiamenti mi ha causato non pochi problemi di salute. Ora mi ritrovo a
    dover ricominciare da capo… Fino a poco tempo fa potevo ritenermi “sistemata”, ora vivo
    in un perenne limbo, soprattutto dal punto di vista sentimentale. Anche per me l’amore è
    un aspetto molto importante della vita e senza di esso, come dici tu, si vive solo a metà.
    Quello che posso dirti è che niente è per sempre, dobbiamo essere soddisfatti delle cose
    belle che abbiamo, volerci bene, cercare di essere padroni del nostro destino ed essere
    positivi nei confronti dell’amore. Hai detto che ti stai realizzando nel lavoro e che stai
    andando a vivere da solo, sono traguardi molto importanti per un ragazzo di 30 anni,
    inoltre hai una famiglia (genitori e sorella) che sicuramente ti vorrà molto bene e la gioia
    di un nipotino. Tutte queste cose saranno la tua forza e la tua sicurezza. Non lasciarti
    condizionare dalle esperienze sentimentali negative che hai vissuto in passato, devono
    invece servirti a non commettere gli stessi errori e ad essere più forte. Questa è la
    lezione che sto imparando e il consiglio che posso darCI. Buona fortuna!

  3. 3
    colam's -

    La penso come te (faccio parte degli accasati).

    Che dirti.. Io non sono un adone ma sono stato praticamente sempre fidanzato dai miei 16 anni. Probabilmente non trovi l’amore per via della tua paura di soffrire ancora.

    Per il resto, come canta Battiato : “com’e’ difficile esser padri quando i figli crescono e le mamme imbiancano”..

  4. 4
    geko -

    Stai praticamente parlando anche di me. A febbraio farò 30 anni e sono nella tua stessa condizione, tranne che non mi sto realizzando nemmeno nel lavoro. Comunque, sebbene sia difficile da accettare e capire, anche io convengo con chi ti ha detto che “dipende da te”, cioè, se la vita, l’amore, e tutto il resto, non arrivano, si vede che c’è qualcosa in noi… In giro vedo mostri (se l’aspetto fisico è la questione) eppure sempre fidanzati. Quindi non è l’estetica. In giro vedo gente insulsa, senza idee e senza carattere, eppure fidanzate! Quindi non si tratta nemmeno di capacità intellettive o d’opinione ecc.
    Il nocciolo, il groviglio è ancora più dentro. E se non capiamo cos’è, la vita non arriverà mai, o meglio, noi non le andremo incontro.
    Io mi sento alla frutta.
    ciao
    geko

  5. 5
    Cenere -

    Ciao Yesman,
    benvenuto nel club!
    Io 33 anni, sorella e tre cugini accompagnati tutti con prole, vivo solo, e sono single uscente, a fatica, da una storia molto travagliata.
    Pure io mi sono ritrovato ad un certo punto a fare le tue stesse considerazioni.
    Mi ritrovo single perché in alcune occasioni sono riuscito a non accontentarmi, in altre perché quando ho amato non sono stato ricambiato, altre volte perché ho sbagliato, o comunque, alla fin fine, perché la persona giusta evidentemente non è ancora arrivata. In ogni caso ho vissuto tutto molto intensamente.
    Penso che un uomo a 30 e rotti anni non debba necessariamente sentirsi “un fallito” se non ha una compagna e una famiglia, a differenza delle dolci donzelle il nostro orologio biologico non incombe sulla nostra eventuale possibilità di procreare anche “più in là”.
    Vuoi mettere la libertà di poter scegliere la strada per la propria vita in età adulta? Quindi con maturità, esperienza, e avendo più chiaro ciò che si vuole? Considero tutto questo una fortuna impagabile, tanto quanto avere e creare una meravigliosa famiglia.
    Le cicatrici sul cuore le abbiamo tutti, almeno tutti quelli che hanno avuto il coraggio di amare, e lottare per ciò in cui credono. Viviti appieno la vita e goditela fino in fondo, mostra le cicatrici con onore, non aver paura di essere sensibile, cadi e rialzati..probabilmente il meglio deve ancora venire.
    Ti saluto con una frase di Giovanni Paolo II che allo stesso tempo, sempre, mi commuove e mi sprona in maniera incredibile: “Prendete in mano la vostra vita, e fatene un’opera d’arte”.
    Ciao
    Luca

  6. 6
    Giuseppe -

    Yesman, non sai quanto ti capisco. Anch’io vivo nel tuo stesso stato, e alla veneranda età di 30 anni non posso nemmeno dirmi realizzato nel lavoro. Ci sono volte in cui mi riesce difficile, se non impossibile, guardare al futuro con speranza, è come se la mia vita fosse incastrata in una specie di limbo, talvolta reso insopportabile dal senso di solitudine perché, ebbene sì, anche io sono single (dopo una lunga relazione). Non saprei cos’altro aggiungere, se non che, come ha scritto giustamente Silvy, niente è per sempre; la vita concede e toglie con una disinvoltura spiazzante. Forse, alla fine, l’unica cosa da tenere a mente è che quando tutto sembra perduto, ciò che ci rimane è quanto di più importante esista, ovvero noi stessi…

  7. 7
    Zoa -

    Posso solo dirti prima di tutto, che siamo ancora giovani, cavolo dai, anche io ho 33 anni, di storie e anche serie ne ho vissute e ho scelto anche di lasciare come tanti, ma non credo che tutte le persone già accasate, che convivono o che hanno figli siano tutte quante felici..è difficile trovare la persona giusta, sono circondata da amici e persone che passano la loro vita a farsi trattare da zerbini pittosto che passare una sola settimana da sole..ovvio che ci sono persone più fortunate che hanno trovato l’altra metà della mela..ma riuscire anche a stare da soli nel modo giusto non può che giovare come esperienza..credo che ci sia per tutti la persona giusta e secondo me si può incontrare solo se si smette di cercarla con preoccupazione..bisogna sempre e solo fare le cose che ci fanno stare bene, che ci regalano serenità..quella serenità che traspare e che fa avvicinare le persone..quando stiamo bene siamo come calamite..un abbraccio..

  8. 8
    Silvy -

    @ Cenere: Penso che un uomo a 30 e rotti anni non debba necessariamente sentirsi “un
    fallito” se non ha una compagna e una famiglia, a differenza delle dolci donzelle il nostro
    orologio biologico non incombe sulla nostra eventuale possibilità di procreare anche “più
    in là”.
    Quindi secondo te una donna che a 30 e rotti anni non ha famiglia con figli è una fallita, perché l’orologio fa tic tac e magari non è stata abbastanza scaltra da schivare i cogl__ni che ha incontrato nel suo percorso di vita e che le hanno fatto perdere tempo prezioso per perpetuare la specie umana?
    Allora parlando per luoghi comuni un uomo è un fallito se a 30 anni e rotti ancora non
    vive da solo e non può garantire una sicurezza economica non solo ad una sua eventuale
    compagna, ma anche a se stesso?
    Certo voi potete fare i figli a qualsiasi età magari con una che ha 20 anni meno di voi.
    Che vi importa?
    Concludo con la citazione del dialogo tra Harry Burns e Sally Albright:
    – Per voi uomini è diverso: Charlie Chaplin ha avuto figli fino a 73 anni.
    – Sì, ma non riusciva a tenerli in braccio!
    Buona serata

  9. 9
    yesman -

    Ho letto con grande entusiasmo le vostre opinioni.
    Certo sono cosciente che la vita mi riserverà altre opportunità, forse qualche bel amore
    ancora. Ma ora come molti di voi mi sento in un limbo, la mia ultima storia mi ha
    lasciato del dolore e faccio ancora fatica a ripartire, ma con il nuovo vento sono sicuro
    di superarla, certo tutto, ogni cosa è in completa evoluzione.
    Ora cercherò di vivere la mia vita al meglio senza non più scommettere nel futuro..
    Voglio stare bene!!!
    Grazie a tutti

  10. 10
    il re dei falliti -

    Io di anni ne ho 35…. O meglio, tra poco 36.

    Sul lavoro sono super-mega-fallito: non ti sto a raccontare la mia storia perchè è tragica: oggi, dopo 11 anni di consulenza, sono più povero di un povero, e non riesco a trovare uno straccio di lavoro.

    Sono brutto, non piaccio e senza soldi non puoi fare molto (ad esempio, curare la tua immagine).

    Gli amici sono tutti accasati e mi guardano, mi compiangono, mi danno una pacca sulle spalle e poi se ne tornano allo loro vita da “realizzti” (almeno in qualcosa).

    Vorrei tanto andare a letto e non svegliarmi più….

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