Crescere (3)

Ho 29 anni e non sono più un ragazzino. In modo dolce e premuroso mia madre me l’ha fatto notare che devo cominciare a crescere mentre, a sua differenza, un infame (un ex mio amico) me l’ha detto rompendo la nostra amicizia per motivi che, se li scrivessi, farei passare la depressione a molte persone per le risate che si farebbero (non riguardano la mia età e l’argomento della lettera). Tornando a me, amo uscire la sera con amici più piccoli di me di 6 anni con la quale sto alla grande perché mi sento molto vicino a loro. Questi 29 anni non me li sento e, allo stesso tempo, cerco di non sentirli perché nella mia vita mi sono divertito poco e niente ma ora, con questi amici che ho, mi sembra di vivere una seconda giovinezza che sta riempendo i vuoti del passato. E’ quasi una terapia per me visto le nostre serate sono piene di risate e pazzie che mi fanno stare allegro come, difficilmente, m’accadeva in passato. C’è un adolescente dentro me che reclama il tempo che non ha vissuto prima di lasciare spazio all’uomo che dovrò/vorrò essere quando prenderò in mano le giuste responsabilità della vita. Confesso a tutti la mia paura di “bruciarmi”, sono rimasto perplesso e sgomento da trentenni che, dopo un ventennio quasi dove chiudevano i locali di tutta la regione ogni sabato sera, si comportano e pensano come 80enni come se la loro vita finisse a fine mese. Subito pensai che non volevo finire come loro. Ho paura di invecchiare e non godermi la vita, mi tengo sul motto “non è mai troppo tardi” e mi lascio andare a sperimentare cose nuove che non avevo mai provato prima come il tiro con l’arco arricchendomi di piccole cose giorno dopo giorno e restando felice con esse in questo periodo che la felicità non sembra essere da nessuna parte. Non so se restare giovani anche se l’età ti va contro sia una cosa giusta o meno. A volte me lo chiedo.

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