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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.662 commenti

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  1. 1621
    Myskin -

    Ciao Fdc,

    Mi spiace sapere di notizie negative, se ti va di scriverne, sono certo che qui troverai, qualcuno pronto ad ascoltare. A volte e’ quello che piu’ serve, perche’ nel parlare a qualcuno esterno, ci si ascolta e si esteriorizza pensieri che altrimenti rischiano di restare persi in circoli viziosi dentro di noi.

    Un grande saluto a tutti, in particolare ad Aleba e Luna.
    @Luna scrivo poco in questo sito, ma leggo da moltissimo tempo e non e’ piu’ lo stesso senza i tuoi commenti… spero tutto bene

    Buone ferie a tutti

  2. 1622
    Fuori. dal coro -

    Ciao Cinica, ciao Myskin
    Grazie dei vostri interventi e dei vostri auguri che ricambio. Che dirvi ? Sono letteralmete a pezzi. Notizie e situazioni riguardanti la mia storia mi hanno di nuovo steso. Eppure non ho un carattere fragile. Ma questa storia mi ha ferito nell’anima. Ferito a morte. Ce l’ho con me stesso e ce l’ho con mia moglie. Entrambi abbiamo combinato un caos pazzesco. Per quanto mi riguarda so di aver :agito in buona fede. Lei in buona fede non ha agito. Lei adesso sta bene io no. Cinica forse ho scritto qualcosa di sbagliato: frequento persone ma non ho una relazione fissa. Vorrei ma non ci riesco. Non riesco ad ìnnamorarmì. Non credo ci riuscirò più. E poi sento sempre più donne che cercano un uomo solo per fare un figlio. Ma che mondo é ? Un figlio nasce dall’amore di un uomo e una donna non da un bisogno ne da un istinto. Myskin ho ancora la tua mail. Ti scrivo appena possibile. Ciao.

  3. 1623
    Cinica -

    Tu e la tua ex moglie facendo un “caos pazzesco” non avete fatto altro che rompere un equilibrio ordinato precostituito aumentando l’entropia del sistema e il disordine senza giungere a nessun altro assetto, e sprecando quindi inutili energie. Basta metti un punto e volta pagina è ora di indirizzare le tue enrgie verso un obiettivo raggiungibile. Vorresti una relazione fissa ma hai paura di non innamorarti? Il fatto di volerlo è già qualcosa poi il resto arriverà. Nessuna sarà come lei ma non è detto che questo sia un male.
    Si i figli nascono dall’amore di un uomo con una donna (o almeno dovrebbe essere così) ma quando una donna è intorna agli anta e vorrebbe una famiglia e dei figli, spesso ci mette poco a dire amore…

  4. 1624
    Fabrizio -

    Ciao Cinica
    “Si i figli nascono dall’amore di un uomo con una donna (o almeno dovrebbe essere così) ma quando una donna è intorna agli anta e vorrebbe una famiglia e dei figli, spesso ci mette poco a dire amore…”

    Mi mette terrore quello che hai scritto. Che poi è la realtà. Una famiglia, dei figli, non “dovrebbero” ma DEVONO nascere dall’amore di un uomo e una donna. Altrimenti è puro egoismo. E in tutta onestà, cosa te ne fai di una donna che ci mette poco a dire “Amore” solo per soddisfare il suo istinto materno ?
    La vita, la storia, i poemi, le odi ecc. ecc., nei millenni decantano l’Amore tra un uomo e una donna.
    E’ l’amore di coppia che forma una famiglia, non il desiderio di completarsi come essere vivente. Quello è solo egoismo allo stato puro.

  5. 1625
    LUNA -

    Ciao a tutti 🙂
    Ciao Myskin, sì, grazie del pensiero, di corsa tra varie cose, ma ok.
    Spero anche tu 🙂
    Da un po’ di tempo, effettivamente, non passo da queste parti, in LAD in genere.

    Ciao Aleba, Fdc 🙂
    Fuori dal Coro, non so quali siano le notizie e le situazioni riguardanti la tua storia, di cui parli, ma forse davvero (se tu ci riuscissi, ma a volte c’è bisogno anche di darsi da soli un calcio positivo/costruttivo nel sedere in tal senso) ti farebbe bene non andare a cercare ancora notizie a riguardo e persino spostarti se le persone insistono con l’argomento. E’ vero che a volte sono proprio dei nuovi dati che assimiliamo, persino casualmente, ad aiutarci a rielaborare, e’ vero che la fine di una storia richiede una rielaborazione (costruttiva, la rielaborazione, al di là che una fine sia avvenuta e come) e anzi è non rielaborare che alle volte è peggio. Tuttavia c’è anche un sano bisogno di spostarsi e di uscire dalla fissità di un argomento dentro di noi, c’è il bisogno di rielaborare ma vivere allo stesso tempo. Cosa significa vivere? E’ chiaro, mi ripeto, che le rielaborazioni seguono un loro corso, lo vedo anch’io, in me stessa, e non soltanto riguardo il tema in oggetto, le relazioni sentimentali… però nuova linfa (che non significa una nuova storia per forza!) è importante… Ovviamente non so quali siano le nuove informazioni che hai avuto, e spero che non siano cose gravi.

    Si parla molto di come le persone, le donne in particolare, diventino in un certo particolare modo nel momento in cui hanno l’età per avere un figlio, o tanto più quando scatta o dovrebbe scattare l’orologio biologico. Di donne che diventano cieche, sorde vedendo solo un obiettivo… non nego che sia anche così, purtroppo ne vedo anch’io… Tuttavia io noto, proprio perché non ragiono come quelle donne a cui si fa riferimento (ma sono anche uomini a volte, sì, perché anche gli uomini a volte possono entrare in quelle dinamiche, anche se non per ragioni strettamente biologiche ma anagrafiche o di concetto sì…) la pressione sociale e persino morale riguardo l’argomento “figli” o “perché non ne hai/fai/vuoi”… Nella nostra cultura ci sono argomenti considerati più “tabù” o inerenti all’educazione o maleducazione… Denaro, salute, igiene personale ecc… Intendo dire: in realtà c’è anche chi ti chiede il tuo conto in banca o quanto prendi di stipendio, ma in genere sono considerati argomenti abbastanza “personali”. Idem la gente non ti chiede come sono i tuoi esami

  6. 1626
    LUNA -

    difficilmente entra a gamba tesa nei fatti riguardanti delle tue parti del corpo e la salute… L’utero delle donne o la facoltà procreativa dell’uomo sembrano invece essere “pubblici”. La gente si fa un sacco, veramente troppo, a mio avviso, i cavoli degli altri su questi argomenti e pensa di averne tutto il diritto. Un diritto sociale e morale, un diritto sancito non si sa bene da quale costituzione o “buona fede”… Fosse soltanto la domanda: avete figli? e anche quella comunque più personale “pensi/pensate di averne?” potrebbero essere soltanto domande, come altre. Ma non è così.
    Fermo restando che io considero una cosa molto intima – e non pubblica e sociale – il percorso che porta una persona e una coppia a decidere di avere un figlio, la gente, di fronte a “non ho/abbiamo figli/ne abbiamo solo uno” si fermerebbe ad una risposta molto stringata o al limite ascolterebbe cio’ che chi ha di fronte spontaneamente vuole dirgli. Alla risposta “no” tanto più nel senso che le ragioni per cui una persona non ha figli sono molte e personali. Tra queste il non poterne averne, vivere percorsi anche irti di difficoltà o seplicemente una serena decisione (nel proprio presente, che può essere un divenire o restare tale) di non averne.
    La gente però non si ferma e pensa di avere il diritto, appunto, non solo di chiedere ma anche di commentare, giudicare e persino di tirare in ballo moralità, dovere o giudizi arbitrari o “minacce” parlando di menopause precoci ecc a donne ancora in piena fertilità. Ma non per questo con un DOVERE. Normale? No, perché la dinamica è in realtà, spesso, di aggressività e di controllo, solo che la società e la cultura popolare ne sono talmente intrise da far sembrare lecito cio’ che non è. Vi assicuro, se non ve ne siete accorti, che se ne sentono di tutti i colori. D’altra parte, quanto sia “culturale” e spesso proiettivo, lo si evince anche dal fatto, per esempio, che nel momento in cui la mia amica quasi quarantenne è serenamente incinta del primo figlio (con l’uomo che ama) e prima non è mai stata presa dalla frenesia cieca del figlio, la gente le dice: ora con mutuo e figlio sarai fottuta o la aggredisce con altre mille negatività mentre incinta lo è. Io penso che nessuno abbia il dovere (semmai la facoltà, se lo desidera) di dover rispondere o rendere conto riguardo questi argomenti. Dove pare talvolta che invece che realmente di emozioni e desiderio il retaggio culturale inconsapevole sia: procrea per forza lavoro/il fronte ecc

  7. 1627
    Cinica -

    Si la questione figli è molto delicata ed è ineggabile che ci sono delle pressioni sociali ed un’ingerenza del resto del mondo quanto meno inopportuna. I figli possono non venire o forse non si vogliono avere… ma la cosa più bella è quando a un single chiedono “Ma cosa aspetti a fare un figlio?!” Mi verrebbe da rispondere “Non aspetto! Faccio una bella inseminazione artificiale e soddisfo il mio desiderio egoistico di essere madre perchè il tempo corre! Piuttosto il papà in provetta meglio biondo o moro?”
    Comunque i tempi sono cambiati, stavo pensando ad esempio a quante tra le mie vecchie compagne di scuola ora sono madri: solo 5 su 12 e sto parlando di donne sui 40 che vivono in una realtà dove la NORMA ad una certa età è sposarsi e fare figli…
    Ciao Fabrizio
    non so cosa “se ne fa” un uomo di una donna come tu l’hai descritta, forse non se la dovrebbe proprio scegliere come compagna di vita così suppongo. Non per tirare in ballo la solita guerra sessista ma mi chiedo anche cosa “se ne fa” una donna di un uomo che dopo una lunga storia d’amore durante la quale si parla anche di mettere su famiglia, lui arrivati al punto dice che forse i figli non li vuole più e rimette in discussione tutto il rapporto e bye bye. Certo così come si smette di amare altrettanto si cambia idea sull’argomento figli. A quanto pare meglio se le due cose avvengono contemporaneamente.
    Di storie così ne ho sentite tante su questo sito e nella realtà: donne che lasciano o vengono mollate dall’uomo perchè lui non vuole prole e uomini che lasciano le loro donne perchè ad un certo punto si sentono solo strumenti di procreazione. Mi chiedo allora in un rapporto quando è il momento giusto per parlare di figli, se c’è un momento giusto; se deriva dalla mancanza di comunicazione il fatto che l’uomo ad un tratto si sente solo mezzo di concepimento e la donna sente negato e rifutato il suo desiderio di maternità. E tanto più lei chiede tanto più lui si ritrare. O forse la scelta di fare un figlio è solo la cartina al tornasole del rapporto? E non mi riferisco a chi dice “non voglio figli ma voglio stare con te”, ma quando, come nel caso di matrimonion o convivenza, di fronte ad una scelta importante si tirano le somme…

  8. 1628
    Fuori dal Coro -

    Ciao Cinica
    Scrivi: “Non per tirare in ballo la solita guerra sessista ma mi chiedo anche cosa “se ne fa” una donna di un uomo che dopo una lunga storia d’amore durante la quale si parla anche di mettere su famiglia, lui arrivati al punto dice che forse i figli non li vuole più e rimette in discussione tutto il rapporto e bye bye”
    D’accordissimo con te Cinica, confermo: “cosa se ne fa una donna di un uomo così”
    Ma il mio caso è ben diverso. Per anni ho fatto presente alla mia compagna, poi diventata mia moglie, che non era una mia priorità metter su famiglia, quanto avere una vita di coppia, una compagna con la quale vivere insieme per il resto della vita.
    Lei era d’accordo con me e ci siamo sposati con questo progetto.
    Poi lei ha cambiato idea. Ha cominciato a pensare ad un figlio. Mentre io ero letteralmente “spiazzato”. Mi son trovato di punto in bianco a pensare di modificare quelli che erano stati i nostri progetti di vita. Che non contemplavano un figlio. Però, per Amore e anche per un discorso di vita, mi sono imposto di modificare il mio pensiero. Non ci riuscivo. L’idea di cambiare vita mi terrorizzava. Un figlio ti cambia e fondamentalmente non ero pronto, anche se in realtà adoro i bambini. Non c’è mai stato un out out da parte sua. E mentre, nonostante i miei “no”, io cercavo di elaborare dentro di me l’idea di accettare di diventare padre e di modificare quel progetto di vita, lei elaborava dentro tutt’altro. Senza coinvolgermi, continuando a fare la mogliettina premurosa, dolce e gentile. Mentre io mi convinco ad esaudire il suo desiderio di maternità, lei mi da il benservito accusandomi di tutto e di più. Ma soprattutto massacrandomi con la storia del figlio. Ben sapendo che mi ha conosciuto così. A nulla vale il fatto che per Amor suo stavo modificando ogni progetto, dicendole per due anni che ero pronto a formare una famiglia con lei. Lei aveva cambiato strada sostituendomi con un’altra persona che probabilmente aveva in partenza un’idea diversa dalla mia. E nonostante l’avessi colta sul fatto ha continuato ad accusarmi di colpe che non avevo. Pur di giustificare se stessa di fronte a sè e di fronte agli altri.
    Di un uomo come scrivi tu che te ne fai cara Cinica. E di una donna così ? Solo che in lei ho creduto ciecamente per anni.

  9. 1629
    Cinica -

    Ciao Fdc,
    ricordo la tua storia anche se non nei dettagli ed infatti quando nel mio precedente commento dicevo ”E non mi riferisco a chi dice “non voglio figli ma voglio stare con te”” parlavo appunto di situazioni come la tua. Perchè a mio avviso si può essere una famiglia anche in due l’importante è che le cose siano chiare perchè se uno vuole figli e l’altro no questo è evidentemente un problema.
    Qui l’unico che si sta chiedendo cosa farsene di una donna come tu la descrivi sei solo tu… il mio consiglio è quello di cambiare rotta, mettere un punto e ripartire. Che non significa per forza ripartire con una nuova storia.
    Ad esempio io volevo dei figli, ma all’interno di quello che credevo essere un rapporto d’amore. Ora non è che non li voglio è che non lo so, non ci penso come faccio a pensare a fare un figlio se non con l’uomo che amo?! E così allo stesso modo ora non mi vedo proprio affianco ad un compagno.
    Vedo che hai amato molto questa donna, che credevi di aver trovato in lei l’anima gemella e che di conseguenza ti ha molto deluso. Ma credo sia ora di voltare pagina pensare a te stesso e darti nuovi obiettivi.

  10. 1630
    Fuori dal coro -

    Ciao Cinica
    E’ fantatico quello che scrivi: “come faccio a pensare di fare un figlio se non con l’uomo che amo ?”
    Oggi purtroppo la maggior parte delle donne non ragionano come te, ma anzi: un figlio a tutti i costi. Questo non é amore ma egoismo e voglia di realizzarsi, di completarsi come essere umano. A me brucia da morire per come é andata la mia storia, perche’ come ti ho sottolineato prima, in questa storia ci credevo da morire. E amavo lei si, tanto. Di quell’amore vero che ti fa dire con certezza dopo oltre venti anni che non potrà mai esserci un’altra donna accanto a te. Perché senti che vuoi invecchiare con lei. In realtà mi faccio ancora mille domande e mille perche’. Perché ancora mi chiedo cosa sarebbe successo se avessimo avuto un figlio. Saremmo stati una bella famiglia o un’altra delle tante che si sfasciano ? É un dilemma che mi accompagnerà sempre nella mia vita. Anche se il comportamento di mia moglie mi ha davvero deluso. Falsità, cattiveria, calunnia, questo ha dimostrato. E questo fa male. Sentirti accoltellare alle spalle dalla persona che nonostante tutto ami ancora. E continui a chiederti se c’è qualcosa nel tuo comportamento che possa aver causato una metamorfosi del genere. Si Cinica, perche’ credimi, non so se é meglio pensare che il suo comportamento nasca da qualcosa di grave che ho commesso. Perché pensare che lei possa essere stata sempre falsa, cattiva e bugiarda é veramente terribile. A quel punto sei davvero autorizzato a non credere più a nulla nella vita. Solo che nonostante mi arrovelli il cervello non riesco a pensare a qualcosa di cosi grave che ho commesso. Voltare pagina é veramente dura in queste condizioni.

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