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Coppia aperta

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Lettera pubblicata il 4 Aprile 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 246 commenti

Pagine: 1 20 21 22 23 24 25

  1. 211
    Eme -

    Ero indecisa tra mancanza di empatia, pena, tenerezza. Ora ho deciso: decisamente pena! CB,mi sembra di vederti, li’, al pc mentre spremi le meningi per raggiungere il triplice obbiettivo di offendere senza (più) ricorrere ad insulti (altrimenti perdi credibilità come vittima) glissando su argomenti che hai portato alla ribalta ma non sai gestire (vedasi la mia unica domanda rimasta senza risposta….). Ti vedo: poca luce, sguardo dritto al monitor, mascella tesa, fronte agrottata, bocca stretta a forma di ano. E poi….il colpo di genio, ecco che l’ironica (?), asilesca “battuta”, lentamente prende forma et voilà, siori e siore, magicamente si trasforma in post. La bocca, piano piano, si rilassa, si distende e si dischiude in un sorriso di soddisfazione. Non sembra più un ano…..ma cio’ che é stato scritto sembra proprio che provenga da li’!

  2. 212
    LUNA -

    CB: no, non credo che tu possa fare di più per @indicarmi la pietra angolare del cambiamento in atto.
    Nella tua chiusa ambigua non si capisce se questa pietra angolare sia, nelle tue convinzioni ed intenzioni, la coppia aperta, “il principio da cui tutto dipende”. Se così è, se questa è la tua convinzione, mi pare abbastanza evidente che un dialogo non sia mai stato possibile in questa lettera. E non per un mero fatto di opinioni differenti,
    Concludo dicendo che non conosco personalmente EME e MARQUITO e non ho la pretesa di conoscerli, ma li ho sempre visti dare, in questo piccolo (cioè il forum) un contributo sociale REALE, non meramente teorico e speculativo. E farlo in maniera spontanea e disinteressata.
    Di pancia, appunto.

    Buona domenica a tutti.

  3. 213
    CoppiaBiricchina -

    Cara LUNA, se potessi indicarti il colore che io chiamo rosso, sono sicuro che tu, se non soffri di problemi alla vista, potresti concordare con me che quel colore è proprio il rosso. Se però ci riflettiamo, noi non potremmo mai essere sicuri di vedere lo stesso colore e neppure la stessa tonalità. Da piccolo io ho appreso che quel particolare colore che vedevo era da tutti chiamato rosso e quindi anch’io l’ho chiamato così. Gli strumenti scientifici possono determinarne la sua lunghezza d’onda, i valori dei segnali nervosi che quel colore genera, ma non sapremo mai se esso è lo stesso che io e te vediamo. Le reazioni che proviamo all’esposizione di quel colore saranno alquanto diverse tra noi, ma non possiamo sapere quanto derivi dalle nostre emotività soggettive e quanto da quelle oggettive.
    Ho detto ciò per mostrarti quanto è difficoltoso il percorso del giudizio e quanto sono consapevole della sua inconsistenza. Ritengo che quello che tu descrivi di provare nel tuo rapporto amoroso possa trovare riscontro anche in ciò che provano gli amici del nostro percorso dibattimentale, ciò che però m’infastidisce è il presumere che queste sensazioni non possa provarle anch’io. Nel momento che voi tentate di spiegarmi ciò che provate, mi trasmette la sensazione che voi pensiate che io non possa provare nulla di simile, ma ciò deriva da un pregiudizio che tra l’altro è stato più e più volte declamato. Il considerarmi arrogante perché io tenti di farvi comprendere che tali sensazioni non sono una vostra esclusività a me sembra insolente. Io non metto assolutamente in dubbio queste vostre sensazioni, ritengo però che voi non possiate conoscere invece sensazioni altre derivanti da condizioni a cui voi vi rifiutate di accedere. Io non ritengo che voi dobbiate provare lo scambismo, tra l’altro non detengo nessun diritto d’imporre alcunché a chicchessia. Ciò che mi piacerebbe che comprendeste è che: 1) per voi che disconoscete questa esperienza, non è possibile comprenderla; 2) che una simile esperienza può essere fatta da chiunque senza ledere in alcun modo le proprie convinzioni ed il proprio modo di essere.
    Una volta ci è capitato di andare ad una festa privata tra scambisti e portare con noi un’amica della mia donna che era completamente contraria a queste pratiche. Lei oggi è felicemente sposata ed è fermamente convinta, come voi, di aborrire in toto lo scambismo, però gli è così tanto piaciuta quella serata che più volte ha voluto, insieme con il suo uomo, partecipare a queste feste dove naturalmente si rifiutano di praticare ogni tipo di rapporto sessuale. Spesso ci ritroviamo a dibattere sulla loro avversione, esprimendo però il loro assoluto piacere a partecipare a questi festini. Io ritengo questa coppia “monogama”, come voi l’intendete, una coppia veramente fantastica ed evoluta sotto tutti i punti di vista nonostante non siano scambisti, forse però sono trasgressivi.

  4. 214
    Eme -

    LUNA e Marquito: :-)……Buon cio’ che resta della domenica.

  5. 215
    CoppiaBiricchina -

    Ringrazio sentitamente per l’invito a nozze.
    La quantistica è un’evoluzione della fisica, essa è trasgressiva in quanto infrange le leggi fondamentali della fisica classica. Tutto ciò però non sancisce né la sua superiorità né tanto meno il fallimento di quella precedente. Oggi si studia la fisica così come lo si faceva prima della comparsa di quella quantistica, ed i suoi valori restano assolutamente validi ed identici a prima, le novità si sono semplicemente aggiunte determinandone una materia a parte. Non riesco proprio ad immaginare un dibattito come il nostro tra i fisici di queste due discipline. Usare l’ironia per deridere l’una o l’altra “fazione” di scienziati, la possono fare solo i giornalisti che di fisica non ne capiscono un bel niente.
    Il fatto che si utilizzi il “teorico” e lo “speculativo” in maniera denigratoria non mi pare una buona idea, io ritengo semplicemente che il “REALE” sia alquanto irreale. Già nella storia si sono avuti clamorosi casi dove si bruciavano i libri tentando di zittire la conoscenza e la cultura, e non credo che siano stati casi da seguire ma piuttosto da indicare come monito perché ciò non si ripeta. Ogni volta che delle idee cozzano con quelle del comune sentire, c’è sempre una levata di scudi a protezione di quest’ultimo, puntualmente però il risultato è stato un cambiamento. Perché allora non si cerca di comprendere, invece di battersi aprioristicamente a difesa di una posizione conservatrice? Io ritengo che i cambiamenti siano portatori di problematiche nuove, ma essi nascono dal bisogno di risolverne di vecchie. Il timore d’affrontare queste novità è semplicemente indice dell’incapacità a risolvere i problemi.
    Inconsapevolmente, Marquito nella sua delirante ironia ha toccato temi oggi molto seriamente trattati nei più sofisticati ed avanguardistici studi. Egli non s’avvede che il suo concetto di coppia con un uomo ed una donna che scopano a tutto andare, trasgressivamente, travolti da un amore eterno che prima o poi è destinato a disciogliersi, non è reale. Deride, insulta e dileggia senza considerare quanti punti conquista nella graduatoria più denigrante del genere umano.
    LUNA io posso capirti quanto descrivi la tua avversione per il fegato perché provo sensazioni simili, e posso anche capire chi ama il fegato alla veneziana perché sento quanto fervore mettono nel descrivere il piacere che provano davanti a questo piatto. Tu però non puoi sapere cosa io provo perché non ti ho mai raccontato del mio rapporto con il fegato, forse ora sai, dopo queste mie parole, che io possa provare qualcosa di paragonabile al tuo sentire, se però ti raccontassi qualcosa di più dettagliato, forse potresti anche riuscire a comprendere a chi dei due crea maggiore fastidio.

  6. 216
    Marquito -

    Ciao LUNA; scusami se non ti ho risposto prima.
    Ti ringrazio moltissimo per il tuo attestato di stima, che ovviamente ricambio di tutto cuore.
    Ho sempre ammirato il tuo self-control e la tua pazienza, ma soprattutto ho sempre ammirato il tuo straordinario equilibrio, che ti rende immune da ogni forma di fanatismo, di ideologismo e di dogmatismo.
    Un abbraccio e a presto !

  7. 217
    LUNA -

    CB: Nel momento che voi tentate di spiegarmi ciò che provate, mi trasmette la sensazione che voi pensiate che io non possa provare nulla di simile, ma ciò deriva da un pregiudizio che tra l’altro è stato più e più volte declamato. Il considerarmi arrogante perché io tenti di farvi comprendere che tali sensazioni non sono una vostra esclusività a me sembra insolente.

    Non mi risulta di averti mai detto, dicendo cosa fa felice me, che queste siano mio patrimonio e specialità esclusiva. nè che tu non possa provare delle cose piuttosto che altre, soprattutto.
    Quindi questa insolenza che tu vedi VUOI vederla. Personalmente io non ho bisogno di confrontare le mie sensazioni con quelle di altri per sentire reali e valevoli le mie, nè penso che qualcuno dicendo di provare le sue pensa che siano esclusive.
    Sei tu semmai che dici:
    @voi non possiate conoscere invece sensazioni altre derivanti da condizioni a cui voi vi rifiutate di accedere.

    Il discorso, che ti è stato ripetuto più volte da me medesima (parlo per me poiché io ti sto scrivendo, non dico che gli altri non l’abbiano fatto a loro volta) è che c’è una sostanziale, bella, grossa, enorme differenza tra il rifiutare un’esperienza per preconcetto, come tu sostieni, e il non essere interessati ad un’esperienza e basta.
    Tornando alle tue parole sul fatto che non posso conoscere delle sensazioni che tu conosci perché io non accedo alle tue stesse esperienze anche dicendo questo non dici nulla, perché io non vivo/vivrei una qualsivoglia esperienza nei panni di CB, ma nei miei.

    @una simile esperienza può essere fatta da chiunque senza ledere in alcun modo le proprie convinzioni ed il proprio modo di essere.

    Assurdo, anche ciò. Prima di tutto perché non si sta parlando di convinzioni morali, ma appunto del proprio modo di essere e di sentire e di ciò che si ha voglia di fare o non fare. Banalmente, se io non ho voglia di fare una cosa, perché non mi interessa, se la faccio la sto facendo controvoglia. Che sia pure mangiare un gelato alla fragola. Ti consiglio inoltre di leggerti la lettera (ora mi sfugge il titolo) della ragazza a cui il suo compagno aveva detto che vorrebbe tanto vederla mentre lei fa sesso con un uomo di colore. Lei diceva che stava male per questa cosa, MALE (ovviamente non perché con un uomo non di colore sarebbe stata meglio) e lui continuava a dirle: ma perché? lo faccio per noi, lo faccio per te (per lei? per lei che non glielo aveva chiesto e che ci stava male e che per esasperazione e manipolazione gli aveva detto di sì sperando solo che lui dicesse “sei su scherzi a parte” ?), lo fai una volta e se non ti piace vedrai che però non cambia niente. Ma vedrai che CI piacerà!!!
    Diverso sarebbe stato se un giorno si fossero detti: ehi, ABBIAMO un’ideona, perché uno di noi due non si fa sc… da un’altro/altra mentre l’altro di noi due guarda?
    Non metto in dubbio che ciò possa esistere, e che insieme due possano andare a cercare anche il soggetto adatto, ma chi siamo

  8. 218
    LUNA -

    in generale per invadere il sentire di un altro, le sue preferenze, e anche le sue convinzioni (riguardo il suo sentire e la propria identità, ciò che è piacere, dispiacere, indifferenza, entusiasmo) ed affermare, di qualsiasi cosa:

    @una simile esperienza può essere fatta da chiunque senza ledere in alcun modo le proprie convinzioni ed il proprio modo di essere.

    Neppure di una riunione in cui si vendono pentole o materassi una persona può dirmi:
    una simile esperienza può essere fatta da chiunque senza ledere il tuo modo di essere.
    E no, me lo lede invece, perché mi spacco i maroni per un’ora e mezza. Perché al posto di fare una cosa che non mi piace e non mi interessa preferisco fare qualcosa che mi piace e mi interessa.

    Così difficile da capire?

    Per quanto riguarda la coppia che tu consideri @una coppia veramente fantastica ed evoluta sotto tutti i punti di vista nonostante non siano scambisti, forse però sono trasgressivi.

    ho degli amici, amici di miei amici, la nostra simpatia è reciproca. Loro da un paio di anni vanno pazzi per il tiro con l’arco. Passano il loro tempo libero a tirare con l’arco e sono entusiasti del tiro con l’arco. Potendo non farebbero altro che parlarne, ma hanno l’intelligenza di capire che alla gente può non fregare una cippa di parlare del tiro con l’arco per tutta la sera. Io non vado matta per il tiro con l’arco, ma certamente se uno di questi fine settimana andassi con loro a vedere una loro gara di tiro con l’arco sarei non solo simpatica, ma pure colei che si interessa alla loro grande passione. Non sarei una di loro, dei tiratori d’arco, ma sarei una simpatizzante. Così non mi stupisce poi tanto che questa coppia, che comunque in qualche modo condivide una tua, vostra passione, anche se solo in modo trasversale o simpatizzante, per te acquisti una stima particolare. Anche perché per te il concetto di “trasgressione”, e nel modo in cui tu lo intendi, è una qualità. Così loro sono fantastici, ed evoluti perché comunque simpatizzano con il tuo club o una passione che per te ha così tanta rilevanza. A parte che non si capisce dove stia l’evoluzione, perché il sesso di gruppo, il voyerismo e l’esibizionismo non li avete inventati voi nel 2011, @evoluti SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA è un tuo preconcetto, tuo, e pure così ingenuo da poter scatenare pure un sorriso. Cioè il fatto di andare ad un festino scambista anche se non scambisti li rende evoluti sotto TUTTI i punti di vista? apperò! sarà mica che questo è un TUO punto di vista? e chi te lo toglie. Questo è il tuo discriminante nel giudicare chi è evoluto e involuto, anche perché per te è importante sentirti più evoluto perché fai/guardi/verbalizzi il sesso in un certo modo piuttosto che un altro. Per te lo scambismo è una cosa importante, entusiasmante, densa di tanti significati, e nella quale tu avrai trovato confort e risposte ai tuoi dilemmi. Per TE è la TUA pietra angolare. Nel tuo club sei a tuo agio. Ma mica tutti tifano per l’Inter. Che male c’è?

  9. 219
    LUNA -

    Marquito, un abbraccio a te.

  10. 220
    CoppiaBiricchina -

    Cara LUNA vorrei approfittare di questo momento di relativa calma per valutare con attenzione quanto affermi, non nel senso di critica distruttiva come qui s’intende costantemente, ma piuttosto in senso costruttivo come io tento di fare ogni volta ma puntualmente frainteso.
    Partendo dalla tua prima affermazione, vorrei farti notare un altro modo d’intendere la questione. Se tu ed io non abbiamo problemi, mettiamo alla vista, potenzialmente possiamo egualmente vedere un quadro di Leonardo e possiamo valutarlo a secondo dei nostri gusti personali e possiamo concordare o meno nel nostro giudizio. Altra cosa è se io mi rifiutassi di vedere quel quadro e pretendessi di valutarlo comparandomi a te nel giudizio. Come si può quindi ben comprendere, il mio considerare che tu non possa valutare una certa cosa, non si riferisce ad una tua incapacità di giudizio, cosa che non mi permetterei mai di fare, ma ad una tua mancanza d’informazioni che te ne impedisce la valutazione. Il fatto che tu non abbia queste informazioni, sei tu stessa che lo affermi e perciò non è un mio pregiudizio. Nel momento stesso che tu ti rifiuti di avere una certa conoscenza, cosa perfettamente legittima, la rendi automaticamente esclusiva di chi invece la persegue.
    Quando scelgo di andare in un ristorante cinese, io metto in conto che tutto quello che mangerò sarà diverso da ciò che normalmente sono abituato a mangiare, e già so a priori, che ci saranno cose che mi potranno piacere ed altre no, se però non mi va di correre il rischio di ritrovarmi a mangiare cose non di mio gusto allora eviterò di andare al ristorante cinese. Devo essere però consapevole che facendo questa scelta, automaticamente inibirò la mia possibilità di critica. In passato mi ero già espresso su questo punto dichiarandovi (cioè tutti coloro che si rifiutavano a priori di conoscere questa pratica, cosa perfettamente legittima), come “clandestini del dibattito”. Cosa diversa è naturalmente se vengo obbligato, ma ciò io non la considero neppure in quanto rispetto talmente tanto la persona umana che non riesco neppure a concepire la possibilità d’imporre una qualsivoglia cosa a chicchessia.
    Riguardo quindi il fatto che: “non posso conoscere delle sensazioni che tu conosci perché io non accedo alle tue stesse esperienze anche dicendo questo non dici nulla, perché io non vivo/vivrei una qualsivoglia esperienza nei panni di CB, ma nei miei”. Dici bene, ma in realtà le cose sono un po’ più complesse perché è vero che se tu ed io andassimo insieme sull’otto volante, potremmo provare sensazioni opposte, di eccitante piacere o di paura ed ognuno di noi proverebbe un’esperienza assolutamente personale, ma in caso di rifiuto a salire per una presupposta paura, inibirei la possibilità di conoscere quale sarebbe la mia reazione, cosa naturalmente legittima, ma ovviamente non potrei più emettere giudizi sull’esperienza che non ho fatto.

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