I contatori elettronici ENEL ci fanno pagare fino al 33% in più
di
lipsia
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PIETRO*PD, stai tranquillo: non voglio fregare nessuno, ci mancherebbe. Pensavo solo che se metto un rifasatore sia a monte che a valle del contatore, di sicuro la corrente arriva pulita, che ne dici? Per quanto riguarda il “prima del contatore”: io abito in un palazzo degli anni 50 dove i fili elettrici non sono mai stati cambiati, ergo: negli armadi elettrici di ciascun piano i fili sono tutti esposti, non c’è uno straccio di canalina, chiunque potrebbe attaccarsi per rubare corrente e i fili sono ancora quelli monofilamento di rame. È per quello che mi è venuta in mente la storia dei due rifasatori: sarebbe facilissimo collegarli, non servirebbe neanche l’elettricista. Ma se fare ciò serve a ben poco allora… vattelapesca e tanta pazienza fino a che non si troverà una soluzione a queste gabole.
Chiamiamo quelli di striscia o l’adiconsum, da soli possiamo fare poco, io sono d’accordo per una causa collettiva.
Montero’ anche io un secondo contatore, facciamo un passa parola e manteniamoci in contatto.
Oggi ho fatto un giro da Leroy Merlin ed ho visto che ha in vendita un contatore da 80 euro, che potrebbe essere buono per controllare i consumi, dato che ha una base fissa ed un elemento di lettura mobile, portatile, che riceve il segnale del consumo in atto, in tutta la casa. Idoneo quindi ad esaminare qualsiasi apparato elettrico in casa, anche singolarmente. Questo potrebbe servire da campione, ma occorre effettuare alcuni esami di laboratorio, per vedere se misura l’effettiva potenza attiva, oppure anche la potenza reattiva.
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SI POTREBBE PERò PROCEDERE ANCHE SEMPLICEMENTE A RIFASARE L’IMPIANTO PRIVATO DI CIASCUN UTENTE.
A questo scopo, le due formule che esprimono la potenza elettrica sono reperibili al sito
http://www.sandroronca.it/potenza/power0.html .
Ora se i contatori elettronici ENEL misurano la somma delle due potenze, come è estremamente probabile o quasi certo, a noi utenti non resta altra soluzione per cercare di ridurre le perdite di denaro, che consiste nel minimizzare l’angolo di sfasamento tra tensione e corrente.
Si tratta dell’angolo formato tra la tensione V e la corrente I, che è indicato con il simbolo “φ”.
Infatti la formula della potenza Attiva è P = V·I·cos(φ)
e la formula della potenza Reattiva è Q = V·I·sen(φ)
————————————
Ne consegue che, se, rifasando il nostro circuito, con dei condensatori, ed avvalendoci di un idoneo strumento di misura dell’angolo “φ”, comunemente detto “cosfimetro”, riusciamo ad ottenere in casa un valore di cos(φ) = 1, contestualmente avremo che il valore di sen(φ) = zero, per cui la potenza reattiva si azzera, come da formula suindicata Q = V·I·sen(φ) .
Vedrò nei prossimi giorni di parlare con una ditta e chiedere ulteriori info per tutti.
Ma soprattutto i prezzi di ogni intervento di rifasamento.
Saluti.
Dr. Ing. Romano De Simone romades@gmail.com
Ingegneria Legale.
per ccl3no2, rifasare prima e dopo il contatore oltre che “problematico” e’ sicuramente inutile… Il contatore lo si puo’ considerare “neutro” e quindi se la corrente e’ in fase dopo del contatore lo e’ anche prima.
Mi sembra strano che siano facilmente accessibili i fili che “entrano” nel contatore, e’ piu’ facile che tutti quelli che vedi siano quelli che “escono” dai vari contatori, quindi uno potrebbe “prelevare” la corrente al vicino, ma non all’enel…
ultima cosa, per i contratti “domestici” non c’e’ pagamento di penali per la parte non i fase, quindi anche rifasando non si hanno risparmi in bolletta.
Diverso e’ per le utenze “industriali”…
Grazie per i ragguagli Marvix. A questo punto mi sa che proverò a far diventare il mio appartamento una sorta di fonte energetica indipendente: sono esposto a sud e c’è sempre vento, Chissà che mettendo qualche pannello solare e una piccola centralina eolica io non possa un bel giorno dire “Andate a fncl” a chi mi fa pagare la bolletta sempre più “salata” 🙂
Infatti…. io mi sono attrezzato con il fotovoltaico. Ottimo da marzo a settembre. Durante l’inverno però non fa miracoli. Le bollette sono poco distanti da quelle che erano prima.
Ripensando a quello che ho scritto vorrei aggiungere un particolare.
Nelle ultime installazioni di contatori enel che ho visto lo sportellino che chiude i morsetti non e’ stato sigillato con il classico filo d’acciaio chiuso con il piombo. Probabilmente nel contatore hanno aggiunto un software che riesce a capire se il contatore viene bypassato e in caso scatta un’allarme…
Marvix, lo sportellino di cui parli e quello che copre i morsetti
lato “utente” cioè quelli dove si attaccano i fili che vanno
al tuo impianto. e’ normale che non vengano sigillati in quanto
e’ li che deve intervenire il tuo elettricista per allacciarti
la corrente.
Anche a me sta venendo il dubbio che i nuovi contatori contino
attiva e reattiva.. farò un po di prove, visto che sono del settore
e so come fare in autonomia delle misure affidabili ( ho anche la strumentazione ..). non mi sono mai posto il problema ma effettivmente
per tenere accese 4 cazzate ci succhiano l’anima !! e’ ora di
finirla!
ciao,
Giorgio.
ecco bravo Giorgio dacci una mano…..grazie.
Ok Giorgio.. visto che manca il sigillo sullo sportellino ho provato ad aprirelo. Effettivamente ci sono solo i morsetti di uscita, rettifico quindi il mio post precedente.
Per l’altro discorso (parte attiva e reattiva) dovrebbe essere sufficiente guardare una bolletta. Siccome le due grandezze sono conteggiate con unita’ di misura differenti (KWh la parte attiva e Kvarh la parte reattiva) se in bolletta non si trova nessun riferimento a dei valori di Kvarh significa che non e’ conteggiata la parte reattiva…..
Marvix,
Sono perfettamente d accordo con te, ma chi ci dice che
I signorini non contino tutto insieme? Ormai dagli
Italiani mi aspetto di tutto.
Che i contatori nuovi siano in grado di contare
Anche la reattiva e una realtà (guardate bene cosa
C’e scritto sotto il display !).
Bisogna vedere come li fatturano, i furbi.
Verificherò 🙂 fidarsi e bene , provare e meglio.
Buona giornata a tutti e buon 1 maggio.
Giorgio