I contatori elettronici ENEL ci fanno pagare fino al 33% in più
di
lipsia
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salve a tutti sono d accordo con con Ben in effetti non avevo pensato al fato che possono tramite pc remoto cambiare la potenza quando richiesta da 3 a 4.0 KWh quindi come si puo intuire non si ha una comunicazione omnidirezionale con il pc remoto quindi come dai fati da me accertati possono aggiungere quando vogliono KWh in piu Auguri di buona Pasqua a tutti
BEN, in quello che hai scritto ci sono tante sacrosante ragioni. Io, anche se di lavoro faccio tutt’altro, vale a dire il chirurgo orale, mi occupo di elettronica e computer come hobby principale. Sono riuscito più e più volte a vedere, analizzare e modificare i parametri a varie apparecchiature, perchè ero arrivato a capire come accedere alle memorie EEprom di ciascun dispositivo. Purtroppo adesso vedo che le buone e vecchie memorie di quel genere non le usano più, o quantomeno ne usano di più aggiornate, non più impostate come quelle vecchie, ma, secondo me, all’interno di questi contatori c’è una sorta di memoria solida tipo le eeprom, appunto, che conserva tutti i parametri di impostazione del contatore stesso. Se qualcuno riuscisse a entrare e leggere quelle impostazioni saremmo a cavallo. Ovviamente questo non per fare piratate tipo cambiare a proprio favore illegalmente alcuni parametri, ma per verificare tutto ciò per il quale continuiamo a discutere. Io, purtroppo, non posso essere di aiuto in questo caso. L’unica cosa che sto realizzando è un sistema antitutor, quelli che hanno piazzato sulle autostrade, ma questo centra poco… 😉
Diversamente da come si possa pensare, il nuovo contatore elettronico è un dispositivo molto economico ed energeticamente poco dispendioso.
La semplicità dell’interfaccia e la sua lentezza nell’aggiornamento seguono quindi rigidi limiti.
Questo non vuol dire che il gruppo di misura sia di scarsa qualità, ma essendo l’interfaccia considerata semplicemente un accessorio non strettamente necessario, è stato un componente intenzionalmente realizzato nella maniera più basilare ed universale possibile.
Il contatore infatti può essere interfacciato a dei TA e TV in modo da poter effettuare misure anche su impianti che possono arrivare ad assorbire 999,9kW istantanei senza dover riprogrammare completamente l’interfaccia, aggiungendo quindi costi di gestione oppure la necessaria disponibilità di differenti modelli.
Per quanto riguarda la visualizzazione del firmware bisogna tenere premuto il pulsante due secondi e poi ripremerlo a singoli click fino a raggiungere la voce desiderata.
Che il programma di gestione del contatori possa essere fallato è una realtà nota, consentendo ad esempio degli hacking, oppure accessi non consentiti ai parametri programmabili attraverso la porta irda, ma gli addetti provvedono sempre a realizzare nuove versioni correggendo il problema mantenendo il principio di funzionamento sempre il più possibile vicino al progetto di partenza, vicino quindi anche a quello che ho spiegato io per quanto riguarda la comunicazione delle letture.
Che l’enel possa sfruttare queste falle per trarne vantaggio mi sembra una cosa assurda in quanto appunto qualora ci fossero e l’enel le rilevasse, gli addetti alla programmazione della ditta appaltatrice intervengono alla riparazione di queste ed ad un conseguente pagamento di una penale.
Una precisazione devo fare in merito ai differenti protocolli di gestione riguardanti le varie funzionalità del contatore, una fondamentale è la trasmissione delle letture, che sarebbe quella descritta nel mio precedente commento, un’altra molto differente invece interessa le modifiche contrattuali, nuovi allacci, cessazioni, subentri, ecc.
Ce ne sarebbe una terza per la quale il nuovo contatore sarebbe predisposto, cioè la comunicazione con un server ancora non sviluppato dall’enel, destinato alla gestione delle cosiddette smart grids.
La prima è unidirezionale dal contatore al centro informatico di raccolta, ed avviene come vi ho precedentemente descritto, è la più importante e non manca mai, o manca in casi veramente estremi.
La seconda è anch’essa unidirezionale, dal centro informatico operativo al contatore, non è sempre implementata dato che serve una centralina limitrofa più complessa, destinata solamente a zone con alta densità di utenze.
Infatti per le funzionalità precedentemente elencate in determinate zone è necessario ancora l’intervento di un operatore, ad esempio per il cambio di potenza contrattuale intervenendo sulla porta irda.
La terza, la più complessa, interessa la gestione delle smart grids, è
bidirezionale ma non è ancora utilizzata.
Per essere comprensibile potrei proporvi il paragone di questi tre protocolli alle differenti modulazioni di trasferimento dati su doppino telefonico, cioè 56k/isdn/adsl.
In tutti i casi è impossibile accedere alla memoria rom per modifiche al software da remoto ad esempio il cambio firmware.
E’ altresì impossibile intervenire sulle celle di memoria (quelle celle di memoria flash contenute nel microprocessore di cui parlavo mesi fa) di accumulo assoluto dei kWh, sono una cosa come il contachilometri delle auto per descriverlo in parole semplici, solamente che come potrete dire, per le auto c’è il modo di manomettere il chilometraggio, ma le celle di memoria ad accumulo del contatore sono modificabili incrementalmente solo ed esclusivamente dalla sezione di lettura analogica.
Poi la sezione di comunicazione attinge da queste stesse con attributo di sola lettura, ma non vi può quindi scrivere.
Queste sono le mie conoscenze, da come continuate a commentare siete liberi di nutrire il vostro scetticismo, sto solo cercando di calmare gli animi in quanto considero il nuovo contatore veramente un prodotto eccellente.
Ripeto che non sto difendendo l’enel, ma il mio stesso operato, quindi qualora riscontriate anomalie nella vostra utenza controllate bene in casa, o verificate il corretto funzionamento delle vostre tecniche di raccolta dati, com’è emerso negli anni infatti la maggior parte delle segnalazioni di questo tipo si sono concluse rilevando una cattiva gestione degli assorbimenti da parte dell’utente.
Probabilmente il contatore essendo un “ignoto scatolotto” all’utente medio, viene naturale accanircisi contro non conoscendolo, ma se volete proprio imputare all’enel (che non è santa) qualche anomalia derivante dalle bollette salate, o aumenti ed incremento dei consumi, provate a considerare qualche altro campo di battaglia, come le letture stimate o i sovraconsumi indotti da sovratensioni, visto che pur come dite voi l’enel avrà sempre un modo per dirvi che la colpa non è del contatore.
Un saluto a tutti.
qui si continua a difendere l enel nonostante ci siano innumerevoli testimonianze di utenti che hanno verificato sul propio portafoglio .
Io sono una vita che che mi interesso di elettricità e lo faccio di mestiere riparo impianti HIFI E TV ECC ripeto per l ennessima volta che mi sono visto il contatore variare da un giorno all altro nella fascia notturna di circa 150KWh piu prova di cosi posso capire qualche utente che sbagli lettura oppure a qualche apparecchio vecchio che consumi piu del solito . poi l enel quando cambia la potenza di un utenza esempio da 3 a 4 non lo fa direttamente sul contatore ma dalla centrale via telematica questo lo so perche un mio amico a chiesto l aumento di potenza ed e stato fatto senza andare a casa sua avendo il contatore a casa quindi e inutile che ci giriamo intorno quello che contano sono i fatti . Ho consumi ripeto di media 2 KWh al giorno e quando c e stato quel furto di energia controllavo una volta ogni 10 giorni e le medie erano di 12 oppure di 18 al giorno invece che strano da quando faccio una lettura al giorno media di 2 KWh al giorno meditate gente siamo in italia
cristian, leggendoti sembra che tu sia esperto dell’argomento. però quando affermi che la comunicazione è unidirezionale sbagli completamente. chiedilo ai “morosi” che pur barricati in casa si ritrovano senza corrente. poi che questa possibilità di riprogrammare il contatore sia utilizzato ai fini di truffa sono tutte pippe per paranoici.
Ciao a tutti. Mario, mi hai incuriosito: come fai a consumare 2Kw/h – 83,33 W…- al giorno? Mi sembra impossibile, vorrei imparare per limitare i miei 12 Kw/h giornalieri. Saluti
Pietro
x pietro*pd.
se leggi il mio ultimo post del 4 aprile vedrai che monitorando ogni giorno ho segnalato i cambiamenti…
ora, per quanto mi riguarda 2 kw/h giornalieri mi sembrano un po’ pochini….
anche io in alcuni giorni ho consumato solo 2 kw/h, ma quando x il fine settimana non ero a casa ed i consumi me li ha letti mio padre…
comunque la mia media scende di giorno in giorno e posso dire di avere un consumo medio nelle 24 ore di 9 kw/h…così distribuito:
F1 = 3
F2 = 1
F3 = 5
questo perché già da tempo ci siamo abituati a far andare lavatrici e lavastoviglie dalle 4 alle 7 del mattino…
ti dico che il primo giorno che ho ripreso a fare i controlli, secondo l’ENEL avrei consumato praticamente 50 kw/h in 24 ore!!!!!
saluti,
Bat4p
buongiorno a tutti,vorrei spiegare a tutti che ogni scheda elettronica avente un dispositivo di controllo remoto in ogni momento puo’ essere aggiornata, quindi in questo caso possono essere cambiati tutti i dati nel contatore ENEL, sono stato chiaro? non c’è bisogno di una laurea per capirlo,volete degli esempi? ricevitore sky centralina antifurto casa/negozio dispositivo allarme ascensore potrei farne tanti di esempi.QUESTI POSSONO TRAQUILLAMENTE TRUFFARCI, la cosa sconcertante che se pure esistono leggi che a tutela dei consumatori questi se ne fottono perchè hanno dalla loro parte chi ci governa (una legge per esempio è quella alla traparenza)
Vi saluto vi lascio ai vostri commenti pero’ adesso mi chiedo dopo questo mio post chi puo’ dire che non è così…….
Questi contatori non sono a norma perche’ non sono conforme alle leggi vigenti
Grazie del contributo Cristian, più di così non si può chiedere. Non ho motivo di dubitare che il funzionamento del contatore sia quello che ci hai descritto. Rimangono per me delle perplessità nel valutare alcune scelte, fatte in fase di progettazione, a cui sicuramente ti sei dovuto adeguare. Il fatto che l’interfaccia grafica sia considerata un “accessorio non strettamente necessario” per uno strumento di misura e fatturazione verso terzi è una gravissima negligenza. E’ per evitare queste cose che ci sono leggi, normative e testi unici. Se misuro i watt, devo mostrare i watt perchè l’utenza domestica consuma watt istantanei, non decine o centinaia. Tant’è che il led conteggia i watt : se il suo uso fosse esteso anche per le decine di Kw, lampeggerebbe ad una frequenza tale che per l’occhio umano sarebbe una luce fissa e non sarebbe di alcuna utilità. Il salumiere, che pesa i grammi, non ha bilance che mostrano i quintali ed il benzinaio, che vende i carburanti sia ai tir che alle smart, non misura alla pompa solo ettolitri ma anche le singole gocce. La cassa al market segna i centesimi ed il vecchio contatore analogico dell’acqua del secolo scorso mi conteggia il consumo di ogni 0,00001 mc! In bolletta pago in totale i mc (come i Kwh) ma posso conoscere il consumo istantaneo fino al centilitro (come il led ma non il display). Non voglio paragonare le mele con le pere….ma, cavolo, il tester da 10€ dei cinesi ha molti più fondo scala selezionabili del GEM e con un’interfaccia ancora più scarna!
La stragrande maggioranza dell’utenza normale, ed a cui il contatore è principalmente rivolto, credo si possa far rientrare tranquillamente nella fascia entro i 6 Kw. Esagero, diciamo entro i 99 Kw. Perchè tarare il display per visualizzare picchi istantanei di assorbimento fino a 999,9Kw? Istantanei è pure una parola grossa, vista la nota latenza del contatore nel visualizzare variazioni di potenza istantanea ben più modeste. Insomma, la cosa non ha senso per me. E’ così complicato prevedere uno switch via software da remoto o via operatore in loco che cambi il fondoscala di lettura a seconda del tipo di utenza? E se poi imposto di default il display di pot. istan. su XX,xxx (che va bene diciamo nel 99% dei casi), vuol dire che poi devo intervenire sullo switch solo nei casi di assorbimento fuori dal comune e magari lo faccio fare direttamente in fase d’installazione dal tecnico stesso. E quanto potrà mai consumare una visualizzazione continua del display se il clente lo richiede, quindi senza pressione del tastino, visto che un comune orologio digitale ha una piccola batteria a bottone da pochi mAh che dura anni? Mistero della fede. E poi, se le celle di memoria ad accumulo del contatore sono modificabili incrementalmente solo ed esclusivamente dalla sezione di lettura analogica, cosa impedisce al software, volendo, di moltiplicare “ogni tanto” questo valore per N e mostrarlo a lettura? Sempre atto di fede.
(continua)