I contatori elettronici ENEL ci fanno pagare fino al 33% in più
di
lipsia
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
L'autore ha condiviso 44 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lipsia.
1.553 commenti
Pagine: « Prec. 1 … 79 80 81 82 83 … 156 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 79 80 81 82 83 … 156 Succ. »
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
per Cristian, che mi sembra sia molto informato sul funzionamento dei contatori:
Ho un impianto fovoltaico e volevo monitorare i 2 contatori sfruttando un ciruito che “conta” i lampeggi dei led posti sui contatori stessi.
Un lampeggio corrisponde al transito di 1Wh, e per il contatore posto in uscita all’inverter non ci sono problemi, visto che la potenza ha sempre la stessa direzione. Diverso per il contatore bidirezionale posto tra la rete e l’impianto. C’e’ sempre un solo led marchiato “RR” che indica l’energia che transita, ma non ho trovato nessun modo per distiguere la direzione, se si tratta cioe’ di energia prelevata o energia immessa. Monitorando con un oscilloscopio vedo che anche la durata dell’accensione del led non varia nei due casi (20millisecondi per la precisione).
Grazie!
ciao Marvix
in base a quello che hai scritto vedo che almeno ogni tanto qualcuno che ha un minimo di conoscenza c’è, mi fa piacere saperlo invece di vedere solo persone che senza possedere un minimo di conoscenze (come chi ha scritto l’articolo, che sebbene dopo i miei solleciti non è stato corretto) non fanno altro che criticare il contatore elettronico, o meglio l’enel che con il contatore non ha nulla a che vedere se non il montaggio. La risposta alla tua domanda la puoi trovare nel famoso “triangolino” (che sarebbe una freccetta), in basso a destra sul display lcd. In uno dei miei commenti, (il numero 774) puoi trovare una didascalia dei versi e relativi significati di quella freccia
Grazie della risposta!
ho presente il significato dei “triangolini”… pero’ questi si vedono “ad occhio”. Quello che volevo fare e’ un circuito da collegare ad un microcontrollore per automatizzare la raccolta dati, creare grafici ecc ecc. per l’impulso ho usato un fotodiodo e funziona benissimo. La direzione invece non ho trovato modo di rilevarla…
Tra l’altro il “triangolino” si aggiorna su una media temporale piuttosto lunga, come pure la potenza “istantanea” indicata sul display premendo un po’ di volte il tasto, quando invece il led da’ una misura molto precisa…..
Marvix ora capisco la tua richiesta, purtroppo però per eseguire una lettura automatizzata con un microcontrollore in effetti il triangolino non aiuta affatto visti i suoi tempi di aggiornamento e l’impossibilità inoltre di leggerlo con fotodiodi ecc. L’unico suggerimento che posso darti è inserire una sonda di corrente (TA, o ad effetto hall) sulla fase alla quale è derivato il tuo impianto di casa, sarà utile leggere col microcontrollore anche i valori istantanei della tensione per poter “dire” se la corrente è assorbita od erogata. Probabilmente il tuo progetto si complicherebbe parecchio dal semplice iniziale contatore incrementale dovendo considerare queste variabili, ma comunque sarebbe più semplice che realizzare un vero e proprio contatore sapendo che puoi comunque appoggiarti ai lampeggi del led evitando calcoli analogici sulle ampiezze
e’ quello che temevo…
Sarebbe stato sufficiente che il contatore facesse un lampeggio da 20ms in un caso e uno da 10ms nell’altro… o aggiungere un led!
ottima osservazione la tua, non sarebbe di difficile implementazione un algoritmo del genere solo se fosse stato considerato in fase di progettazione, ormai però i contatori sono stati concepiti con dei sottosistemi interni separati, provo a spiegarmi:
il circuito analogico di misura che provvede anche al lampeggio del led, opera in maniera real time misurando l’energia,
poi è un secondo sottosistema che provvede a memorizzare i Wh letti dal primo circuito in differenti celle di memoria in base a
-tipo di energia
-fasce orarie
-verso di scambio
la comunicazione interna al contatore avviene solamente dal gruppo di lettura (primo circuito) verso le celle di memoria (secondo circuito)
per poter effettuare dei lampeggi di differente durata è necessario che la comunicazione avvenga anche nel verso opposto visto che i led appartengono al gruppo di misura
in pratica bisognerebbe dotare il gruppo di misura di un microcontrollore programmabile più sofisticato e probabilmente più avido di energia
preciso che ora solamente il secondo stadio del contatore è programmabile (attraverso il connettore irda) ma viene fatto operare in modalità low power (rifacendoci al discorso dei tempi di aggiornamento dell’interfaccia display lunghi)
Grazie, finalmente ho trovato qualcuno che sa’ darmi tutte le risposte che cerco!
A questo punto mi sembra di capire che la lettura differenziata in/out tramite led non e’ proprio possibile.
Una soluzione alternativa potrebbe essere l’installazione di un terzo contatore posto a valle dei due gia’ presenti, all’ingresso del mio impianto domestico. Misurando questo e quello del fotovoltaico per differenza algebrica ricaverei quanto immesso o prelevato dalla rete.
Ma e’ possibile avere un contatore uguale a quelli dell’enel “per uso privato”? quanto consumerebbe per se stesso?
Ben venga se posso contribuire a diffondere conoscenze, ti provo a rispondere subito:
Purtroppo per uso privato no, anzi, è addirittura vietato, oltre ad essere venduto esclusivamente sotto contratto all’enel, è coperto da brevetti concessi in licenza per la produzione esclusiva da e per conto dell’enel alla ditta appaltante. Tecnicamente inoltre comprenderesti il divieto perchè interferirebbe con le comunicazioni “power line” dell’intero sistema di distribuzione, e questa è una cosa che l’enel vuole evitare, è punita alla pari come la manomissione od il furto di energia, non saprei dirti altro perchè io mi sono sempre occupato della parte tecnica ed elettronica del contatore, non della parte normativa. Per quanto riguarda i consumi non saprei quantificarteli con precisione ma provo a darti un’idea sommaria, indicativamente l’elettronica consuma una potenza dell’ordine di qualche decina fino a poche centinaia di mW comprendendo microcontrollori display led ecc, la comunicazione “power line” consuma qualche watt ma viene utilizzata estremamente poco rispetto ai microcontrollori interni tale che la media nel tempo risulta inferiore a quella dell’altra elettronica, la parte del contatore che però dissipa più energia è l’alimentatore, purtroppo come per tutti gli alimentatori subentrano limiti tecnologici per i quali non è possibile aumentarne il rendimento, qui si parla di qualche decimo di W nel momento in cui è a pieno carico. Concludo però dicendo che la potenza dissipata dal contatore non viene considerata come assorbita dal cliente, ma in poche parole la paga l’enel (tanto è solo poca cosa se paragonata all’energia persa per trasporto e trasformazione), nel tuo caso invece dovrai pagare solo l’energia utilizzata dal contatore della derivazione proveniente dall’inverter del tuo impianto fotovoltaico. In ogni caso comunque per darti un’idea pratica il consumo del contatore è paragonabile o addirittura inferiore alla dissipazione sui contatti della protezione termica, questo ti fa capire quanto esigua sia
PS. rileggendo i tuoi commenti volevo correggerti sul fatto che il led che segnala l’anergia attiva scambiata è contrassegnato con RA, non RR che invece segnala l’energia reattiva scambiata
ah.. lapsus.. si, ho invertito RA con RR! Mi lo ricordo piu’ per la posizione (in alto) che per la sigla…
grazie per tutti i chiarimenti. Visto che non ne posso mettere uno di “privato” si risolve anche il problema dell’autoconsumo! 🙂
Potrei provare a costruire una rudimentale sonda amperometrica, collegarla ad una porta analogica della mia scheda acquisizione, porla all’ingresso dell’impianto domestico, poi da calcolo algebrico si dovrebbe ricavare il verso sul contatore bidirezionale…
Ciao,
ho da circa 6 mesi cambiato il fornitore di energia che adesso è enel. Ed ho anche i nuovi contatori elettronici. Nonostante dovrei avere una tariffa molto più vantaggiosa rispetto a quella del precedente fornitore, i consumi e i relativi importi economici che mi sono addebbitati sono ben più del 33% del precedente (ed in più ora ho la tariffa molto più vantaggiosa). Non so cosa fare è vergognoso, ho pagato cifre iperboliche pure per 3 mesi di cui 2 non c’ero. Cosa si può fare? Dobbiamo tenerci questi contatori e queste bollette sballate? Non c’è qualche associazione consumatori che può intervenire? Se avete novità per cortesia fatemi sapere. Grazie