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Confusione, manipolazione?

Salve a tutti, scrivo per chiedere alcuni consigli in merito ad una faccenda di cuore che ormai mi porta via molte energie. Cercherò di essere il più sintetico possibile.

Per due anni sono stato fidanzato con una ragazza di circa la mia età (attualmente 26 ai tempi 24) che per anni ho rincorso e cercato di conquistare in quanto per lei ero il classico “amico”. Devo dire che di lei sono stato innamoratissimo e soprattutto desideroso di instaurare una famiglia e lei lo stesso, ma ad un certo punto ho sentito puzza di bruciato. All’improvviso non so per quale motivo ho avuto una sorta di illuminazione sul fatto che stessi vivendo tra le grinfie di una manipolatrice, spulciando vari forum che trattano questo tema ho letto che le vittime all’improvviso rompono il meccanismo di controllo, come se si svegliassero da un sonno ed infatti io mi sono sentito nella stessa situazione. Però dall’ altro lato non mi sento sicuro dei miei giudizi ed ho paura di considerare una persona che ho amato in maniera sbagliata. Sfortunatamente mi trovo nell’impossibilità di poter parlare con qualcuno che sia capace di ascoltarmi realmente, perché tutti prendono sottogamba quello che dico e gli esempi che faccio e ciò che a me sembra grave agli altri sono stupidaggini, spero di poter trovare qualcuno qui. In sintesi i motivi che mi hanno portato a questa riflessione sono stati:

– Il fatto che lei mi riempisse di regali, mi diceva parole dolci, mi trattava da Re, ma tutto ciò rimaneva ad un livello materiale.

– In tutto il tempo in cui siamo stati fidanzati non mi ha mai detto il motivo per cui lei avesse cambiato idea su di me e perché si era innamorata di me ( lei diceva che non voleva dirmelo per non darmi troppe sicurezze) e raramente diceva ciò che pensava veramente

– già il primo mese in cui ci frequentavamo voleva portarmi a conoscere i suoi genitori per fare un fidanzamento in casa e sposarsi nel giro di pochi mesi. Io ovviamente non ero d’accordo

– Era molto gelosa e possessiva, voleva che anche io lo fossi e mi accusava di essere carente nelle attenzioni

– mi diceva molte bugie su banalità, mi instillava un fortissimo senso di colpa e rigirava sempre i discorsi a suo favore per farmeli pesare ( mi sento in colpa tutt’ora oltre che triste perché il mio paio di occhiali che avevo era considerato troppo da ragazzino, lei voleva che comprassi degli occhiali da uomo, in tutto ciò erano degli occhiali normalissimi)

– diceva che io ero il suo fidanzato ed ero anche il suo uomo e come tale dovevo vestirmi in un certo modo e se non lo facevo non le davo abbastanza attenzioni e non l’amavo

– dopo che l’ho lasciata lei mi ha diffamato andando dicendo peste e corna su di me, ha detto che la opprimevo, che non la facevo vestire come voleva perché ero geloso, però non ero geloso abbastanza da dimostrarlo, oltre ai classici elenchi su quanto la mia virilità sia microscopia con i classici senza palle, non sono uomo, non sono abbastanza ed inoltre, avendo reclamato rispetto su questa cosa, lei mi ha bloccato su WhatsApp e rispondendo a quest’altra situazione mi ha fatto chiamare dal padre che mi ha minacciato conseguenze se non la lasciavo stare, quasi fossi uno stalker, cercando di farmi passare come tale.

– Inoltre nonostante lei mi abbia bloccato ho la sensazione di essere perseguitato ed osservato, ma non ho prove a riguardo.

Bene ho cercato di essere il più chiaro possibile, spero che qualcuno mi sappia aiutare. Grazie a tutti per l’ascolto.

Lettera pubblicata il 13 Agosto 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Gimmy -

    Quando la volpe non arriva a l’uva dice che è acerba. E’ sempre stato cosi, la tua ex, ti ha semplicemente idealizzato nella sua testa, come il suo prototipo di uomo è voleva plasmarti a sua immagine e somiglianza; non amava te, ma il suo disegno e non essendo riuscita nel suo intento, poichè sei dotato di una tua personalità e fortunatamente anche di una propria testa pensante oltre al fatto di non essere affetto da zerbinismo cronico, ha pensato bene di farti apparire agli altri come l’orco della situazione. Farti minacciare dal padre fa capire quanto questa persona sia instabile, abbastanza problematica come pure immatura; chiudi ogni rapporto che ti lega a questa persona, non cercarla, ne fatti coinvolgere su ipotetici chiarimenti in quanto tutto potrebbe essere usato contro di te; usa l’intelligenza e lascia correre le sue calunnie, saranno i fatti e il tempo a dimostrare il valore della tua persona, di certo non le chiacchiere di una bambina capricciosa a cui è stato tolto il suo bambolotto.

  2. 2
    Esther -

    Credi in te stesso: è la cosa migliore che puoi fare! Vi siete lasciati?! Basta! Un uomo vero non piange appresso ad una gonnella: realizzati nel lavoro e vedrai che la gonnella giusta e matura, sarà lei ad accorgersi di te, ma non finché piagnucoli su te stesso e sui siti di cuore infranto!

  3. 3
    Aquilonerosso -

    Gimmy ti ringrazio della risposta sei stato molto esauriente e chiaro, ti ringrazio anche dei complimenti, mi ritrovo nelle parole che dici e mi rendo conto che tutte quelle cose che non ho ritrovato in lei erano dovute al fatto che ero un oggetto da plasmare. Mi dispiaccio di aver ingoiato tanti bocconi amari perché aspettavo che lei si aprisse con me e mi confessasse almeno i suoi sentimenti, ma credo che non ce ne siano mai stati.

    Esther: io vivo la mia vita, ho i miei impegni e stimoli, quelli non mi mancano, soprattutto dal punto di vista femminile, sono stato anche con altre donne ma ho evitato situazioni affrettate proprio in base a questa esperienza. Quando nella vita si vive un esperienza al quale non si riesce a dare un nome (e soprattutto non si riesce a trovare un punto) ti ritrovi ad avere un pensiero ridondante che si infiltra silenziosamente e fa un vero e proprio stillicidio.

  4. 4
    Yog -

    Vabbè, non hai concluso. Se non fosse che porti gli occhiali in foggia da regazzino si potrebbe dire che hai ragione tu.
    Però con la ragione, anche se ce la avessi (e dati gli occhiali io non lo credo), non si ciula, e questo è insegnamento autorevole di Parmenide poi ripreso da Ippazia e seguaci.
    Perciò non mi trascinerei in analisi psicologiche che non sei in grado di fare: va da un professionista, il pensiero ridondante è patologico, devi curarti SVELTO.

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