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Come uscire dalla depressione?

Salve a tutti. Mi sfogo qui perché è più facile far vedere chi sei davvero di fronte a persone sconosciute. 
Allora, io sono una consulente di una grande azienda che opera in un Team. 
Nel mio gruppo sono quella che lancia sempre nuove idee, nuovi modi per fare clienti, promuovere pubblicità, sono sempre stata l’esempio da seguire (non lo dico per fare la modesta, ma nel mio lavoro è così).
Sono quella alla quale si rivolgono per consigli, risolvo i loro problemi, insomma ho davvero molte responsabilità. E’ un lavoro che ho sempre amato moltissimo, ho sempre dato il 100%, dormivo anche solo 5 ore a notte da quante idee avevo per la testa, ma ora lo sento di ”troppo” e vi spiego subito il perché.  

Ho un bambino di 4 mesi, ho avuto la possibilità di continuare il mio lavoro a casa dopo il parto, ma sta diventando difficilissimo da seguire perché sono sempre da sola, mio marito è tutto il giorno fuori casa per lavoro, e io mi ritrovo con un bimbo che piange sempre, continuamente attaccato al seno, un sacco di lavoro a cui pensare, ho la mente completamente bloccata perché non riesco a trovare nuove idee pubblicitarie per i clienti.

Mio figlio non lo vedo come un ostacolo perché lo amo più della mia stessa vita, amo giocare con lui, prendermi cura di lui, e anche se mi fa fare le notti insonni sono molto soddisfatta come mamma. Ma come donna no. Sento che sto perdendo parecchio. 
Io che ero sempre pronta a dare consigli a tutti, ad avere sempre la soluzione a portata di mano, adesso mi scoccia da morire appena qualcuno mi chiede una minima cosa perché in automatico mi viene da pensare:”E a me chi mi chiede se ho bisogno?” Mi ritrovo a fare pensieri da persona bisognosa di affetto, di amore. Agli occhi di mio marito sono una donna e una mamma perfetta, esteticamente sono una bella donna e chi mi incontra non sa che questa maschera di perfezione nasconde un sacco di tristezza. 
Sto vivendo un periodo bruttissimo all’oscuro di tutti, essendo tutti i giorni a casa da sola mangio di continuo e sono pure ingrassata un sacco. La gravidanza fisicamente l’ho vissuta malissimo perché ogni settimana ero sempre al pronto soccorso, ero dimagrita a dismisura, non potevo mangiare nulla, e quando ho partorito sembra che tutto sia esploso: ho cominciato a mangiare tutto l’impossibile come sfogo, cambiavo umore da un minuto all’altro.
Ho fatto un paio di sedute dalla mia psicologa e mi ha detto che il problema maggiore è che io mi sento sotto pressione per il lavoro, sembra che io voglia raggiungere la perfezione sia come donna che come madre e questo mi rende depressa, diciamo una specie di depressione post parto.
Il mio medico dice che si tratta solo di ”ormoni impazziti” normalissimi in allattamento. Non so, non ci capisco più nulla. Ho pensato più volte  a licenziarmi per poter seguire meglio mio figlio, per staccare mentalmente dal lavoro, ma non posso permettermelo, e non voglio.  

Vorrei ritrovare la motivazione, ma proprio non ci riesco. All’inizio credevo che fosse solo una cosa passeggera e invece ora noto che si sta trasformando in una vera e propria lotta giornaliera. Ogni volta che mi impongo che devo finire un lavoro, va a finire che non lo faccio; se dico ”oggi devo riuscire a non abbuffarmi” puntualmente lo faccio. Che fine hanno fatto la mia determinazione, la mia motivazione? Io so dentro di me che non è ”colpa” della nascita di mio figlio. Ho cominciato a chiedermi se questa situazione è data da un fattore ormonale che mi porta a sbalzi d’umore pazzeschi. Sono circondata da persone che non hanno figli e di conseguenza non possono capire i miei stati d’animo e non so proprio con chi parlarne. 

Datemi un vostro parere, possibilmente da donne. 

Lettera pubblicata il 27 Novembre 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso - Salute

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Sofia -

    Cara ragazza innanzitutto cerca di stare calma e Tranquilla ( ogni giorno dovresti prendere i fiori di back resque remedy ) quelli ti calmano anche la mente…perché più ti agiti e peggio diventa tutto e non riesci più a ragionare!
    Seconda cosa non hai la depressione..si abusa troppo spesso di questa parola senza saperne il vero significato!
    Le vere depressioni sono altre!
    Quindi non convincere la tua mente che sei depressa perché non è così!

    Stai lottando con un periodo di crisi che lo supererai…è questo che devi dire alla tua mente! È solo un periodo e passerà!
    Ora dopo una gravidanza difficile è normale che uno dopo voglia sfogarsi e tornare alla normalità e parlo del mangiare.. Tu però invece ti abbuffi perché ti senti frustrata e ansiosa è questo che ti porta ad abbuffarti non la vera fame!

    Ora sei mamma e volendo o non volendo devi ammettere a te stessa che il tuo equilibrio perfetto che avevi prima si è interrotto.. Si è spezzato! È normale ed è anche giusto che sia così… Ora c’è tuo figlio..che è la cosa più importante della tua vita..è lui che merita tutta te stessa e le tue attenzioni!
    Non il lavoro..tutte e due non si può fare!

    Quindi io ti consiglio..calmati e pensa a te stessa e a tuo figlio in questo momento.. Prenditi un aspettativa di qualche mese e pensa a te e lui..a te a riprenderti del tutto e a lui come cosa fondamentale della tua vita!

    Non lasciare il lavoro..non è giusto e te ne pentiresti..però dopo quello..ritornaci quando sarai più te stessa e serena..

    Se fai così… Piano piano tutto ritornerà come prima..avrai le tue idee..avrai di nuovo tutte le capacità che ora ci sono ma sono bloccate..OK?

    Un abbraccio!
    E stai su’! Sei forte e determinata ma anche i forti a volte sono fragili sai..?
    Te lo dice una tosta!

  2. 2
    DivisioneGioiosa -

    Cara mamma,
    mi sembra di vedere la ‘tipica’ donna in carriera rispettata da tutti e che ha sempre chiesto, con efficienza, tanto da se stessa. Adesso ha una nuova responsabilità questa donna, ma non riesce a mettere insieme tutte queste cose perchè abituata ad essere sempre al massimo non sa cosa significhi fermarsi un attimo, fare una pausa dal mondo del lavoro, ricaricarsi, stare non solo col bambino, ma anche e sopratutto con se stessa.
    hai ‘ già dato’ e ridarai in futuro, magari tra un mese, un anno. Ma ORA il corpo stesso, la mente, ti chiedono di rallentare il passo, relax. La tua non è depressione: è sovraccarico. Il troppo stroppia e piuttosot che fare male più cose meglio farne bene una.
    Come capire quando sarai pronta per tornare alla carica più forte di prima? Sarà la tua mente stessa a dirtelo. Le idee torneranno e la carica pure.

  3. 3
    Yog -

    Prova a importi di abbuffarti. Vedrai che pur di farti dispetto ti metti a dieta. Impara a fregare te stessa, cosa del resto non facile. A fregare il prossimo invece ce lo insegnano fin da bambini.

  4. 4
    maria grazia -

    Mia cara, sarò un pò cruda, ma non posso esimermi dal dire quello che penso. Tu dici che disponi di una carriera a portata di mano, ma non hai più la “motivazione”. Beh, ci sono invece tantissime donne cariche di motivazione da vendere, che non hanno figli ( e anche se li avessero non trascurerebbero il loro lavoro ) e a cui invece non viene data alcuna chance ( magari perchè non hanno i famosi “Santi in Paradiso” ). Se ti senti tanto stressata potresti cedere il tuo posto a qualcuna di queste nobili donzelle che non aspettano altro che di potersi mettere finalmente all’ opera. E al tempo stesso tu saresti poi libera di occuparti del tuo bimbo a tempo pieno senza altre “fastidiose incombenze”.

  5. 5
    rossana -

    Maria,
    sono in linea di massima in accordo con Sofia e con DivisioneGioiosa.

    SECONDO ME, stai sperimentando il conflitto di non poter essere perfetta e ammirevole su tutti i fronti, quando uno di questi supera l’impegno richiesto dal rapporto di coppia, in cui, in linea generale, i tempi a disposizione sono alla pari fra i sessi.

    un figlio è ben altro! se si vuole essere madri nel vero senso della parola, lui deve venire SEMPRE prima di tutto il resto. non ha chiesto di nascere ma, una volta messo al mondo, per almeno i primi due o tre anni ha bisogno di un mare di attenzioni e di tempo, non solo mentale, dedicato a lui soltanto. per favorirne il vero schiudersi alla vita e al prossimo, per lasciargli la sola grande eredità che nessuno più gli potrà mai togliere.

    non ho potuto dedicarmi a mio figlio come avrei voluto, e questo è il solo rammarico che porto nella mia vecchiaia. se minimamente puoi, ecnomicamente parlando, dagli priorità assoluta per qualche mese o qualche anno. credo che non avrai mai a pentirtene. i lavori e le gratificazioni personali vanno e vengono, come gli amori. i figli, invece, nel bene e nel male, sono PER SEMPRE.

    un grande abbraccio.

  6. 6
    maria grazia -

    Se si ritiene già a priori che un figlio debba necessariamente togliere spazio a tutto il resto, certe aspiranti madri allora farebbero bene a valutare attentamente PRIMA se sia il caso, in quel momento, di partorire o meno. E’ chiaro che se si da per scontato di poter riuscire a seguire TUTTO ma poi non è così, una donna entrerà in crisi. Riconoscere invece saggiamente i propri limiti e capire preventivamente a cosa si è portate di più ( se la famiglia o la carriera ) per tante potrebbe essere la chiave “magica” per prevenire eventuali problemi futuri. Ci sono poi anche donne “eccezionali” che riescono a gestire al meglio sia il lavoro che i figli, ma non è cosa DA TUTTE. E sopratutto non è detto che si debba PER FORZA diventare madri per sentirsi DONNE. Peraltro sono anche convinta ( vista anche l’ esperienza nella mia famiglia di origine ) che non si è automaticamente “buone madri” solo perchè si sta con i figli 24 ore su 24.

  7. 7
    paura -

    Cara Maria,come ti capisco! Io ancora nn sono mamma ma sono incinta con una gravidanza a rischio però sono sola a casa tutto il giorno e, anche se dovrei stare a riposo assoluto,qualunque donna sa che non si può fare a meno di cucinare,lavare i piatti, fare il bucato, stirare,fare la spesa e tenere la casa un minimo pulita. Immagino te, sola, con un neonato che assorbe la maggior parte del tuo tempo,una casa da tenere in ordine e un lavoro da portare avanti. Una persoha non può far tutto, non siamo robot.Non sono la persona migliore per darti consigli perché Io per prima avrei bisogno di aiuto, ma una cosa mi sento di dirtela “fatti aiutare”.Non so se tu abbia i genitori o i suoceri vicini che possano darti una mano, ma, se la tua situazione economica lo permette, cerca una baby setter che ti possa tenere il bambino per qualche ora finché tu lavori o un nido in famiglia dove mandare il bambino magari solo qualche giorno a settimana.
    una mia amica ha dovuto licenziarsi perché nessuno le teneva il figlio,ma in tempi come questi non conviene perché poi sarà difficile trovare un nonuovo lavoro.

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