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Ciao fratellino, ciao gattona

Ciao fratellino, conosco le tue intenzioni. So che le rispetterai. Mi sono comportata in modo pessimo ed ho infranto le regole. Ti ho scritto un’ultima e-mail. So che non la leggerai, ma c’è allegata una foto, quella che ti avevo promesso.Non è uno specchietto per le allodole. E’ un modo civile per dirti addio.
Nell’e-mail ci sono scritte le solite cose. Ho evitato le solite promesse perchè le ho infrante troppe volte per avere la pretesa di essere creduta.
Giustificazioni, spiegazioni, attenuanti. Le solite cose, insomma. Sempre loro. Quelle che ho sempre detto e a cui non ha mai creduto.
Ho troppi problemi da affrontare per essere una sorellina lucida. Fai bene a non porgermi la tua spalla su cui piangere. Ne abuserei.
In quell’e-mail c’è solo una cosa che non ti ho detto: avrei voluto tanto sapere come stai e puntare il riflettore su di te anzichè su di me.
Ma ti sentivo già distante e distaccato. Garbato, cortese, gentile ma ben oltre alla nostra complicità.
E così mi sono concentrata sul mio personalissimo disastro emotivo, psichico, fisico. Ho rovinato tutto e, questa volta, so che non c’è rimedio.
Buona fortuna fratellino, ti voglio tanto bene. Un bene da sorellina che, quando è lucida, sa essere una buona sorella. Dai un bacio alla gattona, da parte mia. E se passi da quel giardino guarda le anatre che fanno lo sci d’acqua e ridi un pò anche per me.

Lettera pubblicata il 31 Agosto 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 17 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Strade diverse -

    Finalmente è settembre. Ho sempre odiato agosto. Lo apprezzo per il caldo ma, non si perché, ha sempre “picchiato forte” sul mio sistema nervoso. I mici stanno dormendo, il mio sonno artificiale è finito un paio di ore fa. Tra poco usciro’ e andro’ a comprarmi un libro. Ieri ho svuotato il pentolone. Pescare lì dentro non serve a nulla, è vero. Tutto ciò che occorre per riportare ordine nel caos è dentro ciascuno di noi. Chissà se il gelato al pistacchio ha già lasciato il posto alla torta di mele e chissà se riesci ad avere ancora caldo…..qui la temperatura è scesa di 10 gradi. Sono tornata alla coperta :). Questa notte ho preso un oggetto da quella scatola: il caleidoscopio. Vedere che quei vetrini sparpagliati, “sconclusionati”, a volte deformi possono creare infinite combinazioni quasi magiche è rassicurante. Riportare ordine nel caos senza cristallizzarsi in una posizione. Senza fermarsi mai. Stamattina mando altre foto a quella mail. Ciao, fratellino che non legge. Scriverti mi fa compagn

  2. 2
    Strade diverse -

    ……Peccato sia sempre stata una pessima fotografa 🙁 Questa mattina andrò nel piccolo parco con i cigni. Quando il tempo è grigio il parco si svuota ed è bello passeggiare in quei pochi metri quadri. Cominciano a cadere le foglie. Ma non è una scena triste. È il ciclo della Vita. Si nasce, si vive, si muore di continuo. Il bello è proprio questo: la mutevolezza. L’aspetto difficile è stare dietro ai cambiamenti senza perdere la lucidità. Ma ci si può riuscire. Be’, ora vado. Ho tante cose da rimettere in carreggiata. Buona giornata fratellino.

  3. 3
    Strade diverse -

    Ho appena preso un acquazzone come pochi. Non ho aperto l’ombrello. Magari domani avrò mal di gola e me ne pentirò ma è stato bello sentire l’acqua che scorre addosso.
    Ci sono personalità “statiche” e personalità “in movimento”.
    Nessuna è migliore dell’altra.
    Sono semplicemente diverse.
    La personalità statica fa una scelta di vita e resta saldamente ancorata a questa scelta.
    La personalità in movimento forse è affascinata dalla stabilità ma muore soffocata se tenta di adottarla.
    “Piange ciò che muta”. Ma a volte è un pianto liberatorio non disperato. E’ questo che non avevo capito. E’ questo che avevo frainteso. E’ questo l’errore più vistoso che ho compiuto e che ora mi ha tolto, per sempre, la possibilità di un confronto con chi sa e può capire.
    Anche la personalità in movimento sa fermarsi, a volte sente l’esigenza di fermarsi ma poi, la sua stessa natura, la porta a spostarsi altrove.
    Ma lo spostamento è evoluzione non necessariamente negazione.
    Non si sposta perchè ha sbagliato, ha mentito, ha millantato mentre stava ferma.
    Si sposta perchè la sua natura ha voluto così. Ha voluto che la sua vita fosse un continuo migrare verso lidi ritenuti più consoni.
    La personalità in movimento sarà sempre tacciata di essere falsa, leggera, infantile e bugiarda.
    Non solo dalle personalità statiche.
    Anche le altre personalità in movimento rischiano di cadere in questo grossolano errore.
    Perchè a volte si parte in momenti diversi, altre volte non ci si rende conto di essere già partiti, a volte si parte per strade diverse e la paura di restare soli vince sull’esigenza di mettersi in movimento.
    L’andare altrove non significa essere stati male quando si stava fermi.
    L’andare altrove è semplicemente destino per alcune persone.
    Non posso parlare per tutti, parlo per me, per la mia esperienza.
    La verità e la menzogna non andrebbero mai giudicati con il metro di oggi ma con il metro del momento stesso in cui la verità e la menzogna sono state pronunciate.
    Io sono una persona molto stupida.
    Arrivo alla verità quando, ormai, ho devastato tutto.
    La violenza che esterno non è altro che il riflesso della violenza che esercito dentro di me.
    Ho voluto e cercato in tutti i modi di essere una personalità statica. Le ho viste così sicure, così pacifiche, così serene e rigorosamente costruttive.
    Ho voluto a tutti i costi ciò che fa stare bene le personalità statiche nella convinzione che le medesime cose potessero far stare bene anche me.
    Ho pestato i piedi, urlato. preteso, quando altre personalità in movimento hanno smesso di credere che ciò che fa stare bene le personalità statiche sia ciò che risponde alle esigenze delle personalità in movimento.

  4. 4
    Strade diverse -

    Ora capisco molte cose di me.
    E vorrei che tu credessi, fratellino, che non ho mai raccontato bugie, che non sono pazza, isterica, malata.
    Ho raccontato la verità del momento. E poi, quando lo scenario è cambiato, mi sono imposta di restare ferma nell’identica posizione e sono esplosa.
    Io non so, non posso sapere con certezza se qualcosa di simile è accaduto anche a te.
    Se anche tu hai raccontato una verità che ha avuto valore finchè non è cambiato il momento.
    Ciò che so è che ora capisco il tuo modo di reagire che tanto mi ha fatto soffrire mandato in bestia fino arrivare a tutto questo.
    Ora posso capire. E mi vergogno tanto di non essereci arrivata prima.
    Ti ho accusato di essere cambiato e di aver mentito.
    Non ho saputo apprezzare il tuo aver avuto il coraggio di metterti in movimento.
    Eppure eravamo complici, eppure avevamo l’incredibile capacità di capirci. Come ho potuto essere così cieca, sorda quando mi chiedevi di lasciarti tranquillo? Non me l’avresti chiesto se non avessi travisato la mia stessa natura. Saremmo stati uniti anche nel caos più assoluto. E ce l’avremmo fatta ad imboccaer i nostri percorsi a mente sana in corpo sano.
    Perchè ho capito solo adesso che la verità sta ovunque e non solo nel bianco o nel nero?
    Perchè ho capito solo adesso che il grigio non è falsità, opportunismo ma è una verità cangiante?
    E perchè non ho capito che l’essere cangianti non equivale ad essere falsi ma si è falsi se ci si vuole spacciare per nitidi?
    Perchè non ho capito che l’affetto, quello vero, resta sempre e comunque anche a 1000 km di distanza e che il rispetto delle proprie esigenze non significa calpestare gli altri nè ritenersi calpestati?
    Quanto stress ti avrei evitato, quanto male inutile, quante medicine superflue, quanto scossoni al sistema nervoso.
    Saremmo rimasti fratelli, contenti di esserci trovati, persi, ritrovati.
    Avremmo avuto mille scambi, mille risate e mille pianti da condividere seppur su strade diverse.
    Ed ora, invece, sono qui.
    A scrivere in una lettera in cui non entrerai mai, dopo aver lasciato il ricordo di una donnetta isterica, violenta, bugiarda, egoista, prepotente, malata e contagiosa.
    Da evitare.
    Mi scuso per tutto anche se le scuse non riparano i danni e mi sono scusata troppo per essere ancora creduta.
    Quelle accuse, però, fratellino, quelle sul lavoro le merito solo in parte. Non è dipeso da me il fallimento di quell’iniziativa. Ho sbagliato a fidarmi, questo si. Ma sono stati gli altri a tirarsi indietro quando tutto sembrava definito. Ho impiegato più tempo del previsto ed ora che sono, finalmente, pronta non ci sei più tu.
    Ma è proprio così vero che non mi leggerai mai?
    Ti ho perso davvero per sempre fratellino?
    Non ho più inviato quelle foto, a dire la verità ho cancellato l’account di posta. E’ stato ingiusto importi l’utilizzo, sto sbagliando ad entrarci di continuo per vedere se sei passato di lì.

  5. 5
    Strade diverse -

    Ho combinato un po’ di casino con i post. Probabilmente ne pubblicheranno 4 identici oppure nessuno. Ho cancellato quell’account gmail perché avevi ragione, non era tempo di affrontare certi argomenti. L’ho voluto fare, sei stato male, sono stata male. Avevo paura che passando il tempo, cambiando le situazioni, riempiendo il tempo con nuove conoscenze, ti saresti guardato bene dal cercarmi. Ma l’affetto non si può incatenare. Ora sei libero di fare ciò che ti sembra opportuno per la tua salute. Io resto qui a cercare di risolvere i miei casini economici e psichici, a sistemare una casa per poterci andare ad abitare, a lavorare, a curarmi, a perdermi in sogni nati insieme a me. E a scrivere in una lettera.

  6. 6
    francescop -

    MIAOOOOOOOOOOOOOO MIAOOOOOOOOOOOOOOOO MIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

  7. 7
    Strade diverse -

    Dal film “Risvegli”-Scena finale

    “Abbiamo avuto un estate straordinaria, una stagione di rinascita e di innocenza.
    Un miracolo.
    Ma ora dobbiamo tornare alla realtà dei miracoli.
    Potremmo dare la colpa alla scienza e dire che è stato il farmaco a fallire, o che è stata la malattia a tornare, oppure che i pazienti non hanno resistito alla perdita di decenni della loro vita.
    Ma la verità è che non sappiamo cos’è andato male e cos’è andato bene.
    Noi sappiamo soltanto che allo svanire della speranza farmacologica è seguito un altro risveglio, che lo spirito dell’uomo è più forte di qualsiasi farmaco.
    E che questo spirito ha bisogno di essere nutrito.
    Il lavoro, il gioco, l’amicizia, la famiglia.
    Sono queste le cose che contano.
    E noi l’avevamo dimenticato. Le cose più semplici”.

    Le cose più semplici? Quelle più difficili, direi.

  8. 8
    Strade diverse -

    Sai cosa mi manca, fratellino? Mi manca un pò di tutto e in quel tutto c’è anche la voce di chi sapeva capirmi, di chi sapevo capire. Fino a qualche mese fa. Mi manca quella voce, la tua.
    Ma sono stata un’egoista troppe volte. Ho pensato solo a me stessa, alle mie esigenze tante di quelle volte che mi sono fatta pena e schifo da sola.
    Chiudere quell’account, lo sai, è stato un gesto pesante per me.
    Tu mi conosci, sai che è così. Ma non potevo non farlo.
    Giorni fa hai chiuso ogni forma di comunicazione con me.
    Ho ripristinato le cose, le ho messe al posto giusto, ho rispettato un tuo desiderio per una volta.
    L’affetto si merita non lo si esige, non lo si estorce.
    Si, lo so, hai scritto che non avresti mai più risposto. Ma poi la tenerezza o la curiosità avrebbero prevalso….No! Non è così funziona. Devo impararlo.
    Ora, per davvero, non ho più nessuna possibilità che tu mi rivolga la parola se non spontaneamente, se non per tua iniziativa, nessuna possibilità di sapere come stai, cosa stai facendo, se hai fatto le analisi del sangue, se ti sei fatto controllare il polso che ti fa male, se sei entrato in analisi o hai optato per il fai da te, se hai bisogno di un lavoro in attesa di realizzare il tuo progetto, se ti sei ricordato di rinnovare l’abbonamento sempre ammesso che, quando scadrà, tu sia ancora lì, per commentare un libro o chiederti un parere su quale acquistare. O solo per ridere di una stupidaggine o per sfogarsi con una voce amica.
    Se non sarai tu a volerlo non saprò mai se sei riuscito ad essere felice e se quel sorriso da bimbo timido e imbarazzato è tornato sul tuo viso. Se hai trovato una persona da abbracciare con quelle braccia lunghe lunghe che sembrano voler stritolare quando sei contento. Se hai realizzato quel vecchio sogno che viene dalla tua infanzia e che, forse, per ora, hai buttato fuori dalla finestra ma che, prima o poi, farai rientrare dal portone principale 😉
    Non saprò più nulla se non sarai tu a volermelo raccontare.
    Ora le cose sono tornate al loro posto.
    …..So che stai leggendo, so che il titolo di questa lettera ha attirato la tua curiosità.
    Così come so che non risponderai.
    Conosco il perchè. Lo posso comprendere.
    Forse scriverò ancora, sicuramente scriverò ancora. Sono una grafomane, lo sai.
    Se un giorno ti fiderai di nuovo, se ti fiderai di nuovo di me, non per tenerezza e tantomeno per pena o per un qualche senso di “colpa”, componi il mio numero, se l’hai ancora in memoria.O scrivimi due righe sulla mia e-mail di libero, se ti va. Se potessi esprimere un desiderio preferirei ascoltare la tua voce.
    La tua sorellina ti vuole un gran bene. Ti abbraccia forte forte con quelle braccia lunghe e magre che la fanno assomigliare un pò ad Olivia, e ti sorride con quella faccia un pò così,quell’espressione un pò così… come quelli che hanno visto Genova. E che Genova….. 😉
    So che anche tu mi vuoi bene.
    Ciao fratellino, una carezza alla Gattona.

  9. 9
    Sliding Doors -

    Per ogni cosa c’è un tempo, sorellina. Tu hai avuto semplicemente troppa fretta. Verrà il giorno in cui potremo analizzare serenamente tutto quello che è accaduto, senza cadere nella trappola delle accuse reciproche, dei rimpianti fini a sé stessi e delle recriminazioni inutili.
    Ho letto tutto quello che hai scritto a proposito delle personalità statiche e delle personalità in movimento. Credo che tutti attraversiamo fasi in cui tendiamo alla stabilità e fasi in cui avvertiamo un disperato bisogno di spostarci, di muoverci, di ampliare i nostri orizzonti, anche a scapito delle nostre false certezze e delle sicurezze che avevamo acquisito.
    E’ anche vero che in ognuno di noi può prevalere l’una o l’altra tendenza. Io sono una personalità in movimento che ogni tanto viene colta da uno struggente desiderio di stabilità. In quei momenti sono perfettamente sincero, perché vorrei davvero fermarmi, riposarmi e costruire qualcosa di stabile e duraturo. Ma adesso che ho compreso la mia natura profonda (che è quella di una personalità in movimento) mi guarderò bene dal fare proposte di matrimonio a chicchessia, anche se si trattasse della mia anima gemella.
    Se tu fossi rimasta la persona che ho conosciuto, e di cui conservo tuttora un dolcissimo ricordo, probabilmente si sarebbe verificata un’inversione di tendenza e il desiderio di stabilità avrebbe potuto anche prendere il sopravvento. Invece è accaduto quello che è accaduto … Quando tu sei andata in tilt, procurandomi uno stress che non ero in grado di tollerare, la personalità in movimento si è sentita immediatamente soffocare, ha ripreso il comando delle operazioni e ha deciso, in modo dispotico e unilaterale, che bisognava assolutamente darci un taglio. E lo ha fatto con modalità sorprendenti, che hanno rimesso in discussione ogni singolo aspetto della mia esistenza. Durante le fasi di trasformazione si diventa molto esigenti e molto insofferenti.
    La gattona ricambia i tuoi saluti. Stamattina si è divertita moltissimo leggendo gli sproloqui dei soliti imbecilli.
    Come stanno i micetti ? Come sta il Biondino ?

  10. 10
    Strade diverse -

    Un micino grigio non ce l’ha fatta 🙁 ed il Biondino vorrebbe prendere il latte insieme ai suoi nuovi fratellini. Peccato che sia un po’ cresciutello. Un eterno Peter Pan, mi sa. Ben ritrovato, fratellino.

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