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Chi deve pagare

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Lettera pubblicata il 6 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 60 commenti

Pagine: 1 3 4 5 6

  1. 41
    M. -

    Golem,
    “Spero almeno che queste ultime siano quantomeno la maggioranza. Bye.”

    Voglio essere ottimista e pensare che questo tipo di donne siano la maggioranza.
    Barb era una di queste, e posso dirlo perché l’ho constatato circa un mesetto fa quando c’ è stato uno scambio di mail privato tra lei e me, sulla questione che conosci anche tu ed MG.
    A proposito, ma che fine ha fatto Barb?
    Mi aveva detto che le sarebbe piaciuto affrontare il discorso che stavo intavolando prima della mia sparizione, ma non l’ho più “vista” qui.

    Continuo a vedere la partita. A casa mia, in giardino, con amici, famiglia, cani; con la griglia che va a manetta e birra ambrata.
    Offro io.

    Ciao!

  2. 42
    Andrea_The_Original -

    Golem. mah.. a me tutto sto tirarsi per la giacchetta ha stancato da un pezzo.
    Fate come vi pare, per carità.. che noia però.
    Fortunatamente non ho tempo di seguire tutti i passaggi.

  3. 43
    Golem -

    Ma sì M, ritengo che siano la maggioranza. Qualcuno pensa che tipi come me e te siano misogini, e chi lo dice di solito è quella minoranza che si nasconde dietro il dito, cercando disperatamente di articolare delle giustificazioni a fallimenti annunciati, finendo per incartarsi come abbiamo avuto modo di constatare. Queste persone non capiscono che è proprio la stima e l’ammirazione per la femminilità orgogliosa che fa reagire certi uomini in una certa maniera, quando questa femminilità viene svenduta al peggior offerente. Qualche giorno fa parlavo con un amico del “Cupio dissolvi” di latina memoria, la tendenza all’auto distruzione che nasce da una citazione religiosa legata al desiderio di “dissolversi in Cristo”, trasposta in termini più terreni come la tendenza ad “annullarsi”. Io la vedo in molte di questa figure femminili che qui si sono avvicendate, quanto nella mia nei momenti che di lei ho descritto.
    È troppo per le mie capacità di analisi caprine le ragioni profonde, ma di fatto la lettura dei loro racconti non mi dà che questo risultato. Si può solo prenderne atto, cercando di non farsi coinvolgere, ma è sicuro che la capacità di cacciarsi nei guai sentimentali che hanno molte donne è irraggiungibile. Mi risulta difficile però non pensare che la voglia di soffrire sia più gradita che quella di gioire. D’altra parte se sempre i latini avevano coniato la frase “Vis grata puellae”, la giovane donna ama subire la forza virile, la caratteristica di cui parliamo è ancestrale, e come tale resterà sino alla fine dei giorni.

    Sì, Barb è scomparsa, ed era una piacevole interlocutrice. Mi auguro si rifaccia viva.
    Ieri sera ho fatto tubetti con le cozze alla tarantina per me e la “virgulta”, l’inglesina manco scannata li vuole assaggiare. Li abbiamo scofanati e la partita l’ho trascurata. Ma mi è piaciuto che abbia vinto il Portogallo (tanto era amichevole) per il legame che ho (abbiamo) con quel bellissimo Paese. Domenica griglia sul terrazzo. Tempo permettendo. Ti aspetto.
    Salut.

    Andrea, concordo con te: che noia. Ma come ho scritto in precedenza, ci sono donne che amano soffrire. Ciao

  4. 44
    Andrea -

    Sono d’accordo con gli altri che dicono che ognuno è fatto a modo suo.Se ci piace pagare al poste delle donne Amen.Invece penso che bisogna ravvedersi da quelle donne che ti usano solo per interesse(pagare la cena,prendere sempre la tua macchina senza mai pagare per il carburante etc) e quando ciò finisce cambiano partner o ti annoiano cosi tanto che ti viene l’ulcera peptica.Ho incontrato donne che vogliono pagare per loro stesse come ho incontrato donne che cercano in ogni modo di farti pagare solo a te.Il problema non è comunque il fatto del pagare ma che dopo il pagare ti scassano ancora.Quindi alla fine siamo tutti/e diversi/e ,cerchiamo di stare con quella persona che si avvicina di più a noi stessi.

  5. 45
    sherazade -

    “quella minoranza che si nasconde dietro il dito, cercando disperatamente di articolare delle giustificazioni a fallimenti annunciati, finendo per incartarsi come abbiamo avuto modo di constatare. Queste persone non capiscono che è proprio la stima e l’ammirazione per la femminilità orgogliosa che fa reagire certi uomini in una certa maniera, quando questa femminilità viene svenduta al peggior offerente.” – no comment!

  6. 46
    rossana -

    Andrea,
    “alla fine siamo tutti/e diversi/e, cerchiamo di stare con quella persona che si avvicina di più a noi stessi.” – proprio così! alla faccia di tutte le classifiche amorose e non, in positivo e in negativo, soprattutto quando le analisi sui propri vissuti non sono richieste.

    anche perché qualcuno ha affermato che… è facile stare al timone quando il mare è calmo.

  7. 47
    M. -

    Golem,
    da sempre il mio modo di fare non passa inosservato, e proprio per questo mi si appiccicano addosso etichette di tutti i tipi.
    Confesso: il gioco in stile Sapientino “appiccica l’etichetta qui e fai 100 punti” mi ha sempre divertito e fatto sorridere, arrivando a procurare in me l’effetto opposto che l’appiccicatore o l’appiccicatrice, voleva raggiungere. A volte offendere, a volte giustificare le proprie mancanze, a volte per puro piacere nel procurarsi una eiaculazione sterile, altre volte come sfogo alle proprie crisi isteriche.
    il mio mestiere mi impone di ascoltare tutti, ma la mia cultura no.
    La mia cultura mi permette di sorvolare e far accucciare in un angolo gli stupidi di di turno.
    I miei amici, quelli che mi trascino dietro dall’asilo nido e che mi conoscono meglio di me stesso, questo mio modo di fare lo conoscono e riconoscono a colpo d’occhio; e se la ridono parecchio.
    Cosa vuoi che sia un’etichetta “misogino”? Per me è come una medaglia al valore.
    Pensa che nessuna delle mie amiche e colleghe mi ha mai mosso questa “accusa”.
    E ti parlo di donne che impongono la loro emancipazione attraverso un uso intelligentissimo del proprio cervello che, a volte, gira meglio di quello di molti uomini.
    Sono l’opposto della Boldrini, tanto per intenderci.
    E questo tipo di donne prima o poi la smettono di farsi mettere i piedi in testa dagli uomini.
    Le donne che, invece,si fanno usare e che urlano all’emancioazione, non dovrebbero fare altro che emanciparsi, da se stesse però.
    Ciao!

    Andrea,
    essere in linea con la propria natura, è una cosa, farsi usare è un’altra.
    Una donna che approfitta di una gentilezza altrui si può smascherare facilmente, ma non buttiamo via il bambino con l’acqua sporca.
    Ciao!

  8. 48
    Golem -

    “no comment”. No comment.

  9. 49
    Golem -

    M, come forse avrai letto, ho ricevuto un “No comment” ironico ad una dichiarazione di ammirazione per la “femminilità orgogliosa”, che forse è stata confusa per “femminismo orgoglioso”, che invece è il più patetico tentativo di affermazione della dignità di un genere, perché parte da un profondo senso di inferiorità per come spesso si manifesta.
    È abbastanza naturale che caratteri maschili come quelli che forse io e te abbiamo mostrato vengano interpretati nei termini negativi che vengono sintetizzati con l’aggettivo di misogino. Ma se si fossero lette le intenzioni con uno spirito diverso, scevro da pregiudizi nati dalla “difesa” postuma di rapporti mortificanti, spesso messi in atto da veri misogini ma purtroppo “amati”, ecco che le risposte sarebbero state quelle che le tue colleghe e le mie amiche hanno di uomini che vorrebbero avere a che fare con donne vere e non con persone che “dipendono” da un altro per farsi un’identità.
    L’aver aiutato mia moglie ad uscire da una dipendenza psicologica, persino tenera se vogliamo, per come viveva certi ricordi, ma che tuttavia ne limitavano lo sviluppo sia come donna che come relazione, a “lavoro finito” ha sortito non solo un salto di qualità nel rapporto, ma una inevitabile crescita di lei come donna, che ha smesso di vedere il “maschio” come il “capo” della sua vita. Ha smesso di “rivedere” la figura paterna in quella del compagno, per prendere le redini della propria vita e scegliere quotidianamente la direzione che vuol dare a quella vita. Questo tipo di donna, dopo la crisi sta avendo un successo nel lavoro che prima non c’era, e non per mancanza di doti e professionalità, ma di sicurezza personale. È stato un “legamento d’amore”, una magia? No, è stato solo amore, senza intrugli di altra natura, la volontà di entrambe di salvare un rapporto ultra decennale e trovare le cause della crisi. Se questa donna si fosse arenata sul leitmotiv “il passato è mio e lo gestisco io”, come è stato gridato dal esercito della salvezza della vagina, oggi ognuno era per la sua strada, e visto come si sta bene ora assieme, sarebbe stato il secondo errore di quella donna e uno dei tanti miei. Quindi per questo continuo ad insistere che bisogna raggiungere un certo risultato per capire che i voli pindarici, le speranze e le illusioni sono solo la proiezione dell’amore e non l’amore .
    Essere definito misogino da chi invece è ferma a quel livello onirico non mi disturba, mi fa tenerezza, come mi farebbe una bambina.
    Ciao vecio

  10. 50
    Andrea -

    “essere in linea con la propria natura, è una cosa, farsi usare è un’altra”le due cose possono coesistere senza nessun problema” Una donna che approfitta di una gentilezza altrui si può smascherare facilmente, ma non buttiamo via il bambino con l’acqua sporca “guarda che il post era riferito non a donne come amiche ma a donne come compagne.Di sicuro una donna che cerca di usarti e facile da mascherare ma se invece tu amassi molto questa donna sarebbe altrettanto facile lasciarla sapendo la verità?Alcuni direbbero si e altri no ed era questo il fulcro di tutto il mio discorso.Poi sei troppo off topic dalla lettera generale.

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