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Che orrore!

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Lettera pubblicata il 14 Febbraio 2011. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità

La lettera ha ricevuto finora 44 commenti

Pagine: 1 3 4 5

  1. 41
    ventolibero -

    Ovviamente,quella su Lele Mora,era una battuta tra amici:non ci terrei proprio a far parte di questo mondo del fasullo e dell’inutile!
    Ci si sfotte così,facendosi quattro chiacchiere,e dato che io spesso,contrariamente a quantto faccio qui sopra,faccio presente la mia difficoltà nel non avere più accanto questa ragazza,che mi ostino a considerare la mia ragazza perfetta,e lo è,lui mi schernisce con questa battuta delle “credenziali estetiche”.Insomma ritiene che io non abbia il diritto di lamentare sofferenze d’amore perchè la natura mi è stata fin troppo generosa.Sarà il vino,sarà il vino…Sta di fatto che spesso dice delle minchiate!
    Quanto al calcio,concordo pienamente:ormai è solo business! Troppi quattrini e troppo esibizionismo la fanno da padrone, anzi da dittatore! Ma non mi parlare della Juve eh,per cortesia.Che sabato poi,per loro,per le zebre,saran dolori forti…!Mi si tocchi tutto (più o meno)ma non la mia bandiera rossonera!
    Il lavoro poi…Com’è x te,anch’io ho una passione sviscerata x quello che faccio,che ho scelto con passione e convinzione, ma e dura! Nella categoria dei medici,la più alta percentuale di suicidi riguarda gli psichiatri.Davvero disciplina infelice,perchè,come ho detto,si occupa proprio dell’infelicità umana,non riesce a liberare dall’infelicità,e alla fine rende infelici.Non sempre è possibile non lasciarsi lambire da quelle ombre di angoscia e lacerazione interiore che davastano la vita del mio amico più sfortunato,che aspetta da me comprensione e accolgienza,mentre io lo neutralizzo con la chimica!
    Come ho detto,x me il lavoro che svolgo,quello di psichiatra nello specifico,è l’essenza stessa della mia vita,e mi sto accorgendo,non ancora trentenne,che gli sto sacrificando molto…e non è assolutamente giusto.Me ne rendo conto,ma allo stesso tempo non riesco ada allentare la presa,è un legame quasi “morboso”,un vincolo che mi esalta e mi deprime allo stesso tempo.Si dice che gli psichiatri siano i primi ad aver bisogno di un collega…sai che forse è vero veramente…Meno male che c’è il mare,quell’orizzonte di libertà che ti consente di emettere un respiro ampio di serenità…fuori dal limite e dalla finitudine della terra.C’è da dire che sono nato a Genova,anche se vivo e lavoro al Sud,a Lecce.Ma non appenna otterrò la nomina in ruolo,chiederò il trasferimento e l’incorporazione nella Asl genovese.Mi manca troppo la mia bella città! Le mie “creuza de ma”…quell’accento sgorbutico e ostico…
    Vabbè,basta lagne!

  2. 42
    ventolibero -

    Quindi se pratichi il rugby (ma forse lo segui e basta), devi essere ben attrezzato fisicamente…No, non è proprio lo sport x me: come ho gìa detto,i miei 66 kg non sono proporzionati all’altezza di 1.81, e sai come la penso sulle palestre…e poi non sono mai riuscito a capirlo.Mi è capitato,rarissimamente,di seguire su La7 qualche partita,ma se tu mi chiedessi qualcosa,non potrei far altro che risponderti come fece l’attendente al suo commissario nel film “Il commissario Lo gatto” con Lino Banfi,allorchè questi chiese al sottoposto cosa pensasse di un determinato caso,e lui così rispose: “è come la trama di Beautiful: non ci ho capito niente”,capita l’antifona Andrea?
    Di fatto io faccio come te: seguo uno sport,il calcio,e pratico attivamente un altro, la vela.
    Al di là di quella trascendente,io ho la mia personalissima trinità (senza virgolette): la medicina come VOCAZIONE,la musica come PASSIONE,e il mare come DIMENSIONE.Il mare è,per me,una vera dimensione dell’esistenza…Non mi immagino senza il mare, davvero…stare così,sospesi tra cielo e fortuna…quella fortuna di cui hai bisogno quando con troppo e incauto ardimento prendi troppo il vento e tiri forte la bolina affinchè la vela prenda sempre più vento…e tutto questo assomiglia alla vita…appena ci sali inizi a planare e resti sospeso tra il mare e la schiuma,e tutto si fa fragile e instabile,come una riga di blu tra cielo e fortuna,appunto!
    Il mare,il mare,se non ci fosse il mare…Oggi credo che serva la cultura del mare,che è fatta di accoglienza e tolleranza,e fondata sul rispetto dell’altro…Basti pensare all’episodio di Ulisse tra i Feaci. Dai, non te la prendere,conosco il tuo spirito pragmatico,e io qua me ne esco con le stronzate poetiche e letterarie…Ma sai,da psichiatra ad orientamento fenomenologico,queste “stronzate” sono più utili al mio mestiere di quanto non lo sia la psicofarmacologia o la Pnei (psiconeuroendocrinologia)…perchè tu giustamenti ti risenti quando la tua laurea in informatica viene svilita a semplice destrezza tecnica nel riparare un guasto…e allo stesso modo io, come psichiatra, sono oggetto dello stesso “riduzionismo”: quello che dovrei fare, secondo molti, è limitarmi a drogare le persone! Una pastiglia sintetizzata in “vitro” e tutto passa, svanisce la sofferenza…ma vaff…bocca mia taci !
    Se ci pensi bene, siamo oggetto delle stesse corte e limitate vedute altrui…!
    Alla prossima,
    Alessandro

  3. 43
    magirama -

    Ciao Alessandro. Purtroppo rispondo un po’ a “singhiozzo”, ma non posso farci nulla, è un periodo così. Guarda, la battuta su Lele Mora era evidente, dopotutto si sa che dire certe cose sono solo puri scherzi, cose dette tanto per ridere, anche se è comprensibile che il concetto di “bello = felice = cuccadores” è una cazzata colossale. Non è la bellezza in sè o il fatto di avere attorno uno sciame di corteggiatrici a renderci felici, effetivamente è qualcosa di molto più profondo, qualcosa di più remoto che non si innesca solo perchè si verificano determinate circostanze.
    Poi come dice il mio barbiere, le festicciole di personaggi come il “nanetto”, Lele Mora, Briatore e compagnia bella, sono moralmente deprimevoli, però qualche volta pagherebbe per poterci andare poichè girano certe figliole… Lui la pensa così. Sai che ti dico?? Sono perfettamente d’accordo!! Nel senso che se ragiono col “cosiddetto” anch’io, pure a me piacerebbe farmi volentieri un giro… Però sono realista, subentra la parte razionale e morale di me stesso, che mi ricorda di avere una fortuna inestimabile: l’amore. Non cambierei la mia ragazza per nessuna al mondo, nemmeno se fosse 100 volte più bella, che poi l’ignoranza è dietro l’angolo: sai quante volte, quando dico di avere la ragazza polacca, molti mi dicono “ah sì?? eh, chissà com’è gnocca!”… Per la serie “non è il solito luogo comune”. La mia compagna è carina, normale, non è brutta ma non è nemmeno una modella e la cosa di cui vado più fiero è il rapporto stabile, sincero e cristallino che abbiamo. Questo mi fa capire quanto sto bene e di quanto non abbia bisogno di altro.
    Certo però che hai una gran forza di volontà, lo dico perchè a me verrebbe un colpo se mi dicessero di andare così lontano solo per svolgere la mia professione… Io vivo sul Lago Maggiore, a un passo dalla Svizzera (dove lavoro), mi è capitato di andare per dei periodi a Milano, a Venezia e a Torino, ma sinceramente non è una vita che a per me. Io adoro avere la mia bella casetta e lavorare nei miei pochi metri quadri, posto tranquillo, cose semplici, le sofisticazioni e le follie le lascio agli altri.
    Ami la vela dunque… Sport bellissimo, di grande tradizione e cultura, qualcosa che fa anche sognare. Qualche volta ho seguito la Coppa America e ricordo le nottate in piedi col caffè per aspettare il vento ad Auckland… Bei tempi quelli, in cui uno sport così particolare e tecnico diventava puro spettacolo, dove 2-3 ore di regate erano da gustare.

  4. 44
    magirama -

    Non mi piace fare conti e paragoni tra gli sport, ma quando qualcosa è bello, lo è. Punto.
    Visto che sei milanista immagino che avrai gioito per la vittoria di sabato sera sulla Juve… Guarda, mi spiace di non averlo potuto scrivere prima, adesso è facile dirlo, ma io già lo sapevo che sarebbe finita così. Sono stato felice del fatto che sabato sera ero fuori con la mia ragazza, perchè pur avendo SKY, non ne valeva proprio la pena di guardarla, forse perchè la Juve fa proprio pietà di questi tempi, forse perchè il calcio a volte mi nausea, forse perchè con ottime probabilità lo scudetto quest’anno lo vincerà il Milan, partite e politica a parte. Ho lasciato che la guardassero i miei, anche perchè mi hanno detto che non è stato un granchè.
    Io penso però che si segue il calcio più per abitudine e che sia lo sport fatto su misura per noi italiani: è per “signorine” ed è il classico ambiente dove i furbetti hanno terreno fertile.
    Ho scritto due lettere che parlano di sport e che ti invito a leggere: http://www.letterealdirettore.it/la-palla-non-rotola/ e http://www.letterealdirettore.it/calcio/.
    Ci tengo a precisare che gioco a tennis e che il rugby lo seguo solamente in TV, anche se entrambi sono sport che da noi non hanno tutta l’attenzione che forse meriterebbero. C’era una pubblicità di una birra che rissumeva i valori della palla ovale: “sarà perchè ha una tradizione leggendaria… sarà perchè è semplice, senza trucchi… sarà perchè non divide, ma unisce…”, parole sante che racchiudono i veri valori di questo sport bellissimo, basta avvicinarsi, guardarlo un po’, capire un po’ le regole e la scintilla può scoccare. Poi ovvio, non deve piacere per forza, però ti posso garantire che si tratta di uno sport molto duro, intenso fisicamente, ma coronato da tradizioni bellissime, da un pubblico altamente sportivo, un ambiente bellissimo che per certi versi non è minimamente paragonabile al calcio.
    Poi quando giocano le nazionali, si vede qualcosa di spettacolare: le squadre che entrano in campo di corsa e di raccolgono, cantano l’inno nazionale a squarciagola, poi se ci sono gli All Blacks si assiste alla mitica “haka”… Poi 80 minuti di battaglia, tra mischie, spinte, fango e sofferenza, il tutto in pieno stile sportivo, il tutto che si conclude con strette di mani e pacche sulle spalle.
    Questo è il rugby e il bellissimo messaggio che lancia, qualcosa a cui un po’ tutti dovremmo avvicinarci e capirne qualcosa in più.
    A presto!!
    Andrea

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