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di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 21.489 commenti

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  1. 8101
    Suzanne -

    Ciao Adam, Carmen l’ho vista diverse volte, l’ultima a Barolo con Gazzé e Silvestri. A Verona dev’essere notevole, spero di riuscire ad esserci! Per ora sicuro Brunori a Torino, poi attendo l’uscita delle date di Waters, perché dopo aver visto il docu-film al cinema mi è venuta una grandissima voglia della sua energia.
    In memoria dei nostri vecchi scambi illusori e perditempo, ti giro uno dei pezzi che più adoro, da brividi.
    https://youtu.be/QWLBtMz5OuY

  2. 8102
    Golem -

    Sì Suzy, è vero, anche se si tratta di illusioni gli effetti di certe “emozioni” sono…reali. In fondo anche la droga dà effetti nel reale anche se il paradiso dai quali provengono è artificiale. E abbiamo la prova di quanto possono durare, anche solo come ricordo. Eppure dovrebbe essere abbastanza ovvio considerare che quando questo avviene, “l’emozionato” crede ancora che “quell’oasi” nella quale si è “dissetato” non è solo un miraggio, o un tappeto, come nel caso che ho accennato. In fondo è lo stesso fenomeno che si ha in campo medico con l’effetto placebo, o all’opposto con le droghe, come si diceva. Ma la realtà “vera”, l’unica con la quale si può progettare un futuro “reale”, con quei pur piacevoli fenomeni non ha niente a che fare, ed è questo in estrema sintesi quello che tento di far capire a chi nota le lenzuola ma non il letto. Perchè tutto perde “valore” quando si realizza che tutto era solo causa di un’illusione, con la quale non ci progetti altro che i famosi castelli in aria, e quelle esperienza non lasciano “niente” di realmente “vero” in mano. Comunque è un bel passo avanti che sia stata ammessa l’esistenza delle allucinazioni nel paese delle sequoie, dove l’ammore se nun ce llai da quarche parte se coje

  3. 8103
    Passante -

    Talvolta mi domando perché certe persone ci tengano così tanto a mettere il loro becco ovunque e continuatamente , ossessivamente e compulsivamente fino alla nausea. Loro stesse se lo saran mai chieste ? Perché questa necessità di imporsi sul prox, aver sempre ultima parola, di richiamare l’attenzione? Sec voi si renderanno conto di risultare alla lunga pedanti e logorroiche con i loro modi, oltre che supponenti ed autecelebrative ai limiti del ridicolo?
    Appaiono come bambinetti capricciosi e molesti, eppure continuano imperterriti a ridicolizzarsi, senza riuscire a trattenersi o auto-esaminarsi. Paiono quindi non rendersi conto della propria infausta condizione che denota una patologia psiche e diventano così portatori evidenti di un profondo disagio isterico personale e sociale

  4. 8104
    Golem -

    Sec me, quello di farsi quelle tue domande è tipico nei passanti, Passante. Perchè sai, nel famoso Passante Ferroviario di Milano che io uso, spesso si sente il prox chiacchierare intorno a questioni epocali come quelle che ti poni, dove anche il clima metereologico che non è più quello di una volta svolge un ruolo importante nell’ambito della discussione. Alcuni sarti particolarmente ispirati e sensibili -anche nomi oggi molto noti- sostengono che durante i loro inizi erano talmente presi dal sacro fuoco creativo che sentivano i modelli che stavano cucendo che gli “parlavano”. Avvicinando l’orecchio scoprivano che quelle voci provenivano dai “passanti”, come quelli dei pantaloni o dei trench. Anche il famoso Passator Cortese, re della strada re della foresta, che in quanto frequente passante di quei luoghi (motivo per cui poi venne chiamato appunto il Passatore)
    che attraversava avanti e indietro con fare pensoso mugugnando tra sè e sè, si è scoperto che si poneva proprio le tue stesse domande. Dall’altro lato, c’era chi osservava questi Passanti che si ponevano quelle importanti domande, chiedendosi il perchè dell’esuberanza numerica di questa categoria umana, e perchè, pur essendo Passanti, non “trapassano” mai una volta per tutte.
    Un ciavo, di passaggio.

  5. 8105
    Golem -

    Un grand merci à Passante, dont nous pouvons heureusement lire ses questions importantes sur le babillard de cette Clinique.
    Ciavò le moko

  6. 8106
    Yog -

    Dottore, però il Passator Cortese almeno copulava con gran gioia sua e delle pulzelle incontrate per via.
    Non per nulla fu detto Cortese perché, essendo dotato di attrezzatura di buon calibro, di perfetta rispondenza alla scala Wickers/Brinnel e di acconcia estensione nello spazio 3D, prodigavasi nell’atto fisiologico senza nocumento alcuno.
    Anzi.
    Qui c’è un “passante” che non ne passa una da una vita, forse starebbe meglio il suo opinabile asserto nella lettera V.M.18.

    Centimetri.

  7. 8107
    Golem -

    È per questo, caro Professore, che “the coffin cries”.

  8. 8108
    Yog -

    “The coffin cries” è un buon titolo per il prossimo album dei Pink Freud, Dottore.
    Registri subito la sua perspicace trovata, Le sarà di gran beneficio economico.
    Al Passante segnalo invece che quello che gli serve lo vendono anche all’IHEA, basta montarla: modello Lükte o Sålm, secondo preferenza e portafoglio, in ogni caso si tratta di avvitare 28 viti con la brugola, niente di che.

  9. 8109
    Golem -

    Dice Professore? Ne avrei potuti registrare decine, che invece sono svaniti nell’etere.
    Spero invece che il nostro, sia pure di passaggio, faccia un salto all’IHEA per quell’acquisto, che stando alle riusultanze autoptiche si rende sempre più necessario.

  10. 8110
    Turistapercaso -

    X Passante:
    Non ti curar di loro ma guarda e passa

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