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di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 21.485 commenti

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  1. 5731
    Acquosa -

    MaryG, ti assicuro che invece bisogna essere acrobati e non solo degli equilibristi per far funzionare un matrimonio o anche semplicemente un rapporto duraturo, poiché il “sentimento sincero” di cui parli non nasce e non sviluppa “per magia”, ma si instaura ed accresce solo se si decide (entrambi) di intraprendere una ricerca paziente e costante di reciproca conoscenza, adattamento e volontà di trovare quel “giusto incastro”; il tutto in una situazione di eterna mutevolezza.
    Hai ragione sul fatto che la disattenzione (o peggio l’indifferenza) sono condannabili tanto quanto un tradimento , ma non sempre è possibile restare sempre “concentrati al massimo”…qualche distrazione e divagazione sul tema non è poi così drammatica.

  2. 5732
    Suzanne -

    Esilarante, essere psicanalizzate da Maria è un’esperienza unica! Dunque, se vuoi atteggiarti alla Sabina Spielrein della situazione e non sembrare la caricatura dello psicologo di Cioè, dovresti quantomeno rispettare questi due principi:
    1.ASCOLTARE 2.COMPRENDERE ciò che dice l’altro. Non so bene in quale punto tu ti perda, ma il risultato è che ti inventi un sacco di panzane. Mai parlato di “bravi ragazzi”; a me piacciono gli uomini che sanno tenermi testa in modo intelligente, anche perché altrimenti tendo ad essere dustruttiva. Poi, il ruolo della donna vissuta te lo puoi tenere stretto, a me non interessa nemmeno un po’, anzi, magari fossi ancora nella fase di ingenua fanciulla senza esperienza, non mi dispiacerebbe manco un po’!

  3. 5733
    Suzanne -

    Acqua, concordo con ciò che hai scritto, aggiungendo, che nella maggior parte dei casi molte attrazioni mentali e fisiche svanirebbero in un soffio se ci fosse la possibilità di approfondire la conoscenza. Il punto è proprio questo: avere sempre quella spinta verso ciò che stuzzica la nostra fantasia e ci è ignoto, e in qualche modo riesce a stimolarci, a far traballare la quiete della vita normale. È curiosità verso il mondo; a me capita anche con donne ( in amicizia) o con hobby, o con progetti: essere elettrizzate per la scoperta, l’inizio. Non ci trovo nulla di male e ci scommetto che non ti faresti prendere la mano…

  4. 5734
    maria grazia -

    Acqua, Suzy non ha bisogno di esporre esplicitamente la sua situazione. Questa appare evidente. Suzy è istintivamente attratta dai ragazzacci ( come tutte noi del resto ), ma l’ incontro che le sconvolgerà la mente e i sensi deve ancora farlo. Finora il suo è stato solo “riscaldamento” prima del vero e proprio allenamento.

    Non credo che tu saresti l’ “uomo” adatto a lei. Alla Suzy piacciono i “bastardi”, quelli come me insomma.. Anche se ovviamente non lo ammetterebbe mai. Però è una buona idea il viaggio in Portogallo. Pure io l’ avrei portata lì.

  5. 5735
    Golem -

    Vabbè, ragazze, abbiamo capito che certe “passioni” femminili fioriscono su un terreno adatto e sono irrigate dalla fantasia, ma quando la pianta “fiorisce” quali frutti regala? Nulla che possa essere “mangiato”. È il profumo dell’arrosto col quale Bertoldo imbottiva il panino, ma di quell’arrosto neanche l’ombra. Ho scoperto a mie spese che si può vivere per anni di quel “fumo”, e l’esempio più recente di quella romantica Francesca, che viene portato come esempio di amori idealizzati -che si accontenterebbero anche di un amore platonico pur di mantenere viva quell’eccitazione- ne è l’ennesima dimostrazione. Eccitazione che assomiglia più ad una dipendenza tossica che non all’amore. “Ho bisogno di te per quelle emozioni, e le voglio a qualunque costo”. Appare più una richiesta egoistica che non amore, ma ovviamente gli si dà il nome più nobile possibile per renderlo plausibile.
    Si è eccitate dalla mancanza, non dalla presenza, e sono certo che se i due piccioncini fossero finiti insieme, dopo due anni finiva “l’ammore”.

  6. 5736
    Acquuuua -

    Susy è assolutamente vero:è il piacere dell’ignoto che ci stuzzica perché perché ci permette di fantasticare ed andare oltre la “nostra piccola realtà'”.Una volta che tutte le carte in tavola sono svelate, la trepidazione della scoperta si esaurisce velocemente ed il gioco finisce.
    Alla fine si tratta di “innocente curiosità” e nulla di più.

  7. 5737
    maria grazia -

    Acqua, si certo sappiamo tutti che il matrimonio non è solo gioia e felicità ma anche sacrificio, “compromesso” e sopportazione. io parlavo però di ciò che dovrebbe essere il collante principale di ogni unione ben riuscita: il sentimento autentico. Se questo manca, temo si possa fare ben poco. Come del resto Golem ci conferma con il racconto della tipa sposata al poliziotto con la beretta. Mi piace pensare che se avessi un marito vorrei che fosse lui il destinatario delle mie fantasie erotiche.

    Suzy, forse tu confondi l’ essere “vissute” con l’ essere aride e ormai “impermeabili” a tutto. Sono due cose diverse. L’ esperienza di vita e la consapevolezza non tolgono nulla in termini di “nuove scoperte” e di spirito di entusiasmo e di freschezza con cui queste vengono vissute. A patto naturalmente di non permettere a niente e nessuno di stravolgere e abbruttire il nostro animo per quanto l’ esistenza possa essere ingrata. Difficile però che questo avvenga per chi come me…

  8. 5738
    maria grazia -

    ..per chi come me sa conservare una qualità fondamentale: l’ ironia.
    Fantasticare e sognare per sopravvivere alla banalità del quotidiano va bene. ma fermarsi sempre alla dimensione “onirica” e immaginata di qualunque situazione o conoscenza ci impedisce di prendere atto della realtà delle cose. Quindi ci impedisce di CAPIRE A FONDO, di crescere e di evolvere.

    Nel tuo caso non ho bisogno di comprendere e ascoltare. Sei un libro aperto.

  9. 5739
    Golem -

    Acqua, concordo. Suzy, convengo. MG, la penso come te. Attimo, dove sei. Voglio andare d’accordo con tutti. Amo tutti.

  10. 5740
    Acquaovino -

    Golem, che si tratti di una dipendenza,può essere. La sua tossicità è invece da dimostrare. Innanzitutto questa è sempre correlata alla dose. Poi bisognerebbe aprire uno studio clinico per analizzarne in dettaglio gli effetti positivi e negativi (e qui non mancherebbeo i soggetti candidabili, tra cui Sally, sulla quale si potrebbe valutare se l’uso prolungato di tale droga abbia o meno causato dei danni transitori o permanenti).
    La differente attivazione dei recettori del piacere da parte delle funzioni sensoriali da te citate (olfatto e gusto) è un altro interessante argomento di indagine. Si potrebbe chiedere ad un esperto sommelier quali tra le due sensazioni è più piacevole tra l’ “assimilare” le note fruttate ed intense attraverso il penetrante profumo di un buon vino e “assaporarne” il “corpo” al palato, stimare il numero di recettori del piacere si attivano durante un’attesa/ promessa “mentale” rispetto all’atto fisico vero e proprio. Chissà, forse il risultato non è poi così scontato come sembra.

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