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Cattivo rapporto Padre-Figlio

Ciao,
sono una ragazza di 20 anni, la situazione di cui sto per parlare non riguarda me, ma il mio ragazzo, con il quale convivo da pochi mesi.
Lui è un ragazzo timido, sincero, buono come il pane, sempre pronto ad aiutare gli altri… e per questo che sono innamorata di lui.
Purtroppo però i suoi genitori non mi hanno mai vista di buon occhio e danno la colpa a me di ogni cosa che succede… e se la prendono con lui, che ci resta male appena sente il mio nome nelle discussioni che riguardano loro.
I suoi genitori lo hanno avuto quando la madre aveva 16 anni e il padre 23, non hanno mai badato al loro figlio, lui stesso mi ha detto più di una volta che a crescerlo è stata sua nonna, non ha alcun ricordo di momenti di gioco con suo padre, che anzi lo picchiava, dopo molto tempo mi ha confessato questa cosa.
Ecco il problema è che suo padre lo comanda in tutto e per tutto, io sto cercando di fargli aprire gli occhi perché non è giusto che un ragazzo così buono debba essere sfruttato, è stato lui a cacciarci via di casa e soprattutto il mio ragazzo era costretto a dargli metà del suo stipendio se voleva vivere sotto il suo stesso tetto e inoltre doveva assoggettarsi ad ogni suo volere e dire sempre di si.
Suo padre gli disse che quei soldi glieli avrebbe conservati ed invece non è arrivato più nulla. Anche adesso che ne avremmo bisogno, suo padre dice che non c’è niente di suo là… ed invece con quei soldi ha comprato una seconda casa, per il suo piacere.
Spesso i fratelli del mio ragazzo, un maschio e una femmina, con i quali porta 9 anni di differenza lo telefonano per dirgli accompagnami qui o là e lo pretendono da lui, in pratica anche questi lo comandano.
Una sera il mio ragazzo ha detto di no e sua madre lo ha letteralmente aggredito dicendogli che sono io la causa di tutto, lui sapendo che non era vero gli ha finalmente detto tutto quello che voleva dirgli, e cioè:
che loro lo hanno rovinato cacciandolo di casa, che gli hanno sempre dato troppe responsabilità, (molte di più del dovuto) e che si sono presi solo i suoi soldi ecc ecc.
Io adesso sono triste perché non voglio che lui stia male, anzi vorrei che con la sua famiglia andasse tutto bene, ma evidentemente non è così, cosa posso fare per riparare in qualche modo senza che loro ritornino a comandarlo?
Perché so che lui non vuole e continua a chiedermi consiglio.

Lettera pubblicata il 20 Luglio 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    toroseduto -

    Hai omesso dei particolari importanti,quanti anni ha il tuo ragazzo?
    Spero qualche anno più di te! Dovresti evitare di intrometterti nel rapporto che ha con i fratelli e genitori particolarmente, per come si sono comportati,tu sei quella che gli ha portato via la gallina dalle uova d’oro. E non ti guarderanno mai di buon’occhio, e una situazione balorda e difficile da gestire, se tu intervieni nelle cose loro,ti daranno addosso, se li ignori, ti daranno lo stesso addosso. Un’altra cosa devi precisare; il tuo ragazzo soffre per questa situzione con la sua famiglia? E la tua famiglia cosa ne pensa? Sono cose che avresti già dovuto precisare nella lettera,non si può tirare ad indovinare con il rischio di dire qualcosa di sbagliato. A prima vista, sembra una situazione senza sbocchi,valutando come si sono comportati i suoi genitori. Non usare la parola “comandarlo” si tratta dei fratelli e lui è il maggiore, succede anche nelle famiglie normali che il più grande si prende cura dei fratelli più piccoli. Da un padre così non c’è da aspettarsi niente di buono, coltivate il vostro amore con maturità, e precisa un pò meglio la situazione. A presto

  2. 2
    elena -

    il mio ragazzo ha 28 anni, io non è che mi intrometto è lui che mi chiede aiuto,
    lui stesso mi ha detto io aspetto te per scappare da questo schifo di famiglia.
    e sinceramente non trovo giusto che suo padre, a 52 anni deve uscire di sabato sera con gli amici e scarica su me e il mio ragazzo il compito di andare a prendere i suoi fratelli, impedendoci letteralmente di uscire e di fare la nostra vita più in generale!

    i figli sono di chi li fa non del fratello maggiore…. che lui dia aiuto mi fa anche piacere,
    ma non che azzeri la sua vita per permettere al padre e alla madre di NON fare i genitori.

  3. 3
    toroseduto -

    Hai saltato il fatto di cosa pensa la tua famiglia di tutto questo. A questo punto visto che lui dice che aspetta te per tagliare definitivamente i ponti con la famiglia,già vivete per conto vostro, resta una sola soluzione: cambiare aria e rompere ogni rapporto. Ma siete pronti a tutto questo? Soluzioni intermedie non ne vedo. Non è una questione di poco conto,da come hai descritto la situazione, i suoi genitori si inaspriranno,attribuendovi colpe che non avete,diventando ancora più cattivi,poveri il fratello e la sorella che dovranno vivere momenti peggiori. Il padre padrone potrebbe reagire anche in modo violento, se ho messo bene a fuoco il personaggio.Per questo motivo ti chiedevo della tua famiglia,o hai voluto ignorare la domanda o te ne sei dimenticata.Invece è una cosa molto importante, se loro almeno vi capiscono è sempre un punto d’appoggio. Mi ripeto, sono sicuro che la sua famiglia in qualche modo reagirà, Siete pronti ad affrontare una situazione che potrebbe crearvi non pochi problemi? Riflettete attentamente, e poi la risposta verrà da sè

  4. 4
    floppino -

    m scappate sposatevi se ce la fate a vivere da soli fatelo, e non abbandonate la famiglia o meglio quel padre padrone cercate di vendicarvi denungiandolo visto che ha abusato di violenza contro suo figlio sia psicologica che fisica deve pagare tutto fino all’ultimo centesimo, io penso che se riuscite ad eliminare lui caccinadolo di casa insieme ai fratellini riuscirete a vivere felicemente.
    Non si puo crescere dei figli a pane e veleno assolutamente no è ora di finirla

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