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Cassa integrazione, mobilità e accompagnamento alla pensione

Mi chiamo Loreti Domenicantonio vivo a Tivoli in provincia di Roma, sono un ex dipendente della Società Siemens Telematica (ora Siemens Holding) come tecnico settore telecomunicazioni e telematica da dicembre 1975 fino a settembre 2001.
Per crisi aziendale sono stato posto in cassa integrazione guadagni per un anno, e tre anni in mobilità. Poi l’azienda mi fece sottoscrivere in modo pressante l’accordo, il quale mi accompagnava economicamente fino a settembre 2009 l’anno in cui avrei compiuto 57 anni di età e maturato i 35 anni di contribuzione al diritto alla pensione.
Purtroppo però con le modifiche legislative che ci sono state nel 2005, mi sono ritrovato senza lavoro e senza pensione. Nel frattempo le ultime mie risorse economiche di 10.000 euro le ho dovute pagare all’inps per raggiungere i 36 anni contributivi che occorrono nel 2012 per avere i requisiti al diritto alla pensione.
Ho contattato la mia ex azienda, ma purtroppo dice che avendo io firmata la liberatoria non ho più diritto ad una occupazione e non vuole più sapere di riassumermi.
Ho incaricato un legale il quale leggendo tutti gli atti ma mi ha sconsigliato nel procedere, pur avendo una lettera dell’azienda la quale si faceva carico di riassumermi nel caso che nel corso degli anni ci sarebbero state modifiche legislative.
Avendo ora 58 anni di età sono impossibilitato a trovare un lavoro e arrivare fino a luglio 2013, pertanto mi trovo senza nessun reddito e quindi in grosse difficoltà economiche, senza più essere in grado di sostenere la mia famiglia.
Confido in Voi e aspetto fiducioso una risposta di aiuto. Se richiesta posso fornire la documentazione che dovesse rendersi necessaria. Distinti saluti Loreti Domenicantonio

Lettera pubblicata il 9 Novembre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    bellatix -

    Sono nella stessa situzione… dobbiamo unire le nostre forze per un lotta comune verso l’inps e verso l’azienda che scarica le responsabiltà.
    Quest’anno ho compiuto 57 anni di età e ho versato contributi per 39 anni Ho raggiunto il requisito nell’amibto della mobilità. Ma con la finanziaria del 2007 sono cambiati i parmentri e l’inps non mi ha inserito nei 15000 dipendenti salvaguardati da queste nuove regole.. Ora sono a casa senza lavoro, senza pensione e senza mobilità.
    Se avessi saputo in anticipo del mancato raggiungimento dei requisiti per la pensione non avrei accettato l’USCITA DAL MONDO DEL LAVORO PER LA MOBILITA’
    STO FACENDO CAUSA ALL’INPS !?!?!?!?!?

  2. 2
    andrea -

    continuano a mandare i lavoratori in prepensionamanto (industrie, grosse aziende, banche). cosa ne sarà di tutte le migliaia di ex lavoratori che sono stato mandati a casa nel presupposto di percepire la pensione con le regole allora vigenti ? resteranno per anni senza assegno di sostegno al reddito e senza pensione ?
    anche volendo non potranno più entrare nel mondo del lavoro nè tantomeno tutelarsi con una pensione integrativa !
    il sindacato dorme

  3. 3
    mario -

    Dispiace per la situazione di questi amici…in effetti aziende sindacati e confindustria ti mandano in mobilita con accompagnamento alla pensione con quelle vigenti regole(diversamente non si potrebbe accedere aalla mobilita).succede che il governo cambia la legge pensionistica….non puo’ incidere su quelli che hanno firmato la mobilita’ con legge retroattiva…io credo che la costituzione non dovrebbe permettere questo…e i SINDACATI..DOVREBBERO ESSERE VIGILANTI…visto che sono quelli che garantiscono questi accordi..

  4. 4
    bellatrix -

    Salve a tutti,
    è un po’ che non entro in gmail….. ho buone notizie per tutti …..
    la causa con l’Inps L’HO VINTA.
    Le sentenze del tribunale del lavoro sono immediatamente eseguite, ma l’Inps di Latina ancora non si è fatta sentire….sono in attesa della liquidazione della pensione e di tutti gli arretrati….
    scrivetemi ancora e vi do tutti i riferimenti.
    Il mio avvocato è stato bravo ma l’ho riempito di suggerimenti, di note legali, di articoli di legge e di tutto di più….

  5. 5
    Manuel -

    Buongiorno a tutti… io ho 22 anni, geometra diplomato ed abilitato senza lavoro certo (come mezza italia se non di +)… a parte la mia situazione personale che definirla deprimente è poco..
    mi trovo con mio padre nella vostra stessa situazione: la ditta per cui ha lavorato una vita l’ha messo in mobilità accompagnandolo alla pensione (che doveva iniziare a percepire dal prossimo anno) ma con le nuove riforme sembrerebbe rimanere escluso da ogni forma di reddito (lavoro, pensione, mobilità) e con una famiglia da mantenere…. Volevo se possibile ricevere informazioni di come procedere per far valere i suoi diritti e capire realmente quanta fame dovremmo patire ancora… vi lascio la mia e.mail per inviarmi comunicazioni dirette: geom.veronese@gmail.com

    grazie mille a tutti!

  6. 6
    belllatrix -

    Nel momento in cui si accetta l’uscita dall’azienda e il lavoratore viene messo in mobilità, quello è il momento da prendere in considerazione per calcolare il requisito valido per andare in pensione.
    Bisogna prendere il riferimento in quel momento e proiettarlo alla fine della mobilità.
    CONDIZIONE ESSENZIALE PER MANTERE QUESTO REQUISITO E’ “NON USCIRE DALLA MOBILITA'” IL REQUISITO DEVE NECESSARIAMENTE ESSERE RAGGIUNTO ALL’INTERNO DEL PERIODO DI FRUIZIONE DELLA MOBILITA’ – ALTRIMENTI IL TUTTO DECADE!!!
    Ad esempio nel mio caso:
    – alla firma dela mobilità per andare in pensione bisognava avere 57 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi lavorativi.

    – passati 4 anni di mobilità (avevo diritto alla mobilità lunga perchè maggiore di 50 anni) a marzo 2010 ho compiuto 57 anni E i 35 di anzianità erano già stati raggiunti da tempo, la mia mobilità è finita ad aprile quindi potevo andare in pensione.

    L’inps ha fatto valere delle circolari interne e che per il giudice del lavoro non hanno nessun valore. Quindi SONO IN ATTESA DELLA LIQUIDAZIONE DELLA PENSIONE.

  7. 7
    robyuan1 -

    Buon giorno io sono nato il 02/05/1956 in attuazione accordo sottoscritto presso FEDERMACO di Roma in data 7 gennaio 2010 a conclusione della procedura di cui agli articoli 4 e 24 della legge n. 223/1991 attivaata con lettera in data 1° dicembre 2009 vengo licenziato con anni 3 di mobilta con accompagnamento alla pensione in data 31 marzo 2010 entro in mobilita il 1° aprile 2010 mi viene accettata la mobilta a partire dal 07 aprile 2010 e maturo
    40 anni di contributi da gennaio 2012 sarei andato in pensione il 01 febbraio 2013 con i fatidici 40+1 anno e un mese
    quarantuno anni un mese di contributi io potro beneficiare dei requisiti raggiunti per andare in pensione? in base alla nuova riforma pensionistica Monti ?
    anticipatamente ringrazio per la vostra disponibilita Roberto
    la settimana mancante dal 1 aprile 2010 al 07 aprile 2010 e stata coperta con contributo volontario come richiesto imps

  8. 8
    emilio -

    Un saluto a tutti, nn so se anche io sono nelle condizioni di bellatrix ,in prtica :
    nato il 9/8/1955
    posto in mobilita alla data del 24/11/2007 per 4 anni, cessatami in data 2/12/2011.
    adesso sono in mobilita’ in deroga.
    Alla data del 15/01/2012 maturo 35 anni di contributi,mentre il 9/8/2012 compio 57 anni.
    Qualcuno mi sa dire se posso andare in pensione con i requisiti 35 e 57 anni, e se si quando si apre la finestra per me ??

    ringrazio anticipatamente
    Emilio

  9. 9
    emilio -

    belllatrix ci faresti cosa gradita se ci comunichi in qualche modo gli estremi delle sentenza.

    Grazie

  10. 10
    EMILIO -

    Gent.mo DIRETTORE HO ASSOLUTO BISOGNO DI ENTRARE IN CONTATTO CON belllatrix INQUANTO SONO NELLE SUE STESSE CONDIZIONI AI FINI PENSIONISTICI , se mi da’ tutti i riferimenti legali comincio l’azione legale anch’io.

    Ringrazio anticipatamente per il vs. cortese interessamento.

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