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Boxe Femminile

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Lettera pubblicata il 19 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 90 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5 6 9

  1. 31
    Mariella -

    d.m.s. ci puoi contare! Anche io le persone migliori le ho conosciute sul ring.

  2. 32
    Massimo -

    Un recente studio ha denunciato il crescente numero di morti di donne durante incontri di pugilato. E’ evidente che una donna pugile non è una donna o femmina sia nel fisico sia nella mente. Considerando sempre la sindrome de “l’invidia del pene” descritta da Freud, da me accertata dopo aver intervistato circa 100 donne militaresse. Ovviamente tutte queste psicopatiche vanno prima curate nel momento che esprimono in desiderio di emulare i maschi. Ricordiamo a tali donne che il pene non gli crescerà mai. Si ribadisce in modo categorico ed indiscutibile che vedere incontri di donne in sport tipicamente maschili (calcio, pugilato od altro) è ridicolo, sono noiosi ed è sempre la solita solfa qualdo le psicopatiche giustificano che lo sport non è forza fisica, ma intelligenza. Ricordo che negli scacchi non vi sono campionati misti, solo le donne possono partecipare a quelli maschili, poichè nessuna di esse batterebbe un uomo. Un mio carissimo amico maestro di scchi ha provato ad insegnarlo alle donne, ma dopo 2 mesi ha desistito, gli scacchi sono fatti per le donne.
    Con il cimentarsi in sport o attività maschili le donne si illudono di SENTIRSI uguali agli uomini. ma non lo sono, la loro è pura utopia.

  3. 33
    Mariella -

    Egregio signor Massimo, massimo sessista e misogino, ma ridicolo sarà lei. Se trova patetica la boxe praticata da noi donne, che non la guardi. Ritorni a giocare a scacchi. Non la picchieremo per questo, stia tranquillo. Siamo molto più civili e progredite di queste sue considerazioni. Confido che le abbia scritte in un momento di pura follia. Mi dispiace solo che abbia addirittura scomodato Sigmund. Se noi donne volessimo davvero un pene, ci faremmo operare. Forse nella stessa struttura sanitaria dove tutti i ballerini di danza classica si operano per avere attributi femminili. Non siamo rimasti ai tempi del dott. Freud. E al giorno d’oggi potrebbe anche diventare presidente degli Stati Uniti una donna. Che sia anche questa invidia del pene? Se trova assurde e sconclusionate queste mie considerazioni, pensi che non sono neppure lontanamente assurde di quanto siano le sue. Immagini!
    Se invece non ha capito l’ironia di cui è intriso il mio commento, allora rinuncio. Forse i ragionamenti non sono fatti per lei.
    Una donna pugile
    UNA DONNA
    Mariella

  4. 34
    Mariella -

    Francesca scusami volevo dire che CONOSCEVO il tuo maestro. Solo di nome però.

  5. 35
    ChiaraMente -

    Invece io credo che una donna possa e voglia addirittura essere più cattiva nel mondo per sapersi difendere sè e i suoi cuccioli e che se debba farlo ammazzi anche un uomo.Qui ovviqmente si parla di sport, con delle regole e niente, si spera morti. Ma è sublimazione dell’aggressività, dovrebbero metterlo come sport in carcere, ci andrei io se potessi come ho fatto per un mese, e mi hanno chiesto quanti anni avessi. Peccato che non ne avessi 19 come credeva lui. volevo entrare nei professionisti a 29 anni. Non l’ho fatto solo ricordandomi che avevo certi problemi di vista e che lo facevo proprio solo per allenare i riflessi in accordo con l’allenatore che era molto bravo, soprattutto con i più piccoli. E insegnava le regole, il controllo, l’equilibrio. Perchè debbono essere cose precluse lale donne l’espressione di un potenziale minore forse ma più preciso, più grintoso, e anche cazz… quando ci si mette. Chi non ha mai visto una mamma difendere suo figlio da qualcuno non sa di che forza parlo. Quella sovraumana che solo noi donne possediamo, e qualche raro uomo degno d’essere amato. Questo è pugilato.

  6. 36
    ChiaraMente -

    Uno sport ha bisogno non solo di corpo che da l’uomo ma anche di forza delle donne. Nele tribù dei pellirosse le donne erano anche guerriere.

  7. 37
    Massimo -

    Mariella, la box delle donne non la guardo, come non guardo altri sport come la palla a nuoto, il calcio, palla al volo. Ci ho provato, ma una noia, sembra di vedere un filmato alla moviola, ecco perché non si può considerare alla pari tali sport. Il guaio che lo Stato li finanzia, anche con i miei soldi, per farli sopravvivere. Perché tali sport non sono misti? Una motivazione deve esserci, poi quei pochi incontri di box femminili che ho visto presentavano donne “cozze”, mi scuso con le cozze che sono squisite con gli spaghetti. Una donna brutta o poco passabile se fa pure box diventa proprio inguardabile. Tale sport mascolinizza ed è l’aspirazione di tutte le donne militaresse (inutili) e non si rendono conto che agli uomini questi prototipi non piacciono, anzi ci fanno schifo, ecco perché si può guardare il tennis femminile, piacenti e con le cosce esposte, altrimenti i campi da tennis durante i tornei sarebbero vuoti. Faccio notare che se la box femminile solo di recente è possibile praticarla è solo perché la struttura fisica delle donne non è ingordo di sopportare traumi, infatti si è battuta per avere la box femminile è una psicopatica parlamentare femminista, NON TUTTE LE ALTRE DONNE PARLAMENTARI, ed è stata possibile solo con l’approvazione dell’ex ministro Veronesi, nessuno altro ha sostenuto tale idiozia. Poi se volete perdere quel poco di femminilità che vi è rimasta in voi donne fatelo pure, tanto di donne disponibili ve ne sono tante e certamente molto più piacenti di una come le donne pugili. Mi sovviene un dubbio, essendo socio di un’associazione “maschilista” e non misogina (cosce e seni ci piacciono ancora, ma in un corpo e mente femminile) non è che le donne pugili lo fanno per trovare marito, così come ci hanno confessato le militaresse ed amiche che praticano canottaggio?! Una di esse, molto carina pur di trovare marito faceva canottaggio, si era talmente sgraziata nel fisico e soprattutto nella postura che gli uomini non se la filavano più. Per quanto riguarda Freud, i suoi testi sono ancora studiati e trovano conferma non solo nelle nostre indagini, ma lo confermano le stesse donne. Tutto quanto dichiarato deve assumere per forza una valenza qualificata, poiché sono medico e la nostra struttura associativa, che ha lo scopo di valorizzare la differenza tra i due sessi è supportata da medici legali, militari e non e da medici di medicina sportiva e vi assicuro che le donne guerriere che citi vivono solo nelle fantasie di povere psicopatiche donne. Evito di dilungarmi su certi aspetti come: la consistenza ed il diverso modo di funzionare del cervello femminile da quello maschile, che a parità di peso l’uomo ha una massa muscolare e relativa potenza maggiore del 40% rispetto alla donna, che nel caso è gravata di un corrispondente peso costituito da grasso, ghiandole e liquidi, che vi è una diversa fisiologia del sistema linfatico ecc…. Per lo meno si abbia il decoro di non trasformarsi in patetici ridicoli fenomeni (da circo)

  8. 38
    Massimo -

    Dimenticavo, l’invidia del pene di Freud, non è intesa in un invidia anatomica, come maldestramente hai inteso TU Mirella, ma come personalità maschile. Fattelo spiegare da tue amiche più riflessive.

  9. 39
    Mariella -

    Massimo, si scrive boxe. Se vuoi pugilato, che è meglio. Non studio Freud ma i colpi non mi hanno rimbambito tanto da non capire che certo egli non si occupava di anatomia. Il mio intento era puramente IRONICO. (Come tra l’altro ho già scritto alla fine… si vede che non hai neppure preso in considerazione quello che io ho scritto, quindi pecchi di presunzione oltre che di arroganza). Volevo anche spiegarti un altro fatto molto semplice. E’ vero che la struttura delle donne è diversa da quella degli uomini, di fatti, nessuna di noi si sognerebbe mai di combattere contro un uomo e vincere. Dovrebbe trattarsi di una campionessa a livello internazionale e di almeno un paio di categorie di peso superiori all’uomo. Mi viene in mente la vicina di palestra Marzia Davide, campionessa europea (dilettante) per due volte, una donna bella e capace, che durante gli allenamenti di sparring l’ho vista mettere in difficoltà anche i maschietti più esperti. Ma tralasciamo questo fatto.
    I tuoi pareri possono essere strettamente tecnici. Secondo te non sono discutibili. Secondo me sì. Tralasciamo anche questo.
    Tu consideri le donne pugili “cozze”. Ebbene questa è una tua opinione. E chi te la nega? Ma addirittura un parere estetico dovrebbe impedirci di sognare di vincere un combattimento, di allenarci da QUASI pari con i ragazzi (come tu giustamente dici, abbiamo strutture diverse, ovvio), di divertirci e di socializzare con altri pugili, di costruire un rapporto stretto con l’allenatore? Un parere estetico, superficiale tra l’altro, dovrebbe impedirci di continuare in quello che ci rende felici? NO! QUESTO NO! Non puoi tirare fuori questa scusa perchè è assurda!!! Io stessa ritengo di avere un aspetto femminile, a scuola, con gli amici, quando si esce ecc. Ma sul ring no. Quella è un’altra storia.
    Dici anche che questi sport vengono finanziati con i tuoi soldi. Ma sul serio??? Ma se i campionati italiani MASCHILI vedevano un primo premio MISERO, davvero da pezzenti, di 500€, da dividere con il maestro e la società d’appartenenza del pugile! Parliamo di donne? Ai campionati italiani ci è toccata solo una misera medaglietta, tanto insignificante da non poter neppure essere esibita come ricordo! L’unica cosa che ci hanno pagato è stato il viaggio, il mezzo di trasporto! Come vedi non siamo come i calciatori, le cui tasche sono così piene di soldi da impedirgli perfino di correre. Palestre a stati “primordiali”, poco interesse da parte dei media, sottovalutati e sbeffeggiati (donne e uomini) come ignoranti e delinquenti: questo tocca a noi pugili!!!
    Poi dire che non siamo belle, mi chiedo se tu ne abbia mai conosciuta una, di donna pugile. Mi chiedo in realtà se tu abbia mai conosciuto un pugile. Capiresti che questa passione è troppo grande, e chissenefrega se qualche volta ti fai qualche livido. La passione e l’amore non hanno sesso.
    Da diciottenne riflessiva, più di molte altre ragazze, ti saluto, sperando in un pò più di rispetto da parte tua
    Mariella

  10. 40
    Mariella -

    In ogni caso non ho citato nessuna donna guerriera. E in ogni caso mi chiamo Mariella e non Mirella. Caspita, come sei stato attento, non hai neanche letto il mio nome. E’ bello non essere presuntuosi eh?

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